La Serie A 22/23 da zero a dieci-Trentaduesima giornata

I nostri voti alla trentaduesima giornata di Serie A.

Iniziamo dal Lecce (7) che merita la vittoria, anche se deve ringraziare un super-Falcone (9) che con due grandi parate (una nel primo tempo e una nel secondo) permette ai salentini di affermarsi contro un’Udinese non brillantissima, ma che ha comunque avuto le sue occasioni (6 ai friulani).

Il Monza (7) continua il suo bel momento espugnando La Spezia, contro un avversario (5) che sul campo si è dimostrato inferiore. 10 a Ciurria per il suo bellissimo goal, 4 a Dragowski perché sul goal del 2-0 è uscito decisamente “Ad Minchiam”.

E’ pareggio tra Roma e Milan (6 a tutte e due le compagini), con i rossoneri che forse hanno premuto di più, ma con i giallorossi che non sono stati a guardare. I due goal sono più frutto di errori difensivi che non prodezze individuali, anche se Abraham merita 8 per il goal.

L’Atalanta (7) vince a Torino, contro un avversario che comunque gli ha reso la vita non facile (6 ai granata), cercando di rispondere ai bergamaschi (che nel finale hanno comunque premuto di più, meritando a nostro avviso la vittoria). 4 a Milinkovic-Savic perché sul primo goal si è lasciato sorprendere troppo facilmente sul suo palo, 9 all’accelerazione con cui Zapata (bentornato!) regala il successo alla sua squadra.

L’Inter (7) vince meritatamente contro una Lazio (6) che dopo un avvio difficile, trova il goal (più per demeriti altrui che per meriti propri, se vogliamo essere sinceri) e cerca di giocarsela. 3 sia ad Acerbi per l’errore che porta al goal di Felipe Anderson, che a Vecino per l’errore che permette a Lautaro (8, torna ad essere il punto di riferimento davanti) di andare in porta. 9 all’acrobazia di Goessens che vale il goal del 2-1.

Festa rimandata per il Napoli (7), che domina il match, ma non riesce a prevalere contro ad una Salernitana brava a non mollare (6 agli amaranto). 10 a Dia per il goal, 8 a Ochoa per le parate.

Il Verona (6) non approfitta dello scivolone dello Spezia e si ferma sul pareggio contro una Cremonese (7) che ha il merito di continuare a lottare e che forse, se non fosse stato per l’espulsione di Quagliata (ingenuità da 2), avrebbe potuto aggiudicarsi l’intera posta. 9 a Verdi per il goal e 9 a Montipò per la parata nel finale su Dessers: come un goal. 3 a Depaoli per l’”assist” a Okereke.

Vince il Sassuolo, (7) contro un buon Empoli (7), che forse non meritava la sconfitta. I neroverdi la spuntano nel finale grazie ad un super-Berardi (10), che trascina la sua squadra alla vittoria (è lui senza dubbio il “Man of the Match”). 10 anche al bellissimo goal di Cambiaghi, zero a Pinamonti per il modo in cui si fa espellere: da zulù.

Goleada della Fiorentina (8), che batte una Sampdoria (4) ormai parsa rassegnata al suo destino (nonostante un buon inizio). 10 al goal di Castrovilli.

La Juventus (7) pareggia contro il Bologna (7) una partita iniziata male, ma che sarebbe potuta finire diversamente se i bianconeri avessero concretizzato di più in base a quanto creato. Di solito si rimprovera agli uomini di Allegri di creare poco, ma stavolta di occasioni ne hanno prodotte, solo non le hanno sfruttate. 5 all’ingenuità di Danilo sul rigore, 7 a Milik per il goal, 1 invece sempre al polacco per come ha tirato il rigore (spiegargli che l’area di rigore non è una balera?). Buona prova dei felsinei, che ribattono colpo sui colpo ai bianconeri, dimostrando di non occupare per caso la posizione di classifica che occupano.

La Serie A 22/23 da due a dieci-Diciannovesima e Ventesima giornata

Come molti di voi sapranno, la mail di libero per diversi giorni è stata K.O., per questo non abbiamo potuto pubblicare la nostra consueta rubrica con i voti al campionato. Oggi perciò insieme ai voti alla giornata conclusasi lunedì 30 gennaio, pubblichiamo pure i voti della diciannovesima giornata.

I voti alla ventesima giornata di Serie A.

Iniziamo dalla meritata vittoria del Bologna (8), che ha dominato il match. Bravo a Skorupski (9), autore di una parata sola ma decisiva. Bravo anche a Dragowski, che ha limitato i danni per lo Spezia (5), che è stato messo sotto dagli emiliani.

Bella gara tra Lecce (7) e Salernitana (7), con i campani che sfruttano al meglio il loro inizio arrembante infilando due volte la porta di un Lecce che reagisce e cerca il pareggio, sfiorandolo. 9 a Dia per il goal.

Bella gara tra Empoli e Toro (7 a tutte e due le compagini), dove i toscani e i granata si affrontano a viso aperto. Questi ultimi sono stati bravi a non mollare, tanto che per poco non ribaltano il match. 10 al goal di Marin e 9 a quello di Sanabria.

L’Inter (6) vince a Cremona faticando, dimostrando di avere ancora problemi, contro un avversario che sinceramente non meritava la sconfitta (7 ai grigiorossi). 10 a Okereke per il goal.

L’Atalanta (8) subisce l’inizio di una Sampdoria (6) per nulla arrendevole. I liguri giocano un buon calcio per venti minuti e solo la sfortuna impedisce loro di andare in vantaggio, ma poi i bergamaschi dominano il match. 10 al goal di Lookman, sempre più trascinatore.

Sprofonda il Milan (3) contro un Sassuolo (10) che torna ad essere la “castiga grandi” dello scorso anno.  Gara perfetta degli emiliani, che dominano senza discussioni l’incontro. Rossoneri sempre più in crisi, cosa non va? A Pioli cercare di capirlo. Noi guardiamo cos’era il Milan quando arrivò Pioli e cosa è diventato nel tempo, questo per dire che a nostro avviso le colpe del tecnico sono relative. 10 al goal di Origi (anche se inutile, ma non per colpa sua) e 9 a Laurentié, autentico incubo della difesa rossonera.

10 al Monza e a Palladino che sbancano l’Allianz Stadium, contro un avversario che dopo la buona prova con l’Atalanta, fa decisamente molti passi indietro. La Juventus gioca un primo tempo orribile e solo un calo fisico (comprensibile) dei monzesi fa sì che i bianconeri nella ripresa siano più pericolosi (8 a Di Gregorio, sempre pronto). Resta il fatto che chi strombazzava “Allegri i punti con le piccole li faceva” quando c’erano Sarri e Pirlo ora si vede il Monza guadagnare sei punti in due gare contro la Juventus, cui diamo 3 per la prova di oggi.

Una buona Fiorentina ferma la Lazio all’Olimpico. I viola (7) hanno creato occasioni e hanno messo alle corde una Lazio (5) che dopo la goleada col Milan ci è parsa sottotono. Da 10 il goal di Gonzales.

Vince nuovamente il Napoli (8), che continua la sua cavalcata in testa alla classifica battendo una Roma (6) che ha giocato la sua partita, trovando anche il goal del pareggio, ma alla fine una zampata di Simeone ha regalato tre meritati punti ai partenopei. 10 al goal di Osimhen.

Bella partita fra Udinese e Verona, con i friulani (7) che dopo il goal subito a freddo attaccano e pervengono al meritato pareggio con una bella azione (8) finalizzata da Samardzic. Il Verona (6) ottiene un punto che le consente di avvicinarsi al quart’ultimo posto, non rinunciando comunque a giocare.

I  voti alla diciannovesima giornata di Serie A.

Iniziamo col successo del Verona (7) sul Lecce (5, buona prima mezz’ora, poi si è spenta la luce) che consente agli scaligeri di guadagnare tre punti importanti.  9 ad Ilic per il gran tiro con cui becca la traversa: ottimo gesto tecnico che solo la sfortuna gli impedisce di essere tramutato in un goal che, se realizzato, avrebbe buttato giù lo stadio. 5 a Falcone, immobile sul primo goal.

Il Napoli (8) continua la sua cavalcata battendo senza problemi una Salernitana (5) che solo nel finale crea grattacapi agli azzurri col palo di Piatek. 9 all’azione che porta Di Lorenzo al goal.

Vince meritatamente il Torino (8), autore di un pregevole primo tempo contro una Fiorentina (5) che reagisce nel secondo tempo, ma ha il torto di aver lasciato un tempo agli avversari. 10 al super-goal di Miranchuk.

La Sampdoria sbaglia troppo sotto porta (4 agli errori di Djuricic e Vieira) e alla fine è vittima della spietata legge “Goal sbagliato goal subito” e nonostante una prestazione da 7 perde contro un’Udinese (7 pure ai friulani) che crea pure lei (anche se meno) e alla fine approfitta di una palla vagante facendo suo il match.

Il Sassuolo (7) ai punti forse avrebbe meritato la vittoria per il gioco e le occasioni costruite, ma un po’ le imprecisioni, un po’ la sfortuna (traversa di Laurentié), alla fine raccoglie un solo punto contro un Monza che comunque non è stato a guardare. 9 al goal di Caprari.

Domina la Roma (8) contro uno Spezia (4) ridotto a sparring-partner. Prova convincente dei giallorossi, impreziosita dalla magia di Abraham (9) sul secondo goal. 2 all’arbitro Sozza perché non si comprende come mai non abbia espulso Bourabia, che già ammonito ha fatto un fallo che meritava senza dubbio un altro giallo.

Gran bel match tra Juventus e Atalanta (8 a tutte e due), con due formazioni che si sono sfidate a viso aperto. C’era ovviamente molta attesa nel vedere i bianconeri dopo la batosta dei 15 punti in classifica tolti, ma la Juve ha risposto da squadra, mettendo in campo tanta grinta, tanto agonismo e mostrandoci pure momenti di bel calcio (per esempio nell’azione del 2-1, da 10 per come è stata sviluppata da Di Maria e Fagioli e soprattutto conclusa da Milik), contro un’Atalanta che ha risposto colpo su colpo.  8 a Lookman per la doppietta, 4 a Szczesny per come si è beccato il primo goal.

Un punto per uno non fa male a nessuno tra Bologna e Cremonese (6 a tutte e due le compagini), dal momento che il pareggio, per quanto si è visto in campo, ci è sembrato il risultato giusto.

10 all’Empoli che fa il colpo della giornata andando meritatamente a sbancare San Siro, battendo un’Inter (5) che ci è sembrata lontana parente della squadra che solo pochi giorni prima aveva strapazzato il Milan in Supercoppa. La prestazione dei nerazzurri, va detto, è stata condizionata dall’espulsione (stragiusta) di Skriniar (2, ma come puoi, già ammonito, fare un intervento del genere?).

10 ad una Lazio che annienta il Milan (4), che probabilmente non ha ancora capito adesso cosa sia successo all’Olimpico. Gara perfetta dei biancazzurri, che hanno dominato il match senza discussioni, riducendo la squadra campione d’Italia a semplice sparring-partner.

Infine

10 a Monica Bertini. Wonderful!

 

 

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Settima giornata

I voti alla settima giornata di Serie A.

Cominciamo con Salernitana-Lecce, partita da 7 per tutte e due le squadre, con i campani che creano, ma concretizzano poco, al contrario dei salentini, decisamente più cinici. 9 al contropiede micidiale di Cessay e al goal di Strefezza.

L’Empoli (7) vince a Bologna e raccoglie tre punti d’oro, ma i felsinei tra pali e traverse sono stati sfortunati (anche se nel primo tempo Skorupski ha dovuto fare gli straordinari, peccato per l’incertezza sul goal di Bandinelli, da 4 che fa diventare 6 una prestazione da 8). Menzione per Vicario, autore di una parata da 9 su Orsolini (e non solo quella…): inutile (in quanto vi era un fuorigioco di partenza) ai fini del match, ma che gesto tecnico!

Lo Spezia (6) vince il derby contro la Sampdoria (6), ma sarebbe meglio dire contro Sabiri (10 per il goal), autentico totem ieri per i blucerchiati, che onestamente ieri avrebbero meritato il pareggio. 8 a Dragowski, per le decisive parate.

Un buon Sassuolo (7) vince contro un Torino sottotono (5). Gli emiliani conquistano tre punti pesanti contro i granata che, tolta un’occasione di Vlasic (4: e tira!), sono stati pericolosi. 10 alla parata di Milinkovic-Savic su Frattesi: spettacolo! 8 al bel goal di Alvarez.

10 ad un Udinese che vince meritatamente contro un’Inter (5) che, dopo un primo tempo tutto sommato discreto, frana alla distanza, denotando parecchie lacune (anche dal punto di vista atletico). I friulani sfoderano un’altra prestazione lodevole, dimostrandosi una bellissima realtà: bravi! Bravo naturalmente anche a Sottil (il 10 è anche per lui ovviamente). 9 inoltre alla pennellata di Barella su punizione.

10 anche ad una Lazio spettacolare, che riduce la Cremonese (5) a semplice sparring-partner. I biancazzurri, dopo la figuraccia in Europa League, si ritrovano ed effettuano un’ottima prova di squadra.  Sugli scudi Milinkovic-Savic (8), ma soprattutto: l’assist di Luis Alberto ad Immobile sul contropiede del 4-0 laziale è alta scuola (e merita 10!).

La Fiorentina (7) ritorna a macinare gioco dopo le sconfitte di Bologna e in Europa League. Buona prova di squadra per i viola, contro un Verona (5), che a parte un contropiede finale (vanificato dalla prontezza di Terracciano: 8), ha combinato poco e deve ringraziare Montipò (9) per non essere uscito dal “Franchi” con un passivo ben più grande.

Prima vittoria in Serie A per il Monza! I brianzoli (8) meritano i tre punti, battendo una Juventus che invece di migliorare, di partita in partita peggiora (e prende 4).  I bianconeri sono sempre più abulici, privi di mordente. Colpa di Allegri? Certo lui responsabilità ne ha tante, ma quando si perdono partite così la colpa è di tutti. 2 a Di Maria per il gesto e perché un calciatore di esperienza come lui, certe ingenuità non deve compierle.

L’Atalanta (6) resta in testa alla classifica insieme al Napoli, vincendo contro una Roma (6) che per quanto prodotto non meritava di certo la sconfitta. I bergamaschi hanno mostrato all’Olimpico un’altra faccia, ovvero quella di una squadra cinica e determinata, ma che ieri si è dimostrata redditizia. Zero a Mourinho per il suo show da tamarro in discoteca.

Il Napoli (7) resta primo (in coabitazione con l’Atalanta) vincendo contro un buon Milan (8), che non meritava la sconfitta. I rossoneri infatti hanno creato molto, avendo solo il torto di non concretizzarlo, ma la squadra c’è, eccome. Un po’ per sfortuna (traverse di Kalulu e Giroud), un po’ per imprecisione, un po’ per Meret (8), i rossoneri escono sconfitti, ma non certo ridimensionati, contro un Napoli che comunque ha dimostrato ancora una volta di poter puntare in alto e che quando attacca, sa di poter far male. 8 al goal di Giroud (per l’azione) e 8 al goal di Simeone, da bomber di razza.

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Prima giornata

Si ricomincia!

Rieccoci coi nostri voti al campionato.

Prima di iniziare però, consentiteci un pensiero e un ricordo per Claudio Garella, per noi cresciuti col calcio degli anni 70/80 semplicemente Garellik. Ciao Claudio! Che la terra ti sia lieve.

Ora ricominciamo.

Il Milan esordisce col botto, disputando un’avvincente partita contro l’Udinese. I rossoneri (7) vincono non senza problemi, contro un avversario coriaceo (6 ai friulani).  Su tre goal (quello del 2-2, del 3-2 e del 4-2) pesano evidenti errori difensivi, ma siamo solo alla prima giornata, c’è tempo per migliorare…Sugli scudi Rebic (8). Per noi quello su Calabria è rigore, perciò Marino poteva farne a meno di piantare tutto quel can-can a fine partita (2 al Ds friulano).

L’Atalanta passa a Genova contro una buona Sampdoria (7), che perde ma ha parecchio da recriminare. I blucerchiati infatti hanno creato occasioni e diciamo la verità: non sono stati fortunati, ma se giocano così il campionato sarà sicuramente meno tribolato di quello dell’anno scorso. I bergamaschi (8) a tratti ci hanno fatto rivedere l’Atalanta che gli amanti del calcio hanno ammirato negli ultimi anni. 9 a Lookman per il goal e per la freddezza con cui lo ha realizzato. Grida vendetta il goal annullato a Caputo (per cosa? Quello di Leris sarebbe fallo? A noi è parsa una furbata di Maelhe, che andrebbe squalificato per comportamento anti-sportivo, vista la sceneggiata da zero), quindi 2 all’arbitro Dionisi e ai suoi collaboratori.

L’Inter (6) suda le proverbiali sette camicie per portare a casa i tre punti, contro un buon Lecce (7), organizzato e ben messo in campo. Da registrare una super-parata di Handanovic (a quanto pare non è ancora da pensionare) e una super-parata di Falcone (9 a tutti e due i gesti). Lukaku (7) si ripresenta subito bene.

Bene il Torino (8), che sfodera una prova convincente a Monza, dimostrando già un buon impianto di gioco (bravo Juric!), nonostante il mercato volto più alle cessioni che agli acquisti. Il Monza (5) ha forse pagato l’emozione e la tensione per il debutto in A, ma c’è tempo per recuperare!

La Lazio (7) fatica, ma alla fine vince meritatamente contro un Bologna (6) ostico. Luis Maximiano (2) si presenta subito alla grande, facendosi espellere da pollo, idem Soumaoro (3), la cui ingenuità è meno evidente, ma altrettanto grave perché priva la sua squadra del vantaggio di un uomo in più.

Vince la Fiorentina (6), faticando, contro una Cremonese coriacea (6). Due goal (quello del 2-2 e quello del 3-2) sono viziati da palesi tavanate dei portieri (Gollini e Radu), che meritano entrambe 2, anche se chissà come mai tutti danno solo addosso a Radu. Bello il goal di Jovic (8).

Una tavanata di Vicario (4) su tiro non irresistibile di N’Zola regala tre punti allo Spezia (6), contro un buon Empoli (7), che ha creato ma non ha concretizzato, giocando però a calcio. 8 a Dragowski per la parata iniziale.

La Roma (8) domina a Salerno. Il risultato ci è parso bugiardo giacché poteva essere più rotondo, vista la mole di occasioni create dai giallorossi, contro una Salernitana (5) inerme davanti alla forza degli uomini di Mourinho. Bene il tandem Zaniolo-Dybala (8), che dimostra di poter far sognare i tifosi della Roma. 9 alla parata iniziale di Sepe su Zaniolo.

Un Napoli spettacolare (10) domina a Verona, contro un avversario (5) che ci è sembrato ancora fuori condizione. Subito liete novelle da Kvaratskhelia (9) e da Osimhen (il suo goal a nostro avviso è un gran goal, da 9).

Liete novelle pure per la Juventus (7), che dopo un avvio stentato vince e sbriga la pratica Sassuolo (5, bene la prima mezz’ora, poi?). Subito decisivo Di Maria (8), senza dubbio migliore in campo, mentre ad inizio partita si è registrato un evento che a Torino non vedevano da anni, un fenomeno inspiegabile da sottoporre ai migliori scienziati del mondo: Alex Sandro ha fatto uno scatto sulla fascia!