Pillon: “Non si potrebbe avere tra i co-presentatori un normale papà?”

Drusilla Foer a Sanremo 2022, Pillon: «Non si potrebbe chiamare sul palco un papà?»- Corriere.it

La scelta “inclusiva” di Sanremo non è piaciuta al senatore leghista Simone Pillon che, dopo l’annuncio delle cinque co-conduttrici del Festival, ha inveito contro Amadeus per la presenza di Drusilla Foer, esprimendo il suo livore in questi termini: “Com’era ampiamente prevedibile, al festival di Sanremo sempre più LGBT è stata assegnata la quota gender-inclusive già nella fase di scelta dei conduttori“. E ancora: “Una domanda: ma sempre in rispetto delle quote, non si potrebbe avere tra i co-presentatori un normale papà (uno eh, non due), e magari di ispirazione conservatrice? Sarebbe un bel segnale, se non altro a tutela delle specie a rischio estinzione televisiva“.

Questa sì che è una polemica sterile. Sanremo è un carrozzone che pensa solo a far cassa e, se può rifarsi il look, perché dovrebbe perdere l’occasione di apparire politicamente corretto grazie alla “quota gender-inclusive”? Piuttosto, è irritante da parte della Rai la scelta insistita di Amadeus che nelle due precedenti edizioni ha dato spazio a personaggi che non avrebbero meritato neppure la ribalta della sagra della polpetta, per tacere di certi superospiti, ignoti persino a Google, che intervallavano i 36 cantanti in gara, col risultato di allontanare un milione di spettatori a puntata, stremati dalle lungaggini dello spettacolo.

Sbaglia Pillon a stigmatizzare la scelta poco ortodossa di Amadeus, ma sbagliano anche gli italiani che non riescono a fare a meno della kermesse sanremese da più di 70 anni. Siamo un paese di vecchi, diciamocelo.

Pillon: “Non si potrebbe avere tra i co-presentatori un normale papà?”ultima modifica: 2022-01-13T20:44:47+01:00da VIOLA_DIMARZO

2 pensieri riguardo “Pillon: “Non si potrebbe avere tra i co-presentatori un normale papà?””

  1. Non so chi sia Pillon, ma preso per buono quello che scrivi nel post non credo che sbagli a fare sentire la propria opinione. Siamo in una deriva mediatica per la quale a furia di privilegiare le minoranze (e piu’ strane sono meglio pare sia) non ci rimarra’ che mettere sotto tutela il senso comune delle – non minoranze- per salvaguardare almeno il buon senso qual fosse un animale in via di estinzione.

  2. Io sono per l’inclusione, ma in questo caso l’operazione mi appare una forzatura, un mezzuccio per titillare la curiosità del grande pubblico anziano, perché chi “naviga” non ha bisogno di attendere la serata in cui comparirà il signore/la signora in questione per scoprire chi sia. Dal mio punto di vista buttandola in caciara qua e là, non si otterranno i risultati voluti, ovvero il rispetto delle minoranze. Del resto la faccia di Amadeus parla da sola, eppure sono tre anni che fa il direttore artistico di Sanremo. Valla a capire, l’Italia.

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