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Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

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« Carnevalefff »

No Grazie!

Post n°1408 pubblicato il 25 Febbraio 2009 da ossimora
 

Mia figlia è nata il 25 aprile del 1983; nell’Aprile dell’86 aveva 3 anni .

Me lo ricordo bene il giorno del disastro di Cernobyl ,ero con lei ,in campagna ,c’era un bel sole ,una giornata di primavera piena ,l’entusiasmo del ritorno dei colori forti dopo l'inverno.

Eravamo in alto ,nel cuore dell’Appennino ,nelle zone che si sono via via spopolate con l’inurbamento e la fine dell’economia di sussistenza .

Qualche casa ,in genere quelle meglio esposte e qualche mulino sono state restaurate ma nel complesso il silenzio e la pace la facevano  da padroni allora e lo fanno  ancora .

Era il periodo delle boraginacee e delle prime orchidee ;quelle a spiga,cremisi  che mandano un profumo di vaniglia già erano fiorite.

In macchina cominciarono ad arrivare notizie dall’Ucraina che si facevano sempre più preoccupanti e dolorose .

Mi ricordo bene le mie sensazioni ; immediata la voglia di non stare più all’aria aperta ,sentimento irrazionale ma irrefrenabile .

Poi l’aria ;la contaminazione radioattiva è bastarda ,silente ,inodore,insapore ma mi sembrava già che la trasparenza ialina  di prima fosse compromessa e tutto cambiò ,diventò greve ai miei occhi .

 Seguirono i divieti di mangiare le verdure a foglia fresca ,il latte ,i bollettini di ricaduta zonale di  Nano Curie .

La cosa mi scosse molto ,ero fortemente sensibilizzata  e di conseguenza preoccupata.

Alla fine degli anni settanta avevo partecipato al Campeggio antinucleare di Montalto di Castro ;ci avevo trascorso una settimana fra dibattiti ,musica,manifestazioni,letture  ;ricordo Dario Fo e la Franca,i fisici e gli universitari  e l’autostop ;ricordo un signore col macchinone che ci dette un passaggio da Tarquinia dove ero andata a vedere museo e tombe etrusche  che ci chiese:”ma a voi  ragazzi chi vi paga per stare al presidio antinucleare”;rimasi senza parole ,al momento pensai fosse una battuta ;io ero così presa a leggere,ascoltare gli esperti che una domanda del genere mi sembrava surreale ed anche un tantino inquietante ,non lo considerai nemmeno.

Ci ho ripensato spesso a quel periodo subito dopo l’evento di Cernobyl e non soltanto …la sensazione che la faccenda dell’energia sia stata sempre vissuta soprattutto ed in primis  come un grosso affare economico  senza grande/profonda attenzione .

Temo che l’accordo di SB e NS sia molto poco lungimirante e questa volta sia in termini di sicurezza (che non ci raccontino palle ,non c’è ancora  energia atomica pulita e sicura)che di costi economici soprattutto se si tiene conto del fatto che il costo e la facilità di accesso all’Uranio sono ben altro che economici e che le scorie restano un problema pesantissimo (ancora Le scorie in Italia sono presenti presso le ex centrali di Trino (Vercelli), Caorso (Piacenza),Latina, Garigliano (Caserta), l’impianto Eurex di Saluggia (Vercelli), l’impianto Fn di Bosco Marengo (Alessandria) e gli impianti della Casaccia (Roma) e di Rotondella (Matera)).

Sono certa che assisteremo ad una kermesse di personaggi che faranno a gara per esaltare la meraviglia della scelta nucleare ,non mancheranno ballerine e session man …a convincerci che le scorie sono cosa buona  e giusta e che i tempi previsti non sono assurdi ed antieconomici oltre che anacronistici.!

Intanto consiglierei come prima azione ben convincente di adottare   due nuovi siti per le scorie nucleari “Villa Certosa" in Arcore ed in Sardegna,lo spazio non manca.

 
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