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numeretti insignificanti

Post n°2015 pubblicato il 04 Febbraio 2015 da ossimora
 



Dopo aver lavorato ai "numeretti" nel registro elettronico , sfranta e avvolta da senso di non senso  non posso che condividere questa cosa...

Una maestra, dopo aver consegnato le schede di valutazione ai genitori, scrive queste riflessioni sul voto nella sua bacheca:

“Non sono stata capace di dire no. No ai voti. Alla separazione dei bambini in base a quello che riescono a fare. A chiudere i bambini in un numero. Ad insegnare loro una matematica dell’essere, secondo la quale più il voto è alto più un bambino vale.
Il voto corrompe. 

Il voto divide.

 Il voto classifica. 

Il voto separa. 

Il voto è il più subdolo disintegratore di una comunità. 

Il voto cancella le storie, il cammino, lo sforzo e l’impegno del fare insieme.

 Il voto è brutale, premia e punisce, esalta ed umilia. 

Il voto sbaglia, nel momento che sancisce, inciampa nel variabile umano.

 Il voto dimentica da dove si viene. 

Il voto non è il volto.
I voti fanno star male chi li mette e chi li riceve. 

Creano ansia, confronti,successi e fallimenti. 

I voti distruggono il piacere di scoprire e di imparare,ognuno con i propri tempi facendo quel che può.

 I voti disturbano la crescita,l’autostima e la considerazione degli altri. 

I voti mietono vittime e creano presunzioni.
I voti non si danno ai bambini. 

In particolare a quelli che non ce la fanno.
La maestra lo sa bene, perciò è colpevole. Per non aver fatto obiezione di coscienza.”

Il“maestro” Manzi riportava nella scheda di valutazione di tutti gli studenti la stessa formula: 

Ha fatto quel che può, quel che non può non fa”.

 

 

 
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Commenti al Post:
jigendaisuke
jigendaisuke il 04/02/15 alle 11:12 via WEB
Ma che senso ha, dare voti, alle elementari??? Premio zebedeo di bronzo, a chi ha avuto questa idea
(Rispondi)
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 04/02/15 alle 11:19 via WEB
non vorrei sbagliare, ma mi pare li abbia reintrodotti la gelmini, (magari sbaglio non ho voglia di andare a vedere, tanto chi li ha introdotti è irrilevante). Pensa a me, quanto mi importa dei voti. Per me, separano ancora di più. Portano gli alunni ad un senso totale di separazione ed a vedere la scuola solo come un compito da assolvere; miriade di compiti che rendono gli alunni, pieni di impegni, come gli adulti, senza cuore, ad andare avanti senza soffermarsi su nulla, in una corsa a chi può poi trovarsi rilassato a dispetto degli altri. Mi fermo, è meglio. ciao.
(Rispondi)
 
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 11/02/15 alle 12:46 via WEB
Comunque si, mi pare che li abbia reintrodotti quella capra della Gelmini. Ai miei tempi, se ci fossero stati i voti, avrei collezionato dei 4 in matematica, fin dalle elementari!
(Rispondi)
 
 
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 12/02/15 alle 13:26 via WEB
la gelmini agli ordini del suo grande capo, ha dovuto fare finta di lavorare, e hanno tirato fuori questo e il grembiulino; è più facile fare finta che applicare o almeno non distruggere quanto poco di buono, ancora restava, COMPRENSENZE IN PRIMIS.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 05/02/15 alle 10:31 via WEB
Nessun senso ; io sui quaderni non mi sogno di metterli mai , nel registro solo quello quadrimestrale , diviso a fasce e solo per i genitori .
(Rispondi)
 
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 05/02/15 alle 11:42 via WEB
Ciao Antonia. Ho espresso solo il mio parere.. :-) non avevo dubbi su di te. Sei una delle poche persone che io abbia mai conosciuto, sia qui, che fuori di qui, a potersi fregiare del titolo di Maestra. E non lo dico, per ruffianeria, nè per piaggeria (daje!), ma perchè è la Verità. ti abbraccio. R.
(Rispondi)
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 04/02/15 alle 11:14 via WEB
Quanto mi fai riflettere con questo tuo post. La scuola è la vita; vita è scuola, continua, e viceversa. Continuare ad imparare sempre, ad arricchirsi sempre, con le diversità anche, - non con le separazioni. Sono commossa, un po'. Non riesco a scrivere altro. Alla fine, - la maestra ha scelto forse la via burocratica, più facile? un voto.. un voto non potrà mai esprimere una persona globalmente. La scuola non potrà mai essere solo un ufficio, ma mi vengono in mente, solo utopie, sulla vita, mentre invece non è così. Mi piace, quello che ha scritto la maestra, - perché c'è tutto, dentro il suo messaggio.. che va al di là del voti e dei numeri intesi come separazione come qualifica.. non è per quello che ci stanno.. Scusami Antonia, ho scritto più male del solito, spero tu abbia compreso, comunque. Ti abbraccio e ti lascio un sorriso di buona giornata. Roberta
(Rispondi)
 
Vittorio_The_Dreamer
Vittorio_The_Dreamer il 05/02/15 alle 18:38 via WEB
Tutto quello che hai postato lo condivido parola per parola, fino alla fine. Fortunato io che non devo più essere violento con i miei principi, ma sfortunati coloro che sono chissà per quanto tempo ancora nella tempesta che fa tanto male, come dici tu, a insegnanti, a studenti, a genitori, alla società intera.
(Rispondi)
 
angiolhgt
angiolhgt il 05/02/15 alle 23:34 via WEB
chi è l'autore del testo tra l'altro molto bello che riporti , è tuo? direi che per certi versi non sono d'accordo: nei bambini anche nel gioco c'è competizione, nelle gare le classifiche esaltano i vincitori e mortificano i perdenti talvolta piangenti : il gioco non è solo divertimento per i piccoli e anche una serissima simulazione di realtà. Forse, per non mortificarli , bisognerebbe eliminare i voti dei perdenti dandoli solo ai vincitori e per gli altri un generico "avete fatto del vostro meglio". Lo sprone della competizione e un senso di giustizia oggettiva possono ferire i più fragili anzichè stimolarli a migliorarsi. E quindi ben vengano i vecchi cari voti, spesso inutili perchè poi nella vita Franti spesso fa più fortuna e acchiappa di più di Garrone, malgrado o forse proprio grazie ai brutti voti, va a sapere. E poi perchè la scuola non deve anche essere l'antipasto propedeutico della vita? ( seppur non venefico come vita) Sta nell'insegnante e nei genitori non drammatizzare ma semplicemente intercettare talenti nascosti e orientarli. Che so tu predi 9 perchè sei dotato e fatichi, tu sei pigro e molto dotato 7, tu fatichi molto ma ahimè sei poco dotato 7, tu sei pigro e non dotato ma potresti avere un talento che alla lunga emergerà e quindi N.C. Ma poi alla fine credo che i piccoli siano più forti e menefreghisti di quanto immaginiamo, talvolta un po' perfidi e simulatori , con la mia generazione non si è andati tanto per il sottile nella tutele "dello sviluppo psichico dell'età infantile" se non erano calci nel culo ci mancava poco. Direi che le difficoltà e il giudizio negativo rafforzino l'animo dei pargoli, ne determinino una autostima relativa come è giusto che sia: avere l'umiltà e la consapevolezza della misura della nostra asticella e ammirare anzichè invidiare chi ha avuto un dono dalla natura e lo usa per il bene non solo suo. Prima educatori e poi insegnanti. Prima maieuti e poi allevatori di oche di foie gras
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 06/02/15 alle 09:18 via WEB
Ciao Angelo, nel tuo commento credo tu non faccia specifico riferimento al primo ciclo dell'istruzione primaria ma più in generale . Io mi riferisco invece specificatamente a questo; c'è un'iniziativa dell' M.C.E.( movimento di cooperazione educativa che si richiama all'educazione del "fare " di Freinet )molto specifica e diretta al primo ciclo . Dovresti venire nelle scuole e ti renderesti conto di quanto è paradossale il numeretto nel tipo di lavoro didattico che si fa adesso ; in netto contrasto con l'acquisizione delle "competenze". Un non senso assurdo che ti garantisco non serve a niente di niente .Quanto alla competizione ...a quella ci pensa ampiamente la natura con la sua casualità e le famiglie con le varie condizioni , la scuola semmai deve cercare di orientare la sfrenata competitività ( che poi adesso perlopiù si gioca nell'aspirazione di diventare velina o calciatore ; noi abbiamo già diversi bambini portati alle audizioni dei talk o a fare mini sfilate e sfilatine) e fare in modo , se possibile che provino a entrare minimamente in empatia con chiunque altro........PEZZO TRATTO DALLA RACCOLTA FIRME DELL'MCE ..... tanto che si rimanda ad un uso discrezionale dell’assegnazione del voto nell’attività didattica quotidiana. Il rischio che si rimuovano, gli elementi che attengono ai processi, non è stato opportunamente ponderato. Tanto che si può affermare che questa legge si sostanzia nella riduzione della valutazione a un’operazione sommativa, E’ possibile che i voti vengano assegnati ad ogni prestazione, prova, interrogazione, valutazione intermedia, ben al di là dello stesso dettato della norma. Per non parlare dell’altro rischio: le bocciature degli alunni fin dalla classe prima di scuola primaria. Parallelamente, lo smantellamento della collegialità docente, la frammentazione e moltiplicazione di interventi di didattica breve nelle classi, hanno via via ridotto gli spazi di confronto, scambio di punti di vista, riprogettazione degli interventi. I docenti si muovono in contesti molto sfavorevoli, sia dal punto di vista dei vincoli che possiedono, sia dal punto di vista delle indicazioni presenti nelle leggi, come nel caso della Legge sulla Valutazione, in forte contraddizione con finalità e obiettivi della pedagogia delle Indicazioni Nazionali per il curricolo. La valutazione sommativa è in evidente contrasto con le Indicazioni nazionali che fanno riferimento esplicitamente a una valutazione formativa. Tempi ristretti, rapidità delle forme di compilazione, mal si conciliano con un’idea di individualizzazione degli apprendimenti, di rispetto dei diversi stili e ritmi di apprendimento, di comunità docente riflessiva, di motivazione intrinseca...
(Rispondi)
 
angiolhgt
angiolhgt il 06/02/15 alle 13:58 via WEB
sono un assoluto incompetente in materia e mi sembra che tu "molto tecnicamente" abbia argomentato per l'inutilità dei voti nella scuola primaria ..lasciare che i bimbi piccoli apprendano gioiosamente con quella meravigliosa meraviglia di cui sono capaci i piccoli, che scoprano ma soprattutto si formino in un contesto sociale con i loro coetanei. Non dovrebbero esserci "verifiche rituali" ovvero i compiti (percepiti come cosa gravosa) ma esercizi appassionanti. So che tu sei una maestra di rara competenza e intelligenza ma soprattutto che è un lavoro che ti appassiona ancora e quest' ultimo aspetto forse è il più importante per il "cuore" e l'attenzione che ci metti. Per le gare ...c'è tempo tutta la vita, (escluderei quelle sportive che ritengo educative ) privilegiando attività ludiche non competitive; lasciamo loro almeno sino agli otto nove anni la percezione di sbocciare alla vita naturalmente come i fiori. Per il resto ovvero i vizi di comportamento baby bullistici o baby arroganti ovvero per l'educazione per il senso di responsabilità delle azioni cattive credo che ovviamente non i voti ma all'occorrenza una bella sgridata (ahimè sono abolite le bacchettate sulle mani!) siano utili : si deve imparare a convive e rispettare gli altri e anche la natura e come diceva lo sceicco omar : quando posso dirlo normalmente non alzo la voce , quando posso alzare la voce non uso la frusta.....quando posso usare la frusta non uso la spada..
(Rispondi)
 
nell.ombra
nell.ombra il 06/02/15 alle 15:32 via WEB
Come vorrei andare in Finlandia, Antonia. So che mi capisci...
(Rispondi)
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 12/02/15 alle 13:35 via WEB
Sono d'accordo con nell'ombra. Magari sapere almeno l'inglese e poter andare in Scandinavia. Ma forse sarebbe solo una fuga, per non affrontare i problemi, qui. grazie a tutti, per le riflessioni e spunti. E a te, Antonia, come sempre.
(Rispondi)
 
GnothiTauton
GnothiTauton il 06/02/15 alle 17:08 via WEB
il voto secco crea traguardo e competizione. Può essere anche un modo di livellare meglio una graduatoria che comunque si creerebbe in altro modo. Un esempio? In una scuola elementare che ebbi modo di osservare pochi anni fa le bambine si confrontavano in base agli abiti griffati
(Rispondi)
 
eric65v
eric65v il 08/02/15 alle 19:09 via WEB
Scusa se mi permetto, ma trovo questo post veramente molto bello, interessante e molto aderente alla realtà. Ritengo, nel mio piccolo, che l'ambiente scolastico, così com'è impostato, serve solo a spargere informazioni nozionistiche come farebbe un pollaiolo a spergere granaglia per i propri polli. Non mi riferisco, chiaramente, ai singoli docenti, ma al complesso dell'istituzione scolastica. Buona serata. Enzo
(Rispondi)
 
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