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S/QUATTRO

Post n°1987 pubblicato il 01 Luglio 2014 da ossimora
 

 

Micco Spadaro - Napoli

 

Ed ora che ho tempi distesi ...

Il quarto libro letto della sestina delle donne dello Strega

( anche l'unico candidato nella cinquina finale) è  stato:

 "Lisario o il piacere infinito delle donne "

di Antonella Cilento .

Scrittrice napoletana  che non conoscevo e che scopro essere prolifica  di racconti e romanzi, tradotta all'estero , nonché insegnante di scrittura creativa da più di venti anni .

(Sarà che si parla solo della Holden...)

 

LISARIO è una giovane donna , di famiglia spagnola , vive a Napoli fra il cinque / seicento ,città sempre  cosmopolita , colorata , attraversata da epidemie e creatività. Dopo una operazione chirurgica  ,certo improbabile all'epoca , la poveretta resta muta . In un'epoca nella quale le donne non potevano studiare legge appassionatamente e di nascosto soprattutto il "suo" Cervantes" e scrive fogli di diario e lettere  di riflessione e dubbio alla "Signora santissima delle sette spine immacolata assunta e sempre vergine Maria ". Quando la famiglia la vuol dare in sposa lei si addormenta , come nella fiaba , si nutre , respira ma dorme in una totale  assenza apparente .

Il giovane Avicente , spagnolo anche lui , costretto alla professione medica dal padre , pur aborrendo  virulenze , strumenti medici e provandone terror panico , si trova suo malgrado a tentare di svegliare la ragazza e riesce a farlo con una terapia ...prevedibile , illecita e piacevole che oltre ad avere successo,  apre in lui in un sol colpo , la curiosità per il corpo ed il piacere delle donne e la possibilità di sposare la giovane Lisario...

Da qui si apre il romanzo avventuroso e picaresco  fra avventurieri , capipopolo , Masaniello ,la peste ,i  pittori e  i pirati  . Lisario che presa d'amor fou per un giovane artista fiammingo fugge con lui a sua volta inseguito da un precedente amante molto vendicativo  , viene ospitata a Pitigliano , quindi riacciuffata e poi imbarcata e quasi annegata fino a Favignana dove è finalmente felice .

Nell'epilogo  la figlia/ o di Lisario ,dalla voce bellissima  , bacchetta ancora il povero marito che  certo sprizza in parte antipatia ma anche una certa  tenerezza  per la sua  impotente malinconia  di non amato perenne. ( lui che aveva in mente solo un matrimonio ricco e una maturità di pigra inettitudine. ) .

 

 

 
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Commenti al Post:
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 01/07/14 alle 07:36 via WEB
Una erede della Ortese? Come atmosfere? Ma anche come lingua?
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 01/07/14 alle 15:23 via WEB
Non direi , la Ortese e' moooolto meglio ...a mio parere . La Cilento mette troppa carne al fuoco e la lingua dell' Ortese e' di gran lunga pių raffinata . Buondė .
(Rispondi)
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 01/07/14 alle 11:52 via WEB
Romanzo ricco, a quanto vedo dalla tua recensione. Anche io non ho mai sentito nominare questa autrice. Ciao ciao
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 01/07/14 alle 15:25 via WEB
Fin troppo ricco..
(Rispondi)
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 01/07/14 alle 13:16 via WEB
E' un bell'invito alla lettura. Grazie. Non ho capito la fine della tua recensione. Un motivo in pių per leggerlo. Vedi? se eravamo vicine di casa, me lo prestavi. Un sorriso. E grazie come sempre dei tuoi cari passaggi. Un bacio. R.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 01/07/14 alle 15:25 via WEB
Eh...hai ragione , non č' molto chiaro in effetti , e' che sul finale si accumulano un sacco di avvenimenti ed avrei dovuto raccontare gli intrecci per fila e per segno , ho preferito lasciare cosė ,invitando chi ne ha voglia a leggerlo...ciao Roby
(Rispondi)
 
ziryabb
ziryabb il 03/07/14 alle 10:45 via WEB
@ Roberta.
Lo scambio di libri fra vicini o amici fa parte della storia, dei ricordi. Colpa dell'Ebook. Non solo non si prestano i libri ma non se ne parla neppure. La gente č orgogliosa e si sente al sicuro nel dire: Amazon,kindle...Non sono contrario ma č la nostra vita che sta cambiando.
Ps: ho scoperto il graphic novel e la biblioteca locale n'č piena di titoli recenti. Ne divoro uno al giorno in meno di un'ora. Consigliato per i pigri e per gli occhi stanchi.
(Rispondi)
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 03/07/14 alle 23:47 via WEB
Ciao Giuseppe. Il fatto č che il pc, dopo un po' mi da proprio fastidio. Il monitor. La luce, anche se c'č la protezione. Troppi anni di lavoro e di sforzo, forse. I miei occhi sono particolari, io sono astigmatica ed ipermetrope. Due difetti che mal si coniugano tra di loro:-) inoltre il libro mi sembra una cosa pių intima a tu per tu, con me. Non lo so.. č come se (non riesco a spiegarlo bene), č come se, nel pc i testi dei libri perdessero qualche cosa. E' come se, nel libro ci fosse qualcosa di universale e passato, che resiste anche ad un presente che ci vuole assolutamente proiettati in un futuro cibernetico. Il libro č il nostro ponte. Insostituibile. Credo:-) Un sorriso di buona notte, e grazie Antonia. Roby
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 04/07/14 alle 08:02 via WEB
Ciao Roberta e caro Zyrabb, io con la cosa di prestare libri sono un po' bloccata , ancora mi capita che qualcuno me li chieda , sono un po' " preoccupata " , quando qualcuno lo fa , sopratutto se č una perdona che vedo di rado, mi č capitato pių volte di..non rivederli pių e so che mi dispiace moltissimo, gran parte della mia poca propensione all' e book e' proprio il legame "fisico" con il libro. Detto questo penso anche che i libri dovrebbero girare ...quasi perdendo ogni senso di possesso...ma io ne ho certi che ricomprerei...e ricomprerei...
(Rispondi)
 
mpt2003
mpt2003 il 04/07/14 alle 13:25 via WEB
proprio oggi leggevo una intervista all'autrice del libro di cui parli,ora dopo aver letto il tuo post sono invogliata a leggerlo...:) grazie.
(Rispondi)
 
ziryabb
ziryabb il 04/07/14 alle 21:28 via WEB
ultim'ora, hanno vinto i maschi. La Cilento prima donna. Peccato.
(Rispondi)
 
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