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« Messaggio #685Qualcuno li rimpiange? »

Post N° 686

Post n°686 pubblicato il 05 Novembre 2006 da ossimora
 

Nonostante il gradevole miscuglio di colori,lingue e dialetti,impensabili appena una decina di anni fa che danno al tutto un aspetto cosmopolita ,le "fiere",al plurale ,come si chiamano qui dalle mie parti ,regalano ancora pochi  sprazzi di immagini che credevo perdute.immagine(Non molte a dire il vero,in generale la "fuffa" del tutto a 5 euro imperversa.)

Lo zucchero filato, eccitante straordinario  per i bambini ,sopratutto se sono un piccolo gruppetto 

Li vedi che  ridono ,ridono imbrattati ,appiccicosi,incuranti del resto del mondo ,seminascosti dietro le chiome di zucchero che sparano battute a raffica.(pochi i bambini...troppo pochi ) 

Gli imbonitori,che battono piatti su piatti,li fanno rotolare ,li roteano per aria o tagliano con forbici speciali qualsiasi oggetto o materiale ,legno compreso... quelli che sbucciano montagne di patate e carote in forme elicoidali o a cavatappi presentando i travolgenti arnesi come dei ritrovati strabilianti,  niente meno una spugna semimagica che lava i vetri  dentro e fuori come se avessimo  mani e braccia da Tiramolla...alcuni sono bravi,hanno le phisique du role...l'impostazione della voce  e delle gag da  veri teatranti e si catturano continui capannelli di persone fra il perplesso e il rapito.

I tentativi di rendere quasi dei negozi le bancarelle si infrangono spesso sulle scritte che campeggiano nei cartelli:"maglie originali ballantaine","cascemire e seta".

Sempre più tristi mi sembrano purtroppo i banchi dei libri ,ci deve essere qualche casa editrice che lavora proprio per le bancarelle,è una melma di ricette di cucina ,manuali di decoupage ,ricamo ,dietetica,manualistica da due lire.Qualche libro d'arte,perlopiù cataloghi invenduti o collane spaiate ,le tremende edizioni di favole riscritte,semplificate ,abbruttite ,un pò della narrativa iperriciclata .

E'  svanita la possibilità di trovare qualche piccolo gioiello ,qualche edizione strana ,meglio tirare dritti.Manca totalmente la musica, era piacevole gironzolare con il profumino dei croccanti (ormai già pronti e sotto vetro (tutto a norma ...o quasi)e qualche tormentone nell'aria .Nisba ,si vendono solo cd ,nemmeno più tarocchi ma solo nuovi...da incidere ovviamente.

Le caldarroste,visto anche il clima siberiano...insuperabili!

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Commenti al Post:
lubely
lubely il 05/11/06 alle 01:56 via WEB
Una volta avevo visto una bancarella che vendeva i libri... a peso. Un tot al chilo
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 05/11/06 alle 02:00 via WEB
si,è vero l'ho vista anche io ,beh...ce ne sono certi che in effetti,meriterebbero anche di peggio ES:Emilio Fede/Bruno Vespa..etc etc etc
(Rispondi)
 
 
 
ladymiss0
ladymiss0 il 05/11/06 alle 02:03 via WEB
Ciao Anto
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 05/11/06 alle 02:04 via WEB
ciao cara salentina!!!
(Rispondi)
 
champaosel
champaosel il 05/11/06 alle 08:23 via WEB
qui da me sulle bancarelle trovi solo surgelati! in fede, champ.
(Rispondi)
 
magdalene57
magdalene57 il 05/11/06 alle 09:14 via WEB
io non ci vado più, son troppo tristi, non trovi niente di niente...rivoglio le fiere di una volta!!!!!!!!
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 05/11/06 alle 11:59 via WEB
tristi non direi,i centri commerciali a mio parere sono molto più tristi comunque
(Rispondi)
 
sharie
sharie il 05/11/06 alle 12:00 via WEB
In Sicilia non esistono delle vere e proprie fiere. Piuttosto esistono i mercatini, ogni quartiere ha il suo in un preciso giorno della settimana. Il fine settimana c'e' poi un piccolissimo mercatino dell'antiquariato, dove si trovano per lo più bancarelle di "polacchi", li chiamano così, che vendono vecchi oggetti o anticaglie. Sono meravigliose le donne straniere, dalle rughe sorridenti e dolci, sempre intente a lavorare all'uncinetto, sempre cordiali, anche per un semplice sorriso. Poi abbiamo il mercato delle pulci. Delle baracche stabili, dove i venditori tendono sempre a fregare il più possibile i compratori. Per i libri, esistono ancora i "bouquinistes", le bancarelle in ferro battuto dove si vendono libri a due soldi. Io ho comprato lì un libro di storia dell'arte, sull'oreficeria, che normalmente costa 95 euro. Mi ricordano la Francia, il lungo Senna. Ma nei mercati d'antiquariato si trovano solo libri vecchi. Quante cose mi sono venute in mente leggendo il tuo post, Grazie.
(Rispondi)
 
sharie
sharie il 05/11/06 alle 12:02 via WEB
post scriptum: ho visto quel quadro (La Vucciria, mercato che meriterebbe un discorso a se') dal vivo la scorsa settimana. Purtroppo l'università di Palermo lo tiene segregato nel suo bel palazzo delle grandi occasioni. E' veramente stupendo. Sembra vivo.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 05/11/06 alle 12:43 via WEB
buongiorno Sha..."la vucciria"è un quadro strano ,in effetti anche nelle rappresentazioni,nelle foto che girano i colori cambiano tantissimo da una riproduzione all'altra a volte brillantissimi altre opachi...lo vedrei volentieri e del resto rivedrei molto molto volentieri anche Palermo...
(Rispondi)
 
glinka0
glinka0 il 05/11/06 alle 15:57 via WEB
..."fuori coro"..."ma che ci azzecca"...."sto tipo non ha capito niente"....permettimi di suggerirti la risposta a questo mio commento.....leggendoti, ma non mi chiedere il perché, mi torna in mente una musica bellissima di Mussorskij: Quadri di un'esposizione...^_^...buona serata a te...
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 05/11/06 alle 16:27 via WEB
ciao glink....non lo dico...mi piace la cosa..
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