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Post N° 317

Post n°317 pubblicato il 22 Gennaio 2006 da ossimora
 

DONNE

Christa Wolf,

…Il passato non è morto; non è nemmeno passato. Ce ne stacchiamo e agiamo come se ci fosse estraneo…

Christa Wolf, il cui cognome è in realtà Ihlenfeld, è nata a Landsberg/Warthe, oggi Gorzów Wielkopolski, nel 1929(Germania). Il romanzo che l'ha resa celebre è Il cielo diviso del 1963. Sono seguiti poi, tra gli altri: Riflessioni su Christa T., Trama d'infanzia, Nessun luogo. Da nessuna parte, Kassandra, Guasto, Quel che resta, Recita estiva, Medea.

Medea, ovvero colei che guarisce. Solo attraverso la lotta del potere maschile contro il matriarcato dell'antica Grecia si è potuti arrivare a considerarla infanticida, lei, la levatrice dispensatrice di vita. Ora, l'opzione sta nell'accettare la continua violenza dell'uomo che è, solo in ultima istanza violenza fisica, ma sempre, nelle sue forme di pensiero, di costruzione e di pratica sociale, un tentativo di sopraffazione del potere della donna, o riprendere in mano tutte le chiavi del Potere, prima fra tutte quella del Mito, funzione dell'elaborazione di un sé altro da "come tu mi vuoi". Con una scrittura che è scesa nell'infero, Christa Wolf fa rinascere Medea, che grida al mondo la sua terribile profezia: siete condannati all'autoestinzione. Siete poveri di spirito, rosi dall'ambizione e coperti dell'oro delle vostre celebrazioni.
Il romanzo, semplicemente perfetto nella costruzione corale di un'unica storia, sintesi dell'abisso che divide chi si esibisce come miglior suddito dell'Impero del Maschio e chi lotta per la propria affermazione, anche contraddittoria, sempre dialettica, è raschiato da un luogo del cuore che provoca dolore e consapevolezza a chi lo legge.

Più di ogni altra cosa temeva che potesse accadere anche a lei ciò che accadeva tutti i giorni: sparire senza lasciar traccia. Si sentiva costretta a lasciare delle tracce di se', tracce frettolose e negligenti, così che in ogni momento si possa rinnegare tutto quanto, di preferenza se stessi….
Avremmo dovuto armarci anche spiritualmente, se il greco ci attaccava.
L’armamento spirituale consisteva nella diffamazione del nemico (già si parlava di “nemico” prima ancora che un solo greco fosse montato su una nave) e nella diffidenza verso chi era sospettato di fare il gioco del nemico.Ma dove vivevamo dunque. Devo ricordarmi nitidamente: c’era qualcuno a Troia che parlasse di guerra? No. Sarebbe stato punito. La preparavamo in tutta innocenza e con la migliore buona fede.Dieci anni di guerra. Furono lunghi abbastanza da far dimenticare completamente come nacque la guerra. Durante la guerra si pensa solo a come andrà a finire. E si rimanda la vita. Quando sono i molti a fare così, dentro di noi nasce lo spazio vuoto dove si rovescia la guerra. Che anch’io all’inizio mi abbandonassi alla sensazione di vivere in quella fase solo provvisoriamente; di avere ancora davanti la vera realtà; che mi lasciassi sfuggire la vita: questo mi dispiace più di ogni altra cosa.È possibile sapere quando comincia la guerra, ma quando comincia la vigilia della guerra? Se ci fossero regole, bisognerebbe trasmetterle. Inciderle nella terracotta, nella pietra tramandarle. Che cosa conterrebbero. Conterrebbero, tra le altre frasi: non fatevi ingannare da quelli della vostra parte.In seguito abbiamo dimenticato tutti la causa che originò la guerra.
CHRISTA WOLF
da “Cassandra”, e/o 1984

 
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Commenti al Post:
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 22/01/06 alle 23:11 via WEB
Grazie. Un abbraccio m
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 22/01/06 alle 23:18 via WEB
Sai che è una cosa che sto facendo con piacere ,grazie anche a te per il libro di cui hai parlato oggi (non il Pennac che conosco e non amo particolarmente nemmeno nelle cos emigliori)...me lo sono segnato!
(Rispondi)
 
magdalene57
magdalene57 il 23/01/06 alle 00:00 via WEB
"la tristezza è il nostro destino: ma è per questo che le nostre vite saranno cantate per sempre da tutti gli uomini che verranno" (Iliade) e oggi siamo a due libri...ne avrò per un po' di tempo.... prosecchino?
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 23/01/06 alle 00:02 via WEB
Ciao carissima,no stasera acqua...sobrietà,domani è lunedì giornatilla lunga e pesantuccia.Leggiti Medea...è bellissimo!!!
(Rispondi)
 
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 23/01/06 alle 00:05 via WEB
Io mi ero innamorata di Kassandra, a suo tempo :)
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 23/01/06 alle 00:08 via WEB
e? molto bello anche il cielo diviso...ma è che con questi piccoli escursus mi viene voglia di rileggere e non ce la faccio ,ho tanta carne al fuoco...
(Rispondi)
 
 
scalzasempre
scalzasempre il 23/01/06 alle 13:13 via WEB
Io l'ho letta ieri come ti ho detto però più che dirti grazie. Colmi lacune con scorci che hanno anche un po' di dolcezza romantica da cui si evince che queste sono donne che hanno ANCHE toccato il Tuo Cuore. Buon giornillo lungo assai e baci. Scalza!
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 23/01/06 alle 14:28 via WEB
Certamente,la scelta forse anche cronologica delle schede che sto facendo deriva da amori più o meno grandi che mi hanno attraversato nel tempo.Ciao
(Rispondi)
 
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