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Cotroneo

Post n°1504 pubblicato il 17 Luglio 2009 da ossimora
 

Adotto , sottoscrivo e puntualizzo.


Ho terminato di leggere, da un minuto, l'intervista che il ministro Gelmini ha rilasciato al quotidiano "La Stampa". Un'intervista a commento del fatto che quest'anno il numero di bocciati nelle scuole dell'obbligo e nelle scuole superiori è altissimo. Come è altissimo il numero dei bocciati per un 5 in condotta. Il ministro Gelmini è stupefacente, e probabilmente ha una scarsissima idea di cosa sia davvero la didattica, e di cosa debbono fare gli insegnanti. (Su questo non ci piove ,il fatto stesso di rifiutare sistematicamente qualsiasi contraddittorio con chi la scuola la mastica da sempre ne è un esempio acclarante)

Il ministro Gelmini dice frasi a casaccio, tipo: è arrivato il momento di premiare il merito. (Su questa cosa del merito ci sarebbe da parlare per ore ;definire con chiarezza cosa significhi in realtà "merito"ma è ovvio che una miracolata,per nulla meritevole , come Mary Star ha capito ,o le hanno detto che la formuletta vende e bon...)

Oppure: basta con la cultura del 68, con il 6 politico, il 18 politico, etc.
Ora, senza voler essere né eccessivamente ironico e neppure aggressivo, vorrei intanto togliere di mezzo un primo punto.

Il 68, il 6 politico, il 18 politico... Sono passati 41 anni dal 68, i ragazzi che sono oggi a scuola sono figli di gente che ha anche meno di 40 anni, e che può pensare al 68 come a una cosa per nonni. (più che spesso di successo peraltro...)

Perché è così.

Un ragazzo che prendeva il 6 politico nel 68 oggi ha più di 60 anni.

(Formidabili quegli anni)

 Ed è ora di finirla di ritornare a storie seppellite dai decenni.

( nemmeno troppo ...Il sessantotto al futuro)

Riguardo invece al problema del merito, la faccenda si fa molto seria.

Lo sanno tutti, tutti i professori onesti e in pace con la propria coscienza: ogni bocciatura, qualunque bocciatura, è una sconfitta del docente. ( Lettera ad una professoressa , Don Milani che  era assolutamente rigoroso e fin troppo autoritario ,in primis con chi insegna o dovrebbe farlo) Soprattutto quando parliamo di ragazzini di 12 o di 13 anni. ( Spariamo in un cespuglio quando si boccia)

Il merito torni all'università, dove invece viene spesso e allegramente dimenticato.(ma lì più che merito si va verso l'università privata per la classe dirigente e d'altro lato la fuga all'estero dei meritevoli figli di nessuno)

 I professori di scuola media inferiore e superiore dovrebbero sapere che di fronte a uno studente che non riesce, c'è nella quasi totalità dei casi, una incapacità didattica e una incapacità maieutica, una scarsa sensibilità a capire dinamiche e problemi, uno schematismo e un egoismo che un docente non può permettersi di avere.

Bocciare una mare di ragazzini di 13 anni non vuol dire ristabilire l'ordine, con le ronde didattiche dei professori, significa fallire come sistema scolastico di un paese.
E i risultati degli scrutini di questi giorni, figli della riforma Gelmini, sono un fallimento del sistema scolastico del nostro paese.Ma non sono un fallimento dei ragazzi.

Semmai dei docenti ottusi che trovano più semplice mettere i 5 in condotta, dei programmi vecchi della scuola, dell'incapacità a insegnare davvero, dello scarso aggiornamento di buona parte del corpo docente, della noia che prende questi ragazzi ad ascoltare lezioni improbabili.

Altro che merito.

Ma di quale merito parla la Gelmini.

 Ma non sia ridicola.

(questo è umanamente  impossibile)

 
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Commenti al Post:
AnnaCaroli
AnnaCaroli il 17/07/09 alle 11:09 via WEB
Spiacente ma non sono per niente daccordo su quanto Lei sostiene : Lo sanno tutti, tutti i professori onesti e in pace con la propria coscienza: ogni bocciatura, qualunque bocciatura, è una sconfitta del docente. la scuola viene frequentata da insegnanti e studenti ... quindi la sconfitta di una bocciatura va ripartita al 50% per il docente e l'altro 50% per lo studente. Se uno studente NON vuole studiare l'insegnante anche se bravissimo NON può farci niente.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 17/07/09 alle 11:20 via WEB
E' normale non essere d'accordo ci mancherebbe non per niente fra i miei tag ho messo in questo post "minoranzietà" sicura di esserlo.Si parla di ragazzini di 13 - 14 anni ,di quella che veniva chiamata (adesso non si porta più ...) "Scuola dell'ObBligo" e per i quali dovrebbero essere messe in moto tutte le strategie possibili per il successo scolastico ;la bocciatura serve a questo ? Non ci si può nascondere vdietro il 50 e 50 per cento di "responsabilità" ,un adolescente non è un professionista della didattica e dell'educazione. E quelli c he saranno naturalmente espulsi,per età , da una scuola di questo tipo dove finiranno? che farannO?
(Rispondi)
 
 
 
AnnaCaroli
AnnaCaroli il 17/07/09 alle 12:18 via WEB
La cosiddetta SCUOLA DELL'OBBLIGO ..non significa che necessariamente sia anche <//b>OBBLIGATA A PROMUOVERE.... Dopo aver messo in moto tutte le strategie possibili per il successo scolastico (50% dovuto dalla scuola ) se dall'altra parte (50% dovuto dall'alunno) non ci sono risultati adeguati.... NON SI PUO' PROMUOVERE. La scuola dell'obbligo NON garantisce promozioni fasulle. Di Dottori e ingegneri che sono a casa a fare niente anche perchè hanno ottenuto una laurea come solo Dio lo sà.... ne abbiamo anche troppi.
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 17/07/09 alle 15:08 via WEB
Usiamo due linguaggi diversi .Non hai risposto alla questione “che cosa faremo di questi bambini espulsi dalla scuola”. Forse non ti interessa .La questione promozione e bocciatura è irrilevante infondo ,importante sono i percorsi,le strategie didattiche messe in atto ,i supporti psicologici e sociali di inclusione e non di esclusione. Parliamo di bambini. Quanto agli ingegneri ed i dottori il discorso è ben altro e a quel livello la selezione è d’obbligo .
(Rispondi) (Vedi gli altri 11 commenti )
 
 
 
 
AnnaCaroli
AnnaCaroli il 17/07/09 alle 22:35 via WEB
Forse davvero non ci capiamo... e parliamo due linguaggi diversi... ma qui possiamo anche esporre le nostre idee e confrontarci...il che non è mai negativo... potendo vedere la questione anche da un'altro punto di vista non può che arricchirci. Dopo questo dovuto preambolo lei mi chiede che cosa faremo di questi bambini espulsi dalla scuola....... Non mi sembra che UNA bocciatura comporti una espulsione dalla scuola... Solo se le bocciature sono ripetute ma sempre x la stessa classe si può incorrere in un allontanamento dall'istituto scolastico. Ad esempio... se un alunno viene bocciato x la terza volta consecutiva nella classe prima media non può più iscriversi alla classe prima x la 4^ volta.... mentre può benissimo ripetere 3volte la classe 1^ -3 volte la classe 2^- 3 volte la classe 3^. Gli insegnanti NON sono esseri disumani e prima di procedere a una bocciatura valutano sicuramente la soluzione migliore per il recupero dell'alunno. Se un alunno viene ripetutamente bocciato nella stessa classe ...significa che ci sono problemi alla base e i genitori di tale alunno in COLLABORAZIONE con gli insegnanti dovrà lavorare per riuscire ad arginare quanto meno la situazione senza delegare il tutto alla scuola. In ogni caso gli alunni espulsi da una scuola....possono frequentare lezioni private.. e sostenere un esame di idoneità o di licenza media come PRIVATISTI. Dopodichè avuta la licenza media potranno iscriversi (se ne avranno voglia) a un qualsiasi istituto superiore...tecnico/professionale... ma anche in questo caso la promozione dovrà essere merita.. non certo REGALATA... Niente ci viene regalato... io se voglio mangiare devo andare a lavorare... Se uno studente vuole un diploma....(anche di solo 3^ media) deve guadagnarselo. >/b>
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 17/07/09 alle 23:55 via WEB
Il problema dell’espulsione non è tanto legato alla possibilità o meno di recuperare anni scolastici o di essere espulsi in senso stretto.(tre anni… due anni …un anno…!!!) Espulsione significa molto di peggio ,significa spesso emarginazione ed analfabetismo .Provo con un esempio. Un ragazzo indiano in una scuola media X è stato bocciato ;frequentava poco e svogliatamente ,la madre non parla una parola di italiano .il padre fa il camionista su lunghe percorrenze e torna raramente. Lo seguono ma non sono in grado di motivarlo sistematicamente .Lui viene bocciato .IL ragazzo è intelligente ,le sue energie vanno tutte nell’essere accettato dal gruppo amicale di coetanei ,per questo fa lo spiritoso,fuma ,prende biciclette di altri e sene va in giro .Tanto più cerca accettazione e tanto meno ne ottiene. Viene bocciato una seconda volta e poi una terza fino al raggiungimento dell’età nella quale può andare lavorare . Nessuno doveva regalargli niente ma non equivocherei scambiando il concetto di regalo con quello di “diritto”;lui aveva il diritto alla scuola ed ha trovato la bocciatura .L’unica possibilità che aveva di evolvere e comprendere di più se stesso ed il mondo era la scuola e nella scuola nessuno l’ha visto. Anzi in qualche caso sarà pure servita la su bocciatura per non chiudere qualche classe… Il problema non è certo il diploma ,proprio no .
(Rispondi)
 
 
 
 
AnnaCaroli
AnnaCaroli il 18/07/09 alle 09:28 via WEB
Mi fa piacere poter rispondere a una persona educata e corretta come lei... se qualora io fossi inopportuna ... si insomma stancassero le mie rupetute risposte preferirei saperlo e interromperei subito questo scambio di opinioni. Ecco il mio punto di vista: Nella scuola (come in qualsiasi altro posto : sul lavoro, al cinema, in chiesa, dal salumiere ecc...) CI SONO DELLE REGOLE DA RISPETTARE. Sul posto di lavoro devo arrivare in orario, fare bene il mio lavoro, andare possibilmente daccordo con i colleghi e datore di lavoro. Se non rispetto le regole PENA : il licenziamento Al cinema non devo fumare, non devo sputare per terra , non devo disturbare le altre persone che hanno pagato il biglietto e guardano il film .Se non rispetto le regole PENA : vengo buttata fuori dal cinema In chiesa devo entrare vestita decentemente non devo gridare, non devo disturbare la funzione religiosa e le persone che vi assistono.Se non rispetto le regole PENA : vengo allontanata dalla chiesa Dal salumiere non devo andare a toccare con le mani i suoi salumi che sono esposti, non devo sputare per terra, non devo sporcare la vetrina appena pulita Se non rispetto le regole PENA: vengo allontanata dal negozio. Queste cose si imparano a scuola... Questo alunno (anche se italiano sarebbe la stessa cosa) non rispettando le regole della scuola si EMARGINA da solo.... infatti NON riesce a capire che per poter vivere in una SOCIETA' bisogna rispettare il prossimo (DOVERE) per essere rispettato (DIRITTO). Prima di prichiedere un DIRITTO... bisogna sssolvere dei DOVERI... Se questo alunno avesse assolto bene il suo DOVERE di rispetto delle regole scolastiche avrebbe il DIRITTO ad avere una istruzione adeguata. Siccome qui si sta parlando di minori... a questo ragazzo queste cose avrebbero dovuto spiegargliele...(insegnanti - genitori) Se nonostante siano state spiegate NON sono state recepite... ecco che cade il SUO DIRITTO ALLO STUDIO che tutti dovrebbero avere (ma a certe condizioni)
(Rispondi)
 
 
 
 
card.napellus
card.napellus il 18/07/09 alle 09:56 via WEB
Mi intrometto: a parte gli esempi portati (il lavoro è cosa retta da un contratto accettato da entrambe le parti volontariamente, cinema e salumeria sono proprietà private dove vigono regole precise, la chiesa è un’associazione con strane regole) il discorso è valido in punta di diritto, ma gli effetti sono terribili. Una volta espulso cosa guadagna la società? Perde un prezioso capitale umano. Non possiamo permettercelo, è uno spreco troppo grosso, si deve trovare il modo di recuperare chiunque. Lo Stato deve fare qualcosa, pagherà psicologi o insegnanti appositi, la retta di un istituto specializzato, quello che vuole. L’istruzione oggi non è un obbligo o un privilegio: è una necessità, io lo so bene, il nome del mio blog, ignoranteconsapevole, è la pubblica ammissione dei miei limiti. Non ci servono ignoranti. Se non termina la scuola non può fare nessun lavoro, non esiste più un lavoro che si possa fare senza un minimo di istruzione. Nel caso in oggetto il problema è anche nella famiglia, e non si creda che siano solo gli stranieri essere a rischio. Ormai nelle case lo spazio occupato da televisore e pleistescion supera quello della libreria, e conto sulle dita di una mano le case in cui ha notato una quantità di libri decente, normalmente anche prendendo quelli messi sotto i piedi dei mobili traballanti si arriverà si e no a due o trecento… Conosco molte persone che avrebbero voluto fare l’università ma non hanno potuto: sono queste le sconfitte del nostro sistema scolastico. Il ragazzo indiano farà il camionista anche lui, con un cervello che, coltivato, ne avrebbe fatto un chirurgo. Che guadagno per la società. Grazie dello spazio, il vostro confronto è molto interessante, davvero.
(Rispondi)
 
 
 
 
AnnaCaroli
AnnaCaroli il 18/07/09 alle 13:48 via WEB
Mi fa piacere constatare che questo argomento venga considerato interessante (infatti lo è). La scuola è di estrema importanza perchè ad essa viene delegato il compito di formare i futuri cittadini di questa società.... Se la scuola funziona bene... avremo cittadini che opereranno per il miglioramento delle condizioni sociali ed economiche del paese e non lavoreranno contro... QUINDI : CI VUOLE UNA SCUOLA SANA X FORMARE UNA SOCIETA' SANA..... Una scuola che opera e lavora bene risparmierebbe anche tanto lavoro a vigli ...polizia...carabinieri..finanza..magistrati avvocati...ecc..ecc... non si avrebbero le carceri che scoppiano e non si sà più dove mettere la gente... La nostra scuola è purtroppo malata... per non dire moribonda e se ancora regge... regge per la costanza e impegno che tanti insegnanti ... direttori didattici...personale ausiliario...personale di segreteria che lavorano con coscienza e impegno per cercare almeno di tamponare alla bene o meglio le grandi falle o voragini che ogni giorno si aprono e che farebbero affondare ogni cosa... Come ringraziamento poi tutti questi operatori della scuola vengono bollati da un qualche ministro...FANNULLONI.... C'è da stare veramente allegri... vorrei davvero vedere se questi FANNULLONI un bel giorno decidessero di farlo veramente cosa succederebbe..... Ma non solo..... se c'è una bocciatura... la colpa di chi è ??? ma dell'insegnante naturalmente....!!!!! ahahah LA SCUOLA E' UN DIRITTO e quindi bisogna promuovere anche che non ha mai aperto un libro in via sua... chi non ha mai fatto i compiti assegnati...chi ha sempre detto a voce alta in classe parolacce di ogni genere... chi fuma nei servizi scolastici ... chi imbratta i muri della scuola con parole oscene... chi ruba i motorini o taglia le gomme delle biciclette dei compagni.... MA CERTO CHE QUESTI ALUNNI VANNO PROMOSSI... così potranno essere di ESEMPIO 8negativo) per tutti gli altri.... VISTO COME SI FA ??? si insultano i professori...non si studia...si beve birra in classe e si fuma e alla fine si è anche promossi.....su gente fate così anche voi....!!!! SE una mela marcia viene espulsa dalla scuola può essere anche per il bene delle sane che no devono essere contagiate da comportamenti sbagliati. Le cose da dire sarebbero davvero tante ma qui purtroppo non c'è spazio e non voglio tediare nessuno.
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 18/07/09 alle 10:31 via WEB
Ritengo che il problema vero non è tanto “spiegare” quali sono le cosiddette “regole”ma fare in modo che le stesse siano intrioiettate, almeno riconosciute e condivise ,altrimenti ,(mi riferisco in primis agli adolescenti ma non soltanto) in un periodo della vita nel quale le pulsioni più potenti sono quelle inerenti il proprio gruppo ed il suo “riconoscimento”sono soltanto chiacchiere ,imposizioni lontane anni luce da ridicolizzare e da contravvenire ridendosela. La scuola è l’unico luogo ,in moltissimi casi (ha ragione Napellus ,io ho fatto l’esempio dell’indiano perché è il primo che mi è saltato in mente ed è anche uno che da più piccolo diceva e sognava di fare l’ingegnere elettronico… ma sempre di più sono i casi di “abbandono soft”) dove si potrebbe/dovrebbero mettere in azione tutte le strategie per non sottrarci forze ed intelligenze , per non selezionare a raffica con dei criteri che non proteggono né i minori ,né la scuola stessa ,né la società. Mancano strategie serie ,formazione e finanziamenti adeguati.
(Rispondi)
 
 
 
 
AnnaCaroli
AnnaCaroli il 18/07/09 alle 13:49 via WEB
Mi fa piacere constatare che questo argomento venga considerato interessante (infatti lo è). La scuola è di estrema importanza perchè ad essa viene delegato il compito di formare i futuri cittadini di questa società.... Se la scuola funziona bene... avremo cittadini che opereranno per il miglioramento delle condizioni sociali ed economiche del paese e non lavoreranno contro... QUINDI : CI VUOLE UNA SCUOLA SANA X FORMARE UNA SOCIETA' SANA..... Una scuola che opera e lavora bene risparmierebbe anche tanto lavoro a vigli ...polizia...carabinieri..finanza..magistrati avvocati...ecc..ecc... non si avrebbero le carceri che scoppiano e non si sà più dove mettere la gente... La nostra scuola è purtroppo malata... per non dire moribonda e se ancora regge... regge per la costanza e impegno che tanti insegnanti ... direttori didattici...personale ausiliario...personale di segreteria che lavorano con coscienza e impegno per cercare almeno di tamponare alla bene o meglio le grandi falle o voragini che ogni giorno si aprono e che farebbero affondare ogni cosa... Come ringraziamento poi tutti questi operatori della scuola vengono bollati da un qualche ministro...FANNULLONI.... C'è da stare veramente allegri... vorrei davvero vedere se questi FANNULLONI un bel giorno decidessero di farlo veramente cosa succederebbe..... Ma non solo..... se c'è una bocciatura... la colpa di chi è ??? ma dell'insegnante naturalmente....!!!!! ahahah LA SCUOLA E' UN DIRITTO e quindi bisogna promuovere anche che non ha mai aperto un libro in via sua... chi non ha mai fatto i compiti assegnati...chi ha sempre detto a voce alta in classe parolacce di ogni genere... chi fuma nei servizi scolastici ... chi imbratta i muri della scuola con parole oscene... chi ruba i motorini o taglia le gomme delle biciclette dei compagni.... MA CERTO CHE QUESTI ALUNNI VANNO PROMOSSI... così potranno essere di ESEMPIO 8negativo) per tutti gli altri.... VISTO COME SI FA ??? si insultano i professori...non si studia...si beve birra in classe e si fuma e alla fine si è anche promossi.....su gente fate così anche voi....!!!! SE una mela marcia viene espulsa dalla scuola può essere anche per il bene delle sane che no devono essere contagiate da comportamenti sbagliati. Le cose da dire sarebbero davvero tante ma qui purtroppo non c'è spazio e non voglio tediare nessuno.
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card.napellus
card.napellus il 20/07/09 alle 07:01 via WEB
Qualcosa mi sfugge o mi sono spiegato male. La scuola ha il compito di istruire, non quello di selezionare. Se un ragazzo è un criminale, si affida alle forze di Polizia. Se è svogliato o non si impegna (ragazzi stupidi non ne esistono a parte chi ha gravi problemi di salute), ci si deve impegnare noi, in ogni modo, per cavarne qualcosa. Perché un ragazzo ignorante sarà un uomo ignorante e avrà figli che lo prenderanno a modello. Bisogna spezzare la catena, ad ogni costo. I ragazzi non sono mele, il comportamento dei coetanei non li fa marcire così facilmente. Io non voglio promuovere tutti, voglio che tutti arrivino a un buon livello di apprendimento e perciò siano promossi. Tutti, a qualunque costo, lo stato serve anche a questo, soprattutto a questo. L'origine dei mali è comunque anche in una società dove c'è chi alla corsa della vita partecipa a piedi nudi e chi in Ferrari. Se lo stato, di nuovo, non appiana le differenze sociali, avremo un'Italia divisa in padroni e schiavi ignoranti. Non è il luogo in cui vorrei vivere.
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 20/07/09 alle 10:27 via WEB
...ed invece lo vedo pericolosamente vicino...buongiorno.
(Rispondi)
 
 
 
 
AnnaCaroli
AnnaCaroli il 20/07/09 alle 11:43 via WEB
Condivido in gran parte quello che Lei ha scritto... in una cosa essenzialmente sono daccordo con Lei... : LA SCUOLA E' DI ESTREMA IMPORTANZA PER ATTENUARE ANCHE LE DIFFERENZE SOCIALI PERICOLOSISSIME SOPRATTUTTO PER I PIU' DEBOLI ED EMARGINATI. Mi sorge spontanea ora una domanda da farle...: Ha dei figli Lei ??? Se ne avesse si renderebbe conto benissimo della difficoltà che incontrerebbe per far acquisire concetti basilari e di estrema importanza a suo figlio( si fiuguri lei se invece di UNO avesse 30 alunni DIVERSI per carattere estradizione sociale ecc...ecc...) LO STUDIO COSTA FATICA e i ragazzi del giorno d'oggi proprio perchè svegli ed intelligenti... lo RIFIUTANO....scegliendo vie più comode. Lei dice :"ci si deve impegnare noi, in ogni modo, per cavarne qualcosa" Lei crede davvero che gli insegnanti non cerchino in ogni modo di conseguire questo risultato??? QUESTO FA PARTE DEI COMPITI DI OGNI BUON INSEGNANTE (e ogni insegnante chi + chi - cerca di dare il meglio di sè stesso) E QUESTO FA PARTE DEL FAMOSO %% DOVUTO DAGLI INSEGNANTI E DALLA SCUOLA poi però ci vuole anche il 50% DOVUTO DALL'ALUNNO .... L'insegnante potrebbe fare la più bella lezione di biologia all'aperto a contatto con animali e piante per poterli interessare ma se poi l'alunno materialmente non prende in mano il libro per STUDIARE le varie terinologie e facesse esercizio di memorizzazione dei vari contenuti appresi.... sarebbe acqua fresca che passa e va senza lasciare nessuna traccia. Ecco il motivo delle FAMIGERATE BOCCIATURE...... MA TORNO A RIPETERE CHE : 1) LA BOCCIATURA E' UNA SCONFITTA NON SOLO PER L'INSEGNANTE 2)NON SI PUO' PROMUOVERE ANCHE QUELLI CHE NON SE LO MERITANO e poi aggiungo....: MOLTO SPESSO UNA "BUONA" BOCCIATURA PUO' PRODURRE PIU' VANTAGGI DI UNA "CATTIVA" PROMOZIONE........ MEDITATE....meditate..... Cordiali saluti
(Rispondi)
 
 
 
 
card.napellus
card.napellus il 21/07/09 alle 08:05 via WEB
Il card. ha due ragazzi che hanno finito la quarta elementare e la prima media, con pagelle tutto sommato buone. Certo non peggiori delle mie.
(Rispondi)
 
Odette292
Odette292 il 17/07/09 alle 13:47 via WEB
Credo che la Gelmini non sappia nemmeno cosa sia la scuola. E cosa voglia dire fare scuola. La didattica è per lei un'illustre sconosciuta. Si, slogan e formule pre-confezionate con cui getta fumo negli occhi. Competenze e professionalità che non possiede. Innovazioni utopiche. Sulle promozioni e bocciature, credo sappiamo quello che dobbiamo fare, anche senza di lei. Era già sufficiente il ripristino degli esami a settembre per bloccare coloro che non erano meritevoli. Che andasse pure a lavare i piatti.
(Rispondi)
 
Fajr
Fajr il 17/07/09 alle 17:18 via WEB
Lo sai, il vero problema non è la Gelmini. La sua ignoranza in materia di istruzione e politiche educative è risaputa. Non è di certo lei che pensa, scrive e porta avanti la dissoluzione della scuola pubblica italiana. Alla poverina è stato affidato un compito e cerca di eseguirlo al meglio. Il problema reale sta nel fatto che tutti quei figuri che (dentro e fuori la scuola) nei decenni scorsi hanno impedito una riforma ragionata, necessaria, integrata, sostenibile, durevole e flessibile nel tempo..., oggi - quei figuri - hanno finalmente il potere di operare senza alcun disturbo. Per quello tirano ancora in ballo il Sessantotto, e citare don Milani, per loro, è come dire "al fuoco".
Ti chiedi che fine faranno i bambini espulsi: useranno le mani. O per menar cazzotti a destra e a manca (criminali, insomma), o ricostituiranno l'antica casta dei servi della gleba (con o senza laurea). I regimi si reggono sull'ignoranza dei propri sudditi. Non sono affatto ottimista se penso al loro (e mio) futuro.
(Rispondi)
 
gratiasalavida
gratiasalavida il 17/07/09 alle 17:47 via WEB
Condivido la premessa: una scuola che si compiaccia di un criterio puramente selettivo, non sotteso da un apparato istituzionale mirato al recupero, giudicato di per se stesso uno strumento meritocratico, è una scuola che tradisce la propria natura di centro di formazione civile e culturale. Non condivido il fatto che i docenti abbiano in massa e acriticamente accolto le sollecitazioni della premiere etoile. Gli insegnanti versano in gravi difficoltà di gestione di un sistema che prima li vedeva abbandonati a se stessi con mezzi inadeguati e ora li vede abbandonati a se stessi con mezzi inadeguati e continuamente ostacolati nei loro tentativi di conservare una dignità e un senso alla loro professione. Bellissima professione, alla faccia dei numerosissimi detrattori. Vi invito a leggere i numerosi articoli che, nel blog, ho dedicato alla scuola. Riconoscibili dal tag. Saluti.
(Rispondi)
 
card.napellus
card.napellus il 18/07/09 alle 09:31 via WEB
Sfondi una porta aperta. Alla base di tutto c'è un problema grosso. Continue riformine e riformone disorientano studenti, genitori e soprattutto docenti. Il merito non è proporzionale alle bocciature, ma alla qualità media degli studenti, che può essere valutata. Il problema enorme della scuola è che ci sono POCHI SOLDI. Per me è impensabile che i docenti non facciano almeno un mese di aggiornamento ogni anno, ovviamente retribuito, nel periodo estivo: quando la scuola chiude per i ragazzi, dovrebbe aprire per gli insegnanti. Io faccio un lavoro infinitamente meno delicato del professore di scuola, ma il mio aggiornamento è continuo. In ogni lavoro è o dovrebbe essere così, non posso permettere che un cliente mi trovi impreparato a risolvere un suo problema, che conosca un prodotto o una norma che io ignoro. Altrimenti cambio mestiere. Gli insegnanti devono essere pagati bene, seguiti, aggiornati e valutati, devono sapere che il quadro normativo non cambierà ogni due anni, che il loro impegno verrà remunerato. Per contro i ragazzi vanno seguiti dai genitori a casa, anche prima di andare a scuola, non vanno difesi in ogni modo, l'insegnante deve ritrovare la sua autorità. Ma, soprattutto, ci vuole a capo del ministero un professore, un rettore, qualcuno che conosce le cose, che abbia lavorato nelle università straniere, che sia aperto al dialogo e al confronto. Ti faccio un esempio: nella ditta dove lavoro si cercano da sempre un paio di dipendenti, senza risultato. Nessuno è adatto, spesso dopo qualche mese se ne vanno... La scuola non prepara al lavoro, per niente. Non esiste una scuola che prepari al mestiere di fabbro, di elettricista, idraulico. Sulla carta magari ci sono queste specializzazioni, ma gli insegnanti non hanno mai lavorato davvero, la loro preparazione non è tanta o poca, è sbagliata. Se arriva un ragazzo che ha fatto il professionale o è perito, parlo in campo elettrico, questo non ha mai visto un grande quadro di distribuzione o una cabina di media tensione, non sa leggere uno schema di una macchina, probabilmente conosce cose interessanti ma non utili. Cercare un guasto, riconoscere un dispositivo, dare un nome alle cose, sono compiti ardui per loro. Discorso lungo...
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 18/07/09 alle 12:07 via WEB
Già discorso lungo ed articolato ;quello che dici è comunque ampiamente condivisibile :la questione dell’aggiornamento mi trova particolarmente d’accordo ;TANTI ,troppi sono gli insegnanti che sono fermi alla loro laurea conseguita magari venti anni prima e legati soprattutto alle quattro nozioni della loro “materia”,dalla quale non si sono mai mossi incuranti della ricerca ,degli ovvi cambiamenti,delle evoluzioni ed alla fine solo frustrati dalle ovvie scarsissime gratificazioni di un insegnamento cattedratico e lontanissimo da se stessi e soprattutto dal mondo .Hai ragione in pieno ;gli insegnanti vanno pagati bene,seguiti ,aggiornati e valutati .
(Rispondi)
 
 
 
card.napellus
card.napellus il 18/07/09 alle 12:24 via WEB
Considera che chi si è laureato venti anni fa lo ha fatto su programmi arretrati di almeno dieci anni... Il mondo corre. Io ho studiato in elettronica cose inutili, che i professori sapevano essere inutili, ma ignoravano le cose attuali. In certe materie non serve a niente essere plurilaureati: il progettista di un'azienda all'avanguardia conosce le cose meglio di un docente, e spesso ha il solo diploma, ma ha fatto i corsi presso i produttori dei componenti. Io ho dovuto studiare, perché era nel programma, la stabilità di un amplificatore valvolare, le memorie a nuclei magnetici... cose già allora fuori dal tempo. Ora sarà anche peggio.
(Rispondi)
 
 
AnnaCaroli
AnnaCaroli il 18/07/09 alle 16:47 via WEB
I docenti per legge fanno già aggiornamento ogni anno... SONO I GENITORI che devono andare a fare aggiornamenti vari ma soprattutto imparino a FARE DAVVERO I GENITORI...perchè al giorno d'oggi oltre ad essere diventato estremamente più difficile di un tempo... non lo sanno proprio più fare questo mestiere (fare i genitori)
(Rispondi)
 
 
 
card.napellus
card.napellus il 20/07/09 alle 06:49 via WEB
Non conosco come funzionano questi aggiornamenti, ma ne ho sentito parlare. Fare i genitori è difficile, ma si hanno anche molte soddisfazioni. Unico rimpianto è lasciare ai ragazzi in eredità un paese da operetta. Ci faranno il callo anche loro.
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 20/07/09 alle 10:55 via WEB
Non c'è una lira per l'aggiornamento serio e se on c'è u dirigente attento anche le poche risorse vengono spese in aggiornamenti burletta.
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AnnaCaroli
AnnaCaroli il 20/07/09 alle 12:03 via WEB
Menomale che almeno fare i GENITORI si hanno molte soddisfazioni... invece fare l'INSEGNANTE si hanno solo AMAREZZE e nessun riconoscimento NE' ECONOMICO ...e tanto meno SOCIALE....... I veri SERVI DELLA GLEBA ....sono gli INSEGNANTI... maltrattati ... disprezzati.... derisi.... minacciati... caluniati....ed etichettati per giunta come FANNULLONI... ora non è più sufficiente tutto quello che fanno... dovranno anche STUDIARE LA LEZIONE AL POSTO DEGLI ALUNNO AUTOVALUTARSI ......e naturalmente PROMUOVERSI...... ahahah veramente siamo arrivati ai paradossi..... MA ESISTE ANCORA IL BUON SENSO IN QUESTO PAESE ? A VOI LA RISPOSTA..!!!!
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helga2008
helga2008 il 19/07/09 alle 19:04 via WEB
cosa risponde la sign.ra Caroli quando all' iscrizione di dicembre un genitore trova nel P.O.F. varie attività e a settembre scopre la riduzione degli insegnanti di sostegno.. dei laboratori di scienze che in realtà sono video cassette, il corso pomeridiano di latino solo se c'è un insegnante disponibile... allora perchè non fare come in giappone, tagliamo i costi del personale non isegnante e vi mettiamo ragazzi e genitori a fare le pulizie, sapesse che progresso!!! finalmente genitori e figli potranno condividere un' esperienza e così responsabilizzarsi ( vedrete come ci pensano due volte a fare gli "writers" ) ah dimenticavo per quelli delle scuole private ovviamente continuerà lo Stato a pagare le imprese di pulizie.
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AnnaCaroli
AnnaCaroli il 20/07/09 alle 00:13 via WEB
No...non Sig.ra Caroli ma semplicemente Anna... grazie... Risponderei a quel genitore che è una vera VERGOGNOSA... ma lei ha centrato in pieno il problema...: MANCANO IN MODO CRONICO I SOLDI... e ogni anno ci sono tagli su tagli in continuazione a discapito di un servizio veramente efficiente. GRANDIOSA l'idea di mettere genitori e figli a fare le pulizie della scuola risparmiando soldi e mettendoli a disposizione per creare dei VERI laboratori.....INOLTRE SICURAMENTE IL SERVIZIO DI PULIZIA SAREBBE SICURAMENTE MIGLIORE DI QUELLO ATTUALE......infatti molto spesso l'insegnante stesso è costretto a pulire la sua cattedra dalla polvere facendosi dare straccio e alcool per disinfettare... i bidelli sono sempre TROPPO impegnati x poterlo fare.....
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AnnaCaroli
AnnaCaroli il 20/07/09 alle 00:20 via WEB
Chiedo perdono per gli errori e ripetizioni... l'ora è tarda e il sonno avanza...eheheh
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manuela.ste
manuela.ste il 19/07/09 alle 23:26 via WEB
ciao antonia! sono mamma di due ragazze . la piu' grande, 17 anni e' al secondo anno di formazione alberghiera ed e' stata bocciata per le troppe assenze. la piu' piccina esame di terza media passato...la mia difficolta' e' trovare le competenze della famiglia e le competenze della scuola. ora il capro espiatorio e' la famiglia...separata!!! ma loro a scuola che cazzo fanno??? io lavoro ...ora purtroppo part-time...ma prima ...con due figlie di 11 anni e 14 anni...lavoravo fino alle 19 e tornata a casa dovevo fare il lavoro di insegnante...poi dicono che e' la famiglia!!!
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AnnaCaroli
AnnaCaroli il 20/07/09 alle 00:47 via WEB
Mi permetto, chiedendo scusa ,di intromettermi sperando di NON essere troppo sgradita... Sono sicura che se facessero classi con pareti di vetro /specchio al di là delle quali i genitori potessero vedere qual'è il carico di lavoro di un insegnante... non si permetterebbero più di dire ...chissà cosa fanno quei FANNULLONI...!!!! Oppure farei provare a loro ma solo per UN MESE (perchè se fosse di più potrebbero rischiare davvero di dover finire in un ospedale in reparto di NEUROPSICHIATRIA...... )cosa significa... mantenere la disciplina in classi di 30 (TRENTA)alunni... turbolenti ... maleducati... viziati e non abituati ad essere guidati (E QUESTO RIGUARDA SOLO L'ASPETTO DISCIPLINARE ) Poi c'è tutto l'ASPETTO DIDATTICO con relative programmazioni da svolgere con alunni che NON STANNO ATTENTI IN CLASSE ma chiacchierano... giocano... fanno tutt'altro... NON STUDIANO...NON FANNO I COMPITI... e se l'insegnante solo OSA sgridarli i genitori si presentano il giorno seguente a scuola accompagnati dai carabinieri denunciando l'insegnante per la sua severità che potrebbe compromettere il sereno ed equilibrato sviluppo psicologico del figlio (COSA REALMENTE ACCADUTA) oppure se si azzarda a note sul diario.... i genitori fanno CONTRO-NOTE All'INSEGNANTE SOSTENENDO CHE NON SE LE MERITAVANO.... (EPISODI DI QUESTO GENERE SONO MOLTEPLICI ) Se i genitori tornando a casa dopo un snervante e dura giornata di lavoro e devono spiegare (fare l'insegnante ) ai figli ... NON DEVONO CHIEDERSI PERCHE' L'INSEGNANTE NON HA SPIEGATO QUELLE COSE.... MA SEMMAI DOVREBBERO CHIDERSI PERCHE' I LORO FIGLI NON SONO STAI ATTENTI ALLE LEZIONI IMPARTITE.... Scusandomi di nuovo per l'intrusione...auguro una buona serata..
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ossimora
ossimora il 20/07/09 alle 10:47 via WEB
Una classe di alunni turbolenti ,maleducati,viziati e porca la miseria ma di che cosa parliamo? I ragazzi sono i NOSTRI figli!! FARE I GENITORI NON è UN MESTIERE ,questa è una tremenda sciocchezza ,il genitore deve amare e sostenere i figli e lo fa come può e come sa ,accanirsi contro i genitori è terribile ,molto più produttivo farli entrare più a scuola ,coinvolgerli ,cercare di parlarci il più possibile.,attivarli quando possibile in organizzazioni di eventi ,conosco insegnanti che quando vedono i genitori li guardano di traverso come se fossero dei nemici ed è a mio parere , la negazione della professionalità. Ogni ragazzo è figlio di insegnanti…operai..commercianti…cittadini insomma e non posso accettare il luogo comune che son maleducati e bla bla bla. Ci sono ragazzi di tutti i tipi ,a disagio,con i loro problemi ,più o meno attenti e ricettivi ,come gli adulti ,come gli insegnanti stessi ,ma in ogni caso bisognosi di cura ed attenzione. Se non ascoltano e quando non ascoltano forse è anche perché magari ci sono insegnanti che dalla didattica attiva del lavoro di gruppo ,dell’insegnamento cooperativo e della ricerca hanno assimilato poco e magari entrano in classe ,interrogano ,spiegano poco e male ,magari leggono il libro di testo poi danno da studiare a casa da pagina a pagina e bon..chi c’è c’è e chi non c’è si etichetta ,si fa un po’ di lamentela e via infine si boccia. I ragazzi capiscono subito con chi hanno a che fare :nella mia esperienza posso dire che l’autorevolezza e l’impegno degli insegnanti vengono riconosciuti e premiati anche dai ragazzi.
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AnnaCaroli
AnnaCaroli il 20/07/09 alle 12:47 via WEB
Una classe di alunni turbolenti ,maleducati,viziati e porca la miseria ma di che cosa parliamo? I ragazzi sono i NOSTRI figli! I FIGLI SONO LO SPECCHIO DEI GENITORI... (un pero non può fare delle mele) "...Se non ascoltano e quando non ascoltano forse è anche perché magari ci sono insegnanti che dalla didattica attiva del lavoro di gruppo , dell’insegnamento cooperativo e della ricerca hanno assimilato poco e magari entrano in classe , interrogano , spiegano poco e male ,magari leggono il libro di testo poi danno da studiare a casa da pagina a pagina e bon..chi c’è c’è e chi non c’è si etichetta ,si fa un po’ di lamentela e via infine si boccia. " ECCO PERCHE' CI VORREBBERO LE CLASSI CON IL VETRO/SPECCHIO IN MODO TALE CHE I GENITORI SI RENDESSERO VERAMENTE CONTO DI COME STANNO REALMENTE LE COSE. "...I ragazzi capiscono subito con chi hanno a che fare :nella mia esperienza posso dire che l’autorevolezza e l’impegno degli insegnanti vengono riconosciuti e premiati anche dai ragazzi." L'AITOREVOLEZZA DELL'INSEGNANTE SI BASA SULLA COLLABORAZIONE CON LA FAMIGLIA ...(se non studi ti metto una nota sul diario in modo tale che I TUOI GENITORI prenderanno provvedimenti) Se i provvedimenti non ci sono la nota sul diario NON HA NESSUN VALORE e l'AUTOREVOLEZZA DELL'INSEGNANTE VA A FARSI BENEDIRE
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gratiasalavida
gratiasalavida il 20/07/09 alle 12:22 via WEB
Vi invito a leggere anche gli altri post che ho dedicato alla scuola, sempre riconoscibili dai tag (W la squola - Squola e squole). La classe è un coacervo di energie psichiche, emotive, intellettive, comportamentali che debbono essere orchestrate in vista della creazione di un sistema, ove ogni elemento si attivi al funzionamento dell'insieme. Attivare un sistema classe richiede aggiustamenti continui di tiro, relativamente alla gestione degli imput di volta in volta introdotti da uno qualsiasi degli elementi del sistema, molti dei quali, più o meno consapevolmente, operano in funzione del boicottaggio dell'insieme. Un bambino, quando entra in una classe, si porta dietro tutto il carico delle proprie aspirazioni, frustrazioni, ambizioni, il carico del proprio entusiasmo, ma anche quello del proprio disagio emotivo. La gestione dell'insieme comporta un lavoro che procede rischiosamente in bilico tra equilibrio e squilibrio. Ogni elemento di squilibrio può essere introdotto da un fattore imprevisto (un comportamento di disturbo, una vespa che entra in classe provocando panico, reale o fittizio che sia, l'entrata di un bidello con il carico di circolari da leggere, una lite tra due elementi del gruppo, la rottura di una sedia, lo sbattere di un infisso). La reazione del docente, al fine di gestire il fattore di squilibrio e ricomporre il sistema deve essere fulminea e basata sulla prontezza di spirito. Ogni giorno, ogni ora, ogni istante, il sistema va monitorato e ricomposto. Basta un intervento fuori centro (che so, un'alzata di sopracciglia al momento sbagliato) perché il lavoro di una settimana, di un mese, di un anno venga rovesciato. Il tutto gestito in un ambito fatiscente, senza mezzi, con ore sempre più ridotte, con un aggregato sempre meno coerente, in relazione alle tensioni in atto nella società, che agiscono in maniera rilevante sui singoli elementi del sistema complessivo. La scuola.
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gratiasalavida
gratiasalavida il 20/07/09 alle 12:29 via WEB
L'aggiornamento? Il migliore aggiornamento possibile sarebbe quello ottenuto attraverso l'acquisto gratuito di testi, riviste, biglietti per la visione di mostre, musei, spettacoli, corsi di lingue, viaggi all'estero, la possibilità di fruire di un anno sabbatico da svolgere in ambito universitario (o, in alternativa o su richiesta, in ambiti di ricerca legati al settore disciplinare di competenza). Un docente, con uno stipendio compreso tra i milleduecento e i millequattrocento euro mensili non può facilmente aggiornarsi nei termini appena considerati: l'unico aggiornamento serio possibile.
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ossimora
ossimora il 20/07/09 alle 12:37 via WEB
Sottoscrivo entrambi i tuoi interventi più che condivisi/condivisibili.
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gratiasalavida
gratiasalavida il 20/07/09 alle 12:52 via WEB
Devo ringraziarti per aver sollevato l'attenzione sul tema della scuola, perché lo ritengo di primaria importanza per le sorti future di questo paese. Spero che la discussione sul tema non si fermi e si propaghi ad altri blog. Lo dobbiamo, prima che ad ogni altra componente del mondo scolastico, agli studenti, che saranno i cittadini di domani, oltre che il motore della letteratura, della scienza, della tecnica, della politica, dell'economia, della società di domani. Domani (voglio crederci) è un altro giorno. Ciao.
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AnnaCaroli
AnnaCaroli il 20/07/09 alle 12:51 via WEB
CONDIVIDO.........
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gratiasalavida
gratiasalavida il 20/07/09 alle 12:46 via WEB
Non è vero che la scuola italiana sia da buttare. Il sistema istruzione italiano (scuola-università ha partorito e partorisce tuttora un elevato numero di cervelli, pronti a emigrare all'estero, poiché l'Italia pare non curarsi della loro presenza e competenza. Il vero problema è questo. I ragazzi sanno benissimo che in Italia vige un sistema in cui le competenze contano molto meno della rete clientelare su cui si può contare, e se non lo sanno glielo ricordano continuamente i genitori. La motivazione allo studio viene frustrata anche dalla consapevolezza che il frutto del proprio investimento non andrà a ricadere sulla qualità della propria vita e del proprio lavoro. Bisogna insegnare ai giovani che la conoscenza rende liberi e che questo è già un meraviglioso patrimonio su cui poter contare nell'esistenza. Sembra, tuttavia, che i ragazzi tendano a credere che la libertà di pensiero e di azione provengano piuttosto dal patrimonio finanziario, per cui tendono a svalutare lo studio in vista di altri progetti più remunerativi (perché dovrei coltivare la mente se posso guadagnare un sacco di soldi coltivando il corpo? Come faccio a fidarmi di un poveraccio -il docente- che prende milleduecento euro al mese e viene socialmente preso a calci da tutti e tutti si sentono in diritto di criticarlo senza che lui abbia la possibilità di rispondere?). Chi avrà mai inculcato nella testa dei ragazzi un'idea del genere? Boh?
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gratiasalavida
gratiasalavida il 20/07/09 alle 12:54 via WEB
Che sia stata la televisione? Chissà... in fondo il televisore è solo un elettrodomestico... o no?
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AnnaCaroli
AnnaCaroli il 20/07/09 alle 12:55 via WEB
CONDIVIDO PIENAMENTE..........
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jigendaisuke
jigendaisuke il 23/07/09 alle 23:41 via WEB
interessanti questi articoli de la stampa: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=6205&ID_sezione=&sezione= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=6185&ID_sezione=&sezione=
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