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« candeloraMeglio pane e cipolla »

Tempo pieno ...ma anche no

Post n°1655 pubblicato il 03 Febbraio 2010 da ossimora
 

A Roma e in altre città:
file davanti alle segreterie per iscrivere i figli al tempo pieno
Che cosa sta succedendo?

Succede che sono bastati (e avanzano!!) i primi mesi di applicazione dei regolamenti Gelmini a far capire la portata dello scempio della scuola primaria. E i genitori provano a difendersi.
I provvedimenti in questione si sono abbattuti come uno tsunami e, seppur con un impatto e modalità diverse tra diverse realtà geografiche e territoriali, è ormai palese ed evidente il processo di destrutturazione che essi hanno innescato.

A farne le spese sono state soprattutto le situazioni funzionanti a 30, 32 o più ore settimanali, cioè quelle costruite intorno ad una organizzazione modulare. Le scuole infatti, nel tentativo di tener fede al POF e di rispondere alle richieste delle famiglie, hanno cercato, nella maggior parte dei casi, di mantenere l'orario settimanale. Questo ha avuto dei costi salati e amari: si è rinunciato alle attività organizzate in compresenza, si è coperto l'orario delle lezioni arrivando ad impegnare anche 6 o 7 insegnanti in una sola classe, non di rado sono state utilizzate le ore di compresenza del tempo pieno a copertura dell'orario delle altre classi, talvolta si è scelto di “modularizzare” il tempo pieno (sostanzialmente azzerandolo).

In generale, l'offerta formativa è stata fortemente penalizzata, sia sul piano quantitativo che su quello della qualità. E per il prossimo anno si prevede un ulteriore peggioramento poiché l'organico, scomparso dall'orizzonte il principio che debba essere funzionale, viene determinato sulla base di un rigido e progressivo criterio contabile: 27 ore settimanali in prima e in seconda (nell'anno in corso valeva solo per la prima, nel 2011-2012 varrà anche per le terze e così via) e 30 ore per le altre classi.
Salvo le classi funzionanti a 40 ore a cui vengono assegnati due insegnanti.

Ed ecco che, di fronte ad un'organizzazione modulare svuotata dall'interno, a cui di anno di anno vengono sottratte risorse, molti genitori, comprensibilmente e opportunamente, si orientano sulle 40 ore settimanali che appaiono maggiormente garantite; almeno sulla carta e nelle promesse, sebbene già quest'anno molte richieste siano rimaste inevase.
In una realtà metropolitana come Roma il fenomeno si manifesta in forme eclatanti. Notizie di stampa danno conto di file e bivacchi notturni di fronte alle segreterie per arrivare in tempo ad iscrivere i figli a scuola scegliendo le 40 ore. (cogliamo l'occasione per ribadire le nostre indicazioni e commenti in merito alle
iscrizioni per il prossimo anno scolastico)

Che cosa ci riserva il futuro? Le liste d'attesa già diffuse nelle scuole dell'infanzia, verranno estese anche alla primaria? Le scuole verranno lasciate sole e senza risorse di fronte al compito di rispondere ai bisogni formativi e cognitivi dei bambini oltre che a quello di rispondere alle scelte delle famiglie? Fino a quando gli insegnanti, i collaboratori scolastici, i dirigenti potranno far fronte e farsi carico di una situazione sempre più insostenibile provocata da una irresponsabile politica di tagli?

Bisogna “Sortirne insieme” come diceva Don Milani.

E' illusorio pensare che ci siano vie d'uscita individuali a questo ordine di problemi. Bisogna riportare la scuola, la sua funzione, la sua qualità al centro di un'attenzione, di un confronto, di una mobilitazione diffusa.

Per invertire la tendenza; per fermare i tagli alle risorse umane e finanziarie.

La scuola ha bisogno di investimenti, di qualità, di valorizzazione della professionalità docente.

 Va trattata “con i guanti bianchi” e non con la scure. Altrimenti non ci sarà risposta per quei genitori che fanno la fila. Né, soprattutto, per i loro figli.

 

 
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Commenti al Post:
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 03/02/10 alle 18:03 via WEB
Cara Antonia... E' proprio così. Matteo fa il modulo. Ebbene, nessuna compresenza più. Le insegnanti sono aumentate (COME HAI BEN DESCRITTO TU) e sono praticamente scomparsi i progetti di integrazione. Le inseganti elementari ormai sono alla stregua delle professoresse di liceo.. I bambini sono spiazzati. Si pensa solo "al programma", non si lavora in sinergia e ogni materia è destrutturata dall'altra. Ma sono queste le elementari? Ora tu dimmi, in virtù di quella bella Dispositiva che tu mi hai inviato, come si fa a mantenere quello che c'è scritto là? Ho chiesto alla direttrice, che ha blaterato e parlato di progettini, di classi aperte, ecc. ecc. La realtà è che le insegnanti non ce la fanno, figuriamoci se possono attuare un progetto per Matteo. Quando lui non ce la fà a contenersi, c'è il laboratorio... Si si, il laboratorio per i bimbi che non ce la fanno. E sai cosa mi sono sentita rispondere dalla sua insegnante di sostegno? Che sono fortunata, che almeno in questa scuola c'è un laboratorio. In altre scuole, i bimbi in difficoltà "vagano per la scuola stessa". Ma allora io mi domando e dico, LE DISPOSIZIONI DI LEGGE, firmate dal nostro caro ministro, servono per far guadagnare qualche commerciante di carta e computer?
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 03/02/10 alle 21:05 via WEB
Il problema è che le disposizioni di legge ,come quella sul disagio sono pura teoria che confligge SEMPRE con i tagli scriteriati.
(Rispondi)
 
angiolhgt
angiolhgt il 03/02/10 alle 18:36 via WEB
come in politica avverto una certa aura di autoreferenzialità negli operatori della scuola, si parla di tempi pur sapendo che la qualità è quella che fa la differenza e il problerma da qualitativo diventa quantitativo.La nostra generazione ha avuto percorsi formativi sobri ma incisivi, il dannato nozionismo ci ha liberati dal nozionismo ma ciò non ha giovato alle generazioni nuove per essere più avanti, competive rispetto ad gli altri modellei scolastici europei , perchè? Le rovine della scuola italiana sono datate nè la destra nè la sinistra sono riuscite a rianimare questo dinosauro ansimante.Che non sia anche un problema di insegnanti casta che si sottre a verifiche e meccanismi meritocratici?
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 03/02/10 alle 21:12 via WEB
La scuola primaria italiana (perchè e di quella che mi occupo in primis) era un modello per l'Europa intera prima dell'era Moratti e Gelmini e tutto sommato visto che molti dei nostri "cervelli" vagano per il mondo e sono spesso ai vertici di grandi aziende (anche il "tuo" politecnico di informatica ,ha aperto la strada per la Microsoft a cervelli nostrani)quindi non solo la primaria .Premesso che detesto la parola "casta" da quando è diventata fonte di reddito di chi scrive libri/banconedabar ;sulle valutazioni in itinere l'unico a provarci fu BERLINGUER ...certo schifato da molti ;non da me che condividevo la struttura della sua riforma.
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angiolhgt
angiolhgt il 03/02/10 alle 18:38 via WEB
prorio il don milani che citi ...con la sua lettera famosa poneva una critica di cui non avete fatto tesoro....
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ossimora
ossimora il 03/02/10 alle 21:13 via WEB
o beh ...io non ho mai bocciato nessuno...
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angiolhgt
angiolhgt il 03/02/10 alle 18:43 via WEB
oggi porto il dente ofidico....
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ossimora
ossimora il 03/02/10 alle 21:23 via WEB
quanto all'autoreferenzialità..qui si parla di famiglie che vogliono il tempo pieno...
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angiolhgt
angiolhgt il 04/02/10 alle 00:32 via WEB
che non ci sia un vago effetto parcheggio ( necessario ahimè! per la nuova famiglia italiana)oltre a quello formativo? sono ignorante e come tutti gli ignoranti sospettoso..ma tu mi rassicurerai di certo. Magari parcheggio formativo....l'utenza di un tessuto sociale a brandelli, chiusa alle corde scambia la scuola per sala di attesa?..ma forse è un fenomeno più metropolitano..
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ossimora
ossimora il 04/02/10 alle 01:01 via WEB
arg...la vecchia motivazione del parcheggio!!! Una volta ad un convegno nel quale si dissertava del ruolo sociale ed educativo del tempo pieno (quello coi laboratori ,le attività opzionali etc etc )qualcuno usò questo termine ...si scoprì dopo che insegnava in una scuola privata nella quale ..altro che parcheggio..li tengono dalle sei e mezzo del mattino alla sera alle otto.Non c'è niente di strano nel fatto che l'orario sia anche un servizio alle famiglie di certo sempre una palestra fra coetanei ...meglio dei nonni e della TV BABY
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
angiolhgt
angiolhgt il 04/02/10 alle 01:30 via WEB
vero!!!!!almeno socializzano....
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gratiasalavida
gratiasalavida il 03/02/10 alle 21:01 via WEB
Tuttavia, se hai seguito, ieri, la messa in onda di "Ballarò", nel corso del programma è stato diffuso un dato confortante, risultato di un sondaggio di Pagnoncelli: pare che gli insegnanti occupino il secondo posto nella fiducia degli italiani testati. O hanno sondaggiato individui bugiardi, o forse sono i mass media a evidenziare troppo spesso, e con troppa cattiva coscienza, gli aspetti deteriori del rapporto tra la scuola e l'utenza. O forse, questa volta, sono io ad aver interpretato male i dati apparsi sullo schermo... Ciao e buona serata.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 03/02/10 alle 21:15 via WEB
No ho visto ballarò ma spero che la gente che conosce il lavoro uotidiano delle scuole sia meno volgare ,supercficiale e disonesta di brunetta .Ciao
(Rispondi)
 
 
 
angiolhgt
angiolhgt il 04/02/10 alle 00:33 via WEB
meglio la biondina che la brunetta?
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ossimora
ossimora il 04/02/10 alle 01:02 via WEB
meglio il napalm...
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bargalla
bargalla il 03/02/10 alle 21:26 via WEB
Il tempo pieno “modularizzato” e svuotato della sua essenza formativa, i tagli indiscriminati e le altre sciaguratissime determinazioni firmate dalla “beata ignoranza” ben rappresentano l’immagine di una scuola pubblica scientemente messa in condizione di non svolgere al meglio la sua funzione educativa. Non meravigli quindi più di tanto tale strategia, anche perché in linea con preciso disegno ideologico secondo cui l’istruzione deve essere necessariamente elitaria, appannaggio esclusivo di chi per nascita, censo e deformazione mentale aborre l’uguaglianza anche dinanzi al sapere. Hai citato don Lorenzo Milani, temo però che non sortirà nulla di buono neanche l’impegno comune a opporsi al più complessivo e devastante sommovimento culturale in atto nell’ex belpaese che, tanto per restare in tema, il malgoverno si sente autorizzato a tagliare i fondi alla scuola pubblica e a finanziare gli istituti privati. I cuochi di questa bassa cucina, come li chiamava Piero Calamandrei, stanno cucinando a fuoco lento i polli di domani con la complicità di un popolo bue che subisce, senza reagire, ogni sopruso.
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ossimora
ossimora il 03/02/10 alle 21:31 via WEB
Ciao Antonio,come darti torto purtroppo è che pur essendo consapevole dello ciagurato periodo storico che il paese sta vivendo ,ogni volta che nella pratica quotidiana ti trovi a scontrarti con la realtà e con l'avverarsi di un progetto chiaro e devastantealmeno provi a denunciarlo.
(Rispondi)
 
Fajr
Fajr il 03/02/10 alle 21:32 via WEB
E' un vero pianto amaro.
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ossimora
ossimora il 03/02/10 alle 21:34 via WEB
però marì la gente mi fa infuriare ,invece di incazzarsi di brutto nel richiedere la scuola che gli spetta fa le file ...fa i sacrifici e tace
(Rispondi)
 
 
 
Fajr
Fajr il 03/02/10 alle 21:59 via WEB
La gente... già... la gente o popolo o paese... Ben educata alla pace(m aeterna) sociale.
Per quanto possa ancora sembrarci impossibile ci tocca assistere alla fine di una civiltà senza intravvederne una nuova all'orizzonte. E' notte fonda, anto, nottissima... :*
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 03/02/10 alle 22:03 via WEB
e lo so pupa ...mi sto scaricando la rivista di Sere e compagnia ...in cerc adi lievità lieve
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
 
Fajr
Fajr il 03/02/10 alle 22:18 via WEB
ti ho dedicato l'ultimo post.... eheheheheh.... :D
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ossimora
ossimora il 03/02/10 alle 22:43 via WEB
sgrunt...
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depresso.ottimista
depresso.ottimista il 03/02/10 alle 21:41 via WEB
vorrei dire tante cose sull'andazzo che sta pigliando questo paese, che forse l'unico modo per dirle tutte è non dir nulla. Piena solidarietà comunque..
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ossimora
ossimora il 03/02/10 alle 22:43 via WEB
ciao ossimoro!
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jigendaisuke
jigendaisuke il 04/02/10 alle 01:40 via WEB
"La scuola ha bisogno di investimenti, di qualità, di valorizzazione della professionalità docente." roba che da almeno un ventennio se non di più, mi pare che non sia di primaria importanza...
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atapo
atapo il 06/02/10 alle 22:47 via WEB
Tu sai (perchè ogni tanto passi da me) quanto io ci credessi e continui a crederci nella stessa scuola che vorresti tu...e quanto di conseguenza soffra ora a vedere questo scempio, che si aggiunge agli altri scempi nel nostro paese e ne prepara il futuro nella medesima direzione. Che dire? Che fare? Ognuno nel suo piccolo spazio può e deve tentare piccole proteste e piccoli contrasti e spiegare perchè siamo "contro", senza troppe illusioni però, vista la macchina (o macchinazione) enorme che ci sta stritolando lentamente...Anche i blog possono servire, forse: tanti li leggono, apposta o per caso...Finchè non verremo messi a tacere...Per ora posso solo lasciarti la mia solidarietà.
(Rispondi)
 
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