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Messaggi di Marzo 2006

 

Verso l'8 Marzo

Post n°387 pubblicato il 06 Marzo 2006 da ossimora
 
Foto di ossimora

L’8 Marzo ,come qualche amica ha già detto ed analizzato è diventato perlopiù una vuota festa farcita di mimose ,regalini e cene “rosa”.

Mi sembra opportuno quindi ridare (o tentare di farlo )alla giornata il suo reale valore primigenio.

L'8 Marzo è una giornata di riflessione  e non di cioccolatini,fiorellini e auguri.(Per quello c'è ...altro tempo...)

L'8 marzo ha radici lontane. Nasce dal movimento internazionale socialista delle donne. Era il 1907: Clara Zetkin (che nella prima guerra mondiale fondò la Lega di Spartaco) dirigente del movimento operaio tedesco organizza con Rosa Luxemburg (teorica della rivoluzione marxista che fondò il partito socialista polacco e il partito comunista tedesco) la prima conferenza internazionale della donna.
Ma la data simbolo è legata all'incendio divampato in un opificio (Cottons) di Chicago nel 1908, occupato nel corso di uno sciopero da 129 operaie tessili che morirono bruciate vive.
Nel 1910 a Copenaghen, in occasione di un nuovo incontro internazionale della donna si propone l’istituzione di una GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA, anche in ricordo dei fatti di Chicago.
Successivamente la giornata comincia ad essere celebrata in varie parti del mondo e anche in Italia durante e dopo la prima guerra mondiale (1914-18). La tradizione, nel nostro Paese, viene interrotta dal fascismo. La celebrazione riprende durante la lotta di liberazione nazionale come giornata di mobilitazione delle donne contro la guerra, l’occupazione tedesca e per le rivendicazioni di diritti femminili. Nascono i gruppi di difesa della donna collegati al CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) che daranno origine all’UDI (Unione Donne Italiane).
Nel 1946 l’UDI prepara il primo 8 marzo nell’Italia libera, proponendo di farne una giornata per il riconoscimento dei diritti economici, sociali e politici delle donne. Sceglie la mimosa come simbolo della giornata.
La vera "esplosione" in termini di popolarità e di partecipazione, l'8 marzo l'avrà negli anni ’70. Anni che segnano la collaborazione dei movimenti femminili e femministi che, tra l'altro, operano attivamente per la legge di parità, per il diritto al divorzio e all’aborto. La prima manifestazione femminista, risale infatti al 1972 e si svolse a Roma. Ma il top, la celebrazione dell'8 marzo, lo raggiunge nel 1980, con una grande manifestazione unitaria in cui confluiscono per la prima volta tutti i movimenti femminili e femministi.
In conclusione possiamo dire che il percorso dell'8 marzo si snoda in quasi un secolo di storia che ha visto nascere movimenti politici, guerre, ideologie, ricostruzioni. Un cammino lungo e complesso per le donne di tanti paesi, più volte interrotto, ma che con grande tenacia è sempre stato ripreso con l'obiettivo dell'emancipazione e della liberazione delle donne.
Nel 2001 si volta pagina: la tragedia delle Torri Gemelle a New York e la guerra in Afghanistan rimettono in campo i pericoli legati ad una possibile restrizione di diritti e di libertà per l'intero pianeta, ma, soprattutto per le donne e i bambini. L'atto terroristico ha anche riportato all'attenzione il dramma delle donne afgane, di quelle palestinesi e di tutte quelle che nel mondo non godono dei diritti e delle libertà. Safiya (la donna nigeriana condannata alla lapidazione) è diventata il simbolo di queste sofferenze
.



 
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Post N° 386

Post n°386 pubblicato il 05 Marzo 2006 da ossimora
Foto di ossimora

Canzonette

eh...ci vuole proprio


Da morte nera e secca, da morte innaturale, da morte prematura, da morte industriale;
per mano poliziotta di pazzo generale, diossina o colorante, da incidente stradale;
Dalle palle vaganti di ogni tipo e ideale, da tutti questi insieme e da ogni altro male
libera, libera, libera, libera nos, Domine!
Da tutti tutti gli imbecilli d'ogni razza e colore, dai sacri sanfedisti e da quel loro odore;
dai pazzi giacobini e dal loro bruciore, da visionari e martiri dell'odio e del terrore;
da chi ti paradisa dicendo: è per amore, dai manichei che ti urlano O con noi o traditore!
libera, libera, libera, libera nos, Domine!
Dai poveri di spirito e dagli intolleranti, da falsi intellettuali, giornalisti ignoranti;
da eroi, navigatori, profeti, vati, santi, dai sicuri di sé, presuntuosi e arroganti;
dal cinismo di molti, dalle voglie di tanti, dall'egoismo sdrucciolo che abbiamo tutti quanti
libera, libera, libera, libera nos, Domine!
Da te, dalle tue immagini e dalla tua paura, dai preti d'ogni credo, da ogni loro impostura;
da inferni e paradisi, da una vita futura, da utopie per lenire questa morte sicura;
da crociati e crociate, da ogni sacra scrittura, da fedeli invasati d'ogni tipo e natura
libera, libera, libera, libera nos, Domine!  F G

 
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Post N° 385

Post n°385 pubblicato il 05 Marzo 2006 da ossimora
 
Foto di ossimora

Il dato di fatto reale della crisi Italo -libica  è che l’esecutivo e il suo “moderatore” Gianfranco Fini ,non sanno come cavarne le mani.

Credo sarebbe meglio che la destra invece di preoccuparsi di quello che potrebbe fare l’unione agli esteri ,ipotecando il possibile ,friggendo aria ,dovrebbe preoccuparsi per quello che è stato fatto di orrido e che sopratutto non è stato fatto…qui e ora.!

Le esternazioni del leader libico Gheddafi,(certamente preoccupanti)la richiesta dei danni coloniali inquietante ma….possono anche essere elaborate ;si può far finta di non capire,gongolare …persino…tutto fa brodo,si acchiappa al volo l’assoluzione soprattutto in campagna elettorale!!!

”Visto?le magliette di Calderoli (ministro)non c’entrano …era solo una questione di quattrini ,di risarcimenti...!”(Lui è solo un giocherellone!!!)

Ma Gheddafi  non ha detto questo…

ha semplicemente ricordato che non siamo amati in quelle contrade e che basta poco per riaccendere vecchi dissapori…

...quindi se possibile il gesto fatto dal signor Calderoli è ancora più provocatorio.

Doppiamente grave se si pensa che forse …un ministro della Repubblica due righe di storia dovrebbe masticarle.

Eh…non c’è peggior sordo di colui che non vuol sentire… e via con la solita teoria noiosa e deleteria del “retrogradi …mangiatori di cus cus…baluba ,tanto per non farsi mancare niente

 Alessandra Mussolini (..di nuovo affascinata dal cavaliere dopo tanti improperi…ah..l’amour l’amour…ed i suoi ondeggiamenti )ha affermato:”se non andava giù mio nonno andavano  ancora con  i cammelli”,dimenticandosi forse ..che nessuno l’aveva cercato da quelle parti!”…cammelli compresi…

Credo che Fini ,per quello che conta ,farebbe meglio a non minimizzare ed invitare almeno  i suoi fedeli  (!!!) alleati/e  a tenere a posto T-shirt e lingua.


 
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Post N° 384

Post n°384 pubblicato il 04 Marzo 2006 da ossimora
Foto di ossimora


Al Mazda Palace di Torino il premier ha denunciato "situazioni
inaccettabili":

 "In una foto mi hanno appiccicato un muso da clown"

Non so se è testuale...

Manifesti, l'accusa di Berlusconi:
"La sinistra ce li ha taroccati"

(Eh eh ehe...ognuno ha i budget che può...)


 
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Post N° 383

Post n°383 pubblicato il 04 Marzo 2006 da ossimora
 
Foto di ossimora


Terra arsa e polverosa

SCHEMA DI AZIONE SCENICA IDEALE

 fascinazione

irradiata

in struggente

godimento interiore.

Sensualità sottile

 in/materializzabile

-reale-

MANIFESTASI SOLAMENTE IN SAPIENTI CATARSI QUOTIDIANE

A.


Foto : Malta in questi giorni


 
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Post N° 382

Post n°382 pubblicato il 03 Marzo 2006 da ossimora
 
Foto di ossimora

Un italiano in America

Trovato in rete....

A  famiglia...

Poppolo ameregano, italiani di Broccolino, compari, amici e soprattutto amici degli amici: gud bai! Scusate pe' mio 'nglese 'nu poco arrovogliato, ma me lo sta 'mparando Tony Renis pe' corrispundenza, do hou know Tony? Oh yeah. Arrivai uora uora cu' ferribotte chi s'appella cumm'u giurnalette "Intrepid", duvi mi cunzignarono u' premiu pe la guera che noi chiamiamo pace e duvi salutai my friend George Dabliù in pattenza pell' Afganistanno. Ammazza che fforza 'sto Bushe, ahò! Ce stava pure Dick Cennèi, 'u viceprezidende: peffottuna disarmato era. Io cumunque feci il simpatico e ci dissi che nun ero nu faggiano: non sparò.

Prima di comenzare, vurria ringraziari lu compari Mike Stern, l'amicu di Salvatore Giuliano, Turiddu, chillu chi sparava a Pottella delle Ginestre contru li cumunista. Mo' è pure amicu miu picchì pur'iu, comm'a Turiddu, sugnu anticomunista: Giulianu Firrara, lu comunista anticomunista chi pigghiava i dollars from the Cia, mi prizentò a Mike. Piccatu chi mi patri è mottu, si no sapiti comme se commuoveva cu mia e Mike 'nzemmula.

Vogghiu remember qui, 'n coppa à 'stu Cungressu, mi father: his name was Luigi, da picciliddru me puttava sempri a lu cimiteru a vidiri li tumbi de l'ameregani e me 'mparava i valuri de la libettà, ma suprattuttu li valuri bullati. Me patri travagghiava a lu bancu Rasini, lu bancu de Melano 'chiù famous in the world: puro Michele Sindona pallava sempre di 'stu bancu indovi l'amici de l'amici ci pottavano i piccioli a lavari. Ma, cumma dici simpri Maccedduzzu Dillutri chi ha studiatu le scole alti, «petunia nun volant».

Salutu pure a mammete Rosa, hi mother!, chi parturì 'stu Gesucristu ridivivu, 'stu Napolioni reincarnatu, 'stu gemellu de Wimbledon Churchill chi sugnu iu. Salutu my first mugghiera, hi Carla!, my second mugghiera, hi Veronica!, my first big teatcher, hi Licio!, my first brother, hi Paolo!, my second brother, hi Cicchitto!, my blues brothers, hi Maccedduzzu e Cesaruzzu!, my giudice preferitu, hi Rena'!… Dimenticai quaccuno? Ah, Vittoriuzzu, 'u stallieri: se n'è gghiuto fifty years ago, ma si stetti sempri zittu, comme 'na tumba finu a la tumba, a la facciazza de 'sti cunnutazzi dei ggiudici. Cunnutazzi e pazzi, antropologicamente divessi da 'u generi umanu.

Poppolo ameregano, I love Amerega! Especially Bahamas e Virgin Islands, 'ndovi è ancora cchiù facile nun pagari li tassi che 'n'Italia. 'Sti tassi songo 'na bella minchiata, ah? Vuie nun l'aviti a pagari, 'sti tassi, vero è? Ah sì, li tenete puro vuiautri? Ma pazzi siete? Comunista diventaste? Cumme l'anglesi chi spaccanu 'a minchia a David Mills e a so' mugghiera ministra pi chillu rigalinu chi ci mandai in Svizzera… A già, puro Al Capone bonanima finiu a Sing-Sing… Chi piccatu: si nun l'arrestavate, Al putiva funnari Fozza Amerega, fari lu Cuntrattu cu l'Ameregani, diventà presidente de l'Amerega e savvarla da li communista…
Vabbuò, facite cumme vulite.

Cambiannu discursu, I like very much this picciliddra abbrunzata very nice… What's your name?
Condolisa Rai? Rai cumme la televisiuni ch'aggi'accattato gratis five years ago? Ah, me scusasse, Ràis! 'St'urecchiu è nu pocu tappatu, da quannu u' professuri de Ferrara me tirò tutt'u musu cumme 'nu tamburu. Piccola Condolisa, do you want venire a cenett a lum de candle in the night avec moi ce soir for approfondire my politica estera e specially interna?
No? You are impegned? Ah, tu me fai sparà nu missile into the cul? Occhei, occhei, I understand.

By the way, vurria nunziare vobis gaudium magnum: 'na bedda surprisedda to my friend and sponzor George Dabliù.
In Italy I have costruito P2, Milano 2 e Milano 3. In United States I want costruire Washington 2, New York 2, Los Angeles 2, Chicago 2, Broccolino 2 pe' l'amici de l'amici. My friend Lunardi preparò 'o proggetto, co tre tunnel pe' ccittà: iddu a bucari buono è. È 'nu bellu bisnisse. What I do, procedo? Occhei, aspetto.

Now nun sacciu cchiù che minchia dicere. Stateve bbuoni, votate e fate votà pe' mmia. E remember: 'a luna rossa me parla 'e te picchì communista è; comme facette mammete 'o saccio megghi'e te; megghiu cumannari ca futtiri, ma puru megghiu cumannari e futtiri 'nzemmula. I'm doing it since 2001 and I hope, with vostro aiuto, di cumannari e futtiri pe' altri five years. Ciao Amerega! Viva stars and strips, especially gli strip!



 
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Post N° 380

Post n°380 pubblicato il 03 Marzo 2006 da ossimora
 
Foto di ossimora


La storia dell’umanità è una storia di fusioni.

“L’io è un corpo mischiato…una miscela .Sono fatto di tempo,di un tempo derivato dalla temperatura e dalla temperanza “

.L’identità di tutti gli esseri umani è fatta con il mantello di Arlecchino,di pezzi multicolori ,annodati,nuovi pezzi e vecchi brandelli ,zebrati,cangianti,costellate.

Non solo ciascuno di noi porta addosso non uno ma più strati di simili mantelli.

Il mantello è ogni cultura ed ogni apprendimento:ogni conoscenza nuova o vecchia è un ibrido di altre conoscenze ,che a loro volta sono il frutto di incroci di altre conoscenze,strappi,cuciture…


 
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Post N° 379

Post n°379 pubblicato il 01 Marzo 2006 da ossimora
 
Foto di ossimora

E’ da ieri mattina che mi ronza in testa e negli occhi la scena ,vista prima on line e poi anche il Tv,del maghrebino malmenato e pestato dai nostri dipendenti, addetti all’ordine pubblico.Sono scandalizzata in maniera pesante,quella scena mi ritorna come un mantra visivo disturbante.So bene che non c’è bisogno di assistere a tanta insensata violenza per sapere che comunque gli stranieri se finiscono in caserma ,spesso …le buscano.Karim,un mio amico algerino mi ha raccontato diversi episodi .I ragazzi malmenati nel sonno brutalmente a bolzaneto hanno tutti avuto la possibilità di difendersi e di chiedere giustizia per la violenza ed il danno subito…ma gli stranieri questo non ce l’hanno,loro le buscano e stanno zitti ,esattamente come succedeva agli italiani in Germania o in America. La speranza di affrancarsi e poter migliorare la propria vita assieme alla mancanza di mezzi democratici ed economici  tacita la ribellione all’ingiusto .Ho letto sui giornali vari commenti alla cosa e la sensazione di disagio è aumentata a dismisura. Non c’è scandalo,pochi,pochissimi sentono come aggressione alla propria stessa cittadinanza ed esistenza una cosa del genere. Molti sono soddisfatti,si sentono protetti,garantiti,una bella pistola a difendere l’orticello e le forze di polizia tanto amate che picchiano a sangue gli ultimi della terra. Non male!! e pensare che io credevo di essere in Italia,terra di santi ,navigatori ed eroi,terra di Francesco,minimo mi sarei aspettata una nota di dissenso da parte di molti, dei più oserei pensare ed invece ...

Una voce mi è piaciuta per fortuna ,ad alleviare la solitudine quella dell'editoriale di Ferdinando Camon

http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=EDITO&TOPIC_TIPO=E&TOPIC_ID=47740


 
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