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poesie prose e testi di L@ur@

 

UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

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Messaggi del 17/09/2016

Una Nuova Vita (Terzo Capitolo)

Post n°1261 pubblicato il 17 Settembre 2016 da contastorie1961

-Non può essere sparito nel nulla, dovete trovarlo!-

Erano ormai trascorse trentasei ore dal rapimento. In questo lasso di tempo, Laura sembrava essere invecchiata di una decina d'anni. Seduta in un ufficio della caserma dei carabinieri, strinse il fazzoletto sino a ridurlo a una pallina informe.

Il maresciallo Capuano allargò le braccia, sconsolato.

-Il suo ex sembra non abbia una fissa dimora, e all'ultimo domicilio conosciuto abbiamo trovato un proprietario infuriato per gli arretrati che gli deve. Probabile che qualcuno lo stia aiutando, non ci sono altre spiegazioni-

Laura se ne uscì con un sorriso ironico, ma non abbastanza luminoso da cancellare l'ansia delle ultime ore.

-Una donna, sicuramente, quel bastardo ci sa fare quando vuole, ne so'qualcosa. E se fosse fuggito all'estero?- disse in tono amaro.

-Potrebbe essere un'ipotesi, anche se la ritengo improbabile. Oltre ad aver allertato stazioni e aeroporti, abbiamo controllato e risulta che, alcuni mesi fa, gli è stata ritirata la patente. Con un tasso alcolico cinque volte oltre il consentito, ha causato un incidente in cui è morta una persona. Ecco perché sono convinto che sia fiancheggiato da qualcuno, senza auto avrebbe notevoli difficoltà a spostarsi-

-Conoscendolo, se ne frega altamente di guidare con la patente o meno. D'altronde è sempre stato così, uno sbruffone pieno di se- rispose Laura alzandosi.

-Senta, signora...-

-Laura, e diamoci del tu. Rimani la mia unica speranza di ritrovare Simone, ti prego, aiutami a ritrovare il mio bambino...- quindi,senza che Capuano potesse evitarlo, gli posò il viso sul petto e riprese a singhiozzare.

Spiazzato da quel inatteso risvolto, il maresciallo rimase quasi paralizzato, quindi le circondò le spalle accarezzandole i capelli.

-Ce la faremo, stai tranquilla, è una promessa- rispose con voce leggermente roca.

Laura alzò il volto e lo fissò intensamente, le labbra pericolosamente vicine.

-Ci credo, ti voglio credere...io…-

Un deciso bussare alla porta li fece trasalire e staccare di colpo.


-Da quando ci sono dei piantoni così tonti, me lo sapresti spiegare?-

Spingendo la carrozzina, l’ex maresciallo Molinaro fece letteralmente irruzione nel ufficio.

-Maresciallo!-esclamò Laura.

-Marescià!-la imitò Capuano mettendosi meccanicamente sul attenti.

-Vedo che entrambi non avete perso il vizio, non sono più nell’arma, la volete capire!?-

Sorpresi,i due si scambiarono un’occhiata imbarazzata e confusa.

-Non sono più nell’arma appunto, e questo è sacrosanto- proseguì Molinaro.

-Ma la situazione richiede una mossa, aggiornami sugli sviluppi, Capuà-

Ripresosi da quell’improvvisa quanto inaspettata apparizione, Capuano si piazzò davanti al ex superiore.

-L’avete appena detto voi, non siete più nell’arma, perché dovrei rivelarvi l’esito delle indagini?-

Molinaro lo guardò come si potrebbe fare con un allievo particolarmente duro di comprendonio, quindi puntò gli avambracci sui braccioli e si sporse in avanti.

-Per due validi motivi. Il primo è che rivoglio la mia badante in perfetta forma…- disse rivolgendo la propria attenzione a Laura.

-Io...io non sono…- cercò di ribattere lei, ma l’ex maresciallo alzò un braccio interrompendola.

-Non dire altro e ascolta soltanto, sei ancora troppo sconvolta per pensare con lucidità-

-E il secondo motivo?- intervenne Capuano, sembrava spazientito.

-Ci stavo giusto arrivando, ma dovresti averlo capito da solo, se ho lavorato bene con te- rispose seccamente.

-Il secondo motivo, è che chi rapisce i bambini non merita di rimanere libero. Fosse anche il padre, non aveva nessun diritto di sconvolgere la vita a questa ragazza. Per cui, chiamami pure consulente esterno, o come cavolo ti pare, ma esigo di conoscere i particolari!- terminò lasciandosi andare contro lo schienale.

Capuano sospirò a fondo, quindi tornò a sedersi dietro la scrivania.

-Voi sapete che non dovrei dirvi nulla anzi, potrei anche informare i miei superiori per questo vostro atteggiamento-

Molinaro si limitò a dirigere la carrozzina verso Laura.

-Quel marmocchio mi è molto caro, più di quanto tu possa pensare, Capuà. Voglio solo contribuire a ritrovarlo, e sono disposto anche a farlo da casa, sai quanto mi sia difficile tornare in questo posto-

Sull’ultima frase la voce si incrinò leggermente, Laura se accorse e gli posò una mano sulle spalle.

-Grazie-disse in un sussurro.

Capuano li fissò entrambi quindi si alzò, si diresse verso la finestra e l’aprì, un gesto che aveva spesso visto fare a Molinaro.

-Voi sapete cosa rischio rivelando le indagini a un civile, ma avete fatto molto per me, e questo non l’ho mai scordato-

Il pensiero era subito andato alla sorella, e a quanto aveva fatto Molinaro per toglierla da una situazione a dir poco drammatica.

-Per questo motivo…- proseguì voltandosi-...vi esporrò i fatti essenziali e farò tesoro dei vostri consigli-

Soddisfatto, Molinaro, gli andò incontro porgendogli la mano.

-Ti giuro che non ti farò avere problemi, è l’ultima cosa che vorrei-

Capuano sorrise, quindi gliela strinse.









 
 
 

Ti rispondo con un post. Parliamone...

Post n°1260 pubblicato il 17 Settembre 2016 da lascrivana

Lavoro

L'etimologia della parola lavoro è da ricondursi al latino labor = fatica. Se andiamo ancora più indietro nella ricerca delle origini del termine lavoro, arriviamo alla radice sanscrita labh- (a sua volta dalla più antica radice rabh-) che, in senso letterale, significa afferrare, mentre, in senso figurato, vuol dire orientare la volontà, il desiderio, l'intento, oppure intraprendere, ottenere...  In greco antico anche il verbo λαμβάνω (lambano) che esprime l'idea di afferrare, prendere, ottenere sembra potersi ricondurre alla stessa radice sanscrita di cui sopra. Da ciò, possiamo concludere che il lavoro è un'attività faticosa volta ad ottenere i risultati che il lavoratore si prefigge di raggiungere. Nella Costituzione del nostro "belpaese", il lavoro è indicato come fondamento della repubblica democratica. 

Perché le mie idee sul lavoro a qualcuno sono sembrate arcaiche?

Mi hai suggerito di cercare l'etimologia della parola e l'ho fatto. 

A quanto pare ieri, affermando che era un pensiero scritto anni fa e che oggi non ho la più pallida idea di cosa sia vecchio o nuovo, non mi pare di aver dato una risposta errata.

Il lavoro lo si crea giorno dopo giorno, sfruttando le possibilità del momento; ma ci sono alcuni elementi di sostegno, che nonostante la tecnologia avanzi, rimangono invariati e continuano a essere sempre un'emergenza lavoro. 

Idee puerili le mie, ma faccio sempre parte di quel popolo che avanza richieste.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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