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Dante e la figura femminile nella Divina Commedia

Post n°295 pubblicato il 21 Settembre 2015 da Cherrysl
 

 

 

Quest'anno cade il 750°  anniversario della nascita del poeta Dante Alighieri padre della Divina Commedia considerata uno dei più grandi capolavori della letteratura mondiale, intrisa di una spiritualità cristiana nuova. Si sa, è un  viaggio allegorico che il poeta, vivo tra i morti, compie nei tre regni dell'aldilà, nei quali si proiettano il bene e il male del mondo terreno alla ricerca della salvezza della propria anima tra ragione e fede. Il poema inizia da una situazione piena di dolore e paura e finisce con la pace  della visione di Dio. E nonostante la lunghezza e complessità dell'opera, Dante ci dice fin dalle prime terzine, nell'introduzione, quelle più conosciute e famose, che sebbene l'inizio sia inquietante, la fine del viaggio e dunque dell'opera avrà invece una fine lieta. (..."Del ben ch'i' vi trovai)

 

«Nel mezzo del cammin di nostra vita

mi ritrovai per una selva oscura
chè la diritta via era smarrita
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura,
esta selva selvaggia e aspra e forte,
che nel pensier rinova la paura!

Tant'è amara che poco è più morte;
ma per trattar d
el ben ch'i' vi trovai,
dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte.

Affronta il viaggio con la paura che la sua stessa anima sia  già compromessa sino a che Virgilio la sua guida spirituale, gli confesserà che ben tre figure femminili fin dall'inizio del viaggio occorsero in suo  aiuto proteggendolo per tutto il percorso. Tre donne benedette”, Beatrice, S. Lucia ( Santa alla quale Dante era devoto) e la Vergine Maria. Dunque  il cammino di Dante procede, a sua insaputa, sotto  la protezione delle tre figure femminili. Non ci sono molte  figure femminili di rilievo che Dante incontra. Tra queste spicca Francesca da Rimini...La troviamo nel canto dell'Inferno nel primo girone, quello dei lussuriosi...Francesca da Rimini è il primo dannato con cui Dante scambia un dialogo.  Il poeta stesso soffre davanti alla sofferenza della ragazza perchè si sente egli stesso peccatore, in quanto capisce che la passione amorosa se lasciata all'istinto  porta l'anima a perdersi...così come accadde a Francesca già sposa di un Malatesta, che nutrì passione per Paolo, il fratello dello sposo. La sua famosa frase:

"Amore, ch'a null amato amar perdona, 

mi prese del costui piacere sì forte, 

che, come vedi, ancor non m'abbandona"

Che significa : "L' Amore non permette a nessuno, che lo nutra, di sottrarsi all’oggetto d’amore che si dimostra a sua volta innamorato..  Francesca dà la colpa all'Amore intendendo però la passione che offusca ogni ragione,e Dante si sente male al pensiero che lui stesso coltivò e scrisse dell' amore- passione e che nutrì un sentimento acceso per Beatrice, maritata ad un altro... e si rende conto a cosa possa portare un sentimento nobile come l’amore quando non  illuminato dall'intelletto: alla perdizione dell'anima. Dante  comprende come le diverse scelte nella vita possono cambiare la condizione dell’anima nell’aldilà, e lo aiutano a crescere interiormente lungo il suo cammino per essere pronto ad accogliere le parole della donna per eccellenza: l’amata Beatrice,  spiritualizzata dalla Fede, che si pone come modello di vita religiosa e di splendore mistico

 

 

Commenti al Post:
aldo.giornoa64
aldo.giornoa64 il 21/09/15 alle 18:19 via WEB
CIAO CHERRYSL, COMPLIMENTI PER IL POST. UNA BUONA SERATA ED UN CARO ABBRACCIO ALDO.
 
iunco1900
iunco1900 il 21/09/15 alle 19:26 via WEB
Ciao Cherrysl, dopo quanto scritto divinamente bene sulla figura femminile nella Divina Commedia dire di più sembra superfluo. Anche nia figlia si sta interessando sulla ricorrenza ed il suo lavoro sarà rappresentato con l'Associazione Anassilaos credo durante il mese di novembre. Complimenti un argomento interessante e di attualità mimmo
 
 
Cherrysl
Cherrysl il 22/09/15 alle 16:16 via WEB
Poichè amo fare ricerche sono andata a cercare notizie di questa associazione di cui parli e ho trovato questo : L’Associazione Culturale Anassilaos nasce a Reggio Calabria nel settembre del 1986 con l’obiettivo di produrre cultura e arte di grande spessore; far conoscere ed apprezzare nel resto d’Italia e nel mondo la cultura, la poesia e l’arte della nostra terra. L’Associazione, dunque, tenta di rappresentare l’insieme degli interessi culturali, artistici e scientifici della città, “Homo sum, nihil humani a me alienum puto” (sono uomo e nulla di ciò che è proprio dell’umanità mi è estraneo) scriveva Terenzio, e questo può essere assunto quasi a manifesto programmatico dell’Associazione. Complimenti a tua figlia che è parte attiva di questa interessante associazione e viste le premesse, non mi stupisce che abbia deciso di occuparsi del Sommo Poeta... Grazie Mimmo :)
 
camnisi1943
camnisi1943 il 21/09/15 alle 20:29 via WEB
Bellissimo capolavoro di Dante, ricordo molti passi e sono stupendi, ma ora dobbiamo rinfrescarci un po con l'autunno. Sarà bellissimo l'autunno, già oggi, ventilazione cdon temperatura più mite, almeno si respira un po. UN CARO SALUTO ALL'ESTATE CHE CI HA INFUOCATO e lieta serata anche a te dolce amica Serenella , Camillo.
 
 
Cherrysl
Cherrysl il 22/09/15 alle 16:10 via WEB
Ufficialmente l'autunno è arrivato e si è portato via il caldo umido di cui sinceramente si può fare a meno :) Per cui: by by estate! Così, caro Camillo ricordi molti passi di quest'opera...complimenti :)
 
GiuseppeLivioL2
GiuseppeLivioL2 il 22/09/15 alle 02:33 via WEB
Se l ultima canzone del mio blog, nostro ultimo post, è un autentico capolavoro, la Divina Commedia è invece molto probabilmente il più grande capolavoro letterario in assoluto, di tutti i tempi, ed uno dei massimi capolavori artistico - culturali in generale. domani commenterò, ora è troppo tardi e la lucidità è praticamente nulla, è a zero. dico solo che la concezione che il sommo poeta ha dell Amore, della Donna e di Dio, praticamente è identica , o quasi, alla mia .....!! :) dolce notte, carissima Serenella, e scusami per gli eventuali errori ......
 
 
Cherrysl
Cherrysl il 22/09/15 alle 16:22 via WEB
Pur con poca lucidità :) hai espresso già delle cose importanti che riguardano anche un tuo modo di essere...
 
Hamsho
Hamsho il 22/09/15 alle 11:37 via WEB
Ahimè quanto è stato duro seder in quel banco di scuola, dedicata al vate Virgilio, che ancor oggi, perso tra cieli e gironi, la paura m'assale per quell'eventual riferire sul sommo poeta e chino sul libro di testo pensavo a quanto gnocca dovev'essere Beatrice.
 
 
Cherrysl
Cherrysl il 22/09/15 alle 16:03 via WEB
Caro Hamsho è da tanto che non ti si vede...ma la vena ironica non l'hai persa :) E' come per I Promessi Sposi, un altro capolavoro della letteratura italiana...E' un po' colpa dei professori che non sanno renderci affascinanti queste opere che invece lo sono...
 
 
GiuseppeLivioL2
GiuseppeLivioL2 il 23/09/15 alle 16:39 via WEB
le ultime parole mi hanno fatto veramente veramente sorridere, grazie, scusa, scusami Serenella, complimenti per l ironia :)
 
   
Cherrysl
Cherrysl il 23/09/15 alle 17:00 via WEB
Hamsho è davvero divertente nei suoi commenti...peccato che si faccia vedere molto poco :)
 
Hamsho
Hamsho il 22/09/15 alle 21:28 via WEB
Eh si, si ..! Gli sposi promessi e la storia di quei "bravi" ragazzi che fecero carte false per convincere Renzo a rimaner single. Peccato che sull'argomento, in passato, hai già postato,ti avrei raccontato di quando ... :-)) Dolce notte Serenella, ciao.
 
 
Cherrysl
Cherrysl il 23/09/15 alle 11:28 via WEB
Chissà cosa mi sono persa... :)
 
Vento_del.Sud
Vento_del.Sud il 26/09/15 alle 12:23 via WEB
Credo che l'interpretazione della frase: "Amore, ch'a null amato amar perdona.." possa essere diversa. Le due figure sono state condannate all'inferno a causa del loro amore perché Paolo "ha desiderato la donna di un altro" (essendo Francesca sposata) e Francesca ha commesso adulterio. Quindi "Amore", cioè Dio, non perdonò a nessuno dei due di aver amato". Ma questo è solo il mio pensiero. Ciao e buon sabato.
 
 
Cherrysl
Cherrysl il 26/09/15 alle 16:30 via WEB
Mi sono sempre chiesta il vero significato di questa frase e a quanto pare non sono l'unica...Spesso si sente dire che il significato è : L'Amore non permette a chi è amato di non ricambiare"..Il che è falso. Perchè non basta essere amati per riuscire ad amare qualcuno e Dante non può aver inteso dire una cosa così banale. La tua versione è più convincente.Sembra però che Francesca dica quella frase non per condannare il suo gesto, ma per giustificarlo...sarebbe a dire: Amore non le ha permesso di continuare a celare a Paolo la passione che anche lei provava e nel momento in cui egli la baciò ella ricambiò...
 
amistad.siempre
amistad.siempre il 30/09/15 alle 11:29 via WEB
Letto solo l'ultima tua risposta e concordo pienamente. :) Inoltre, Dante aveva ragione a pensare che le scelte fatte in questa vita potessero condizionare anche 'l'altra vita'... Ma esse condizionano anche 'questa'... E già... :( Un abbraccio... :) Rosa
 
 
Cherrysl
Cherrysl il 30/09/15 alle 11:58 via WEB
Altrochè se condizionano anche questa vita...Perciò dobbiamo usare tutto il tempo che abbiamo per porre rimedio ad eventuali colpe, per questa e per l'altra vita...
 
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