Il Salotto

CIAO CHERRYSL, COMPLIMENTI PER IL POST. UN BUON INIZIO SETTIMANA ED UN CARO ABBRACCIO, ALDO.

ciao Serenella ti auguro una buonissima settimana. spero tu stia bene!!!

Ciao Debora...Grazie :)

Ciao Serenella, non sempre le doti naturali vengono comprese. Se ognuno di noi si autoelogi non è sempre negativo. L’interessante ricordarlo per un artista vero o per un pseudo artista. Si dice sempre genio incompreso. In genere inizia la sua carriera una pergamena di partecipazione, poi un secondo post con una coppetta, ancora una coppa grande ecc. Da queste consacrazioni chi scrive versi si reputa un poeta e chi si dedica per diletto alla pittura si sente già pittore. Di questi e di tanti altri artista non si ricorda nemmeno il nome. Non dobbiamo dimenticare che in questo esercito di artisti può nascere un vero artista degno di questo nome. mimmo

Generalmente chi ha un talento, ma per vari motivi non diventa famoso, ha comunque l'ammirazione e l' approvazione di amici e parenti...In questo bizzarro caso l'artista non ha avuto incoraggiamenti da parte delle persone vicine, ma tanto ha fatto da diventare famosa... seppure per ragioni opposte al riconoscimento di un vero talento :)

Ma che storia !! Non la conosceva... Buona giornata a te!

Ciao Eric...Grazie per essere passato

Cara Serenella, strana storia, sì...Soprattutto da giovane, mi piaceva molto cantare, anche con gli amici. Pur "sentendo" dentro di me l'intonazione giusta, non riuscivo a riprodurla. Mi avventuravo anche nella lirica, o in canzoni della tradizione napoletana, sempre con il risultato di ricevere un invito a tacere, soprattutto da parte dei miei familiari. Talvolta lo faccio ancora, ma non sono migliorato. Un caro saluto! Beppe

E' un gran bel talento saper cantare...Tu non hai nessun problema ad esibirti in pubblico e non è da tutti...chissà se magari avessi fatto delle lezioni di canto per migliorare. Secondo me solo un maestro di canto può capire se c'è da lavorare su una voce oppure se è meglio lasciar perdere :)

Cara Serenella..La determinazione e la costanza può essere interessante anche senza talento..Ti auguro buona giornata!Patty

Eh sì, diciamo che è stata la determinazione di questa donna a cantare a renderla famosa...

Non sempre danzare è volare ma capita, a volte, che un piccolo passo è un salto verso la felicità. Ciao

A questa cantante, il cantare regalava una dimensione di felicità e non avrebbe mai rinunciato. Per questo mi piace molto la definizione che Meryl Streep dà del suo personaggio: tenace poetico tragico e folle

Mia cara Serenella mi sono bastate poche minuti di questo prezioso canto per urlare. "CHIEDO VENIA IMPLORO IL MIRACOLO" Le doti nascono, il talento si coltiva.... Un abbraccio stellare silenzioso

Sì, brava non si può sentire! :) Delle doti e dei talenti occorre essere consapevoli. La follia visionaria di questa donna non le ha fatto mai riconoscere i propri limiti. Chissà che riconoscendoli e affidandosi a dei maestri di canto non avrebbe potuto ottenere una giusta intonazione...

un sorriso dopo l'ascolto del brano e l'augurio di un sereno week end a te :)D

Grazie Dona :)

Sicuramente non sapeva cantare, ma ha lasciato comunque una grande impronta e non è poco.. Un abbraccio:)

Possiamo forse definirla una visionaria, ma ha lasciato il segno :)

Ciao, splendida e serena serata Violetta. Un saluto con le riflessioni di Papa Francesco “Non rinunciare mai alla felicità” “Puoi aver difetti, essere ansioso e vivere qualche volta irritato, ma non dimenticate che la tua vita è la più grande azienda al mondo. Solo tu puoi impedirle che vada in declino. In molti ti apprezzano, ti ammirano e ti amano. Mi piacerebbe che ricordassi che essere felice, non è avere un cielo senza tempeste, una strada senza incidenti stradali, lavoro senza fatica, relazioni senza delusioni. Essere felici è trovare forza nel perdono, speranza nelle battaglie, sicurezza sul palcoscenico della paura, amore nei disaccordi. Essere felici non è solo apprezzare il sorriso, ma anche riflettere sulla tristezza. Non è solo celebrare i successi, ma apprendere lezioni dai fallimenti. Non è solo sentirsi allegri con gli applausi, ma essere allegri nell’anonimato. Essere felici è riconoscere che vale la pena vivere la vita, nonostante tutte le sfide, incomprensioni e periodi di crisi. Essere felici non è una fatalità del destino, ma una conquista per coloro che sono in grado viaggiare dentro il proprio essere. Essere felici è smettere di sentirsi vittima dei problemi e diventare attore della propria storia. È attraversare deserti fuori di sé, ma essere in grado di trovare un’oasi nei recessi della nostra anima. È ringraziare Dio ogni mattina per il miracolo della vita. Essere felici non è avere paura dei propri sentimenti. È saper parlare di sé. È aver coraggio per ascoltare un “No”. È sentirsi sicuri nel ricevere una critica, anche se ingiusta. È baciare i figli, coccolare i genitori, vivere momenti poetici con gli amici, anche se ci feriscono. Essere felici è lasciar vivere la creatura che vive in ognuno di noi, libera, gioiosa e semplice. È aver la maturità per poter dire: “Mi sono sbagliato”. È avere il coraggio di dire: “Perdonami”. È avere la sensibilità per esprimere: “Ho bisogno di te”. È avere la capacità di dire: “Ti amo”. Che la tua vita diventi un giardino di opportunità per essere felice … Che nelle tue primavere sii amante della gioia. Che nei tuoi inverni sii amico della saggezza. E che quando sbagli strada, inizi tutto daccapo. Poiché così sarai più appassionato per la vita. E scoprirai che essere felice non è avere una vita perfetta. Ma usare le lacrime per irrigare la tolleranza. Utilizzare le perdite per affinare la pazienza. Utilizzare gli errori per scolpire la serenità. Utilizzare il dolore per lapidare il piacere. Utilizzare gli ostacoli per aprire le finestre dell’intelligenza. Non mollare mai …. Non rinunciare mai alle persone che ami. Non rinunciare mai alla felicità, poiché la vita è uno spettacolo incredibile!”. Discorso del Papa al Sinodo della/Famiglia