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Oltre l'amore.

Post n°393 pubblicato il 10 Febbraio 2020 da lontano.lontano
Foto di lontano.lontano

C'è una frase di un testo di una canzone che dice: " E' difficile spiegare quel che anch'io non so capire", ebbene, affrontando l'argomento di cui desidero scrivere oggi, mi trovo esattamente in questa situazione.
Non so infatti come trovare parole appropriate per indicare qualcosa che non riesco lucidamente a decifrare.
Normalmente, questo accade quando si fa riferimento alla sfera dei sentimenti.
Un sentimento non è mai fine a se stesso ma è strettamente connesso ad altri ed ognuno di essi è a sua volta legato a sensazioni e a percezioni sia a livello fisico che mentale.
Potrebbe accadere che in futuro si possa descrivere un tale meccanismo con poche e semplici parole, magari una sola ma, ad oggi, non mi pare possibile.
Per capirci, provate ad immaginare di tornare indietro nel tempo e chiedere ad un facente parte del popolo etrusco di parlarvi dell'aspirapolvere.
Pur essendo una civiltà avanzata per quel tempo, penso che quel povero cristo vi guarderebbe con un po' di smarrimento.
Fatta questa premessa, utile per stimolarvi ad entrare in una sfera di lucida confusione con il desiderio di provare voi stessi a fare un po' di chiarezza, arrivo alla domanda: Cosa c'è oltre l'amore?*
Si, mi sto interrogando circa quel "qualcosa" che non può esser archiviato con una definizione abusata alla quale si ricorre troppo facilmente per dare delle spiegazioni per ogni necessità.
Dell'amore hanno scritto e parlato da quando esiste l'essere umano, deve per forza esserci qualcosa di più, qualcosa che vada al di la dell'umana comprensione e della spiegazione.
L'amore contempla troppe cose, è tanto vasto da diventare restrittivo, dire che dentro c'è tutto significa non dire di nulla.
Sarebbe come dire che l'aspirapolvere si avvale della corrente elettrica per far funzionare un motore, per cui occorre che si generi tale energia che successivamente sarà disponibile nelle case tramite prese murali in cui si metteranno le spine e così via, insomma un casino di cose che alla fine, dicono ben poco di quell'elettrodomestico.
Facciamo finta di sapere cosa sia l'amore; più o meno tutti avrete una certa idea di cosa sia, potete ora immaginare di andare oltre a tutto ciò?
Cosa sarà mai quel pensiero fisso in assenza di pensiero per una persona che c'è anche non essendoci?
Per esser più chiaro, non occorre pensare a qualcuno/a per averla in quell'istante presente, perché è già presente e, non nell'inconscio ma in maniera del tutto consapevole.
Per qualcuno potrebbe esser una condizione normale ma, è altrettanto normale se una persona fisicamente non c'è, come potrebbe esser che fisicamente mai ci sia stata o ci sarà, come potrebbe persino esser che, paradossalmente, non occorre neppure che ci sia?
Sto estremizzando il concetto e lo capisco ma è necessario arrivare superare l'immaginazione quando si parla di imponderabile.
L'amore può finire, può ricominciare, può quasi tutto; quello di cui parlo io, invece, è al di fuori delle situazioni e della vita reale.
Non può finire perché non è mai cominciato, esisteva già, e non sussiste una ragione perché non continui ad esserci, non dipende da scelte umane, non esiste nulla di umanamente conosciuto che lo possa intaccare.
E' troppo diverso dall'amore, l'amore è anche scelta, questa invece è qualcosa che va oltre alle alternative, non esiste alternativa.
Oltre l'amore potrebbe esserci una patologia se non fosse magia. 
Potrebbe esser qualcosa simile ad un'ossessione se non fosse una condizione di benessere che aiuta a vivere vite impossibili.
Potrebbe esserci qualcosa di ancestrale che ci viene da chissà dove e ci portiamo dentro senza un logico perché.
Forse non avete mai avuto il tempo di rifletterci o non ci avete dato molto peso, provate da oggi a sentire quella sensazione che vi "costringe" ad esser parte integrante di una persona che percepite completamente in voi.
No, non è solo amore è molto di più perché non è vero che l'amore sia la cosa più grande al mondo, qualcosa che non ha nessun limite.
Quando c'è di mezzo l'umano i limiti ci sono sempre perché l'uomo non è perfetto, ma se si va oltre il suo arbitrio e l'uomo deve sottostare a dinamiche sconosciute si possono percepire sensazioni che vanno oltre l'amore come finora lo abbiamo conosciuto.

 

 

 
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