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Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"
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Post n°2412 pubblicato il 19 Ottobre 2024 da ossimora
N:76
Victoria Mas Il ballo delle pazze Edizioni e/o Fine 800, nell'ospedale psichiatrico di Parigi ( la Salpetriere) diretto dall'illustre e veneratissimo dottor Charcot ( uno dei maestri di Freud) c'è eccitazione e movimento perchè si organizza il ballo annuale delle donne cosiddette "alienate" , dove gli invitati della borghesia parigina si ritrovano per vedere e partecipare a questo evento muovendosi a metà strada fra l'interesse vero e proprio e la curiosità verso l'isteria e le sue cure. Le storie di cui le donne segregata sono portatrici sono inquietanti e dimostrano come poco più di un secolo fa la vita delle donne fosse totalmente eterodiretta , appesa ad un filo, completamente agita , manovrata dagli uomini della propria vita, fossero essi padri, mariti, fratelli. Le internate sono spesso donne ribelli che in qualche modo rifiutano il ruolo di non pensanti . Fra loro Eugenie che vede gli spiriti dei morti , Louise vittima di gravi violenze familiari ,Therese fuggita dalla vita dura dei marciapiedi di Parigi o le malinconiche e depresse rinchiuse nel bozzolo del loro stesso abbandono. Certamente il progresso sulla malattia mentale ha fatto passi enormi nel tempo , la segregazione coatta e prolungata è quasi sparita e soprattutto per le donne , l'istituzione totale non è più una risposta della società . Una lettura scorrevole e dinamica che apre però molte riflessioni . La storia delle donne ha profondamente bisogno di essere indagata , conosciuta e scritta . Ho scoperto che è stato prodotto anche un film basato su questo racconto e cercherò di vederlo.
Post n°2411 pubblicato il 17 Ottobre 2024 da ossimora
Javier Marias L'uomo sentimentale ET Einaudi Ero curiosa di leggere qualcosa di questo scrittore di cui tanto ho sentito parlare e che non avevo mai aperto. Non so se questo possa considerarsi il suo libro più rappresentativo Si tratta di un breve romanzo vincitore del premio Flaiano nel 2000. Una scrittura intensa , acuta che sottolinea i minimi particolari ed attiva una descrizione sottile degli atteggiamenti e dei sentimenti dei protagonisti . Un romanzo d'amore? Non direi proprio , l'amore non c'è , emerge la rappresentazione di un gioco perverso fra le persone /attori in scena . Il "Leone di Napoli" è il protagonista , famoso tenore catalano che percorre cantando l'opera i teatri più famosi del mondo ; si trova a Madrid dove al teatro della Zarzuela interpreterà Cassio nell'Otello di Verdi . Quasi in un parallelo con la tragedia Shakspeariana ,nella realtà del tenore e di tre persone incontrate casualmente prima sul treno e poi nell'elegante Hotel ; un banchiere , sua moglie e un amico loro accompagnatore .Si crea man mano un impalpabile triangolo amoroso fra il cantante , la diafana sfuggente Natalia e suo marito , il banchiere belga dagli occhi color cognac e dall'inverosimile cappello floscio (fedora) . Un'amicizia giocata sull'estrema correttezza ma che evolve ineluttabilmente verso il dramma. Una scrittura che ben rende il senso di costrizione e di asfissia della coppia ed il rigoroso e sottile crescere del desiderio nel cantante . Ma l'amore non c'è , non c'è quando ci sono i racconti dal passato , non c'è nel presente e non si intravede nemmeno nel futuro quando il dramma sfocerà nella realtà quotidiana della nuova coppia.
Post n°2410 pubblicato il 13 Ottobre 2024 da ossimora
Saba Anglana La signora Meraviglia Sellerio Saba Anglana oltre ad essere un'ottima scrittrice è anche attrice e cantante . Per definire questo romanzo "la signora Maraviglia" userei il titolo che ha dato ad un suo spettacolo musicale :"Abebech -fiore che sboccia . Storia di identità preghiera e guarigione " Il libro invece è articolato in due parti . Da un lato Ostia , Roma , ed è l'odissea tragicomica per l'ottenimento della cittadinanza italiana per zia Dighei ,dove questo nostro paese si conferma ammalato di burocrazia , ignoranza e paternalismo e lo sguardo della protagonista che scrive è uno sguardo interno inquanto ella è italiana de facto e de iure , sguardo duplice ed affilato della prospettiva della zia anche lei italiana de facto ma non de iure . Dall' altro lato c'è il viaggio nella memoria familiare in Africa , dove spicca la nonna Abebech , figura quasi mitologica , incastrata in un doppio spaesamento dopo lo sradicamento dall'Etiopia prima e dalla Somalia poi , per questioni familiari varie ed infine in Italia tanto che la famiglia non è nè etiope , nè somala, nè italiana ma appartiene a tutti tre i paesi. L' alternarsi continuo e sapiente fra il crudo realismo della stolta burocrazia italiana ed "il realismo magico" della narrazione africana del passato offre un'idea / immagine delle famose "radici" che sono sempre ma possono esserlo ancora di più , complesse di quanto possano raccontare i pezzi di carta nei mille tasselli delle identità di ognuno. La voce di Anglana è fatta di parti liriche e di descrizioni molto piacevoli , sottile ironia e planate raso terra ; ha molta verità ed energia : una voce ricca, colorata , sfaccettata e poliedrica.
Post n°2408 pubblicato il 02 Ottobre 2024 da ossimora
Roberta Lepri La gentile Voland La "Gentile" è Ester , una giovane ebrea di famiglia convertita ( la madre la invita a ribadirlo sempre coi suoi comportamenti e con il tenere il rosario ed il libro delle preghiere in tasca) . Il romanzo è la vita tracciata a grandi linee di questa bambina /ragazza /donna . La sua famiglia è povera e la madre nei suoi atteggiamenti è decisamente anaffettiva e la respinge dedicandosi con più affetto al fratello .Il padre è preso dai suoi lavori per portare in tavola qualcosa. Grazie all'arrivo a Città di Castello di Alice Hallgarten , sposata con Leopoldo Franchetti , due ricchissimi possidenti che abitano l'enorme villa , circondata di un parco ricco di specie botaniche, sulla collina della Montesca e che finanziano numerosi progetti filantropici come la fondazione di una scuola per i contadini dei loro poderi ( molti di questi alla morte del Franchetti saranno ereditati dai contadini stessi ) di una vera teleria con telai e filati di pregio che produceva lavoro per le giovani donne , la piccola Ester riesce ad andare a scuola , impara a leggere, ad apprezzare la bellezza dell'impegno intellettuale e manuale e sogna di diventare essa stessa maestra. Anche la sua famiglia viene resa benestante dai prestiti del barone Franchetti che riesce a far aprire al padre di Ester un negozio di artigianato , dove si producevano ombrelli .La stessa ragazza ci lavorerà in diversi periodi. Purtroppo Alice viaggia moltissimo , non gode di grande salute e spesso è in clinica quindi Ester si sente abbandonata e non avendo più le sue attenzioni sviluppa un certo odio nei suoi confronti come se le avesse aperto un mondo e subito glielo avesse sottratto . Forse sognava di andare con lei negli Stati Uniti ! La vita di Ester va avanti fra alti e bassi , lavora e manifesta una forza in contrasto con la sua fragilità fisica. Si sposa con un convertito come lei , ha cinque figli , perde i genitori e soprattutto la figlia Luisa durante la pandemia di spagnola ma sempre , nel tempo mantiene questa insoddisfazione di sottofondo per quello che poteva essere stato e che lei aveva solo intravisto e sognato.
Post n°2407 pubblicato il 01 Ottobre 2024 da ossimora
Eric Mukandi I miei due papà Edizioni e/o Mukandi è uno scrittore congolese / francese , insegnante e musicista e "I miei due papà " è il suo primo romanzo appena tradotto in italiano e pubblicato da e/o; fra qualche giorno sarà ospite del festival di letture "Calibro "qui a Città di Castello ed era più che opportuno leggerlo. "Due papà"...già , il primo , quello che permette a Boris di diventare cittadino francese è in realtà suo zio Fulgence che sposando la francese Beatrice acquisisce nuovi diritti anche per il ragazzo che adotta assieme alla moglie . Il vero papà , un austero preside di scuola africano, era scomparso da tempo e quando ricompare , dopo aver vissuto in Tunisia , risposatosi e con un'altra figlia piccola sconvolge la vita ed il tran tran del ragazzo riportandolo anche verso valori e modi di vita lontani , pretendendo da lui comportamenti e pensieri ormai lontani e generatori di un certo spaesamento. . Boris ha quattordici anni , frequenta l'ultimo anno di scuola media con buoni risultati , vive a Bondy nella banlieu a nord di Parigi una terra di mezzo , in realtà a pochi km dalla capitale francese ma profondamente lontana . Ha i suoi amici di varie nazionalità e religioni , si confronta con personaggi "balordi" come il compagno che ,maltratta un professore, lo sport e si appresta ai primi incontri sentimentali con una coetanea francese che lo introduce in un ambiente sconosciuto e per lui affascinante anche se non perde lo spunto critico. E' un racconto breve , lieve che riesce però a farci entrare in alcune dinamiche in divenire fra integrazione , assimilazione , capacità di analizzarsi e di percepire certi atteggiamenti con una buona dose di ironia che porta alla riflessione su stereotipi e punti di vista sulla nuova società europea . "La smetti di fare la bianca "... " Il fatto è che le parole di un nero nella testa di un bianco e le parole di un bianco nella testa di un nero non sempre hanno lo stesso senso .A volte ci sono incomprensioni .Io parlo il nero e parlo il bianco ,e non in due lingue diverse ma nello stesso francese che parlano tutti .parlo il bianco e il nero in francese o perlomeno posso parlare il francese o congolese in francese. " “È meglio avere due dolcetti al cioccolato invece di uno, a merenda, o due gelati per esempio, uno al cioccolato e uno alla vaniglia senza dover scegliere, due è meglio di uno, ok, ma avere due papà non è qualcosa...
Post n°2406 pubblicato il 28 Settembre 2024 da ossimora
Camille De Peretti La sconosciuta del ritratto Edizioni e/o Appena tradotto dal francese , edito dalle edizioni e/o ( già vincitrici di premi con Valerie Perrin e Bussi ) questo romanzo è una storia costruita ed elaborata attorno ad un quadro sconosciuto di Gustav Klimt . Ho appena ripreso in mano una monografia di Mazzotta sul pittore ricercando questo dipinto senza trovarne traccia. Si tratta di un ritratto di donna posizionata di fianco con il volto arrossato ,un evidente neo sotto l'occhio ed un abito floreale,attualmente esposto alla Galleria d'arte moderna Ricci Oddi di Piacenza. Il ritratto della signora aveva fatto scalpore quando uno studioso aveva scoperto che sotto all' attuale dipinto ce n'era un altro precedente , risalente agli anni dieci del novecento mentre l'attuale è stato eseguito alla fine della carriera di Klimt. Nella prima versione compariva una sofisticata signora con stola e cappello , mentre il quadro giunto a noi rappresenta una giovane semplice ed un pò malinconica. Questo ritratto di signora è stato ritrovato , dopo un furto , in un anfratto del museo stesso. La scrittrice affascinata da queste peripezie del quadro ed incuriosita dal volto della donna ha costruito attorno ad esso una storia che va dalle strade della Vienna del primo novecento , al Texas degli anni ottanta , la Manhattan della grande depressione , fino all'Italia contemporanea. Il destino di quel volto sconosciuto e dei suoi discendenti si ricompone in un affresco nel quale si mescolano affari di famiglie , storie non dette, , grandi successi , amori contrastati , scomparse a fosche tinte e drammi derivanti da sfrenate coincidenze. Ben scritto e molto piacevole . Un fumettone ? Sì ma da leggere divertendosi , che ci vuole ecccome di questi tempi.
Post n°2405 pubblicato il 24 Settembre 2024 da ossimora
Sacha Naspini Bocca di strega Edizioni e/o Questo romanzo breve di Sacha Naspini è ambientato in Val di Cornia , golfo di Baratti , Populonia . ( meraviglia !) Un territorio punteggiato di tombe etrusche che dall'immediato dopoguerra sono diventate un vero motore di sviluppo economico della zona. Siamo negli anni settanta , si narrano le vicende di un organizzato gruppo di tombaroli ben strutturato. Una vera e propria economia parallela che si alimentava dallo scavo delle tantissime tombe prima mai aperte . La banda è capeggiata da un carismatico personaggio : Guido e poi dal figlio Giovanni i quali grazie al denaro dei preziosi reperti creano un reddito sotterraneo per molti ed una fitta rete di coperture con la complicità della popolazione che capisce di ricevere continui benefici indiretti dai lucrosi affari da questo commercio di anfore, bronzetti , gioielli che si spargono in tutto il mondo in musei e presso danarosi collezionisti .La "bocca di strega " del titolo si richiama ad una leggenda sulla sepoltura di una donna trovata con la bocca inchiodata e diventa per la gente del posto sinonimo di trabocchetto. AD un certo punto infatti qualcosa si rompe nella banda ed anche nella società con nuove leggi ed inizia un vero gioco al massacro fatto di omicidi , sparizioni , ritorni e "Bocche di strega" .L'argomento , l'epopea del territorio etrusco mi hanno subito conquistata , così come i bellissimi , selvaggi luoghi . Dalla storia forse mi aspettavo un pò più di passione .
Post n°2404 pubblicato il 22 Settembre 2024 da ossimora
Chibundu Onozu Benvenuti a Lagos Fandango libri E' il secondo romanzo che leggo di Chibundu Onozu in breve tempo , in attesa ed in preparazione dell'incontro che avremo con l'autrice al festiva di letture "Calibro". Rispetto al primo questo è più articolato , complesso , forse si potrebbe definire più maturo. I protagonisti di questa storia che si snoda prima nel delta del fiume Niger in preda alla guerra fra i detentori dell'estrazione del petrolio , l'esercito ed i ribelli, sono cinque : due soldati che decidono di diventare disertori , un insorto rivoluzionario , un giornalista e due donne : Isoke ed Oma che fuggono l'una da una situazione genitoriale insostenibile e l'altra da un marito che non sopporta più. La direzione è Lagos, la caotica capitale, certo la vera protagonista , l'autrice ( che vive attualmente a Londra ) nei ringraziamenti finali la definisce "sua città natale , città dei suoi sogni , delle sue frustrazioni, della sua immaginazione". I cinque protagonisti offrono un'immagine di Lagos caotica e difficile .Vivono assieme , diventano in qualche modo una piccola comunità, un gruppo , dormono per strada , sotto i ponti , ( malamente protetti ed organizzati da bande di nullatenenti ) ,svolgono lavori precari ed improbabili fino a quando non trovano un alloggio sotterraneo , un appartamento fornito di tutti ciò che serve , attrezzato da colui che risulterà essere un ministro della pubblica istruzione corrotto del corrottissimo governo. Quando costui , pieno di denaro arriva in questo alloggio , scatta il corto circuito con i cinque occupanti abusivi che suo malgrado viene coinvolto in una restituzione coatta alle scuole , tramite donazioni di computer , materiali, banchi ,del denaro sottratto alla comunità , trasformeranno un bandito in benefattore con esiti imprevisti. A Lagos solo con i soldi diventi qualcuno ( solo a Lagos?). Dopo vicende articolate i cinque riescono comunque a ritagliarsi uno spazio di vita nel complicata società di Lagos.
Post n°2403 pubblicato il 11 Settembre 2024 da ossimora
Chibundu Onuzu La figlia del re Ragno Fandango libri Siamo a Lagos , in Nigeria . Una ragazza ricca , Abike , figlia di un uomo potente viaggia con il suo autista e la grossa jeep per le strade della città - incontra un venditore ambulante di gelati e resta legata a questo ragazzo che ricerca e di cui diventa amica. Anche il ragazzo era benestante e studiava prima che suo padre , avvocato morisse in un presunto incidente. Si ritrova quindi ad arrangiarsi , a sopravvivere assieme alla madre ed alla sorella minore. Fra loro nasce un flirt , un'attrazione , qualcosa li accomuna , un passato che ha enormemente agevolato la vita dell'una e distrutto quella dell'altro . Il padre ( il ragno ) ha costruito la sua grande fortuna commettendo crimini terribili come la tratta delle donne nigeriane , portate nei marciapiedi di tutta Europa e ricattate con la sottrazione dei passaporti e con minacce tribali . Apprezzabile la narrazione in prima persona con il punto di vista degli accadimenti di ognuno dei due protagonisti in ogni capitolo. All'inizio ero un pò confusa da questo doppio racconto poi si capisce che il corsivo era la voce di lei e lo stampato quella di lui . Una scrittrice molto giovane , qui agli esordi che ci porta all'interno di certe realtà di un paese a noi molto lontano .
Post n°2402 pubblicato il 11 Settembre 2024 da ossimora
Francesca Melandri Sangue giusto Bompiani Un autrice che non conoscevo ( grazie alla mia libraia di fiducia !) Un romanzo molto denso , pieno , ricco pur con una scrittura curata ma asciutta . Un libro in cui ci sono molte cose , tante storie . E' la storia . Scritto in maniera piacevole ci accompagna nell'Italia berlusconiana delle olgettine , di Ruby rubacuori e della famosa visita extra large di Gheddafi a Roma , in un' Italia intessuta di privilegi , dove il benessere dei " figli di "...viene assorbito senza conoscerne la provenienza e senza alcuna remora morale . Attilio Profeti è molto anziano ormai . non ricorda più. E' benestante , ha due mogli e quattro figli devoti a questo padre , alla sua proverbiale bellezza , al successo , agli agi di cui hanno goduto grazie a lui. All'improvviso spunta un ragazzo etiope , arrivato con uno dei barconi della morte , ha traversato il deserto ed il Mediterraneo e visto cose orribili nelle carceri libiche. Dice di essere nipote di Attilio ; figlio di un figlio avuto durante l'occupazione fascista dell'Etiopia .Da questo momento il romanzo scava negli aspetti più dolorosi dell'occupazione italiana in Africa . Il madamato , la violenza su donne - bambine. Efferatezze di violenza inudita , rappresaglie sanguinose e ridicoli studi sulla superiorità della razza italica . Si prova rabbia , vergogna , orrore soprattutto per non aver trovato approfonditamente queste vicende raccontate nei libri di scuola , un silenzio assordante . Si comprende perchè il razzismo in Italia sia strisciante ma fortemente radicato.
Post n°2401 pubblicato il 28 Agosto 2024 da ossimora
Romana Petri Tutto su di noi Mondadori Ero contenta di rileggere Romana Petri dopo molto tempo "pranzi di famiglia " mi era piaciuto molto .Questo romanzo è iniziato in maniera brillante . La descrizione della protagonista dal nome improbabile ( che definisce in parte e connota i genitori a priori ) "Marzia Marziani" procede in maniera vivace ,partendo praticamente dalla sua infanzia e dalla prima adolescenza . La storia ruota attorno ad una famiglia asfissiante e crudele che vive in una periferia romana dove Marzia si trova a crescere ed a reagire. Marzia è una lottatrice e non solo metaforicamente , la palestra e la lotta greco romana forgiano in palestra il suo fisico ed il suo modo di reagire alle avversità ed alle incomprensioni . Il suo fisico diventa una macchina tesa a raggiungere la difesa e l'autocontrollo. Controllo perfetto del corpo non riuscendo ad averne in tutto il resto della sua vita . La sua famiglie ed il rapporto di coppia dei suoi genitori sono il filo teso della sua vita ; una madre rivolta soltanto verso le attenzioni del marito , preoccupata dei suoi tradimenti ed incurante dei figli ( esiste anche un fratello , sempre in silenzio , sempre in disparte con le cuffie in testa ad isolarlo dal resto) , un padre traditore, vile e brutale che segna Marzia pesantemente sia con le sue confessioni di fedifrago che con la violenza inutile e schernente verso "Core " , l'amato cagnolino di Marzia. Marzia è perennemente in bilico fra il dolore e l'insoddisfazione e la ricerca di una qualche forma di vendetta , con una violenza inespressa che rivolge soprattutto a se stessa . Si perde nel sogno impossibile della "perfezione" , l'uomo perfetto ( che crederà di trovare e subito lasciato andare ) , il cane perfetto , un corpo perfetto, un mondo onirico lontano dalla realtà che forse nel tempo come lascia presagire l'epilogo del romanzo troverà una certa "pace". Certamente Romana Petri delinea i suoi personaggi senza mediazione e soprattutto fuori da ogni clichè .
Post n°2400 pubblicato il 20 Agosto 2024 da ossimora
Fred Vargas Parti in fretta e non tornare Einaudi Un intricato mix di morte nera , paure irrazionali , superstizioni , simboli esoterici che appartengono ad un lontano passato ma che trovano azione nella Parigi moderna. Adamsberger, l'ispettore , è chiamato a districare un caso complesso di omicidi seriali che sembrano trovare giustificazione e senso in proclami di un misterioso "untore". Non avevo ancora letto nulla della Vargas nel mio avvicinamento a gialli e polizieschi . L'ho trovata una scrittura interessante , particolare, apprezzabile . L'indolente , un pò misogino ispettore Adamsberger non mi affascina tanto , soprattutto nel ruolo di cinico traditore della sua donna Camille che naturalmente poi ricerca invano. Sopratutto la prima parte del giallo è ben presentata , il medioevo non è lontano fra segni sulle porte delle case e strane missive , le paure ataviche sembrano riaffiorare al di là della ragione .
Post n°2399 pubblicato il 11 Agosto 2024 da ossimora
Roberto Cotroneo Questo amore Mondadori Un breve romanzo : un racconto. Un piccolo libro trovato in una bancarella. Non avevo mai letto niente di Cotroneo. Appena 137 pagine . Un amore , lei insegnante di lettere gli ha dato ripetizioni per consentirgli di prendere il diploma da privatista in un liceo classico. Lui sogna di aprire una libreria che sia anche un" nido ", un luogo di incontro e di scambio , di esperienza e di crescita. E' appassionato di poesia contemporanea Edo e la regala a tutti in libreria mentre non sempre ama servire chi gli è poco simpatico e lo tratta in maniera distaccata e persino sferzante onde dissuaderlo da tornare. Poi all'improvviso , un mattino , Edo si sveglia e non riconosce più la casa, le sue figlia , Anna. E' sperduto. Lo portano a Roma da uno specialista e lì lui sparisce. Il romanzo a questo punto si fa cronaca di un'assenza . Anna si trova davanti ad un baratro . Si convince che Edo sia da qualche parte e lo cerca disperatamente seguendo gli indizi delle sue numerose passioni letterarie. Pessoa il Portogallo...certe montagne... E' una continua sospensione , attesa inesauribile dell'amato . Anna si isola , ripercorre ogni singolo momento del loro amore, svuota gli armadi per il cambio stagionale , lo aspetta . Nel dolore estremo aveva vicinanza degli altri , l'attesa testarda la rende sola. Non ha più la comprensione degli altri . La lingua del libro si richiama continuamente alla poesia , si fa poesia . La poesia del novecento.
Post n°2398 pubblicato il 08 Agosto 2024 da ossimora
Titti Marrone Se solo il mio cuore fosse pietra Feltrinelli Nel 1945, subito dopo la seconda guerra mondiale e la fine del nazismo alcune psicoterapeute inglesi accolgono un gruppo di bambini ebrei sopravvissuti a campi di concentramento , a nascondigli nei conventi , negli armadi , nelle soffitte. Fra le terapeute c'è anche Anna Freud , figlia di Sigmund . Li accolgono in una villa nel verde, messa a disposizione da un gentiluomo inglese. Venticinque piccoli reduci dell'orrore nazista. Ognuno di loro ha alle spalle una storia terribile e diversa l'uno dall'altro. Alice Goldeberger e le sue collaboratrici fanno di tutto , in dieci anni di operatività e di ricerca delle origini , dei genitori , delle tracce di queste vite per restituire l'infanzia a questi piccini , cercando di salvare le loro vite future . Occorre combattere contro la memoria della fame , della paura perenne , delle grida, della solitudine , della sporcizia , i ricordi violenti e fortemente traumatici dei bambini dominati dalla morte. Il rapporto col sonno ( quando gli viene preparato un letto dormono sotto nascondendosi tremanti) , col cibo ( nascondono il pane e temono di venire avvelenati ) ed anche la relazione con gli altri è completamente trasfigurata ed esacerbata e muta completamente ogni comportamento in una maniera difficile da districare per i più piccoli e più traumatica e radicata nei più grandicelli . E' stato terribile immedesimarsi nei più piccoli , alcuni nati direttamente nei lager , altri che non riconoscevano più le madri negli scheletri che si aggiravano loro attorno . Una lettura fortemente emotiva e Titti Marrone , documentandosi ampiamente ha saputo restituire forti emozioni ed anche la consapevolezza sconosciuta di quello che sono stati i campi e la persecuzione verso i bambini ebrei da parte del nazismo ; il campo di Terezin che veniva "venduto " come un campo per i piccoli e portato ad esempio dalle ss come campo modello nascondeva orrori , urla , fame e terribili punizioni . I nomi di tutti i bambini testimoniano la veridicità dei documenti e delle vite raccontate.
Post n°2397 pubblicato il 03 Agosto 2024 da ossimora
Luca D'Andrea Lissy Einaudi /big "Un nuovo , magnifico Thriller ", recita la copertina . Non mi è sembrato propriamente tale. All'inizio sembrava svilupparsi come Thriller ma man mano che la storia si dipanava perdeva questo aspetto e si manifestava più come un fantasy , una favola nera , il misto fra leggende di montagna serpeggiate nei lunghi inverni fra le malghe ed assumeva un andamento di racconto immaginifico ed onirico. La storia è ambientata fra le montagne dell'Alto Adige , l'autore è di Bolzano. Il protagonista è un feroce malavitoso della zona , ricco e potente , inserito in una organizzazione ramificata fra contrabbando sostenuta da notabili e persone in vista che sotterraneamente appoggiano le tresche . ( meraviglia trovare situazioni simil mafia camorra andrangheta anche in alto adige ...o forse soltanto conferma di luoghi comuni e preconcetti mentali ). Da questo uomo potente fugge Marlene , la bella e giovane moglie che legge ossessivamente favole dei fratelli Grimm e una volta scoperto di essere incinta decide di scappare , non vuole che suo figlio nasca in una situazione di malavita , di degrado etico. Fugge prelevando dalla cassaforte del marito preziosi zaffiri . Si dirige verso le montagne più alte ed abbandonate dove incontrerà un personaggio inquietante che svela man mano la sua vita, i suoi segreti , il suo rapporto con la famiglia d'origine e con gli animali , compresa Lizzy...di cui non svelerei l'identità! La prima parte l'ho trovata molto scorrevole e coinvolgente , lo sviluppo che si svolge prevalentemente nel maso diventa man mano più pesante e più paradossale.
Post n°2396 pubblicato il 02 Agosto 2024 da ossimora
Evelina Santangelo Cose da pazzi Einaudi Ho faticato molto , senza il minimo coinvolgimento e men che meno divertimento nel leggere questo libro ed alla fine ho proprio deciso di lasciare l'ultima parte andando contro ogni mia abitudine e decisione . Aspettavo pagina dopo pagina di affezionarmi a qualche personaggio , che arrivasse un momento interessante e coinvolgente , un qualche appiglio introspettivo , un accenno di trama , tutto inutile. Il libro procede come un unico filo logico / illogico per le strade di un quartiere popolare di Palermo , con qualche ragazzo che affronta alla meno peggio la scuola , la vita familiare quotidiana . Qualche nomignolo , amicizie infondo superficiali. Insomma davvero "cose da pazzi" ...nel titolo v'è tutto. Inutile. Inutile la storia che non c'è ed inutile il modo piatto di narrarla ; non si respira Palermo . potremmo essere ovunque , non si sente l'adolescenza . Vuoto. Meglio il senso di colpa di aver mollato un libro non terminato o il fastidio di aver perso tempo con un libro inutile?
Post n°2395 pubblicato il 23 Luglio 2024 da ossimora
Narratori Feltrinelli Giuseppe Catozzella E tu splendi Mi aveva parlato di questo scrittore una vivace amica del book club ,mi sono incuriosita e poi ho trovato questo libro : "E tu splendi" ( titolo tratto da un testo di PPP) Dolce, avvolgente, si legge molto bene , a tratti genera un pò di rabbia pensando all'atavica arretratezza ed alle problematiche del Sud d'Italia, serpeggia però anche la speranza e l'energia delle nuove generazioni che non hanno più voglia di sottostare passivamente alle vecchie usanze spesso gravide di omertà. La storia è raccontata dalla voce irriverente di un bambino , Pietro (PI) , che ad undici anni viene spedito dal padre a trascorrere l'estate nel paesino d'origine della famiglia , in Basilicata. I colori , gli odori e l'energia di questi posti escono con forza dalle parole di Catozzella che racconta un mondo atavico , legato alla terra madre ed alle tradizioni , anche quelle più improbabili ed irrazionali come i fantasmi che si aggirerebbero in una certa casa La storia personale del piccolo Pietro ( e della sorellina Nina ) che hanno da poco perso la madre si incrocia con il mondo di agricoltori , pastori , notabili del posto , adulti che seguono logiche spesso di privilegi in un paese di cinquanta case ed appena duecento abitanti. In questo ambiente assai chiuso l'arrivo di una famiglia intera di emigranti poverissimi "Gli stranieri" introduce un tema attuale e denso di sfumature fra accoglienza e riconoscimento e razzismo .Il piccolo Pietro , senza congiuntivi ( con questo imperfetto a volte stridente!)si muove in modo libero e spontaneo e dopo il messaggio sul retro della foto ritrovata della madre decide...di splendere!
Post n°2394 pubblicato il 23 Luglio 2024 da ossimora
Simonetta Agnello Hornby BOCCAMURATA Feltrinelli Ho letto questo libro al mare , faticando molto a finirlo un pò per l'attenzione ovvia alle passeggiate in acqua molto adatte al periodo ed un pò perchè il mare mi cancella i pensieri e preferisco semmai guardarne l'orizzonte e/ o le nuvole. Ne avevo portati altri di libri ma per fortuna sono state giornate di sole e vento tutte da respirare e godere. Altri libri dell'Agnello Horbny mi sono piaciuti di più , questo l'ho trovato sovrabbondante , lunghi tratti "di troppo" . Come in molti altri romanzi della scrittrice tutto gira attorno alla "famiglia " siciliana , avvolta da legami profondi e da misteri non detti e celati per generazioni. Tito è il capofamiglia , gestisce e dirige il pastificio di famiglia e sempre più spesso si interroga su chi sia davvero lui , sulle sue origini , chi è la sua vera madre ? Il mistero aleggia da sempre e con esso le ipotesi . Le sue origini si perdono in non detti , in vuoti che pian piano acclarano e restituiscono una grande storia d'amore di cinquanta anni prima celata gelosamente dalla zia Rachele che lo ha allevato con amore ed attenzione . Altri personaggi come Dante , figlio di un e compagna di liceo e l'intraprendente Irina vengono visti con attrazione ed un certo rispetto ed aiutano Tito a svelare la sua reale origine materna . Chi è stata dunque la madre di Tito ? "BOCCAMURATA" è la bocca di chi sa mantenere un segreto mai svelato in una famiglia borghese e benestante in grado di scompaginare e celare anche i segreti più indicibili. rendendoli possibili ma indicibili. Comunque mi i ha fatto pensare un pò ad una telenovelas sudamericana e mi sono mancate le sempre interessanti e copiose descrizioni di luoghi , flora e piatti della cucina siciliana .
Post n°2393 pubblicato il 06 Luglio 2024 da ossimora
Zeruya Shalev Stupore Feltrinelli Assieme ad Amos Oz e David Grossman è l'autrice israeliana più letta nel suo paese .Ero ansiosa di scoprirla ma in realtà ho faticato parecchio a finirlo. forse sono io che sono in un periodo abbastanza stressante e credo di avere bisogno di storie lievi . Mi sono da tempo autoimposta di non abbandonare nessun libro che inizio ma questo l'ho trovato poco stimolante, scritto in maniera tediosa e ripetitiva sia nelle azioni (poche ) che nelle riflessioni , tende a ribadire sempre le stesse questioni , gli stessi temi narrativi . La prima parte è l'incontro fra due donne Atara , architetta cinquantenne che vive ad Haifa e Rachel quasi centenaria .Atara solo alla morte del padre scopre l'esistenza di una prima moglie (Rachel) e vuole conoscere anche per ritrovare attraverso le sue narrazioni il padre giovane battagliero . La seconda parte si frantuma con la morte prematura ed improvvisa del marito di Atara (Alex) e diventa una lunga riflessione sul destino , la casualità , il dolore , la memoria ed il distacco. Dal libro ho conosciuto una parte della storia di Israele poco narrata , quella della dominazione inglese nel 1948 ed anche diversi aspetti della vita militarizzata e di quella religiosa integralista delle persone sia nelle città che attorno ai territori occupati.
Post n°2392 pubblicato il 26 Giugno 2024 da ossimora
Arnadur Idriason la signora in verde TEA Un giallo d'autore islandese, tradotto in 40 lingue , amatissimo da molti , premiato al suo paese . La storia prende il via dal ritrovamento di uno scheletro in una collina alla periferia di Reykjavik ( abbastanza agghiacciante l' incipit nel quale un bambino gioca con un osso umano !). Il serioso agente di polizia Erlendur ed i suoi altrettanto incasinati colleghi assieme agli archeologi esperti in estrazione corretta dei reperti si danno da fare per ricomporre i poveri resti . Le indagini non sono facili ; le piste possibili per la soluzione del caso sono diverse ed affondano tutte in un lontano passato . La collina attorno al nuovo scavo era abitata anche in passato da cittadini possessori di villette quindi anche da casermette dall'esercito inglese ed americano durante la seconda guerra mondiale, pian piano fra una misteriosa donna vestita di verde e dei cespugli di ribes si dipanerà una triste storia del passato. Contemporaneamente anche la vita privata del poliziotto è attraversata e pervasa da solitudine , storie familiari di abbandoni e tossicodipendenze in un intrecci dove la fanno da padrone infanzie terribili. Il clima tetro , il grigio , il freddo traspaiono e gelano pur non essendoci particolari descrizioni nè di ambienti , nè di città e di persone . Una sensazione che aleggia. Un thriller cupo , è una tristissima storia di povertà , di violenza ,ignoranza e sopraffazione ; un marito violento , una moglie succube e tre figli vissuti nel degrado e nel terrore . Fa molto freddo e non solo per il clima islandese ma perchè tutti i protagonisti sembrano totalmente privi di emozioni e della capacità di esprimerle ; automi che vagano in un mondo nero ed ostile . Anche la trama infondo piuttosto prevedibile e scontata . Non so se avrò voglia di leggere altro di questo islandese con il nome di un ...collirio!!
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Inviato da: jigendaisuke
il 18/10/2024 alle 00:12
Inviato da: ossimora
il 03/10/2024 alle 19:00
Inviato da: jigendaisuke
il 02/10/2024 alle 21:00
Inviato da: jigendaisuke
il 01/10/2024 alle 18:49
Inviato da: jigendaisuke
il 28/09/2024 alle 19:11