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Post n°1594 pubblicato il 05 Novembre 2009 da ossimora
 

 

 

 

 

 

Non   avevo intenzione di scrivere di questa questione del crocefisso a scuola ,scoppiata mediaticamente dopo la pronunciazione della corte europea…

fino a quando,ieri,

ho visto le immagini dall’Aquila del premier  sempre più di gomma a cui un parroco miope aveva consegnato un crocefisso in legno extra large che lui brandiva soddisfatto davanti ai fotografi come fosse la clava certo a lui più congeniale .

Mi ha fatto un effetto nauseabondo , più disgustoso di quando girava col pisello all’aria in Sardegna fra le sbarbate e di quando urla scompostamente la sua presunta  innocenza .

Capisco  bene che la chiesa plauda  al governo che subito accorre in Europa a difendere  la nostra cultura” ma secondo me  dovrebbe riflettere  parecchio su quelle mani che sventolavano il crocefisso .

Restando nel merito della questione credo che, l’uomo in croce , se potesse prendere posizione, sarebbe d’accordo con la corte di Strasburgo.

da leggere... Qui

 
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Commenti al Post:
ossimora
ossimora il 06/11/09 alle 15:01 via WEB
...Maria .ed io che mi aspettavo da te un intervento corposo,articolato ed argomentato raffinatamente ..tu asterischi?????
(Rispondi)
 
 
Fajr
Fajr il 06/11/09 alle 18:00 via WEB
Anto, ce n'è già tant* che corposamente articolano e argomentano..., molti - ahimè - anche senza cognizione di causa.
Ho sinteticamente scritto nel mio blog quel che penso.
Che ci stanno a fare due pezzetti di legno con o senza statuina seminuda sui muri delle nostre scuole, degli uffici pubblici o nelle nostre case se sono solo dei pezzi d'arredo?
Ti racconto questa cosa.
In casa avevamo sulla porta d'ingresso un piccolo crocifisso, si era soliti quando si usciva sfiorarlo e poi baciarci le dita. Così facevano i nostri genitori e così avevamo imparato noi figli. Fin quando mi son chiesta il perché di quel gesto, ho un po' studiato ed ho capito che nascondeva un significato più profondo di un semplice, superstizioso bisogno di protezione. Il mio cognome, lo sai, rivela un'origine ebraica, ed ho allora capito che quel gesto non era altro che la trasmissione di un precetto legato al "mezuzzah" ebraico. I simboli erano cambiati nella storia della mia famiglia, ma l'essenza, il loro significato era rimasto immutato, perché trasmesso nei secoli.
Ecco, riguardo al crocifisso nelle scuole, io penso che se oggi succede che sia una Corte (più o meno alta) a decidere per noi cosa sia giusto o no appendere ai nostri muri ciò accade perché abbiamo perso il senso di quel simbolo... Chi doveva trasmetterne il significato si è solo preoccupato di "segnare un territorio". E come accade in questi casi, ciò scatena le battaglie per difendere o conquistare quel territorio. E mentre ciò accade si lascia che muoia senza possibilità di resurrezione il senso di quel segno apparentemente difeso o vilipeso.
(Rispondi)
 
 
 
ossimora
ossimora il 07/11/09 alle 01:32 via WEB
Non so ,io non voglio vederci guerre di sorta semmai il riconoscimento dell'esistenza di "ALTRI"no?
(Rispondi)
 
 
 
 
Fajr
Fajr il 07/11/09 alle 01:38 via WEB
Con 'sta storia del riconoscimento non si fa che girare intorno alla questione. Ciò che conta sono i comportamenti.
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 07/11/09 alle 01:48 via WEB
Non capisco,certo he sono i comportamenti ma tu al bambino del post sopra che non è campato in aria cosa risponderesti?
(Rispondi)
 
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