antonia nella notte

torno domani a mente lucida...rnu è l'inizio del codice fiscale??

mi ricordo la prima volta che in italia introdussero i discount, con la formula tutto dentro gli scatoloni, non necessariamente di marca. mio padre allora direttore di supermercato, avvio questa rivoluzione, nella sua testa, nella testa dei dipendenti ed in quella dei fruitori. il risultato fu buono. il vero problema è che certo prodotti non erano controllati come i nostri, e non avevano una qualità soddisfaciente rispetto agli standard della gente. ci sono voluti almeno dieci anni... e comunque il prodotto con un marchio ha ancora successo. il pluralirmo informatico non può fare che bene. di solito quei programmi sono più leggeri di quelli con padrone, ed hanno capacità affini... nella pubblica amministrazione sarà senz'altro un buon passo avanti... se si pensa che fino a pochi anni fa si era costretti a comprare attrezzature di un unica marca...

il tuo blog aumenta il tasso culturale del web, almeno bilanci il mio

Una volta, quando un analfabeta doveva scrivere una lettera, andava a farsela scrivere da chi sapeva scrivere. Quando ne riceveva, andava a farsela leggere. Usare software aperto è come saper leggere e scrivere, considerando che, tra gli alfabetizzati, la gran parte è da seconda elementare, e poi ci sono gli altri, su fino ai professori universitari. Ma un alfabetizzato elementare è già autonomo nell'80% dei casi che a lui servono. Caso mai si aiuta con un vocabolario. Dal dotto ci andrà solo a domandare cosa significa una parola qui, un periodo là. L'analfabeta, invece, deve rimettersi all'onestà dello scriba. Se quest'ultimo è innamorato della donna cui l'altro gli fa scrivere una lettera, che cosa scriverà? Per me è questa, la questione primaria. Credo che se il software libero (dal codice sorgente liberamente accessibile) viene usato nella pubblica amministrazione, questo sia un passo molto importante. Disassemblare (decodificare) il software proprietario per studiare che cosa fa davvero, nel computer di casa, come in quelli della pubblica amministrazione, è un reato punito dallo stesso Stato che lo usa ad occhi bendati. Introdurre il software libero nella scuola serve a rendere le persone non più ignorante in merito. La difficoltà maggiore nell'uso di Linux e del software libero in generale, sta nell'ignoranza al riguardo, e solo in piccola parte in una qualche difficoltà oggettivamente maggiore (comunque indirettamente causata, ancora una volta, da produttori di software proprietario). Non so... È un po' come se per mangiare ci si dovesse rivolgere ad un cuoco che prepara la sbobba per tutti. E che secreta le sue ricette, ed è reato tentare di scoprirle, e tutto sommato non si sa cosa ci metta dentro. Penso che si possa provare un senso di legittima libertà, ed anche una certa soddisfazione, ad affrancarsi dal cuoco, anche a costo di sbagliare col sale, di preparare piatti meno appetitosi, e di bruciare qualcosa ogni tanto.

L'elevato guadagno a discapito di tutto il resto (vite umane, inquinamento,distruzione, etc.), è il motore che ha sempre guidato l'uomo, ma ovviamente non mi dilungherò richiamando tanto per fare un esempio i massacri portati avanti dai conquistadores; per cui viva tutto quello che può liberarci dall'avidità e che si ponga al servizio della collettività.

lunga è la strada verso casa...........cmq finchè ci sono persone che la pensano così, ed io sono fra questi, uso linux da anni, c'è speranza che qualcosa cambi

Lo ritengo molto importante, non è possibile che tutto debba essere sotto copyright, tra un po' ti multeranno solo per averti sentito fischiettare una canzone. Come di vitale importanza è il lavoro dei Seed Savers, grazie a loro si potranno conservare i semi originali, alla faccia della Monsanto & co.