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Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"
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Post n°2251 pubblicato il 30 Gennaio 2022 da ossimora
N.8 Giovanna Ginex -Rosangela Percoco L'ALLODOLA Salani Scritto in terza persona da una storica dell'arte che ha raccolto moltissima documentazione e da un'insegnate di "scrittura"questo è un "Romanzo biografico" . La storia di Fernanda Wittgens , prima direttrice della pinacoteca di Brera nella Milano del novecento. Una donna , una studiosa che attraversa le due guerre sempre attenta e determinatissima nella costruzione della sua cultura e della sua personalità ed alla vera , profonda dedizione all'arte ed alla bellezza. "L'allodola ", così l'aveva soprannominata Modigliani Ettore, suo mentore ed allora direttore di Brera , L'allodola per la sua grandezza discreta e riservata che diventa evidente solo quando si dispiegano le ali in azione. Una donna che pur compiendo imprese titaniche ha sempre rifuggito il clamore della cronaca e della notorietà messa in vetrina. Fernanda nacque nel 1903 da una famiglia Austro ungherese, studiosa e molto ligia ai suoi doveri si diploma e laurea con ottimi risultati ed inizia la sua carriera insegnando in un liceo ; scrive articoli per diversi giornali e nel 1928 entra alla pinacoteca di Brera e grazie al suo impegno ed alla competenza dimostrata diventa assistente del suo direttore / mentore. Rileva l'incarico quando Modigliani viene allontanato dopo le fratricide , indegne leggi razziali fasciste . Nel periodo buio ed atroce della guerra e dei bombardamenti su Milano ,Fernanda si adopera in tutti i m odi possibili per salvare i capolavori a lei affidati , anche girando per l'Italia dove furono nascosti. Laica ed antifascista dal profondo si adopera anche per mettere in salvo ebrei dalle persecuzioni . L'arrestano per antifascismo , prima un carcere sul lago di Como poi a S .Vittore ma nulla mette a tacere la sua battaglia per ciò che ritiene giusto. Al termine della guerra si adopera alacremente per la ricostruzione della sua Brera , organizza per una grande mostra su Picasso e riesce a portare a Brera "Guernica " ; si adopera per rendere Brera un "museo vivente " , nel quale l'arte si respiri e nel quale possano voler tornare le parsone , mette in essere corsi per bambini , visite guidate per la cittadinanza . Una figura sorprendente di donna . Vulcanica ed ammirevole . Dal romanzo , non so se per scelta o per mancanza di materiale biografico ,traspare poco o niente sulla sua vita più intima e privata , forse per scelta , forse perchè una donna che ha vissuto con grande intensità il suo impegno nel sociale ha avuto poco tempo da dedicare alla sua vita privata. Se etichettare il diverso è frutto di ignoranza , il riconoscersi diverso è fonte di ricchezza . Le donne erano state staffette e combattenti . Avevano sostenuto chi agiva in prima persona , avevano deciso su questioni organizzative e logistiche :erano state presenti ovunque :Non c'era stata attività ,lotta, organizzazione a cui esse non avessero preso parte : costruivano e tessevano insieme , instancabili il tessuto sotterraneo della lotta partigiana. Ciò nonostante , però trentacinquemila a fronte di centocinquantamila uomini fu riconosciuta la qualifica di partigiane combattenti .Solo 18 hanno ricevuto la medaglia la valore. Molte non hanno ricevuto i riconoscimento ed a tante è stato ingiustamente negato
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