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Aging

Post n°1097 pubblicato il 16 Gennaio 2008 da ossimora
 
Tag: Lunario

Un amico mi ha fatto notare qualche giorno fa che ultimamente mi capita spesso di scrivere di tempo che passa,età e terza età .

Forse è vero,ha ragione .

Dopo aver vissuto perennemente senza orologi,con una disattenzione spontanea a date,anniversari,scansioni temporali, ho iniziato a guardarmi attorno ed a percepire il sapore del tempo che passa ,modifica ,in qualche modo corrompe ,in altre accezioni regala ed arricchisce.

Non è proprio su di me che questa cosa si fa impellente ,io continuo a stare bene  coi bambini di più che con i colleghi ,a non far caso più di tanto alle modifiche ed alle jatture estetico - psichiche che la vegliardia porta con sé;anzi me ne rido bellamente e tutti gli sforzi che vedo da parte di chi si arrovella per alzare lo zigomo,alzare la palpebra …alzare qualsiasi cosa in qualsiasi modo mi lascia totalmente indifferente .

E’ invece relazionandomi con mia madre in particolare che la cosa mi angoscia e mi apre scenari che stento ad accettare.

Mia madre, la roccia implacabile,la pragmatica dall’intelligenza ialina e fattiva  che vedo, a tratti  ,indebolirsi ed intristirsi ,autosottrarsi speranza ed allegria .

Non lo sopporto e proprio questa non accettazione mi porta a comportarmi a volte in maniera brutale;per suscitare reazione e combattività divento spigolosa ,pretenziosa ,cerco di pungolarla e probabilmente non le faccio bene,irritandola. Ma se l’obiettivo di medicina e scienza è quello di portarci ad invecchiare sempre di più mi sembra che dovremmo fare in modo che si prolungasse la possibilità di mettersi in gioco ,rinnovarsi,comprendere appieno i cambiamenti in essere nella società (senza scivolare nel giovanilismo deleterio ovvio)altrimenti non si allunga la vita ma soltanto la senescenza.

 
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Commenti al Post:
jigendaisuke
jigendaisuke il 16/01/08 alle 16:19 via WEB
la medicina e la scienza però non possono fare molto contro "l'invecchiamento interiore"
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 16/01/08 alle 16:28 via WEB
appunto ,invece reattivizzare e reattivizzarsi dovrebbero no?
(Rispondi)
 
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 16/01/08 alle 16:30 via WEB
appunto dovrebbero!
(Rispondi)
 
snoopy68
snoopy68 il 16/01/08 alle 16:25 via WEB
Qualche giorno fa due colleghe con cui ho lavorato benissimo a scuola per molti anni su progetti, CIC, interventi di recupero e via discorrendo, mi hanno detto di aver presentato domanda di pensionamento. Dal 1 settembre 2008 se ne staranno a casa e tutte e due hanno detto, tra i denti: "Non ne potevo più". Ho dato un'occhiata alla graduatoria di istituto, ho dato un'occhiata alla mia carta d'identità e agli anni passati a scuola e ho pensato che era tempo di fare una riflessione...Adalberto
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 16/01/08 alle 16:27 via WEB
Ma sei scemo?...ehm..bacio bacio
(Rispondi)
 
upmarine
upmarine il 16/01/08 alle 16:40 via WEB
L'importante è che tu tenga lontana tua madre dalla sassifraga. Al di là della battuta, che mai mi abbandona, capisco il tuo punto di vista. Tuttavia può essere solo questione di definizione di senescenza. Per me la scienza non ha allungato la vita estendendo la fine. Un cinquantenne di oggi è, mediamente, più potente di uno di 50 anni fa. Intendo scienza anche come alimentazione e diminuzione del logorio grazie agli ausili meccanici.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 16/01/08 alle 16:43 via WEB
Eh eh eh ...già la sassifraga!!!Si ,hai ragione ,lo so, ma detesto sentirle dire "beh,io ormai!",in maniera rinunciataria ,oltre tutto quando fa qualche visita di controllo i medici le dicono che dimostra o meglio ha ,come struttura ossea etc etc 10 anni di meno.Mi fa incazzare.
(Rispondi)
 
santaguero
santaguero il 16/01/08 alle 17:06 via WEB
a volte credo che ci si voglia sentir dire che non si è vecchi anche se poi ci si irrita... lo so è difficile gestire un rapporto con una persona anziana, ma tu insisti vedrai che alla fine tua madre (anche se non lo ammetterà mai) prenderà di petto la vita (come credo che abbia sempre fatto). Del resto se è ancora lì a discutere con te, credo che in cuor suo non è convinta di essere in disarmo... calma e gesso... un abbraccio
(Rispondi)
 
shout_to_the_top
shout_to_the_top il 16/01/08 alle 17:08 via WEB
Brutale no, dai, non lo diventare mai. Capisco comunque quello che senti, forse perché vale un po' lo stesso con la mia, di madre. In ogni caso ti saluto con un augurio: Ad multos annos!
(Rispondi)
 
lakonikos
lakonikos il 16/01/08 alle 18:36 via WEB
La mia era una battuta, ci hai fatto addirittura un post! Lo prendo come un onore. Non credo sia un problema di "come uno si senta" fisicamente, anche se è evidente che più passa il tempo e più gli acciacchi aumentino. E nemmeno di quanti anni si dimostrino. E' che non si può impedire agli altri, anche a quelli cui vogliamo bene, di fare due conti: posso essere anche in forma, ma so che il mio orizzonte temporale è diminuito e quindi anche la mia progettualità. E questa cosa pesa, Antonia. Per i miei genitori è stato così. E comincia a diventare così anche per me: per farti un esempio, nel mio lavoro un nuovo progetto va a compimento in non meno di una decina d'anni. Ho raggiunto una maturità professionale, che comporta anche relazioni, tale per cui mi vengono proposti progetti in continuazione, oppure vengono in mente a me. Poi, faccio due conti e mi dico: ma perché devo sbattermi, rischiare, faticare per qualcosa che andrà in porto tra tanto tempo? Moltiplicalo per il coefficiente che vuoi, ma superiore a uno, e questo è il sentimento di gran parte degli anziani. Vivere alla giornata, godendosi la bellezza di un fiore, di un libro, di un quadro, di una situazione. Solo questo, dopo una certa età è sensato, saggio.
(Rispondi)
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 16/01/08 alle 19:20 via WEB
Quanto scrivi mi consola di certi rimorsi che ho verso mia madre. In particolare proprio questi stessi atteggiamenti che dici tu, e mi consola il pensiero di non essere stata io l'unica a provare quel tipo di stati d'animo. Io l'adoravo e lei era una persona di una vivacità e brillantezza mentale che ho sempre ammirato. Tuttavia gli anni passano per tutti, quindi anche per quelle persone che per noi sono "infallibili" per la loro saggezza, prontezza e lungimiranza; ed è inevitabile che prima o poi anche a loro capiti qualche defaiance, qualche vuoto di memoria, qualche difficoltà a collegare eventi...
Ecco, io non lo sopportavo, non riuscivo ad accettare che proprio lei dovesse incorrere in queste "debolezze" umane e quando capitava, mi inalberavo come una iena, con un'ira ed un'acidità spropositate alla situazione. Non ero arrabbiata con lei, ma con la situazione. Da tutti avrei tollerato certi errori, ma non da lei... una volta mi ha anche chiesto perchè io fossi tanto intollerante nei suoi confronti; le ho risposto: "perchè ti amo troppo e non sopporto di vederti invecchiare", e mentre lo dicevo, piangevo. E' buffo perchè ora che lei non c'è più, l'unica cosa a cui riesco a pensare sono proprio queste mie intolleranze gratuite nei suoi confronti, ed è paradossale pensare di averle rivolte proprio alla persona che amavo di più.
(Rispondi)
 
 
upmarine
upmarine il 17/01/08 alle 04:36 via WEB
Però le hai detto che l'amavi. E' il bene dell'anima che rende il rapporto madre/figlio unico tra tutti gli amori. Al di là delle apparenze. Scusate l'intromissione ma sono stato demolito dalle parole di Betta.
(Rispondi)
 
 
 
ossimora
ossimora il 17/01/08 alle 20:12 via WEB
Per fortuna mia madre c'è e proprio oggi mi ha dimostrato di essere intellettualmente più che vivace .Io mi interrogo sul mio comportamento perchè spesso mi sembra di vedere uno specchio in lei e di cazziarla quando mi riconosco (peraltro moderatamente prchè senno non mi risparmia niente).Certo la ribellione alla decadenza è sicuramente un gesto d'amore comunque !
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 17/01/08 alle 07:05 via WEB
mia madre ha 72 anni s'è rimessa in gioco. l'ha fatto tutta la vita, ma quest'ultima volta è stata una cosa "epocale". nella sua nuova patria fa di tutto: teatro, lettrice d'italiano in una scuola, amministratrice di condominio (unica italiana su 8. di tanto in tanto dice : alla mia età, ma si riferisce a certi capi d'abbigliamento o a certe tresche che se volesse potrebbe.... ricordo che la nonna, 94 anni, di tanto in tanto si rifiutava di fare qualcosa considerando "la suia età", ma era qualcosa che in qualche modo la portava fuori da una strada che lei si era scelta e che aveva iniziato a percorrere, poco per volta. un percorso adatto a lei, alle sue gambe, ai suoi occhi e alla sua tempra. era felice di fare quello che faceva, ed ogni stimolo diverso era un'intolleranza verso di lei. un abbraccio, mag
(Rispondi)
 
catskin
catskin il 17/01/08 alle 09:15 via WEB
La vita si allunga ma la vecchiaia rimane una schifezza.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 17/01/08 alle 20:13 via WEB
uff,diciamo che l'alternativa non è migliore.
(Rispondi)
 
skrikkioli
skrikkioli il 17/01/08 alle 10:01 via WEB
Non e' facile avere a che fare che una persona anziana che si da per vinta, perche' un po' in fondo si ha paura di diventare cosi....
(Rispondi)
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 17/01/08 alle 10:12 via WEB
Io ho mio padre che da quando le ragazze hanno iniziato le superiori si è rimesso a studiare latino e greco (da lui abbandonati in quinta ginnasio ormai non so più quanti anni fa) per poter capire e seguire i loro studi. è bellissimo vederlo la sera con i n mano le sue vecchie grammatiche e le sue vecchie antologie, tradurre "all'impronta", come si diceva un tempo. Ha preso poi l'impegno con se stesso di una costante attività fisica: camminate per chilometri ogni giorno, mai un ascensore (abita al settimo piano), bicicletta appena la stagione lo consente. E quando si dice biciletta, per lui sono trenta/quaranta chilometri. ovviamente senza cellulare in tasca, perchè se succede qualcosa tanto ci avvisano comunque. Credo che abbia molta paura del decadimento fisico e mentale e certe forme apparentemente esagerate temo siano solo una sfida con se stesso e il tempo. Mia madre la vedo molto più serena. si misura con quel che può e riesce ( e riesce comunque molto) senza voler per forza dimostrare nulla. Sono però sereni ed è così che vorrei essere anche io.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 17/01/08 alle 20:15 via WEB
Ciao cara Miti,e già...loro sono assieme ,anche mia madre fondamentalemente è serena ma vive sola (io son vicina ,facciamo cose assieme ,legge molto ,è un enigmista di ottimo livello)a volte troppo sola.
(Rispondi)
 
belle_gambe78
belle_gambe78 il 17/01/08 alle 16:30 via WEB
Oggi mi sento come in questa FoTo e pensieri mi girano in testa alla ricerca di un senso,mah... Lascio un bacio. bLog Di Stella
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 17/01/08 alle 17:30 via WEB
Sono totalmente in sintonia...Che cavolo ci serve una vita più lunga, se non è accompagnata da una sconfitta degli stereoptipi della vecchiaia?...Carpe;-)
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 17/01/08 alle 20:15 via WEB
ciao.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 18/01/08 alle 00:08 via WEB
e provare a mettersi nei panni dei nostri genitori sforzandosi di capirli prima di far loro quasi violenza pretendendo da loro comportamenti frutto delle nostre convinzioni? Hai mai pensato che tua madre forse si comporta per come si sente? Perchè si deve per forza omologare tutto, anche i comportamenti degli anziani? Io penso che i nostri genitori abbiano tutti i diritti di essere quel che sono senza essere infastiditi dai figli..voler bene è certo star loro vicini, ma soprattutto sforzarsi di capirli e rispettarli..anche se non ci va quello che fanno o non fanno. questo è solo egoismo..
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 18/01/08 alle 01:21 via WEB
consiglio prezioso.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 18/01/08 alle 07:25 via WEB
Anni fa un bimbo di 5 anni mi ha dato una lezione di vita che ancora ricordo. Ero impaziente che facesse qualcosa in fretta e lui mi ha detto 'Aspetta mamma, io non sono bravo come te'. Ciao - cpc
(Rispondi)
 
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