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« ossimoriMessaggio #145 »

Post N° 144

Post n°144 pubblicato il 07 Novembre 2005 da ossimora
 



Ho mille cose da fare prima

 di uscire per il lavoro

 (arg!!!!!fino alle 19!!!),

ma non posso rinunciare

alla lettura veloce dei quotidiani ,

adesso (new entry)anche dei blog,

caffè (il secondo)..

nell'aria la musica dei King of Convenience .


Leggendo nel blog ,non volevo,ma non ce la faccio a trattenermi...

MODERNO MEDIOEVO

 

Qualcuno nel precedente post  a proposito di “Creazionismo scientifico”,ha obiettato che non è un ossimoro perché (più o meno) creazione e scienza vanno d’accordo.

L’ossimoro in questione è stato creato dalla comunità scientifica stessa per “ridicolizzare”e/o mettere a nudo l’atteggiamento integralista di gruppi (nati prevalentemente negli U.S.A.)che vogliono bandire dalle scuole l’insegnamento di Darwin proprio di un supposto creazionismo che non ha NESSUN presupposto scientifico,anche se sette religiose e fedeli invasati (Guccini…grazie!)vorrebbero che si smettesse di raccontare balle su Homo sapiens ,habilis e quant’altro e tornassimo ad un sano Adamo ed Eva .probabilmente iconograficamente più carini (vuoi mettere la meletta..il serpentino,co sti ominacci nerboruti che assomigliano in maniera inquietante a delle scimmie???) Lady Moratti (non faccio battute,sulla scimmia ..ma mi prudono le mani)si è subito accodata al peggio che c’è sul mercato globale,facendo incazzare la comunità scientifica.

La spiegazione evoluzionistica è universalmente accettata dalla comunità scientifica medesima.Esistono delle controversie sulle modalità,su alcune questioni ma non esistono alternative Senza l'insegnamento dell'evoluzionismo darwiniano in biologia ci si capisce ben poco, come tutti i biologi sani di mente in giro per il mondo sanno. Naturalmente ci sono sempre gli eretici: come c'è qualche fisico che non crede nella meccanica quantistica o nella relatività, così c'è anche un piccolissimo gruppetto di biologi che non riconoscono l'evoluzionismo darwiniano. Sono divertenti da leggere per le amenità e le corbellerie scientifiche che dicono e scrivono, ma terribili da incontrare in un pubblico dibattito per la nevrosi e la paranoia che scaricano, cercando di convincere che loro hanno la verità ma non sono capiti dal resto della comunità internazionale.ECCO

Ciao a stasera



 
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Commenti al Post:
EvolutionMoka
EvolutionMoka il 07/11/05 alle 10:48 via WEB
Vorrei che qualcuno di loro mi spiegasse come Caino e Abele hanno mandato avanti la specie umana...:) (per sdrammatizzare) buona giornata!
(Rispondi)
 
 
harpley
harpley il 07/11/05 alle 17:39 via WEB
pensi che avessero dei problemi ad abusare di eva?
(Rispondi)
 
 
 
ossimora
ossimora il 07/11/05 alle 19:20 via WEB
si si ragazzi giusto l'atteggiamento di sdrammatizzare ...concordo,non mi sembra il caso di fare altro
(Rispondi)
 
 
dark44
dark44 il 07/11/05 alle 18:41 via WEB
IGNORANTE!!!
(Rispondi)
 
 
 
ossimora
ossimora il 08/11/05 alle 01:12 via WEB
??????????????????
(Rispondi)
 
webnaufrago
webnaufrago il 07/11/05 alle 11:48 via WEB
Più il livello di oganizzazione è complesso tanto più difficile credere che il caso ne sia il fautore. Credere che la vita abbia origine da ciò che non è vita lo è quasi come credere alle favole. Quasi come credere che il computer sia l'evoluzione del silicio senza che nessuna infelligenza abbia interagito nel realizzarlo.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 07/11/05 alle 19:28 via WEB
http://www.eversincedarwin.org/index_1024.html
(Rispondi)
 
kruunu
kruunu il 07/11/05 alle 12:02 via WEB
Anch'io vado di fretta. Ma proprio non posso esimermi dal dire che bisogna essere sempre molto cauti quando si afferma con tono perentorio alcune "verità". Spesso, la cosidetta scienza ha dovuto sostenere che la scienza precedente si era sbagliato e di grosso. Qui di seguito un piccolo esempio.________________Trascrizione da Panorama, 2.2.1981 L'uomo discende da una scimmia o no? Riesplode la controversia sull'origine delle specie. I "creazionisti" ammettono che non si può provare l'esistenza di un creatore. Ma accusano gli "evoluzionisti" di non aver mai trovato il fossile di un essere in evoluzione. Il mondo e l'uomo sono stati creati con un solo atto, come dice la Bibbia, oppure si sono formati per lenta evoluzione della materia attraverso milioni di anni come sosteneva Charles Darwin? Sembrava che l'antica disputa fosse finita anche perché i principi dell'evoluzione, secondo pensatori laici e cristiani, non erano più considerati in contrasto con le Scritture che potevano essere lette, dicevano, anche in chiave moderna, non più alla lettera. L'esempio classico è quello dei "giorni della creazione" interpretata come sei lunghe ere preistoriche. Invece a 56 anni dal celebre processo contro il maestro americano John Scopes, condannato a cento dollari di multa per aver insegnato le dottrine allora proibite del darwinismo, la polemica si è riaccesa. A mettere sotto accusa il darwinismo con argomenti desunti da recenti dottrine e ricerche scientifiche, sono stati i creazionisti, un agguerrito gruppo di studiosi americani per lo più fondamentalisti, cioè evangelici, che interpretano la Bibbia alla lettera. Subito il movimento creazionista, favorito dal nuovo clima culturale degli Stati Uniti, di fondo antintellettuale, si è diffuso un po' dappertutto. Università famose hanno introdotto nei loro programmi corsi di "creazionismo scientifico", mentre in diversi Stati fra cui Texas e California, si prepara con l'appoggio di Ronald Reagan, la revisione dei libri di testo delle scuole. Se le teorie dell'evoluzione si sono rivelate una semplice ipotesi, insistono i creazionisti, allora bisogna lasciare spazio nei libri di testo anche ad altre ipotesi non meno valide, in primo luogo a quelle della creazione (dopo il processo Scopes, l'evoluzionismo era diventato teoria incontestata in tutte le scuole americane). Ma su che cosa si basa la teoria creazionista? Il darwinismo ha fatto davvero il suo tempo come sostengono i creazionisti? Panorama è andato a chiederlo agli studiosi di San Diego in California che guidano il nuovo movimento e cioè Richard Bliss, scrittore ed educatore, Gary Parker, biologo e Duane Gish, il biochimico che ha collaborato fra l'altro alle ricerche del premio Nobel Vincent Du Vigneaud sulla sintesi di ormoni. * * * Panorama. Allora la teoria dell'evoluzione di Darwin non regge alle più recenti scoperte della scienza moderna come sostengono i creazionisti? Bliss. Non sono soltanto i creazionisti ad affermarlo. Carl Popper, la massima autorità nel campo dell'epistemologia, ha definito il darwinismo "un programma di ricerche basato sulla metafisica" e Julian Huxley, il famoso biologo, l'ha chiamato "una religione senza rivelazione". Panorama. Può spiegarsi meglio? Bliss. L'evoluzione è una dottrina che nessuno è mai riuscito a dimostrare con gli strumenti della scienza e che anzi appare sempre più assurda. Un esempio: tutti gli organismi secondo Darwin si evolvono gradualmente secondo il principio della selezione naturale. Ebbene, a 120 anni da quella teoria, e nonostante i molti sforzi della scienza, non è stato ancora scoperto un solo fossile che documenti la passata esistenza di forme di transizione… Panorama. Che cosa si intende con esattezza per forme di transizione? Parker. Forme di vita per così dire intermedie in cui si possa constatare l'evoluzione di un tratto in un altro: per esempio, il piede di un animale che si trasforma poco per volta in un'ala. Bliss. Eppure queste forme di transizione dovrebbero esistere, secondo Darwin, dal momento che sempre secondo la teoria dell'evoluzione i pesci sono diventati anfibi, i rettili uccelli e così via. Ma l'assenza di forme di transizione è ormai un dato di fatto riconosciuto da tutti. A fare il punto per ultimo sulla questione è stato il paleontologo David Raup del museo di storia naturale di Chicago durante il recente dibattito sul darwinismo. "I cambiamenti che possiamo osservare nei fossili" ha detto "implicano semplicemente delle variazioni all'interno della specie, oltre al fenomeno delle estinzioni". Secondo una tesi dibattuta allo stesso museo di Chicago, molte delle estinzioni delle varie specie animali sono dovute a catastrofi immani. A sopravvivere, secondo alcuni ricercatori, non sarebbero stati i più adatti come diceva Darwin "bensì i più fortunati". Panorama. Ma è proprio vero, per tutti gli scienziati, che non sono state mai trovate nei fossili forme di transizione? Parker. La scoperta più famosa di una ipotetica forma di transizione è stata quella dell'Archaeopteryx definito dai libri di testo delle scuole come "l'anello mancante" fra il rettile e l'uccello con alcune caratteristiche, per esempio i denti, dei rettili e altre, le ali, tipiche invece degli uccelli. Ma gli studi più recenti nel campo della biologia hanno dimostrato che anche gli uccelli hanno capacità embrionali di sviluppare i denti al pari dei rettili. Nulla di strano quindi che una specie di uccello abbia posseduto i denti. Si è potuto stabilire, nel caso particolare dell'Archaeopteryx che questo animale possedeva vere e proprie ali del tutto sviluppate. Era un vero e proprio uccello insomma e non una specie di transizione come hanno definitivamente riconosciuto dopo molti anni, nel 1979, gli zoologi più qualificati. Però la ricerca degli ipotetici anelli mancanti fra le specie continua nonostante tutto. Le riviste scientifiche americane sono piene di immaginarie ricostruzioni di rettili con "zampe piumate" che preludono, secondo loro, allo sviluppo delle ali, e anche di balene con i piedi. I darwinisti insistono che questi animali mitologici devono essere esistiti in qualche tempo remoto… I ricercatori più intelligenti però hanno capito che il darwinismo ha fatto il suo tempo. Stephen Gould, il biologo neodarwinista di Harvard, lo ha ammesso con molta franchezza: "La graduale evoluzione postulata da Darwin è una affermazione aprioristica, frutto dei pregiudizi politici e culturali del 19° secolo". Panorama. Che c'entra la politica? Parker. Lo ha spiegato Karl Marx quando ha osservato ironicamente che l'evoluzione per selezione naturale era un tentativo degli inglesi per trovare nella natura una conferma al loro ordine politico. Con la selezione naturale si potevano giustificare, come poi è avvenuto, anche il colonialismo e il razzismo britannici. Si poteva dimostrare, cioè, che esistevano razze superiori di uomini e razze inferiori. Panorama. Però Gould e i neodarwinisti non dubitano dei principi generali dell'evoluzione che sono un fatto incontestabile, dicono, "come le mele che cadono dagli alberi". Sostengono che essa ha luogo, anche se non è graduale e procede invece a "balzi" con improvvisi e rapidi mutamenti di specie. Razze animali compaiono improvvisamente sulla scena del pianeta e poi scompaiono secondo la nuova teoria degli "equilibri puntualizzati". Bliss. È la cosiddetta teoria dei "mostri speranzosi". Un giorno di colpo il serpente si trasforma, parliamo per assurdo, nella leggiadra colomba. Il sogno dei rettili si è realizzato. Ma come avrà mai fatto? I neodarwinisti non hanno saputo spiegarcelo neanche negli ultimi dibattiti. La teoria dei mostri che sperano nella metamorfosi però non cambia i termini essenziali del problema. Se evoluzione c'è stata, come sostengono i neodarwinisti, essa presuppone delle fasi intermedie. Ma dove sono queste tappe intermedie documentate della metamorfosi? Non certo nei milioni di fossili finora esaminati. Panorama. Alcuni neodarwinisti, come Tom Schopf dell'università di Chicago, sostengono che l'evoluzione può essere lo stesso avvenuta anche se i fossili non lo dimostrano. In pratica possono esserci stati mutamenti nelle parti molli degli animali e nella loro biochimica di cui non resta traccia negli scheletri. Karl Niklas, il paleobotanico della Cornell University, ha trovato foglie del Miocene perfettamente uguali a quelle dei castagni, delle querce e degli aceri dell'era storica. Ma che presentano differenze nella loro biochimica. Bliss. Ipotesi, ancora ipotesi. Panorama. Gli evoluzionisti moderni come Pedro Alberch di Harvard insistono poi che le nuove specie possono emergere non già per lente accumulazioni, bensì in seguito a grosse mutazioni casuali: anche di un singolo gene che controlli però "linee strategiche" di sviluppo. Parker. Ma tutti gli scienziati ormai sanno che le mutazioni vere e proprie osservate finora in natura sono molto rare. Esse risultano per lo più dannose alla specie, non servono quindi al suo progresso postulato da Darwin e inoltre comportano variazioni lievi, nei limiti fissati dal gene. Secondo le più recenti scuole di pensiero americane, esse rappresentano delle semplici fluttuazioni all'interno del sistema genetico. Gish. Repentine riorganizzazioni dell'apparato genetico come quelle previste dalle teorie neodarwiniane risultano poi in contraddizione con tutti i principi noti della genetica. Anche altre recentissime scoperte in questo campo rendono sempre meno credibile la teoria dell'evoluzione. Panorama. Per esempio? Gish. Per esempio la scoperta che la sintesi del DNA avviene in maniera completamente diversa nei vari organismi viventi. La sintesi nelle alghe è del tutto diversa da quella dei funghi, dei vari animali e dell'uomo. Di fronte a queste radicali differenze è impossibile continuare a sostenere la tesi evoluzionistica degli animali con un "antenato comune". Bliss. Insomma esistono tante razze di cani. Ma il cane è stato sempre cane e l'uomo è stato sempre uomo. Né risulta che un cane o un piccione, mettiamo, si sia mai trasformato in un altro animale. Questo perché le specie animali sono state determinate e modellate fin dagli inizi dal creatore, come dice la Bibbia. Nessuno certo è in grado di verificare scientificamente quale delle due ipotesi - evoluzione o creazione - sia giusta. Diciamo però che i dati della scienza moderna sono più congruenti al modello della creazione che non a quello della evoluzione. Panorama. Ma la "parentela" fra le varie specie di animali dimostrata, secondo gli evoluzionisti, da un insieme di dati empirici e scientifici come le similarità morfologiche messe in luce dall'anatomia comparativa… Gish. Con le similarità morfologiche bisogna andarci piano. Ernst Mayr di Harvard, la massima autorità forse nel campo della tassonomia, la scienza delle classificazioni, sostiene ora che tutte le elevate categorie animali inventate dall'uomo, generi, famiglie, ordini, e via dicendo, sono arbitrarie, in quanto le supposte relazioni non sono dimostrabili con esperimenti scientifici. Panorama. Però l'embriologia sembra confermare il processo evolutivo… Gish. L'embrione umano che ricapitola nel suo sviluppo la storia della sua evoluzione attraverso le varie tappe, protozoo, pesce, anfibio, mammifero? Ebbene, alla teoria della ontogenesi, che ricapitola la filogenesi, sono in pochi a crederci ormai. Essa è stata, anzi, apertamente sconfessata come "erronea" e "poco convincente" da importanti ricercatori fra cui Walter Bock, biologo della Columbia University e C. H. Woddington dell'università di Edimburgh nel suo Principles of Embryology, un testo classico. Panorama. Come mai? Gish. L'esempio più famoso di supposte similarità animali è quello delle fenditure branchiali nell'embrione umano durante il cosiddetto stadio del pesce. La maggior parte degli embriologi è arrivata ora alla conclusione che quelle similarità fra uomo e pesce sono del tutto superficiali. L'embrione umano non sviluppa mai le fenditure né, tanto meno, branchie o altre strutture tipiche dei pesci. Un altro esempio è il cuore dell'embrione umano: secondo la teoria della ricapitolazione, la sua forma iniziale dovrebbe essere un singolo "tubo" come quello dei pesci. Si è potuto osservare, invece, che la fase iniziale è un "doppio tubo". Panorama. Gli organi "vestigiali", come il coccige e la ghiandola pineale, che un tempo forse avevano una funzione poi scomparsa, non sono anch'essi un documento dell'evoluzione dell'uomo? Gish. È quello, appunto, che credevano un tempo i seguaci di Darwin. Poi invece si è scoperto che gli "organi vestigiali" cui possiamo aggiungere, per esempio, il timo, la tiroide e le tonsille, hanno ancora funzioni attuali utili all'organismo, o addirittura essenziali. Panorama. Allora se non c'è stata evoluzione della specie, come sostenete voi, non sarebbe neanche vero che l'uomo ha "antenati comuni" con i primati, vissuti come dicono tra i 30 e i 70 milioni di anni fa? Gish. A più riprese, dai tempi di Darwin, gli evoluzionisti hanno creduto di ravvisare in fossili resti di ominoidi, gli ipotetici comuni antenati di uomini e primati, nonché di ominidi, razze simili all'homo sapiens, ma ancora sottosviluppate, subumane. Nel 1932, per esempio, fu scoperto in India un fossile, i frammenti di una mandibola e di alcuni denti, che pareva qualcosa di diverso dall'uomo e dai primati in genere. "Un ominide" fu l'immediata ipotesi dei ricercatori darwiniani. La ragione della supposizione era che i denti incisivi e i canini del fossile erano più piccoli di quelli dei primati moderni. Ma dopo 40 anni di studi sul supposto ominide chiamato Ramapithecus, Robert Eckard, paleontologo dell'università di Pennsylvania, è arrivato alla conclusione, accettata dalla maggior parte dei ricercatori, che "dal punto di vista morfologico, ecologico e del comportamento" il Ramapithecus e altri fossili del genere sembrano essere stati dei primati. Un altro ipotetico antenato dell'uomo è stato considerato fino a poco tempo fa l'Australopithecus, nome attribuito a un considerevole numero di fossili scoperti nell'Africa orientale da diversi paleontologi, fra cui Louis Leakey. Si riteneva, ma non tutti erano d'accordo, che l'Australopithecus fosse vissuto dai due ai tre milioni di anni fa. Si disse che era stato in grado di camminare in posizione eretta come l'uomo e che inoltre aveva usato alcuni strumenti piuttosto rudimentali. Ma dopo anni di studi e di dispute Richard Leakey, figlio di Louis, anche egli paleontologo, ha potuto stabilire che "l'ominide" aveva braccia lunghe e gambe corte, che probabilmente non aveva un comportamento eretto e che il suo cervello era di appena 500 centimetri cubici. Un'altra varietà di primate, insomma. Un altro caso clamoroso è quello dell'Uomo del Nebraska che i paleontologi americani avevano "ricostruito" in base a un dente trovato appunto in quello Stato. Finché fu appurato senza possibilità di dubbio che il dente era appartenuto a un suino. Panorama. E l'Uomo di Neanderthal, non era l'anello di congiunzione fra i primati e l'uomo? Bliss. Effettivamente dei darwinisti hanno creduto per un certo tempo che l'Uomo di Neanderthal fosse una specie di primate. Aveva le ossa frontali sporgenti simili a quelle dei primati e presentava certe altre deformazioni dello scheletro rispetto all'uomo. Finché un gruppo di ricercatori inglesi ha creduto di capire che molte di quelle deformazioni erano dovute all'artrite. Le ricerche hanno poi stabilito che nei suoi 35 mila anni di vita sulla terra, l'Uomo di Neanderthal aveva avuto una dieta poverissima di vitamina D. Di qui l'artrite. Anche altre osservazioni scientifiche hanno confermato che l'Uomo di Neanderthal era davvero un uomo. Coltivava fiori, confezionava arnesi, dipingeva, praticava dei culti, seppelliva i suoi morti. Panorama. Nonostante tutto, però, darwinisti e neodarwinisti insistono che l'evoluzione della specie è un dato di fatto innegabile confermato oltre che dalle scienze biologiche da fisica, geologia e astronomia. Tutto l'universo insomma parla di evoluzione, anche se i suoi meccanismi non sono ancora ben noti. Bliss. Se passiamo alle scienze fisiche ci accorgiamo che anche lì l'ipotesi creazionista è molto più valida di quella evoluzionista. La prova migliore contro la dottrina dell'evoluzione su cui gli scienziati dei due campi continuano a discutere è la seconda legge della termodinamica che può essere enunciata così: "Esiste una generale, naturale tendenza in tutti i sistemi osservati a passare dall'ordine al disordine, e che riflette la dissipazione di energia disponibile per future trasformazioni, la legge dell'entropia in continuo aumento". Insomma, se così si può dire, l'universo con tutte le sue creazioni sembra che tenda a deteriorarsi, a disorganizzarsi, a precipitare forse verso il caos. Un piano inclinato. Di fronte a questa tendenza riconosciuta si pone la tendenza della natura, ravvisata dagli evoluzionisti, a forme sempre più complesse di organizzazione biologica, di sviluppo, di sistemazione e di ordine. E qui sorge una profonda contraddizione che darwinisti e neodarwinisti non hanno saputo mai risolvere. Un loro tentativo di spiegazione è che la seconda legge della termodinamica si può applicare soltanto ai sistemi chiusi. Se invece il sistema è aperto a fonti di energia esterne, allora nel sistema si può determinare e mantenere una complessità a spese dell'energia fornita dall'esterno. Caso tipico, dicono gli evoluzionisti, il nostro sistema solare. Noi, e non soltanto noi, obiettiamo che un sistema aperto non è poi per se stesso condizione sufficiente per generare e mantenere l'ordine, dato che l'energia incontrollata è distruttiva. Gli evoluzionisti più smaliziati se ne rendono conto. George Gaylord Simpson, uno dei più famosi scienziati evoluzionisti, ha ammesso che "una semplice erogazione di energia non è sufficiente per sviluppare e mantenere un ordine". "È come un toro" ha aggiunto "che irrompe in un negozio di porcellane". Se tra l'evoluzionismo e la seconda legge della termodinamica esiste tuttora una contraddizione inconciliabile, lo stesso non si può dire, invece, per il modello creazionista. La degradazione dell'universo, insomma, non risulta incompatibile con l'ordine creato agli inizi da Dio. Panorama. Quali sono allora le conclusioni dei creazionisti? Bliss. Ci vuole una enorme fede per continuare a credere nell'evoluzione. Molta di più di quanta ne occorra per credere alla creazione. A cura di Massimo Conti
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 07/11/05 alle 19:18 via WEB
questi sono i deliri ai quali mi riferivo nel post
(Rispondi)
 
 
snoopy68
snoopy68 il 07/11/05 alle 22:52 via WEB
questo significa essere concreti e sintetici, e soprattutto esaurienti, concorso su un passo: "è come un toro che irrompe in un negozio di porcellane"...ma per favore...
(Rispondi)
 
 
streghella16
streghella16 il 08/11/05 alle 16:31 via WEB
Per Kruunu: abbiamo capito che lei vuol far capire che ha capito qualcosa....
(Rispondi)
 
Hypnos69
Hypnos69 il 07/11/05 alle 12:24 via WEB
Questo è uno di quei classici temi che non hanno una soluzione...ma si sa che gli umani amano perdere tempo ad arrovellarsi su questioni irrisolvibili, invece di concentrarsi sul risolvere con la scienza problemi risolvibili... :-)
(Rispondi)
 
spirito_avventuroso
spirito_avventuroso il 07/11/05 alle 14:32 via WEB
che dire?? ... il buon senso va sempre più a ramengo ... :-) estendendo lo sport (dei politici) di oggi: negare l'evidenza! ... :-)
(Rispondi)
 
CarloLudovico
CarloLudovico il 07/11/05 alle 15:04 via WEB
IO non discendo dalle scimmie. Buona giornata, CL
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 07/11/05 alle 19:22 via WEB
beh ma le scimmie sono tenere ,pensa se tu discendessi da un tipetto che per una mela si gioca il paradiso eterno....
(Rispondi)
 
 
 
CarloLudovico
CarloLudovico il 07/11/05 alle 20:26 via WEB
il Paradiso è eterno per definizione ;-) E comunque il tipetto, se non ricordo male, diede retta a una donna ... Buona serata, CL
(Rispondi)
 
Bert.Camembert
Bert.Camembert il 07/11/05 alle 15:40 via WEB
Il problema nasce semplicemente dal fatto che gli Abitanti di Questo Pianeta hanno bisogno di rassicurazioni, e hanno così fatto della Scienza una Religione, così la Religione ha vita facile nel pretendersi Scienza. :)
(Rispondi)
 
 
Bert.Camembert
Bert.Camembert il 07/11/05 alle 15:46 via WEB
PS: e ODIO i Kings, per ragioni esogene, anche se continuo ad ascoltarli, per una coazione a ripetere dovuta in principio alla loro grazia. Anche ora, e sto odiando anche te, per questo.
(Rispondi)
 
 
 
ossimora
ossimora il 07/11/05 alle 19:17 via WEB
li ho sentiti live quest'estate e con uan seratina calda e stellata sono stati uan piacevole ri-scoperta..mi dispiace che tu mi odi,io nO
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 07/11/05 alle 19:22 via WEB
il peggio è quando la religione è scienza coscienza e conoscenza..un vero incubo
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 07/11/05 alle 19:31 via WEB
NON SEMPLIFICARE TROPPO http://www.eversincedarwin.org/index_1024.html
(Rispondi)
 
harpley
harpley il 07/11/05 alle 17:43 via WEB
ma anche considerando che darwing si sbagliasse: quale religione avrebbe ragione?
(Rispondi)
 
dark44
dark44 il 07/11/05 alle 18:45 via WEB
Una fitta rete di gallerie fu scavata nel fango da esseri vermiformi, più di un miliardo di anni fa. Quel fango, con tutte le sue gallerie intatte, è arrivato fino a noi, trasformato in un materiale solido, simile ad arenaria. Scoperto alcuni mesi fa, si trova a Chorhat, nel cuore dell’India, ed è considerato un reperto rivoluzionario. E’ grazie a questo pezzo di roccia, infatti, che si può oggi riscrivere la storia dell’evoluzione e ricostruire l’identikit dei nostri più antichi antenati pluricellulari. Erano ciechi, spaghettiformi, ma provvisti di lingua e già abbastanza spediti nei. Ed erano più antichi di mezzo miliardo di anni dei più vecchi fossili pluricellulari che si conoscano, gli invertebrati marini di Ediacara e Burgess comparsi in Australia e Canada 600 milioni di anni fa. Guardandoli, viene da chiedersi se è davvero possibile, come sostiene la teoria dell’evoluzione, che da questi vermi siano nati i pesci e gli anfibi, i rettili, i dinosauri, gli uccelli e i mammiferi (tra cui animali grandi tre volte gli attuali elefanti) fino all’uomo.
(Rispondi)
 
dark44
dark44 il 07/11/05 alle 18:46 via WEB
Gli attuali esseri viventi? Sono macchine da sopravvivenza, progettate da colonie di geni. E i geni ricordano i rematori di una barca in gara con altre imbarcazioni. Quando poi la barca affonda, loro si sono già allontanati, per andare a remare su altre barche. In altre parole: i corpi muoiono, ma i geni sopravvivono con la riproduzione e vanno a progettare nuovi corpi. E proprio questa "smania d’immortalità" dei geni a far mutare le specie. A esserne convinto è il britannico Richard Dawkins, ideatore della teoria detta del "gene egoista". Ma la congiura dei geni non toglie ogni spazio all’individuo. I geni progettano le reazioni generali all’ambiente, ma nelle situazioni concrete è pur sempre la centrale-individuo a decidere. Non tutti gli esperti sono d’accordo con lui. E oggi è in corso un duro confronto fra scuole diverse. Ecco i punti di vista più importanti. «Con un’avvertenza», dice Aldo Zullini, dell’università di Milano. «Hanno ragione un po’ tutti, perché l’evoluzione si può vedere da angolature diverse».
(Rispondi)
 
dark44
dark44 il 07/11/05 alle 18:47 via WEB
Il rapporto geni-ambiente è importante, ma la cultura ha altrettanto peso. A sostenerlo sono i coevoluzionisti, che fanno notare come anche molte specie animali sappiano tramandare per apprendimento usi e scoperte di strumenti rudimentali. Nell’uomo ci sono non poche prove dell’evoluzione parallela guidata sia dai geni sia dalla cultura. Per esempio, sono bastate 300 generazioni in cui gli adulti non bevevano latte per motivi culturali per far perdere ad alcune popolazioni asiatiche la capacità enzimatica di digerirlo. Di più: la cultura preistorica nomade avrebbe ancora voce, per via genetica, nell’uomo moderno. Qualche esempio? Il piacere di viaggiare, per cominciare, ma soprattutto il fatto che se contiamo le persone di cui ci fidiamo davvero, scopriamo che non sono più numerose dei giocatori di una squadra di calcio: non più comunque del numero ideale di un gruppo di cacciatori e raccoglitori. Comportamenti consolidati in centinaia di migliaia di anni non possono essere scalzati da 5 mila anni di civiltà agricolo-industriale. Anche alcuni animali confermano l’esistenza di una co-evoluzione geni+cultura. Per esempio, una ricerca condotta dall’università canadese fra i capodogli e le orche, entrambi cetacei molto sociali che vivono in gruppi matrilineari, ha scoperto che gli individui delle due specie hanno i DNA quasi identici (sono 10 volte più simili tra loro di quanto avvenga tra gli altri cetacei). Come si spiega? L’ipotesi è quella di una ‘selezione culturale": le due specie condividono infatti metodi di caccia, rotte migratorie e possibilità di comunicazione con suoni ad alta frequenza. Orche e capodogli sarebbero insomma diventati sempre più simili geneticamente perché avevano schemi di vita simili.
(Rispondi)
 
dark44
dark44 il 07/11/05 alle 18:47 via WEB
E’ appena uscito l’ultimo libro di Niles Eldredge, "Ripensare Darwin", che ripropone la teoria degli "equilibri punteggiati". Secondo questa visione, l’evoluzione non procederebbe per gradi, ma alternerebbe lunghi periodi di stasi ad improvvise accelerazioni durante le quali comparirebbero le nuove specie. Un’idea confortata dalla mancanza - nei reperti fossili - di molti anellidi congiunzione: se l’evoluzione è come una catena, insomma, perché non si riesce a ricostruirne ogni passaggio? I primi pipistrelli di 50 milioni di anni fa sono per esempio già formati come tali e non si vedono elementi di transizione da specie precedenti. In molti gruppi di trilobiti e altri organismi marini, ci sono specie che durano anche 7 milioni di anni cambiando pochissimo. Poi si estinguono, e al loro posto i paleontologi trovano animali diversi. Eldredge critica anche l’egoismo genetico di Dawkins: in natura, sostiene, non esiste solo l’imperativo della continuazione della specie. Gli animali pensano soprattutto a restare vivi loro stessi.
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dark44
dark44 il 07/11/05 alle 18:48 via WEB
Una conferma a quest’idea arriva dalle osservazioni di Elisabeth Verba, della Yale University, sull’identità "ecologica" delle specie. Alcune sono eclettiche (come l’impala, che mangia molte qualità di piante e dipende poco dall’acqua), altre sono specializzate (come alcuni gnu che si nutrono solo di vegetali selezionati ed evitano la stagione secca con rischiose migrazioni). In una stessa regione, le specie specializzate arrivano ad essere 10 volte più di quelle generaliste, perché sfruttano al meglio l’ambiente. Ma di fronte a crisi biologiche rimangono spiazzate e si estinguono. Le specie generaliste riescono invece ad adattarsi. Ecco perché, per esempio, si sono estinti gli specializzati dinosauri. Ed ecco perché sono sopravvissuti i mammiferi, che a quei tempi erano rappresentati tutti da specie generaliste. In effetti l’evoluzione sembra ripartire sempre dai generalisti: all’inizio lo erano anche i dinosauri.
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dark44
dark44 il 07/11/05 alle 18:48 via WEB
Secondo Stephen Gould, l’evoluzione è così caotica che quasi tutti i suoi frutti sono condizionati dal caso. Un esempio per tutti: circa 550 milioni di anni fa, nell’attuale Canada, erano presenti i capostipiti di tutti i gruppi principali di artropodi: i trilobiti (oggi estinti), i crostacei, i chelicerati (comprendenti ragni e scorpioni) e gli unirami (di cui fanno parte gli insetti). E oltre a questi c’era una folla di altri organismi: animali da fantascienza come l’Opabinia, con 5 occhi e un solo arto frontale munito di tenaglia. Oppure come l’Anomalocaris grosso predatore con bocca circolare. In totale c’erano 15 phyla (cioè gruppi-base), che potevano dare origine a intere ramificazioni del tutto nuove della vita, e che invece si sono estinti a causa di una grande crisi biologica.
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dark44
dark44 il 07/11/05 alle 18:55 via WEB
(Roma, 28 aprile 2004) Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, in seguito alle polemiche di questi giorni sull'insegnamento delle teorie evoluzionistiche nelle scuole elementari e medie, precisa: "Con la riforma della scuola che stiamo attuando non esistono più programmi rigidi, ma Indicazioni nazionali che fissano principi fondamentali di insegnamento, lasciando ai docenti la libertà di adattare i percorsi educativi al contesto in cui operano e al quadro psicologico degli allievi. Non corrisponde assolutamente a verità che il Ministero abbia escluso dall'insegnamento nella scuola primaria di primo e secondo grado le teorie evoluzionistiche. La discussione delle teorie darwiniane, fondamento della moderna scienza biologica, è assicurata nella formazione di tutti i ragazzi dai 6 ai 18 anni, secondo criteri didattici graduali. Voglio a questo proposito ribadire che obiettivo principale della Riforma della scuola è proprio quello di creare coscienze libere, sviluppando il senso critico degli allievi sin dai primi anni del percorso scolastico. Vogliamo assicurare ai nostri ragazzi, sotto la guida degli insegnanti, una pluralità di fonti e di opinioni, in modo che attraverso il confronto possano formarsi una propria coscienza critica. Vogliamo stimolare alla conoscenza tutti gli allievi, dai più piccoli agli studenti delle superiori, in modo che possano formarsi una personalità responsabile basata su principi, valori, stili di vita e comportamenti consapevoli, fondati sul rispetto degli altri e aperti al confronto. Proprio per rafforzare questi principi nel merito specifico dell'insegnamento delle teorie dell'evoluzione, alla luce anche del dibattito di questi giorni, ho nominato oggi una Commissione di studio che lavorerà con me per dare precise indicazioni che costituiranno la base di tutti i percorsi educativi. La Commissione è presieduta da Rita Levi Montalcini, senatore a vita e Premio Nobel per la Medicina, ed è composta da Carlo Rubbia, Nobel per la Fisica, Roberto Colombo, professore di Neurobiologia e Genetica all'Università Cattolica Sacro Cuore di Milano e Vittorio Sgaramella, professore di Biologia molecolare all'Università della Calabria".
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ossimora
ossimora il 07/11/05 alle 19:26 via WEB
non volevo entrare in polemica ,mi dispiace ma su questo qualche certezzina ce l'ho ..ma a proposito di questo debbo dirti che purtroppo le parole che hai riportato sono del tutto false..si la commissione dovveva esserci ma non è mai e dico MAI partita effettivamente ..le solite parole non segiìuite dai fatti di questo esecutivo..come i soldi alle scuole..etc etc etce
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dark44
dark44 il 07/11/05 alle 19:00 via WEB
e comunque l'evoluzionismo è una "ipotesi"... e non provate a contraddirmi. :)
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ossimora
ossimora il 07/11/05 alle 19:29 via WEB
no no tranquillo http://www.eversincedarwin.org/index_1024.html
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dark44
dark44 il 07/11/05 alle 19:03 via WEB
Dai nuovi programmi della Scuola media è scomparso l´insegnamento della "Teoria dell´evoluzione delle specie". L´elenco degli argomenti da trattare non comprende più "L´evoluzione della Terra", la "Comparsa della vita sulla Terra" la "Struttura, funzione ed evoluzione dei viventi" e "L´origine ed evoluzione biologica e culturale della specie umana" I programmi pubblicati nel decreto legislativo del 19 febbraio 2004 non contengono tracce della storia evolutiva dell´uomo né del suo rapporto con le altre specie. Il mancato apprendimento della teoria dell´evoluzione per dei ragazzi di 13-14 anni, rappresenta una limitazione culturale e una rinuncia a svilupparne la curiosità scientifica e l´apertura mentale. E´ senz´altro giusto spiegare che il Darwinismo e le teorie che ne sono conseguite hanno lacune da colmare e presentano problemi insoluti, ma non si può saltare completamente l´anello che lega passato e presente della nostra specie. Chiediamo dunque al Ministero dell´Istruzione di rivedere i programmi della scuola media, colmando una dimenticanza dannosa per la cultura scientifica delle nuove generazioni. Carlo Bernardini - Dip. di Fisica La Sapienza e Infn Edoardo Boncinelli - Scuola Int. Sup.StudiAvanzati,Trieste Luigi Luca Cavalli Sforza - Univ. di Stanford Bruno Dallapiccola - Ist. Mendel, Roma Ernesto Di Mauro - Genetica molecolare, La Sapienza. Dir. Fond. Cenci Bolognetti Renato Dulbecco - Nobel per la medicina Margherita Hack - prof.ssa emerita di Astrofisica, Trieste Giuseppe Novelli - docente di Genetica Umana, Tor Vergata Franco Pacini - dir. Osservatorio di Arcetri Massimo Pettoello-Mantovani - prof. di Pediatria, Foggia e New York Alberto Piazza - docente di Genetica Umana, Torino Pier Franco Pignatti - presid. Soc. italiana di Genetica Umana
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dark44
dark44 il 07/11/05 alle 19:04 via WEB
Avete notato la frase: "E´ senz´altro giusto spiegare che il Darwinismo e le teorie che ne sono conseguite hanno lacune da colmare e presentano problemi insoluti".
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ossimora
ossimora il 07/11/05 alle 19:30 via WEB
si si ,anche ai tempi di galileo era più o meno lo stesso
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dark44
dark44 il 07/11/05 alle 19:06 via WEB
Carissimi, il medioevo siete voi. :) P.S. Nella bibbia ci sta scritto "Dio Creò L'uomo".... e non Dio creò un uomo. Prima di aprire la boccca per sfoggiare la vostra ignoranza almeno informatevi.
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ossimora
ossimora il 07/11/05 alle 19:28 via WEB
come mai ?
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ossimora
ossimora il 07/11/05 alle 19:28 via WEB
CHI L?HA SCRITTA LA Bibbia?
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ossimora
ossimora il 08/11/05 alle 01:14 via WEB
mi dai del voi?OIBO
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ossimora
ossimora il 08/11/05 alle 01:18 via WEB
e dovrenno farlo sulla BIBBIA??????
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ossimora
ossimora il 07/11/05 alle 19:16 via WEB
http://www.eversincedarwin.org/index_1024.html No comment
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odisseo67
odisseo67 il 07/11/05 alle 19:57 via WEB
Secondo me Darwin era un onesto scienziato. Quello che scrisse ed elaborò fù frutto di un percorso sperimentale e di osservazione oggettivo. Poi la gente ha cominciato a mescolare riso e fagioli e sono nati i conflitti.
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ossimora
ossimora il 07/11/05 alle 20:00 via WEB
ma i conflitti non esistono se non nella testa di chi cerca di fare del revissionismo cieco ed acefalo,nessun biolologo (mi ripeto)ahimè,può fare a meno della teoria evoluzionista per i suoi studi!BASTA.
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dark44
dark44 il 07/11/05 alle 20:14 via WEB
Giuseppe Sermonti spiega i limiti dell’evoluzionismo Giuseppe Sermonti genetista L’evoluzionismo darwiniano ha due fondamenti: la “variazione casuale” (oggi“mutazione”) e la “selezione naturale” di quelle variazioni. Jacques Monod espresse efficacemente i due concetti nel titolo famoso della sua opera, “Il Caso e la Necessità” (1969), traendo i due termini da una frase di Democrito (IV sec. a.C.): “Tutto ciò che esiste al mondo è frutto del caso e della necessità”. Nel titolo della sua “Origine delle Specie” Darwin attribuiva le origini alla Selezione Naturale “ovvero la prevalenza delle razze favorite”, così che l’evoluzione divenne per un po’ sinonimo di selezione naturale. Ma Darwin stesso finì con l’ammettere di averle dato troppo peso e che quello era stato “uno dei più grandi sbagli (oversights) trovati nel mio lavoro.”Anche la scienza del Novecento ha raggiunto la conclusione che la selezione naturale poco o nulla ha a che fare con la nascita delle specie. E il Caso è tornato protagonista. A due millenni e mezzo da Democrito e un secolo e mezzo da Darwin, sta tornando a montare negli Stati Uniti la disputa tra sostenitori e oppositori del darwinismo,iniziata ottant’ anni fa col famoso “processo alle scimmie”. In molti Stati si discute se il darwinismo sia l’unica teoria della vita da insegnare nelle scuole, o gli si possa opporre qualcos’altro. Si tratta di una contesa filosofico-religiosa più che di un dibattito scientifico. I darwinisti semplicemente negano la qualifica di scientifico a qualunque pensiero che si opponga al loro credo e lo derubricano a bigotteria, rifiutando di mescolare scienza e religione, come vuole il Primo Emendamento della Costituzione americana. Sono stato qualche mese fa in Kansas per partecipare a una “testimonianza” sul problema dell’insegnamento dell’evoluzione nelle scuole medie: i darwinisti semplicemente non si sono presentati. Per me, il motivo del loro rifiuto, che si è ripetuto in altri Stati, è una diffusa insicurezza che sta invadendo il campo evoluzionista. Questo si trova infatti con una teoria confusamente definita, che prende corpo solo nella contrapposizione alle pretese dei suoi oppositori. Messa da parte la struggle for life spenceriana, il darwinismo ha perso la sua carica romantica per trasformarsi in un esistenzialismo irreligioso. Non è una teoria del progresso, non è una teoria dell’adattamento, forse non è altro che la teoria del cambiamento senza senso. Questa conclusione anarchica affascinò gli evoluzionisti di metà Novecento. All’inizio del secolo XX il darwinismo era andato in seria crisi, per difetto di un processo che ne spiegasse il meccanismo. Era nel contempo emersa la nuova scienza della genetica mendeliana. Questa si pose subito in contrasto con l’evoluzionismo,perché era la scienza della ordinata “stabilità” matematica della vita (nell’orto di un convento), in contrasto con il caotico disordine della natura selvatica, affidata al Caso cieco. Negli anni Trenta si arrivò alla cosiddetta Teoria Sintetica dell’Evoluzione,che rappresentò un compromesso tra evoluzionismo e genetica. L’evoluzione si ridusse così allo studio della variabilità genetica all’interno delle popolazioni, un fenomeno minore che nulla spiegava dell’Origine delle Specie (microevoluzione), e tanto meno della fondazione dei grandi gruppi (macroevoluzione). Alla base della emergenza delle forme rimase il Caso, cioè il nulla. E’ del 1969 questa asserzione di Monod, che così stabiliva la base dell’ideologia evoluzionista: “… soltanto il Caso è all’origine di ogni novità, di ogni creazione nella biosfera. Il caso puro, il solo caso, libertà assoluta ma cieca, alla radice stessa del prodigioso edificio dell’evoluzione.” E l’uomo? “Il nostro numero è uscito alla roulette,” risponde Monod. Queste sbarazzinate di un “americano” a Parigi sono diventate la bibbia laica della biologia. Ogni tentativo di dare una regola,una geometria, un significato alla vita è stato bollato come animismo, vitalismo o creazionismo. Per trent’ anni gli avversari del paradosso di Monod si sono impegnati a opporre la improbabilità astronomica che le strutture biologiche, anche le più semplici,fossero frutto del caso. Affidare la complessità biologica al caso, si disse, era come sostenere che la Divina Commedia derivasse dall’Iliade per cambiamenti accidentali di una lettera per volta, o che Notre Dame si fosse formata per l’accumulo casuale di mattoni vaganti sulla Senna. Duemila anni fa Cicerone aveva affermata l’impossibilità che un solo verso di Ennio si potesse formare pescando a caso una quindicina di letterine. Forse già presagiva la follia di due millenni dopo. A questo punto penso stia divenendo chiaro che, se vi è una dottrina che non rientra nei parametri di una teoria scientifica, quella è proprio il darwinismo. Manca di una formulazione convenuta, non si esprime in leggi articolate, non si espone alla confutazione popperiana. W. T. Thompson F. R. S. ha affermato severamente nell’introduzione a una edizione centenaria de “L’Origine delle Specie” di Darwin:“Questa situazione dove uomini si riuniscono a difesa di una dottrina che non sono capaci di definire scientificamente, e ancor meno di dimostrare con rigore scientifico… è anormale e indesiderabile nella scienza”. Karl Popper ha dichiarato espressamente che la teoria di Darwin non è “scientifica” perché non può essere falsificata. E Giuseppe Montalenti, più esplicito: “Anche se tutte le particolari teorie escogitate da Darwin… risultassero infondate o false”, la “verità” dell’evoluzionismo rimarrebbe. Sia nel mio recente viaggio a Seattle e in Kansas, che nella lettura della stampa americana e italiana, ho trovato una paurosa povertà di argomenti pro Darwin. Questi riguardano la tesi minore, cioè quella selezione che Darwin ammise di aver sostenuto per una svista. L’esempio d’obbligo di mutazione-selezione è la resistenza agli antibiotici. Ma ai microbiologi è ben noto che quella resistenza non è dovuta a una mutazione, ma alla “infezione” a opera di una particella (proveniente da altro ceppo se non da altra specie) che trasporta un gene per la resistenza. I resistenti per mutazione ci sono, ma sopravvivono in presenza dell’antibiotico e cedono subito in sua assenza: non sono un miglioramento. A volte viene riesumata la storia del “melanismo industriale”, cioè della falena nera che si nasconde agli uccelli predatori sulla cortecce annerite dalla fuliggine: ipotesi contraddetta da troppe esperienze: le falene non frequentano i tronchi, la varietà nera permane dopo che il “clear air act” ha eliminato la fuliggine. Batteri resistenti e falene nere, che povero repertorio a difesa! L’ultima risorsa a sostegno del darwinismo è la fabbrica di un avversario di comodo: chiunque tenti di attribuire alla natura qualche regola, qualche progetto, qualche disegno è messo fuori causa, tacciato di medievale “creazionismo.” Le ragioni del darwinismo sono i torti dei suoi oppositori! (un po’ come in Italia dove gli argomenti della sinistra si risolvono nelle accuse a Berlusconi). La battaglia contro l’assolutismo darwiniano è capeggiata negli Stati Uniti dal “Discovery Institute” di Seattle, che oppone al “Caso” il “Progetto Intelligente” (Intelligent Design). Non si tratta, a mio avviso, di una teoria alternativa alla teoria dell’evoluzione. E’ la rivendicazione della presenza, nei territori della vita, di legalità, di propositi, di geometrie, di regole,e, per Dio!, di qualche grazia e significato. La vita fatta a caso rifiuta gusto e bellezza, perché troppo umane e sconosciute nelle oscurità del Caos. Fatemi ricordare questo aneddoto: una signora (scettica) chiede al marito: “Se in un punto sperduto dell’universo si radunassero per caso alcune foglie e, ancora per caso, esse incontrassero un pugno di cristalli di sale, e goccioline d’olio e d’aceto… non ne verrebbe un’insalata?” “Sì, cara, ma non buona come la tua.”
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ossimora
ossimora il 07/11/05 alle 20:04 via WEB
e poi sentite bene se qualcuno ha bisogno di credere che un dio buono e bravo ha creato l'esistente ,che adamo ed eva hanno mangiato la mela e poi sono finiti nella cappella sistina e nei disegnini dei bambini con l'arca di noè e caino e abele e il paradiso terrestre e tutto il resto...va bene così:Ognuno è padrone di pensare ciò che vuole.
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dark44
dark44 il 07/11/05 alle 20:14 via WEB
Tu su queste cose sei una emerita ignorante e non puoi permetterti di parlarne. Le cose che dici riguardo la bibbia sono assurde... Tu tratti i Cristiani peggio di come la Chiesa tratto GAlileo. Non ti fa onore questo.
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dark44
dark44 il 07/11/05 alle 20:12 via WEB
http://www.swif.uniba.it/lei/scuola/filosofi/12_6/6_BARRAI.PDF_____http://www.giovannidesio.it/articoli/darwin.htm____http://www.cgilscuola.it/forum/rassegna/topic.asp?MsgView=1&forum_id=20&topic_id=14832_____
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kruunu
kruunu il 07/11/05 alle 20:17 via WEB
Mia cara Antonia, ti avevo avvisata: sii più cauta. La tua ultima uscita è poco elegante e bisognerebbe dare atto che il contributo dei tuoi commentatori è stato perlomeno onesto e non privo di argomenti. Ti citi sempre i biologi, quasi che fossero tutti a sostegno della "teoria" (una teoria che diventa verità non è mai scientifica se non verificata)dell'evoluzione. Non lo voglio fare io, ma dovresti sapere che il numero degli scienziati creazionisti sono pari o più numerosi degli evoluzionisti. Come la mettiamo? Disse Einstein: se discendiamo dalle scimmie, non fatelo sapere in giro. (lui, ha sempre avuto seri dubbi sull'evoluzionismo). Con affetto. kruunu
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ossimora
ossimora il 07/11/05 alle 20:19 via WEB
beh,non mi sembrava di aver urtato delle sensibilità,evidentemente l'ho fatto.Mi scuso per questo ,ma non posso venire meno alle mie convinzioni e sono stata "VELLICATA" da un affermazione e ho semplicemte detto ciò che pensavo.per quello ch riguarda l'ignoranza è verissimo:SO DI NON SAPERE e quindi indago,sono curiosa ,studio e sono capace di indignarmi
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dark44
dark44 il 07/11/05 alle 20:21 via WEB
Le cifre danno solo una pallida idea del tipo di problema che sorge quando si vuole assegnare al caso la genesi e la complessità del mondo vivente. Basta supporre, per esempio, che i geni interessati alla novità siano 6 anzichè 5, perché la certezza della comparsa di un mutante risulti di 1 su 100 miliardi di miliardi di anni! Dato che la cosmologia più recente assegna all'Universo una età di circa 20 miliardi di anni si può ritenere assurda ogni ipotesi che faccia ricorso al caso come a fonte di variabilità vantaggiosa, sia in ambiente pre-vivente che in ambiente vivente. di Luciano Benassi Il 19 aprile 1882, compiuti da poco i settantatré anni, Charles Robert Darwin moriva nella sua casa di Down, nel Kent. Gli sopravvivevano la moglie Emma, sette dei suoi dieci figli, una mole notevole tra libri, articoli e memorie scientifiche; ma il suo nome sarebbe rimasto indissolubilmente legato a una delle maggiori mistificazioni della storia della scienza e della cultura occidentale: la teoria della evoluzione.Il primo inganno evoluzionistico: il ruolo della selezione naturale Spiega Salet che la reale variabilità del mondo vivente può riassumersi nella seguente proposizione: "Gli organismi si modificano a caso. Ogni modificazione (mutazione) che corrisponde al MIGLIORAMENTO di un organo è automaticamente selezionata" (33). Ed ecco, invece, ciò che gli evoluzionisti, al seguito di Darwin, continuano a insinuare: "Gli organismi si modificano a caso. Le modificazioni (mutazioni) che corrispondono all'APPARIZIONE di una nuova funzione (e quindi, in senso lato, di un nuovo organo) SONO automaticamente selezionate" (34). Le due proposizioni, come si vede, differiscono per le parole scritte in maiuscolo: > "mutazione", che era singolare, è diventata plurale; > "miglioramento" è diventato "apparizione". Il secondo inganno evoluzionistico: il tempo necessario alla evoluzione Fino dai tempi di Darwin, ancora prima di individuare nelle mutazioni la fonte della variabilità del mondo vivente, i biologi avevano intuito le connessioni tra matematica ed evoluzione, ma nessuno tentò mai di impostare rigorosamente il problema (37). Ancora oggi l'atteggiamento evoluzionistico è quello di una certa "sufficienza": avendo avuto a disposizione un periodo dell'ordine di due miliardi di anni, si ritiene sostanzialmente inutile chiedersi cosa sia possibile o impossibile per la evoluzione in un tempo tanto lungo. Basta attendere: il tempo compirà da solo il miracolo della creazione della vita e della sua trasformazione. Ma non sarà un'attesa inutile? A fronte di affermazioni gratuite e non provate, Salet dimostra che la formazione casuale di un organo nuovo, anche modesto, richiederebbe periodi di tempo di durata inimmaginabile, che, espressi in anni, sarebbero dell'ordine di 10 seguito da parecchie centinaia o migliaia di zeri. E SE VOLETE VI POSTO ANCHE I CALCOLI MATEMATICI.
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ossimora
ossimora il 08/11/05 alle 01:16 via WEB
carina queta ,davvero il caso...
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dark44
dark44 il 07/11/05 alle 21:01 via WEB
e smettetela voi comunisti di mangiare i bambini e di costruire muri. Smettetela di far diventare i vostri cittadini spie dei loro vicini, smettetela di costruirvi le vostre atomiche, smettetela di uccidere i vostri nemici, smettetela cazzo e non criticate chi spia, chi costruisce atomiche, chi uccide...
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ossimora
ossimora il 08/11/05 alle 01:17 via WEB
ho appena mangiato un ghiacciolo all'amarena..ma l'ho fatto solo perchè il uo colore rosso mi ricordava quello di bambini grassocci..era ottimo
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dark44
dark44 il 07/11/05 alle 21:10 via WEB
Cambogia, Vietnam. Ma anche il Laos. E prima ancora, ovviamente, la Cina, Mao Tse-tung (1949). E ovviamente, Cuba, Fidel Castro. Il Che (1958). Senza scomodare la madrepatria Russia, "il paradiso dei lavoratori", quel paradiso dove - complice anche l'attiva partecipazione del PCI e di Togliatti in persona - il numero di comunisti italiani finiti e morti in lager sovietici è ben maggiore di quello che ha perso la vita nelle prigioni o per effetto della repressione fascista. Un'intera generazione - quella che oggi guida la sinistra - ha esaltato, e in parte tuttota esalta, rivoluzioni, nomi e date di questo genere. Di quel genere che impone di contare i morti a milioni, a decine di milioni, e che rende estremamente difficile non credere all'inferno. Sappiamo ampiamente la sinistra è sì antifascista, ma non è contro il totalitarismo, contro quel fenomeno nefasto che ha funestato il secolo scorso e che consiste nell'assoggettamento della persona umana allo Stato e all'ideologia di cui esso si fa espressione, al fine di realizzare l'uomo nuovo e la società perfetta. E SMETTETELA DI SCIOPERARE... LA NOSTRA ECONOMIA VA GIA' A PEZZI.
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dark44
dark44 il 07/11/05 alle 21:15 via WEB
Chiudo adesso, anche perchè vedo che la comunità del blog si è ammutolita. Non siate sempre "contro" perchè è una moda la vostra, sappiate cogliere il buono da ogni persona e da ogni idea, io lo faccio con voi. C'è del buono in voi, tanto, più dei cattolici e dei buddisti, ma non siate totalitari, non giova a nessuno e tantomeno alla nazione, se ancora ci credente in una nazione.
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CarloLudovico
CarloLudovico il 07/11/05 alle 22:38 via WEB
posso dire una cosa?
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dark44
dark44 il 07/11/05 alle 22:45 via WEB
:))))
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dark44
dark44 il 07/11/05 alle 23:17 via WEB
Una ragazzina chiede alla mamma: - Mamma, cos'è l'amore? - L'amore? L'amore è per esempio incontrare un ricco signore che ti porta in un albergo di lusso a Venezia, che ti fa fare un giro in gondola, che ti porta a mangiare in un bel ristorante a piazza San Marco, che ti compra una macchina, che ti compra un appartamento a Parigi e una villa in Costa Azzura, che ti compra una collana di diamanti e annelli d'oro, questo è l'amore. - Mamma! E dove sono i sentimenti, il desiderio, i batticuori, il primo appuntamento, il primo bacio????? - Queste sono cazzate che si sono inventati i comunisti per trombare gratis.......
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webnaufrago
webnaufrago il 07/11/05 alle 23:41 via WEB
Non credevo che con un semplice commento ti avrei stimolata a scrivere un post in merito a questo argomento. Ho visitato il sito a cui mi hai indirizzato ma non ho trovato nulla di nuovo che già non conoscessi sul tema. Sono un evoluzionista pentito. Credevo che l'evoluzione potesse spiegare l'esistenza della vita ma non è così. Le prove a sostegno di un progetto intelligente sono molte di più rispetto a quelle che dovrebbero documentare l'evoluzione e non è vero che tutta la comunità scentifica accetta l'evoluzionismo come un fatto... Man mano che l'uomo avanza in conoscenza sono sempre di più gli scienziati che riconoscono un disegno intelligente dietro tutto ciò che è vita. Quando l'uomo riuscirà a realizzare dalla materia inanimata un semplice filo d'erba in grado di replicarsi trasmettendo il proprio codice genetico avrà dimostrato che l'evoluzione è un fatto... fino a quel giorno sarà solo ciò che è... una semplice teoria. Credere che l'evoluzione sia scienza equivale a sostenere che tutte le parole scritte in questo post con i relativi commenti che ne sono derivati non siano altro che il risultato della digitazione casuale di una serie di tasti che hanno prodotto queste parole ignorando le menti che tali pensieri (per quanto si possano considerare discutibili) hanno concepito. A proposito, sei sicura che fosse proprio una mela il frutto di cui parla la bibbia? Se vai a verificare avrai un'altra sorpresa... pensa un po' quante cose vengono dette senza verificarle che poi non risultano vere! ^__*
(Rispondi)
 
 
dark44
dark44 il 07/11/05 alle 23:45 via WEB
Basta semplicemente informarsi prima Mo faccio pure io quella faccina aspe' ^__*
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 08/11/05 alle 01:20 via WEB
lo so ma ti giuro e spergiuro che poteva essere anche un fico d'india ,pur piacendomi pezzi letterariamente adffascinanti del libro in questione non lo uso per scopi scientifici
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Bert.Camembert
Bert.Camembert il 08/11/05 alle 00:05 via WEB
Ma sono i commenti ad un post, o una emeroteca? :D
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ossimora
ossimora il 08/11/05 alle 00:10 via WEB
Bert..o Bert...
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Bert.Camembert
Bert.Camembert il 08/11/05 alle 00:59 via WEB
Sì...? :)
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 08/11/05 alle 01:12 via WEB
dilagherei
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ossimora
ossimora il 08/11/05 alle 00:09 via WEB
Ho scritto il post di stamane nell'onda ossimorica del post di ieri..tutto questa valanga di copia ed incolla selvaggi è illeggibile da diversi punti di vista1)-Ti toglie la vista 2) Si da per scontato che la sottoscritta sia una parvenue dell'argomento e che ne abbia parlato (con parole sue peraltro giusto perchè ama scrivere (vero) (che amo crivere)3)Io ho linkato un sito (piuttosto prestigioso) ed ho lasciato alla curiosità personale la voglia o no di avventurarsi,senza fare mia direttaemnte nessuna scarica ...logorroica 4)Questa reazione ha consolidato in me diverse cose che pensavo,una per tutte PANORAMA è un "giornale",graziosamente "libero".Potrei andare avanti ma non ne ho più voglia ,la cosa era iniziata bene ...con un pò di leggere battute ma la cosa ha preso un andazzo che non mi diverte più quindi a questo punto non mi resta che concludere con un affermazione di principio ,poi fate quel che vi pare:LA TEORIA CREAZIONISTA NON E' NEMMENO UNA TEORIA E' UN DOGMA (e su questo NON CI PIOVE)CI SI CREDE PER FEDE.BENE.AVETE FEDE.CREDETECI. Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra.
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kruunu
kruunu il 08/11/05 alle 00:19 via WEB
Peccato! Un'altra uscita immeritata. Parlo per me: non è obbligatorio leggere tutto quel che si scrive. Tu tratti gli altri con velato disprezzo e superficialità; questo non ti fa onore. Mi dispiace. Veramente. Una questione di stile e non di capricci. kruunu___________ ps: puoi anche cancellarmi dalla tua lista. Io non la metto per uno di questi motivi.
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dark44
dark44 il 08/11/05 alle 18:18 via WEB
Peccato davvero...
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CarloLudovico
CarloLudovico il 08/11/05 alle 00:46 via WEB
( io avrei voluto dire una cosa breve ma pazienza )
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ossimora
ossimora il 08/11/05 alle 00:51 via WEB
peccato
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amoildeserto
amoildeserto il 08/11/05 alle 00:53 via WEB
"Un danno per la cultura scientifica" http://www.repubblica.it/speciale/2004/appelli/scuola2/firme_raccolte_1.html Beh ovvio che fra i tanti c'ero anch'io!
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ossimora
ossimora il 08/11/05 alle 01:02 via WEB
anche io... ciao!
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