(autoritratto allo specchio con la rolleiflex @Teresa Vergalli)
A cosa serve la memoria? A non dimenticare le chiavi di casa, come dice Ascanio Celestini, ma anche a comprendere il presente ammaestrati dal passato.
Io vorrei che la memoria ci servisse da guida per il futuro. Se ci scottiamo al ferro da stiro impariamo a non toccarlo. Il dolore patito ci insegna a evitarlo per il futuro.
Perchè non avviene altrettanto per la storia? La memoria dei dolori di una guerra dovrebbe insegnare all’umanità ad evitare in tutti i modi che quella tragedia si ripeta. E’ sempre questo che cerco di dire ai ragazzi delle scuole quando li incontro per i loro programmi di approfondimento.
In questa “giornata della memoria” ricordiamo innanzitutto il genocidio degli ebrei, perchè a loro si è pensato quando si è deciso di istituirla. Eppure se ne vogliamo trarre l’insegnamento necessario, non si può fare a meno di allargare lo sguardo alle troppe tragedie analoghe che hanno oscurato tanta parte del secolo passato. Ed anche all’oggi.
Sembra incredibile la dimenticanza. Chi si è ricordato più dello sterminio degli armeni? Hitler pensava proprio che, dopo lui vincitore, la memoria dei campi di sterminio sarebbe caduta nello stesso oblio. Le tappe della guerra razziale nazifascista sono fatte di tante “stazioni”, una vera via crucis della storia. Si inizia con lo sterminio dei disabili o presunti pazzi, poi degli omosessuali e degli zingari. Da subito e sempre c’è l’annientamento anche fisico dei dissidenti politici. Per gli ebrei e per gli omosessuali l’odio razziale dei nazisti e dei fascisti ha trovato purtroppo forza maggiore perchè si è innestato su pregiudizi e rancori antichi, ancor oggi duri a morire.
Che l’insegnamento non sia arrivato ai popoli è dimostrato dalle tragedie che in tutto il mondo sono avvenute ancora dopo il 1945. Pensiamo ai Balcani, all’Africa, all’Asia e a tutto ciò che ci viene taciuto. Tanta smemoratezza ha precisi colpevoli. Colpe politiche e culturali.I governi o i tiranni che compiono delitti di massa dopo, da vincitori, cancellano la memoria di ciò che è stato, scrivono la storia a loro modo, hanno il potere di far dimenticare. Anche le vittime hanno quasi sempre la voglia di dimenticare e le non vittime si scansano, non vogliono essere coinvolte nemmeno nel racconto dei dolori altrui. Il doloroso pudore delle vittime aiuta i colpevoli a sottrarsi al giudizio. Il fastidio di quelli che “uffa che barba questi ebrei, uffa che barba questi partigiani” sono di fatto complici dei vari armadi della vergogna.
Per questo mi sembra tanto più meritevole lo sforzo dei testimoni e degli studiosi per salvare e trasmettere la memoria. Guardiamoci tutti dal pensare che questa giornata sia un rituale momento di retorica. Facciamone una preziosa occasione di consapevolezza. La libertà e la democrazia che, almeno per noi fortunati, è scaturita da quella tragedia, ci consentono di evitare il pericolo della dimenticanza.Proprio dalla libertà e dalla democrazia ci deve venire l’insegnamento per salvarci da quella gigantesca scottatura che è molto più profonda del banale casalingo ferro da stiro.
Ricordiamo e nn dimentichiamoci che ci sono ancora violenze nascoste e taciute, oggigiorno...mi vien in mente la guerra Bosnia e le vilenze sulle donne e ancora coem ricodei tu il massacro degli armeni...MAI DIMNRICARE MAI! E DIFFONDERE LA MEMORIA SEMPRE. Ciao cara, un abbraccio!
non monopolizziamo il giorno della memoria..anche la libia avrebbe da dire qualcosa..direi di non personalizzarlo ma fare un grande affresco delle efferatezze da attila in poi per non allagarci troppo...non mi va di colpevolizzare nè di vittimizzare un solo popolo, sono per le responsabilità individuali...o forse c'è del marcio nell'umanità?
una generazione di tedeschi, i loro figli, i nipoti ora e poi ..per l'eternità marchiati dal segno infame distintivo del male.
Il male è una questione che appartiene all'umanità e, se l'ebraismo è una religione storicizzata (le feste religiose sono eventi della storia scritta del popolo ebraico), altre visioni del mondo lo vedono non come fatto solo da ricordare ma come essenza da combattere....come si fa da quasi mezzo secolo in palestina!, dove il male lancia sassi contro i carriarmati e si imbottisce di plastico per produrre/combattere altro male.
Nessun accanimento terapeutico contro il male se non si è in grado di dare un esempio. Combatterlo sino all'estremo con l'arma del bene o al limite dele armi non del ricordo mediatico del passato che può anche apparire pretestuoso e strumentale.
La cultura cristiana conosce la pietà del perdono e dell' oblio misericordioso, invece sta scritto..le colpe dei padri ricadranno sui figli..(vero! se inteso che il male originario è morbo ereditario per tutti gli uomini)
Non mi piace questa ricelebrazione mediatica mirata, non ne abbiamo bisogno perchè tutti i santi giorni il male ci appare in ottima salute seppur combattuto efficacenente dai nostri marins.
Sono d'accordo per istituire la Festa del male come un altro primo maggio di sangue, ma deve essere la festa di tutta l'umanità che lo combatte per far trionfare il bene, senza vittime/carnefici in particolare che non siano l'Uomo stesso. Non nego l'efferatezza ma il suo uso.
Sta solo a noi, non leggerlo (quel ricordo) in maniera pretestuosa o farci strumentalizzare. Abbiamo NOI, una nostra coscienza per far questo.
Il mio scrittore preferito è Herman Hesse. Berlino, un mio sogno.
Roberta
ci mancherebbe altro che non tu non riconoscessi la grande profondità dell'intelligenza e dell'eticità germanica e immagino anche di quella ebraica di cui sono un sincero ammiratore.
Gli ebrei sono un dono per l'umanità, la loro intelligenza e il senso morale hanno illuminato la cultura occidentale di cui sono parte integrante anche se a volte loro non lo hanno nè voluto nè desiderato.
L'assimilazione degli ebrei è stato un problema di tutte le nazioni europee, ora che si sono ahimè per la maggior parte assimilati..stanno diventando come noi...
Siamo colpevoli verso di loro molto prima della shoà per le peggiori nefandezze che un uomo può farne ad un altro...la shoà è stata la più recente e speriamo l'ultima.
avete ragione entrambi.
La giornata della memoria è una giornata che non andrebbe vissuta come fine a se stessa.
Quando quei cancelli furono aperti, al di là del fatto che si sapeva perfettamente (chi sapeva, sapeva benissimo e questa è storia), l'umanità tutta, ha potuto (chi ha voluto) rendersi conto di cosa fosse davvero accaduto. Ma da questa giornata andrebbe da qui ricordato che questo fu solo il tragico epilogo del male. Della scelta del male, che l'uomo compie da quando è sulla terra. Ci sono stati e continuano ad esserci, infiniti Olocausti. Basta documentarsi e leggere "la storia", ma leggerla davvero. L'olocausto dei nativi americani dal nord al sud di quella terra. L'olocausto africano, quello armeno, quello iugoslavo. Non c'è fine. Mi rendo conto che si sceglie la banalità del male. Laddove si sceglie, venendone oltremodo affascinati, in un primo momento. Ma è solo banalità perchè è la scelta più facile. Si parte da un discorso filosofico e mi rendo conto che è difficile da fare, di mattina e da qui! Siamo esseri pensanti e di cuore, ma di questo bisognerebbe discuterne nei luoghi deputati... Per far sì che non accada, ma continua ad accadere. Accade. Sta a noi, tutti, non dimenticare, forse è questo il senso. Anche nella nostra piccola quotidianità. Senza farci animare da alcu senso di vendetta e mai perdendo la ragione e l'equilibrio delle valutazioni...Alla base di tutto, oltre alla banalità del male, che è sfociata, c'è la scelta di potere economico e di comando,sempre a scapito di qualcuno. Non siamo stati creati nella natura, per questo... Ma per condividere e dividere. Nessuno è esente da colpe. Dovremmo lavorarci insieme. Si è scelta l'individualità. Questo è il nocciolo.
Cara Anto, scusa, se sono stata logorroica. Non ho più il mio blog e vago, errante, nei blog amici.
Ti voglio bene.
Roberta
la scelta del male? dunque credi nel libero arbitrio...il male è una tragica "necessità" che l'umanità non smetterà mai di combattere, ha dei germi patogeni ..penso anche a cosa noi facciamo alla natura, agli animali che mangiamo e non, il male ha una origine microscopica, virale che spesso tolleriamo o non vogliamo vedere..inorridiamo quando cresce senza esserci preoccupati di limitarne almeno la violenza..lo coviamo anzi scaldaldolo con l'indifferenza, l'ingiustizia, la mancanza di solidarietà..... .
Ciao Roberta:Il fatto è semplice ; mi sembra che non è che ci sia qualcuno che ha torto o ragione infatti .PERo' questa giornata è stata dedicata specificatamente all'OLOCAUSTO,sopratutto perchè in giro per l'ancora antisemita Europa ,ogni tanto si sveglia qualche revisionista . Non me la sento di parlare di bene e male riferendomi al nazismo ;è un fenomeno particolare della storia ,così come lo è la storia tutta del popolo ebraico .Ci sono sotto un misto di incredibili pulsioni ed un tessuto ideologico che si nutre di teorie economiche semplificate , banalizzazioni e razzismo tout court.
questo commento più che INCISIVO lo definirei CANINO con tutto il rispetto per la padrona di casa. Antisemitismo? e l'anti rommismo e l'anti islamismo e l'anti altrismo? siamo usciti allo scoperto come popolo razzista il cui antisemitismo becero e stantìo (si tratta per lo più di antisdraelismo e chi è di sinistra sa cosa voglia dire la causa palestinese o non più?) è quello del tipo che nuoce di meno ai cosiddetti extra-italiani-alieni sfruttati, bruciati vivi per gioco, ecc ecc Non facciamo delle elites, delle classifiche,tra coloro che di ritengono o sono emarginati!
Proprio vero che chi ha i media li usa e Aziz rimane invisibile...
Ma che dici?
Antonia ha sempre parlato di ogni tipo di razzismo e soprusi nel suo blog. La stimo e rispetto proprio per questo: per la sua coerenza.
Il suo commento al mio, era di fretta, ed è riuscita nonostante questo ad essere sintetica ed incisiva e mi ha trovata d'accordo.
Roberta
"dedicata specificatamente all'olocausto" .Ma che è una nuova halloween? Dedicata da chi? Da quando? Perchè? Come si è deciso? sono ignorante in materia.
Canino?
Ridacchio,sono contenta di questo tuo elan umanitario verso minoranze e vittime del razzismo che condivido e che mi connotano naturalmente ! Riguardo la questione palestinese potremmo dissertare su ciò che penso della politica dello stato di Israele .
Però qui hai preso un ABBACCHIO ,nel senso che il 27 Gennaio ; GIORNATA DI APERTURA DEI CANCELLI del campo di sterminio da dieci anni è considerata giornata per raccontare l'OLOCAUSTO,così come avviene da dieci anni.Dai un'occhiata QUI.Besos
ho guardato legge 211...del 2000.."Istituzione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del
popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti"..non lo sapevo nè avrei immaginato che si arrivasse a farne addirittura una legge !!!Come sempre sei sempre più documentata di me!Mi piacerebbe sapere chi ha presentato il disegno legge ma principalmente i retroscena politici prima del parto.
Quale legge per gli infoibati? Per par condicio sarebbero da proporne miliardi di analoghe..ma guarda caso....dovevamo riscattare due decenni di politica filopalestinese e per sdoganare anche gli ex filofascisti al governo non era bastata la circoncisione di Fini??
La scritta comparsa sulle mura del Museo della Liberazione di Via Tasso a Roma “olocausto=propaganda sionista” è un gesto vile e vergognoso che va condannato con estrema fermezza.
E’ nostro compito e dovere richiamare le istituzioni preposte e le forze di polizia ad una vigilanza attiva della struttura - storica e preziosa fucina della memoria - in special modo in occasioni particolarmente “a rischio” come la giornata di oggi.
Non sono più tollerabili episodi di questa natura che offendono il Paese intero e il sacrificio di chi si è battuto per liberarlo dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista.
LA SEGRETERIA NAZIONALE ANPI
Così...tanto per gradire...
sarà truce ma è spiritosa, è il boomerang delle celebrazioni che, o creano anticorpi di assuefazione rischiando quindi di banalizzarsi oppure (per sdramatizzare) generano barzellette seppur di cattivo gusto o peggio rinfocolano idiozie murali .
un conto è dissentire dall'olocausto e non ci penso nemmeno a negarne l'orrore e altro è dissentire dal farne una ricorrenza che si trascina per una settimana mediatica,( film dibattiti ecc..) Anche il primo maggio ha origini cruente eppure ha perso una collocazione circoscritta ad una vicenda per diventare ricorrenza universale..dissento, la mia è tutta una dissenteria...abbi pazienza!
Dissenti pure,io non mi fecalizzerei sul fatto della giornata in sè...le bustine di zucchero,le scritte,i cimiteri ebraici profanati denunciano che l'antisemitismo cattolico dell'europa è vivo e vegeto e utilizzare una scadenza per parlare di ciò che è stato ,sopratutto alle giovani generazioni ...non è male .Aveva ragione Eisenhower....quando disse ,fotografate ,documentate al massimo perchè qualcuno negherà.
Inviato da: ossimora
il 03/10/2024 alle 19:00
Inviato da: jigendaisuke
il 02/10/2024 alle 21:00
Inviato da: jigendaisuke
il 01/10/2024 alle 18:49
Inviato da: jigendaisuke
il 28/09/2024 alle 19:11
Inviato da: ossimora
il 24/09/2024 alle 19:54