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Appunti di letture 2019

Post n°2137 pubblicato il 09 Dicembre 2019 da ossimora



N.81
Yukio Mishima
La scuola della carne
Feltrinelli

Romanzo"minore " di Mishima , tradotto da Feltrinelli nel 2013 , ben 30 anni dopo la prima pubblicazione .
E' ambientato a Tokio nel dopoguerra .
Nella "tristezza di una guerra che ha portato il Giappone alla decadenza, che si fa "male " rinunciando alla tradizione (Il tradizionalista Mishima ne soffre molto) e si presta sconfitto ai costumi occidentali. 
La narrazione parte un pò alla Sex & The city in salsa giappo:3 donne , mature quarantenni ,in carriera , più che benestanti ; impegnate rispettivamente nella moda,nella ristorazione e nel cinema si incontrano spesso per cenare insieme , bere champagne , frequentare posti alla moda e raccontarsi le proprie avventure.
Una sera in un bar gay , Taeko , la creatrice di moda , rimane affascinata dal barista , giovanissimo ventenne , indubbiamente molto bello .
Qui si avvia "La storia di carne"; non c'è sesso esplicito , tutto è soft .Soltanto la passione struggente di Taeko per il ragazzo è ben delineata ed acclara bene i sentimenti estremi di chi non è pienamente corrisposto ( o crede di non esserlo nutrendosi di dubbi) ...le dissimulazioni , le reticenze , le forzature per assecondare l'amato ...appartengono a tutti.
L'aura di mistero del ragazzo non è altro che il suo tentativo di raggiungere una posizione di successo grazie al suo fascino.
Dopo una serie di convivenze /vacanze/sotterfugi ,il melodramma svanisce nella sana  e lucida consapevolezza di Taeko  che lascia libero il ragazzo di affrontare la sua scalata sociale.
Difficile leggere i giapponesi per me .
Sento molto la difficoltà di "entrare " nella  specificità della cultura , ed anche i nomi delle persone , dei luoghi , mi mettono in difficoltà ; faccio persino fatica ad immaginarmi volti ed immagini delle persone pur attraverso le nitide descrizioni di Mishima .

A proposito di spostamento del punto di vista ;interessante questo pezzo:
"E poi, Taeko detestava gli uomini stranieri e la loro pelle che le ricordava quella dei polli , poteva intravedere il colore del sangue in trasparenza e poi le sembrava sudicia e che invecchiasse terribilmente in fretta .Nonostante l'altezza, il vigore fisico il naso pronunciato e il profilo scolpito , le sensazioni che Taeko ricavava dagli uomini occidentali erano stranamente d'impotenza e di scarsa vitalità .Per questo non si era mai fatta sedurre"


 
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Commenti al Post:
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 09/12/19 alle 10:17 via WEB
Le tue recensioni rendono interessanti perfino letture che 'snobberei'. Leggerle pertanto, mi fa cmq bene. Mi riallena all'esercizio alla lettura che ultimamente mi è faticoso. Grazie, davvero, quindi. Un bacio. R.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 10/12/19 alle 09:36 via WEB
Ciao Roby , grazie ,per me scrivere è anche e sopratutto fermare delle storie che avendo una memoria scarsa e leggendo molto ...svaniscono.! UN abbraccio
(Rispondi)
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 09/12/19 alle 13:26 via WEB
Che bel ritrattino di noi maschietti occidentali fa Mishima
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 10/12/19 alle 09:37 via WEB
Si...in effetti non fa nulla per non manifestare il suo "disprezzo" per gli occidentali!!!
(Rispondi)
 
Paytah
Paytah il 09/01/20 alle 17:24 via WEB
La scuola della carne. Romanzo sicuramente inferiore ad altri dell'autore. Manca la poesia presente in altre opere. Forse una scelta voluta. Scritto però mirabilmente, con i personaggi forti come i loro intrecci amorosi e in qualche modo perversi nella lucidità del razionale. Forse la cultura occidentale non permette di cogliere a fondo tutte le sfumature di un Giappone degli anni '60 e del ruolo delle donne nella società di quell'epoca. Comunque un romanzo affascinante. Se vuoi... https://blog.libero.it/wp/paytah/2019/10/18/stella-meravigliosa/
(Rispondi)
 
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