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Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

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« Riconnessioniintollerabile »

R.B.

Post n°1075 pubblicato il 23 Dicembre 2007 da ossimora
 

A Nord un pino solitario

S’eleva sopra un’arida collina.

Dorme;neve e ghiaccio l’avvolgono

Nel loro bianco mantello.

 Sogna un magnifico palmizio ,

Laggiù nei paesi del sole,

Che s’intristisce,cupo  solitario,

sopra una scogliera di fuoco.

Heinrich Heine

 Riassestando la mia nuova ,grande  libreria che mi circonda e mi avvolge fatico a trovare rigorosi criteri per posizionare i libri ,uno solo è certo :mi sono lasciata a portata di mano quelli che amo di più che ho comprato e ricomprato perché li ho sfibrati o regalati ;fra questi un posto speciale va a Roland Barthes .

Ogni volta che lo risfoglio trovo nuovi lampi .

Ho copiato  queste tre brevi riflessioni in un esercizio copiativo-meditatorio di sottile piacere  ,ce n’erano tanti altri emozionanti ,urge fermarsi.

Verso la scrittura

Gli alberi sono degli alfabeti ,dicevano i greci. Tra tutti gli alberi-lettere,la palma è il più bello.Della scrittura ,profusa e articolata come i getti dei suoi rami,possiede l’effetto maggiore :la linea di caduta.

 Del passato è l’infanzia che mi affascina di più;solo lei a guardarla ,non mi dà il rimpianto del tempo abolito . Poichè non vi scopro l’irreversibile ma l’irriducibile :tutto quello che è ancora in me, a tratti ;nel bambino leggo in trasparenza la parte oscura di me stesso,la vulnerabilità. La tendenza alle disperazioni(fortunatamente plurali),l’emozione interna esclusa da ogni espressione per la sua infelicità.

Fantasma del mattino presto;tutta la mia vita ho sognato di alzarmi presto ;Ma questo mattino presto del fantasma ,anche se mi alzassi,non lo vedrei mai ;infatti perchè esso fosse conforme al mio desiderio ,bisognerebbe che appena alzato ,senza perdere tempo ,potessi vederlo al risveglio ,con la coscienza,l’accumulazione di sensibilità che si ha alla sera .Come si fa ad essere ben disposti a comando?Il limite del mio fantasma è sempre la mia in-disposizione.

Barthes di Roland Barthes (trad. G.Celati), Einaudi

 

 
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