Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"
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DONNE Sibilla Aleramo Di Sibilla Aleramo mi piacciono le poesie,il romanzo più celebre “Una donna””Andando e stando” ”Il passaggio”,ma soprattutto mi ha sempre affascinato la sua biografia:una donna di inizio novecento con una irruenza ed una forza densa di passionalità e di energia assolutamente originali. (Sibilla Aleramo (pseudonimo di Rina Faccio) nacque ad Alessandria nel 1876. Si trasferì, poi, con la famiglia a Civitanova Marche, dove, con un matrimonio riparatore si sposò all'età di 15 anni. Nel 1901 abbandonò figli e marito e cominciò a girare per Milano, Parigi e infine Roma, dove si avvicinò a tutto l'ambiente intellettuale e artistico dell'epoca (qui conobbe Grazia Deledda). Nota è la relazione che ebbero lei e il poeta Dino Campana. Dopo la fine della seconda guerra mondiale si iscrive al partito comunista e si impegna in campo politico e sociale. Collabora a L'Unità e alla rivista "Noi donne". Muore a Roma nel 1960.). Dopo l’imprevista celebrità del suo romanzo tacque per un periodo e si dedicò alla “Scuole dell’agro romano”,insieme a Giovanni Cena (suo compagno ..per un po’...), per quei “paria analfabeti”. Nel corso della sua vita ebbe moltissime storie con intellettuali,artisti,poeti (Cardarelli,Cecchi,Quasimodo,Boccioni,Boine ,Parise,Cascella…)dell’epoca divenendone spesso la vera e propria “Musa”. La sua storia col poeta Dino Campana è stata un attraversare-con la sua nevrosi e la sua poesia ,cercando di amare anche la sua follia fino alla rinuncia;pena la dissoluzione Amò una dolce ragazza(Lina) ed infine già matura , un uomo molto più giovane di lei. Una vita scandalosa,all’epoca ,andare e stare,peregrinare ,sempre in ascolto di umani racconti. Irruenta e determinata . Una donna con un fede primigenia ed appassionata in un avvenire di giustizia e armonia. http://baruffi.ceva.infosys.it/5b/aleramo/aleramo.htm http://www.arangioruiz.org/sibilla/amori.htm "Gaudio l'amarti,
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