Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

vignetta del giorno

 

Area personale

 

 

 Un asterisco: tempo perso

  

**  2 asterischi  : Ok Chewing gum

*** asterischi : si comincia a ragionare 

****  4 astrischi : Da non perdere 

*****  5 asterischi : SUPER!!!

 

blog in inglese

immagine

IL MIO BLOG

IN INGLESE

(più o meno...)

 

Tag

 

Ultime visite al Blog

alf.cosmosmerizeta21bubriskajigendaisukeossimoraexiettoje_est_un_autrecar.car46cassetta2FajrormaliberaQuartoProvvisorioanakyn1woodenship
 

Ultimi commenti

Ho letto il libro, attratta dalla copertina, e non era il...
Inviato da: merizeta21
il 01/07/2024 alle 08:42
 
No, no. Proprio i gialli nordici non fanno per me
Inviato da: jigendaisuke
il 26/06/2024 alle 20:09
 
io invece appena escno ..zac meli acchiappo
Inviato da: ossimora
il 23/06/2024 alle 12:38
 
Ho letto un romanzo. Il personaggio proprio non mi...
Inviato da: jigendaisuke
il 23/06/2024 alle 06:43
 
grazie!!!
Inviato da: ossimora
il 23/06/2024 alle 00:27
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 320
 

 

 
 
     Blog counter

    Registra il tuo sito nei motori di ricerca

     Blog Directory

Migliori Siti

 

 

 

     Libertarian Political Blogs Blogs - BlogCatalog Blog Directory

 

 

 
« PulviscoloPrecari »

etno centrismi?

Post n°939 pubblicato il 15 Agosto 2007 da ossimora
 

Il post di Rosalux,è riuscito pur nell’andazzo iperilassato ,silente del ferragosto di provincia lontano dai fasti vacanzieri a smuovere qualche neurone .Dunque.

Semplificando molto cerco di spiegare ,lei sostiene che gli atteggiamenti antirazzisti debbano passare, nè per l’accettazione tout court degli stranieri e/o per chi chiede la carità ,né per i preconcetti di presunta superiorità. (ovvio)

Non fa una piega ma proprio per questo è troppo semplice e allontana dalla realtà .

Quando si cerca di difendere non tanto le” razze” (concetto abbastanza insensato) ma le minoranze ed in questo senso le categorie diventano molte ;non può funzionare l’atteggiamento “mi è simpatico,mi piace ,è gentile è educato quindi va bene”.

A scuola c’è Hamed ,sporco ,scaglionato,che spacca tutto e lo mando a casa ogni due giorni mentre Marjam tanto carina me la coccolo e magari così facendo non mi accorgo né che il primo è sbeffeggiato dai compagni né che la seconda per essere graziosa si sbuccia le mani per togliersi l’hennè della  “sua”festa .Non si tratta di accettare ad oltranza o peggio di cedere i propri valori (se li abbiamo) ma di un sano realismo .Il conflitto peraltro  è naturale ,ma passa attraverso il riconoscimento dei diritti e la reciproca conoscenza.

Nel caso dei minori noi abbiamo il dovere anche di far conoscere cos'è il rispetto o almeno quello c he noi definiamo tale .Pretendere rispetto da chi non sa nemmeno cosa significa è ridicolo oltre che certamente inutile .

Chi è di fatto minoranza ha bisogno di ben altro ascolto,di comprensione ,di leggi,di accoglienza ;non si può risolvere integrazione ,multiculturalità ,scontro identitario  con i soli parametri di ciò che si ritiene valido/simpatico ed a noi gradito/gradevole.

Temo che anche il problema che è venuto fuori in questi giorni rispetto all'Europa ,i governi italiani,i Rom derivi da un atteggiamento di risposta da bar (Gasparri dovrebbe avere il sano pudore di tacere a questo proposito ma forse è chiedere troppo alla sua maschera da beota lacchè)più che da una adesione alle normative ed alle prassi integratorie.

Poi poco conta se ci si lascia intenerire o no  da chi chiede la carità;quella è cosa del tutto personale.

Non si può pensare che l’accettazione dei nostri modelli sia il solo modo possibile  e l’unico sul quale tarare il nostro operare se ci interessa la questione.

 Questo è etnocentrismo, il vecchio etnocentrismo mascherato un po’ e depurato dal discorso del razzismo raccontandoci che noi no ,non siamo razzisti ,anzi … basta che “gli altri” si comportino così come piace a noi.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Rispondi al commento:
fattodiniente
fattodiniente il 15/08/07 alle 12:03 via WEB
Anto', io credo che il discorso razzista sia il tuo. Perché presupponi che l'accettazione, la comprensione, siano valori superiori, per cui - inconsapevolmente - ti poni su un gradino più alto: non solo rispetto a chi tra noi non li pratica, ma di fatto anche rispetto a chi viene accettato e compreso, visto che non sono valori che quasi mai appartengono alla sua cultura. Non si tratta di etnocentrismo: di fatto le differenze culturali esistono, eccome. Il concetto di democrazia su cui si basa il tuo discorso è un costrutto culturale tutto occidentale, di origine illuministica, ed è una bestemmia (nel senso proprio del termine) per la gran parte delle culture non occidentali. Ancor più lo è il concetto di diritti umani: potrà non piacere, ma per tutte le culture di cui parliamo (cinese, albanese, islamica ad esempio), la donna non è un individuo come lo è l'uomo. Questo per noi è inaccettabile: lo è già che sia così nei loro paesi, qui è intollerabile. Che c'è da accettare allora, quali margini di mediazione ci sono sul tema? Nessuno. Ora, Rosa dice bene secondo me: io mi rapporto con le persone. Se uno mi dà fastidio, lo allontano: perché puzza, perché è juventino, perché mi annoia, perché mi chiede insistentemente la carità. Non sono tenuto ad accettarlo, punto: possiamo discutere sui modi, ma sulla sostanza no. Fa parte della mia libertà personale. Poi, le culture esistono, e non esiste nessuna misura universale di confronto. Karl Otto Apel parla di etica del discorso: ma essa si basa sul presupposto che chi si confronta stabilisca delle regole e le rispetti, e le regole non sono scritte da nessuna parte. Tu puoi accettare chi ti pare, ma confrontarsi con lui su temi cruciali è un dovere. E se questo non vuole discutere di diritti umani, parità tra uomo e donna, e quant'altro, tu ti attacchi. Dopodiché sta a te: o ti pieghi, e voglio vederti spiegare alla bambinetta albanese che lei le lezioni di educazione sessuale non le può fare perché papà non vuole e la sua cultura non le prevede... Col che vien fuori la contraddizione della tua posizione: da una parte, biasimi l'etnocentrismo, predichi il multiculturalismo, combatti la rigidezza del nostro modo di pensare e la strenua difesa di esso. Dall'altra però, parlando di culture 'altre', dici che devono essere rispettate, lasciate essere quel che sono, e che il tentativo di contaminarle col nostro modo di pensare è etnocentrismo, colonialismo e quant'altro. Qualcosa non mi torna, perdonami. O le culture sono mobili TUTTE, o non lo è nessuna. Poi sarà una faccenda di individui: c'è l'islamico che accetta alcuni modi di essere occidentali, altri li rifiutano. Se vale per loro, potrà valere anche per me? Col che, torniamo al discorso di Rosa, che dice una cosa di puro buon senso. E tacciarla di razzismo vuol dire confermare il sospetto iniziale: l'antirazzismo di sinistra è un razzismo all'incontrario. Contro il nostro modo di essere. :-)
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963