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Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

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Human Rights First

Post n°946 pubblicato il 20 Agosto 2007 da ossimora
 

I dati del Rapporto di Human Rights First,mostrano una crescita evidente dei crimini legati all'odio
Ebrei, musulmani, omosessuali e minoranze etniche le vittime più frequenti.

Io penso che parte delle colpe di questo pericoloso ed assurdo trend sia di tutti noi che non ci indignamo  a sufficienza ogni qual volta accade un atto di violenza a sfondo discriminatorio.

Di chi non urla la sua rabbia,di chi non chiede conto ai governi ,alle forze dell'ordine ai giornalisti, sul perchè certe cose possano accadere.

Non possiamo essere tutti diventati degli jankee incalliti,legati ai nostri piccoli spazi quotidiani,alle sicurezzine asfittiche cucite addosso.

Di pari passo con la scomparsa delle parole quali "Bontà"( disprezzata  e/o confusa con buonismo)"solidarietà"(spacciata per utilitarismo sempre e comunque o per pietismo )Amore (di cui c'è un mercimonio continuo, una svendita che passa attraverso i  suoi tristi surrogati mielosi ed i prodotti preconfezionati;"pacchetti" veri e propri ma che non si usa mai nel sociale ,pena il ridicolo)l'intolleranza rabbiosa,peggio se mascherata da flautata gentilezza superficiale, la fa da padrona .

Capita,nel quotidiano  di assistere sempre più spesso a gesti d'ira inconsulti per una piccolezza  qualsiasi;un parcheggio preso all'ultimo minuto  a scapito d'altri,un lieve tentennamento al semaforo,una fila non rispettata.

(Giorni fa ero nel parcheggio di un centro commerciale ;andavo piano e cercavo un posto;dal dietro una macchina ha cominciato  strombazzare a tutto spiano ,poi mi ha urlato dietro che dovevo muovermi e  togliermi dalle palle;io ho riso divertita e questo qui allora che si è infuriato facendo il gesto di scendere per affrontarmi...incredibile )

Che sta succedendo? La sovrappopolazione ,stiamo dando fuori di cervello collettivamente?proprio alla frutta?

Scatti di rabbia , gesti incomprensibili per questioni minimali che diventano eclatanti nei casi delle minoranze.

Una nevrosi collettiva ,un furibondo"tutti contro tutti"?

  Comportamenti supportati probabilmente dalla disattenzione,dall'incuria,dalla rabbia profonda dell'insoddisfazione ,da scellerati che soffiano sul fuoco con le loro azioni e frasi irresponsabili, da un senso di insicurezza percepito  solo vagamente per il quale è rassicurante trovare facili capri espiatori nei più indifesi .

 
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elioliquido
elioliquido il 20/08/07 alle 01:51 via WEB
Premetto che m'incazzo in auto, ma è una cosa che quando me ne rendo conto la smorzo. Ed ho anche fatto mente locale, ove possibile, a quali sono le situazioni in cui mi viene più facilmente, e quali quelle in cui no. Negli ultimi anni mi sono dato una "bella regolata" in questo senso, ma la differenza più che altro è che invece di mandare certa gente a quel paese, "soffro". Penso che stiamo vivendo una vita snaturata. C'è da un lato qualcosa di "anormale" che stiamo inseguendo, come obbligati, ma per un verso senza desiderarlo. Ritmi esasperati ma che come premio hanno solo oggetti, oggetti, oggetti: auto, computers, telefonini, case, arredi, seconde case, e via discorrendo. Ritmi che ci fanno incazzare tutti contro tutti. Sovrappopolazione non so. Sì, ma solo perché connessa con il motivo di cui sopra: dopo essersi stressati inseguendo gli oggetti, avremmo bisogno di non trovare nessuno per la strada. Perché, per contro, quando la gente era più povera, viveva in moltitudini maggiori e ben più fastidiose (tutti nella stessa casa è peggio che tutti nella stessa città). E poi, sopra a tutto, e connesso con quanto sopra, c'è un auto-percepirsi come dèi. Una follia. Sentirsi come se si fosse di più di tutti gli altri, e si avesse un diritto di precedenza su tutto e tutti. Non solo minoranze, ma proprio tutti. Ed è a questa tendenza, relativamente recente (o che da relativamente di recente coinvolge parecchia gente), che ascrivo il consumo di cocaina misurabile nell'aria della città eterna (e sicuramente anche altrove, se non che magari si otterrebbe un risultato negativo a causa della pressione, dell'umidità, o che altro, ma non del minor consumo). Ed al pari la mania dei SUV. Che ti fanno stare più in alto rispetto al resto dell'utenza stradale. E guidi un locomotore ferroviario, che è meno maneggevole ed occupa più superficie. Se occupi più spazio, sei più importante. Sono lenti, o quando sono veloci bevono come spugne. Il loro spazio interno è non superiore a quello di una sw, ma ciò non conta perché nel 75% dei casi a bordo c'è una sola persona. C'è arroganza tra cittadini e loro simili pseudo-parificati. Ma ad ogni modo, il cittadino che subisce dal suo pseudo-pari, subisce una cosa da nulla che non va oltre una certa misura. Invece quando l'atteggiamento arrogante, prevaricatore, si rivolge contro l'appartenente ad una minoranza, lì non ci sono freni inibitori, perché quello è in condizione di inferiorità oggettiva, e non ha modo di appellarsi ad un sufficientemente grosso serbatoio di consenso, per difendersi.
 
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