Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"
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Post n°1040 pubblicato il 13 Novembre 2007 da ossimora
Il lungo,familiare,armonioso viale dei tigli è scheletrito per metà,da una parte già le sagome si stagliano nere e luminescenti. Dall’altra ci sono ancora delle foglie ,gialle ,arancioncine. Chissà da cosa dipende questa asimmetria ,forse il vento,la posizione,la case,la terra .Stranezza. Non ci avevo mai fatto caso prima d’oggi . Eppure quando ero bambina ed oltre quel viale lo percorrevo giorno dopo giorno ,fino alla mia scuola ed a piedi ;una volta parlavo fitto fitto con un mia amica ed ho persino battuto la testa in un tronco,distratta come sempre dalle parole e dalle persone. Allora le foglie per terra non erano immediatamente raccolte e spazzate via dagli addetti ,non le si consideravano “sporche”e restavano lì a lungo a formare dei tappeti alti e soffici.. Era un vero piacere attraversarle, introsciandosi ben benino fino alla caviglia ,esaltata dal buttarsi dentro ad ascoltare il crepitio frusciante o la morbida consistenza dell’umidore che le nebbie del mattino putrefacevano naturalmente .Erano i miei prodromi dell’inverno .
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