antonia nella notte

Non è che io voglia glissare sui due problemi reali di cui parla Flores, semplicemente non li considero tali. Nel particolare 1) personalmente, ed anche con una diversità rispetto alle posizioni della mia area di riferimento, non considero necessariamente questa legge elettorale come un male assoluto, per il semplice fatto che la situazione creatasi due anni fa è stata determinata da una mancanza di consenso (per entrambi gli schieramenti, solo che voi eravate già pronti col passo di cesare che entra nella tenda di pompeo dopo farsalo...:)) Ma, ad onor del vero, affermo: se la situazione si dovesse ripresentare mutata mutandis allora farò pubblica autocritica. Ma se non accade mi aspetto che tu faccia la stessa cosa, a meno che non voglia giocarti la carta "berlusconi eletto dall'ignoranza nazionale"... ma sai che una simile situazione esprimerebbe una vena elitaria che non posso che condannare 2) sulla necessità di fermare (od abbattere dice bertinotti) la destra non posso che dissentire: se non lo facessi sarei come minimo schizofrenico, non concordi?:) Da cui il punto (2) è problema di Flores, tuo e di G., ma non può essere certo mio. Ora, A., i declamatori non mi piacciono, e quindi non compero micromega. Ma soprattutto non mi piacciono i linguaggi da salotto buono, quelli da facoltà, da esimio collega... è questo che intendi con parlare alle masse? Ma un Nenni, un Saragat, un Di Vittorio non ce l'avete più? Vuoi mettere l'eloquio brillante e trascinatore?