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Ponti calderoli

Post n°1318 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da ossimora
 

E’ un  imbarbarimento che ci avvolge come una melassa ,imbarbarimento nel quale si procede per postulati che lasciano il buon senso a ramengo e che certamente daranno frutti avvelenati nel tempo se non saremo  capaci di fare nulla,in qualsiasi modo.

E’ di oggi la storiella leghista ,che chiamar storiella non dovrei perché  trattasi di una mozione approvata dalla Camera ; già questa Lega sempre più razzista ed aggressiva che fa il buono ed il cattivo tempo in un parlamento esautorato e piegato ai soli interessi del presidente del consilvio .

Una Lega cialtrona che accetta silenziosa la pioggia di denaro sulla fallimentare Catania e si lascia ridurre le scuole alla faccia  del federalismo .

Una lega che adesso partorisce questo mostro ,“le classi ponte”,chiamiamole differenziate che è meglio e si rende meglio l’idea ,pian piano ci metteranno anche i portatori d’handicap è naturale ,si deve risparmiare e qui si può farlo non con l’evasione ,li si tace intanto che aumenta.

Gli alunni stranieri non hanno bisogno di classi ponte né autostrada ;hanno bisogno di accoglienza e comprensione ,di affetto e accettazione (che bello ,mi piace  riusare queste parole che non usa più nessuno… altro che egemonia culturale,una minoranza sempre più minoranza !)che certamente passa attraverso la conoscenza della lingua e quindi di facilitatori ,mediatori,sostegno organizzato in piccoli gruppi in una logica legata all'autonomia si potrebbe programmare in casi ben specifici anche una classe/periodo   di transizione  perchè no ed anche di momenti singoli di individualizzazione ma poi hanno ...una classe variata con la quale confrontare i progressi ,giocare ,relazionarsi e cominciare a comprendere dove vivono  e come vivono i coetanei altri da loro.

In questo ennesimo decreto c'è tutta l'ignoranza del "legislatore" sui processi di apprendimento che sono sempre individuali e sociali.

Nelle classi ponte chi ci va  poi? E per quanto tempo ? E con chi? Un russo con un cinese con un magrebino ,un argentino due rumeni  tutti di sei anni o setto o di diverse  età e poi quando hanno imparato un po’ l’italiano e  superano il test? Dove li si rimettono ?E che valore legale ha una classe ponte?Come li impacchettiamo secondo un percorso articolato o basta dargli un voto?

Oggi a scuola con qualche collega ripercorrevamo i periodi dei primi arrivi di alunni stranieri ,quando non avevamo nemmeno  lo Scaffale multiculturale con le fiabe e il materiale plurilingue  ,i programmi al computer ed i facilitatori ma avevamo fatto dei lavori sui paesi di provenienza coinvolgendo le intere classi prima nella conoscenza dell’ospite e poi grazie alle positività del rapporto costruito percorsi individualizzati (se necessario )Chiunque lavori con dei bambini sa bene che il problema della lingua sopratutto a livello di Primaria oltre ad essere fortemente legato all'emotività ed al benessere è un non problema e un bambino in un anno può fare percorsi straordinari tanto più se in una situazione "accogliente".

Eravamo allibiti di quello che ci sta accadendo e pensare che niente di meno che i grandi politici della Lega (per fortuna è di stasera che Maroni ,il pedemontano è stato bocciato dall'Europa sull'arresto dei clandestini ),abbiano proposto questa grande genialata ci perplime non poco.

Unica cosa buona ;prima che questa cosa passi in Umbria io non la subirò ,nemmeno visivamente .

 
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MacRaiser
MacRaiser il 19/10/08 alle 11:46 via WEB
FORSE TU NON SAI CHE: storicamente le classi differenziali furono concepite e configurate dal regime fascista come ghetti, all'interno dei quali si collocavano le minoranze "indesiderabili".
"Il Regolamento Generale del 1928, relativo al Testo Unico sull’istruzione elementare, prevedeva scuole speciali per sordomuti, scuole speciali per ciechi, classi differenziali per ritardati e/o indisciplinati. Dal disposto dell’articolo emerge una questione di fondo: la scuola comune si pone come istituzione rigida che fa richieste e impone comportamenti senza tenere conto dei bisogni e delle possibilità dei singoli fruitori".
Il provvedimento proposto dalla Lega vuole istituire classi di soli alunni stranieri. E' assolutamente altro rispetto alla collocazione dell'alunno in una classe piu' avanzata o meno a seconda del suo grado di istruzione; argomento di cui stai parlando tu. La normativa che tu citi, di tutta evidenza, fa parte del consueto e normalissimo processo di scolarizzazione di tutti gli studenti (anche delle superiori) italiani compresi>/b>. La classe differenziale proposta dalla Lega, ovvero la classe che per insegnare l'italiano ai bambini che non lo parlano li separa dai bambini italiani, creando una classe di soli non italiani, e' evidentemente un completo assurdo pedagogico. D'altra parte, stiamo parlando di una legge del 1928. Anche lasciando correre le analogie con le leggi razziali del 1938, che espellevano dal circuito educativo (confinandoli in scuole differenziali) gli alunni e studenti di "razza" ebraica, come vedi, chiamare "fascista" o "razzista" l'impronta di certi provvedimenti che si stanno proponendo da parte della Lega e del PDL, ha una piu' che solida base storica.
 
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