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happy hours

Post n°1505 pubblicato il 20 Luglio 2009 da ossimora
 
Tag: Lunario

Bere alcol sotto i 16 anni non è educativo"

Si esprime così qualche sindaco di qualche nord .

Fa un po’ ridere l’espressione , mai mi era venuto in mente che bere alcool fosse educativo o diseducativo , in genere si beve per piacere ,nel caso degli adolescenti ( e non solo) per vincere qualche eccesso di timidezza/insicurezza,per azzerare qualche freno inibitorio ,per sentirsi nel gruppo amicale  ;non mi sembra possa esserci una questione “educativa” in ballo o  meglio c’è ma è nell’approccio alla cultura del bere e non nel bere in sé.

 Bisognerebbe cercare di contenere gli eccessi offrendo  informazione /formazione , non è poi così scontato che tutti i ragazzi siano consapevoli ad esempio dei danni fisici e psicologi del reiterato abuso di alcool e meno ancora della possibile dipendenza .

Chissà se quello che interessa è davvero il comportamento e lo stile di vita dei ragazzi o il fastidio che possono provocare a chi subisce le conseguenze dello sballo !

 Nella cultura conviviale italiana è intessuto e profondamente radicato  ,il ricorso ludico all’alcool ;in ogni cerimonia ben diverso è il clima,il brusio ed il ciarlare  prima e dopo i sempre abbondanti beveraggi ;gli adolescenti respirano questo da sempre ed inoltre il proliferare in tutti i posti di locali e localini dove si punta alla grande sui momenti di “sballo”ha fatto delle città enormi macchine da degustazione e relative pisciate pubbliche .Adesso non si beve più nei riti collettivi occasionali ma in un un continuo spazio diffuso e creato a regola d'arte.

Quindi  si corre ai ripari ,vietando ,more solito.Il divieto dopo il businnes .

Sola logica possibile?

 Non lo so ,non so quanto possa servire ,si vedrà ,sospendo il giudizio ,un po’ scettica sulla negazione  e il divieto piuttosto che sul farsi carico di un percorso davvero educativo ,magari ristoratori e spacciatori di bevande alcoliche potrebbero aiutare  facendo  altro ..cambiando  mestiere ,visto che fra l’altro denunciano come un pensionato gli conviene pure!


 
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Rispondi al commento:
lupopezzato
lupopezzato il 24/07/09 alle 16:20 via WEB
Infatti “tutti dovrebbero sapere che è un questione di quantità” ovvero la differenza fra uso ed ab-uso e sono d’accordissimo con te sull’indecenza delle campagne terrorizzanti. Nessuno però si indigna per la campagna terroristica fatta contro il fumo. Una campagna con quell’UCCIDE che esprime al meglio la dignità da riconoscere ad una classe medica che è la vergogna della medicina stessa.
 
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