antonia nella notte

Signora Ministra debbo confessarle che non mi limito a criticare, faccio politica. Quando vado a fare la spesa faccio politica, quando vado in edicola e scelgo i giornali da comprare faccio politica, quando vado a scuola in bicicletta faccio politica. Lei no? Peccato. Allora esca dal governo,si dimetta, cosa ci sta a fare lì? Il grave, secondo lei, è fare politica se si è insegnanti. E io insegno da quarant’anni. Il prossimo primo ottobre saranno quarant’anni di politica, perché faccio il maestro. Come si fa ad insegnare agli altri senza fare politica? Si devono fare delle scelte, anche delle scelte di vita se si vuole dare ai ragazzi un esempio di coerenza con ciò che si insegna. Se non è politica questa cos’è? Mi dica Lei. Senza essere irrispettoso credo che Socrate quando insegnava ai suoi allievi facesse politica e l’ha pagata anche cara. Se poi mi dice che si può fare della politica buona e della politica cattiva, sono d’accordo con Lei, come darLe torto? Lei, ad esempio crea delle false illusioni quando dice nell’intervista che i precari saranno tutti riassorbiti nei prossimi anni, quando ha sottoscritto un impegno a continuare a tagliare posti di lavoro nella scuola anche nei prossimi due anni. Illudere la gente è cattiva politica. Altro esempio Lei afferma che metterà il limite del 30% agli studenti figli di immigrati. Anche questa è cattiva politica perché tutti i ragazzi hanno diritto a frequentare la scuola e a ottenere un successo formativo, Lei come responsabile del Dicastero non deve limitare un bel niente, anzi dovrebbe aumentare risorse e qualità per fare in modo che tutti riescano a diventare sovrani, come dicevano i ragazzi di Barbiana. Per questo continuerò a far politica a dispetto dei santi e delle Ministre.