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Maristar

Post n°1560 pubblicato il 14 Settembre 2009 da ossimora
 
Tag: ecole

 Sentire maristar fra uno strafalcione grammaticale e l’altro ( ...lo stato de "i carceri"...si è adeguata ai somarelli ...qualche maligno si sta chiedendo ,vista la scarsa propensione all'italiano...in quali lingue sia esperta!!!)  con la sua vocetta querula e la sua prosopopea tipica dei presuntuosi affermare che a scuola non si fa politica mi ha causato i brividi.

Non perché non avessi chiarissimo cosa vuole veramente dire:

“Le leggi le faccio io o chi per me(….Aprea Tremonti ) e voi non dovete osare obiettare “

Punto.

“Io sono io e voi non contate un cazzo “

Più chiaro di così .

Ma la cosa che stupisce è il populismo televisivo e la basicità del messaggio che ha voluto mutuare

Sono certa che chi ascolta simili idiozie in molti casi dirà:

”vedi ,ha ragione,basta politica (che ormai è riconosciuta da cani  porci come il male assoluto) adesso si che si farà scuola seriamente!!!"
Poteva dire di restare aderenti alle leggi ,poteva usare altre formule per invitare all’obbedienza ma ha citato la politica che nella mente di molti è solo negatività e nella mente di chi la fa ,ci mangia ,ci lucra ,ci specula ,ci fa e disfa è bene che sia sempre più assente ,esoterica ,una robaccia sporca .

Il potere in mano ad un’oligarchia più o meno affidabile e gli altri obbedienti e in stato semi vegetativo

e la  scuola  pubblica ai minimi storici...non male .


Punto ...e basta di Gratiasalavida

 
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mspenknife
mspenknife il 15/09/09 alle 23:24 via WEB
ELISA DI GUIDA Talmente tanto orgogliosa da vergognarsene. Sembra un controsenso ed invece parliamo di un ministro. Si chiama Mariastella Gelmini ed incarna tutte le contraddizioni del dicastero dell’Istruzione. Da giorni se ne sta accovacciata sulle macerie che ha prodotto nella scuola italiana ma solo per pavoneggiarsi di averla riformata. È talmente fiera delle sue trovate che - quando non partecipa a conferenze stampa ristrette a giornalisti sordomuti, o tacitati per forza o convenienza - partecipa ad eventi ultraprotetti. Una dimostrazione? La scelta di inaugurare l’anno scolastico a Nisida. Sì proprio l’isoletta cantata da Edoardo Bennato, incastonata nel golfo di Napoli e collegata alla terraferma da un ponticello. Su questo scoglio si trova la casa circondariale per minori della città (altrimenti detto carcere minorile). Su questo lembo di terra la Gelmini ha scelto di inaugurare l’anno scolastico 2009/2010. Bene. Vi anticipo le aperture dei giornali di dopodomani. Quelli asserviti o di proprietà della famiglia inneggeranno a questa campionessa di umanità che sceglie, nientemeno, di ritrovarsi tra gli ultimi, gli alunni più disgraziati, nella zona più disgraziata d’Italia. Lei, che proviene dall’opulento nord. La verità, però, è un’altra. Solo le sparute testate indipendenti riferiranno che ha scelto il sito più sicuro della regione più difficile. Nisida, il luogo più isolato e ultravigilato della regione che ha subito 8.000 dei 42.000 tagli attuati all’organico nazionale dei docenti. Infatti, in Campania, una delle venti regioni italiane si concentra il 20% dei disoccupati scaturiti dalla riforma Tremonti-Gelmini. Un cordone di sicurezza riparerà il ministro dalle proteste, dai fischi, dalle migliaia di precari inferociti. Ecco spiegata la vergogna. Ecco spiegata Nisida. Ecco spiegata la scelta codarda.
 
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