Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

Area personale

 

 

 Un asterisco: tempo perso

  

**  2 asterischi  : Ok Chewing gum

*** asterischi : si comincia a ragionare 

****  4 astrischi : Da non perdere 

*****  5 asterischi : SUPER!!!

 

blog in inglese

immagine

IL MIO BLOG

IN INGLESE

(più o meno...)

 

Tag

 

Ultime visite al Blog

ossimoraexiettojigendaisukealf.cosmoscassetta2merizeta21bubriskafedechiaraje_est_un_autreQuartoProvvisoriocar.car46Fajrormaliberaanakyn1
 

Ultimi commenti

A occhio il soggetto sarebbe perfetto per un film (di...
Inviato da: jigendaisuke
il 18/10/2024 alle 00:12
 
Si si , ma è un romanzo che credo disturberà non poco i...
Inviato da: ossimora
il 03/10/2024 alle 19:00
 
Insomma, ambientato in zona
Inviato da: jigendaisuke
il 02/10/2024 alle 21:00
 
Consiglio interessante
Inviato da: jigendaisuke
il 01/10/2024 alle 18:49
 
Insomma, un 7
Inviato da: jigendaisuke
il 28/09/2024 alle 19:11
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 320
 

 

 
 
     Blog counter

    Registra il tuo sito nei motori di ricerca

     Blog Directory

Migliori Siti

 

 

 

     Libertarian Political Blogs Blogs - BlogCatalog Blog Directory

 

 

 
« il diversamente altoè l'amore che trionfa!!! »

mattino

Post n°1620 pubblicato il 13 Dicembre 2009 da ossimora
 
Tag: ecole

 

 

La lettura di questo articolo , peraltro mal scritto , farcito di luoghi comuni e di espressioni lise , mal argomentato , mi ha fatto venire in mente delle considerazioni riguardo alla festa dell’imminente Natale.

Considerazioni sulla scuola .

Io per anni ho vissuto l’avvicinarsi di questo periodo con un certo fastidio misto a senso di insensato ,arrivando a dire che avrei rinunciato anche alle vacanze pur di potermi sottrarre allo stock del pacchetto di fine anno.

Poi pian piano mi sono pacificata  , prendendo le cose che mi piacciono ,come l’odore dell’abete,le luci che rischiarano le notti più lunghe dell’anno,una certa oggettistica molto nordica sempre più difficile da scovare (se c’è ancora) in mezzo al 99% di merci per il Natale prodotti per l’occidente , direttamente in Cina ed a Taiwan.

Non c’è dubbio che ai bambini piaccia il Natale ,soprattutto perché rinnovano alla grande  gli straripanti cesti dei giocattoli.

Si eccitano molto a scuola , quando escono i primi addobbi, poi pian piano l’interesse scema e tutto resta lì cristallizzato , in compenso in genere si combina molto meno dal punto di vista didattico e Dicembre in questo senso è assai negativo.

Poi c’è la rinnovata , più o meno latente questione religiosa – identitaria  o quel che ne resta ,di attualità soprattutto grazie a chi brandisce simboli e credi come fossero clave.

Io in questo senso ho le idee abbastanza chiare.

 Lo stato spende una barca di soldi per gli stipendi delle insegnanti di RC ; a loro spetta parlare ,raccontare come è nata questa festa ed i suoi significati per chi ci crede.

In questo modo chi non si avvale dell’insegnamento di RC esce dalla classe avendo diritto ad attività alternative.

Per il resto ,in classe si può ,si deve parlare delle tradizioni laiche del Natale ,del significato di questo periodo dell’anno , delle piante rituali ,le leggende ,dell’arte e della letteratura che da questo hanno avuto origine.

 Il presepe a mio parere andrebbe lasciato nelle tante chiese e nelle case private , come tutti i simboli  forti  , di tutte le religioni ma avendo anche un valore "artistico/sentimentale non mi sembra proprio una cosa tragica se si fa ; agnostici ed atei non se ne curano , cosi' come cinesi ed indiani ,in genere chi  pone problemi sono i Testimoni di Geova ,molto rigidi e spesso pignoli , gli Islamici se ne infischiano  bellamente ed i bambini musulmani che a casa non vivono il Natale non fanno mai problemi di sorta, disegnano dei gran babbi natale poi nei giorni di festa vivono la loro normalità tranquillamente ,nelle loro famiglie , denatalizzate .Del resto ,per loro , pochi giorni fa c'è stata la "grande festa dell'agnello " che ricorda il sacrificio di Abramo e già hanno mangiato coi parenti ,messo i vestiti migliori e ricevuto regali.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Rispondi al commento:
gianor1
gianor1 il 14/12/09 alle 15:15 via WEB
Il Natale allora è come la cartina di tornasole di quella condizione umana in cui i doni sono assegnati o da una logica perversa o senza una logica riconoscibile.Natale è la metafora degli squilibri,delle sofferenze,della mancanza di giustizia sociale,delle inadempienze degli stati e delle comunità internazionali rispetto all'esclusione di fette maggioritarie della popolazione mondiale dal diritto a essere persona nella pienezza della dignità.Natale fa esplodere le contraddizioni e qui riconosco che questa sua natura corrisponde a quell'idea del Cristo che proclama la sua scelta di essere segno di contraddizione.Non di compromesso,non di silenzio davanti all'ingiustizia,non di silenzio, ancora,quando si deve denunciare. Segno quindi di scelte nette, di strade percorse senza titubanza, di pesi portati nella piena determinazione di una coerenza che non conosce limiti.Allora rivendico il diritto al mio Natale,al mio Presepio e lo saluto come il momento in cui il frastuono delle strade affollate e il balletto delle luci fa da cornice a questo nostro mondo in bilico davanti al baratro della propria autodistruzione.Tutte le contraddizioni esplodono a Natale senza pietà e senza trucchi,e si capisce la fragilità anche dei grandi messaggi forti che hanno chiesto e proposto giustizia,nel dipanarsi della nostra storia di uomini.Quella fragilità siamo stati noi a costruirla per non aver saputo capire e accettare ogni invito a lavorare per costruire una storia di giustizia e di pace e non una storia di squilibri e di privilegi.La storia è dei forti, che si sono impadroniti anche del Natale,lo hanno reinventato a misura dei propri interessi e dei propri egoismi,ma non sono riusciti a capire che in tal modo quel Natale avrebbe rivendicato per sé la sua natura di teatro e ribalta della sofferenza e dell'ingiustizia.E ci avrebbe così invitato,tutti,a lottare contro tutto questo.Ti chiedo scusa per l'intervento ma ho deciso di farlo anche per rispettare la tua posizione.Spero di non essere stato offensivo.Buon pomeriggio
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963