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« Anniversarino grazie »

eversione suina

Post n°1640 pubblicato il 16 Gennaio 2010 da ossimora
 

 

 

Il j'accuse del responsabile sanità del Consiglio d'Europa

L’H1N1?

Una truffa colossale

L'influenza A, le cui conseguenze per settimane hanno tenuto in allarme milioni di persone, in realtà era una "falsa pandemia" orchestrata dalle case farmaceutiche pronte a fare miliardi di euro con la vendita del vaccino: l'accusa arriva da Wolfang Wodarg, il presidente tedesco della commissione Sanità del Consiglio d'Europa.

Wodarg ha anche accusato esplicitamente le industrie farmaceutiche di aver influenzato la decisione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità di dichiarare la pandemia. Pesante il j'accuse di Wodarg, ex membro dell'Spd, medico ed epidemiologo, secondo cui le multinazionali del farmaco hanno accumulato "enormi guadagni" senza alcun rischio finanziario, mentre i governi di tutto il mondo prosciugavano i magri bilanci sanitari spendendo milioni nell'acquisto di vaccini contro un'infezione che in realtà era poco aggressiva.

Wodarg ha fatto approvare una risoluzione nel Consiglio d'Europa che chiede un'inchiesta sul ruolo delle case farmaceutiche; e sulla questione il Consiglio d'Europa terrà un dibattito a fine mese. La denuncia, riportata con grande evidenza dal
Daily Mail, arriva qualche giorno dopo quella secondo cui i governi di mezzo mondo stanno cercando di sbarazzarsi delle milioni di dosi di vaccino, ordinate all'apice della crisi. Il Mail ricorda che, in Gran Bretagna, il ministero della salute aveva previsto 65.000 decessi, creato una linea-verde e un sito web per dare consigli, sospeso la regola che vieta di vendere anti-virali senza prescrizione medica; furono allertati gli obitori e persino l'esercito, che doveva essere pronto a entrare in campo qualora si fossero verificati tumulti tra la popolazione a caccia dei farmaci.

Secondo Wodarg, il caso dell'influenza suina è stato "uno dei più grandi scandali sanitari" del secolo. Le maggiori aziende farmaceutiche, secondo Wodarg, sono riuscite a piazzare "i propri uomini" negli "ingranaggi" dell'Oms e di altre influenti organizzazioni; e in tal modo potrebbero aver persino convinto l'organizzazione Onu ad ammorbidire la definizione di pandemia, il che poi portò, nel giugno scorso, alla dichiarazione di pandemia in tutto il mondo.

"Per promuovere i loro farmaci brevettati e i vaccini contro l'influenza, le case farmaceutiche hanno influenzato scienziati e organismi ufficiali, competenti in materia sanitaria, e così allarmato i governi di tutto il mondo: li hanno spinti a sperperare le ristrette risorse finanziari per strategie di vaccinazione inefficaci e hanno esposto inutilmente milioni di persone al rischio di effetti collaterali sconosciuti per vaccini non sufficientemente testati".

Wodarg non fa alcun nome esplicito di persona in conflitto di interessi; ma lo scorso anno il Daily Mail aveva rivelato che Sir Roy Anderson, uno scienziato consulente del governo britannico sull'influenza suina, fa parte del consiglio d'amministrazione della GlaxoSmithKline. L'azienda farmaceutica, che produce antinfluenzali e vaccini, ha immediatamente replicato alle accuse, definendole "sbagliate e infondate".

 
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ilvecchiodelmare
ilvecchiodelmare il 16/01/10 alle 15:54 via WEB
Come spesso accade la verità sta nel mezzo. Il rischio "pandemia" è stato in effetti gonfiato dai governi e dalle case farmaceutiche..ma per un motivo serio sconosciuto ai più: a livello di classe medica si sapeva perfettamente che al 99% sarebbe stata un'influenza "benigna" che non avrebbe avuto conseguenze gravi, di certo era molto meno rischiosa dell'influenza stagionale normale..il problema è che il ceppo dell'H1N1 è dannatamente vicino a quello della "spagnola", ovvero di quella influenza che in passato ha fatto un'infinità di morti. E' vero che la contiguità dei ceppi di per sè non significa nulla, ma c'è stata una possibilità su cento che il ceppo H1N1 mutasse in quello della spagnola. Se ciò fosse successo, sarebbe stata una strage. Diciamo che è andata bene..ma c'è qualcuno disposto a rischiare la pelle senza far nulla solo perchè il rischio variazione di un ceppo influenzale è remoto? Le case farmaceutiche di certo ci hanno guadagnato..ma se ci fosse stata la variazione temuta, cosa sarebbe successo? Idem per i governi.. E ora, alzi la mano (in tutta sincerità) chi sapeva del rischio di una nuova "spagnola"..
 
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