antonia nella notte

Un marziano a Milano Ci sono parole che suonano malissimo, che ricordano vecchie storie, vecchie storie di razzismo, vecchie storie di intolleranza, vecchie storie di discriminazione. Ma anche vecchie storie di violenza, di terrore, e di paura. Allora, eravamo abituati alle uscite folcloristiche di Matteo Salvini, ma l'agenzia Adn-Kronos di ieri delle 12.51 ha qualcosa di clamoroso: ""Chiederemo al ministro Maroni di aprire un tavolo per gestire la situazione di viale Monza e via Padova. Questa è un'emergenza che va gestita con pugno duro. Occorrono controlli ed espulsioni casa per casa, piano per piano. Purtroppo, i segnali di quello che sarebbe successo c'erano già". Lo sottolinea in una intervista a "Repubblica", Matteo Salvini, capogruppo in Consiglio comunale e Milano ed eurodeputato della Lega". Ci sono due aspetti inquietanti in questa dichiarazione. Il primo è piuttosto evidente a tutte le persone di buon senso. Ovvero è nella terminologia da rastrellamento che utilizza il capogruppo in consiglio comunale. Sì, è proprio la forma mentis del rastrellamento quella che fa dire "casa per casa", e addirittura "piano per piano". Come se il "casa per casa" non includesse già il "piano per piano". Visto che in un piano ci possono essere anche dieci case, a seconda dello stabile, è evidente che non c'è bisogno di aggiungere "piano per piano", o anche "palazzo per palazzo". Ma Salvini lo aggiunge, perché questo sottolineare induce terrore e paura. Mostra la geometrica potenza della reazione, della vigilanza della Lega, ovvio. Peccato che, e qui siamo al secondo aspetto inquietant, in tutto questo c'è il nodo della cosiddetta irresponsabilità. È tipico di tutti poteri totalitari, purtroppo. I poteri totalitari scaricano su un avversario privo di influenza le reponsabilità dei loro stessi regimi. Avviene in tutto il mondo. Ora, nessuno lo mette in dubbio: l'Italia è un paese democratico, e non certo totalitario. Ma comportarsi a Milano come se al governo della città e al governo del paese ci fosse la sinistra, e non la Lega, è francamente paradossale. Un marziano a Milano, parafrasano Flaiano, penserebbe che Salvini e i suoi amici della Lega stiano facendo una fiera opposizione contro una politica permissiva ed eccessivamente tollerante della sinistra. E invece no. Casa per casa e tolleranza zero sono una richiesta che dovrebbero fare a loro stessi. Che paese ridicolo e drammatico al tempo stesso...