Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

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Post N° 474

Post n°474 pubblicato il 01 Maggio 2006 da ossimora
 

Versi di un canto Navajo
"Tutto quello che hai visto ricordalo, perchè tutto quello che dimentichi ritorna a volare nel vento".

 Nella storia del Primo Maggio la pagina più sanguinosa venne scritta nel 1947 a Portella della Ginestra. Dopo anni di sottomissione a un potere feudale la Sicilia stava vivendo una fase di rapida crescita sociale e politica. Un grande movimento organizzato aveva conquistato il diritto di occupare e avere in concessione le terre incolte. L'offensiva del movimento contadino, insieme alla vittoria elettorale del Blocco del Popolo alle elezioni per l'assemblea regionale, suscitarono però l'allarme delle forze reazionarie. Intimidazioni contro sindacalisti e esponenti dei partiti della sinistra erano frequenti e affidate al banditismo separatista. Il Primo Maggio del 1947, secondo una usanza che risaliva all'epoca dei Fasci Siciliani, circa 2000 contadini, uomini, donne, bambini e anziani, si erano dati appuntamento nella Piana di Portella della Ginestra. Appostati sulle colline vicine , c'erano ad attenderli, armati di mitragliatrici, gli uomini della banda di Salvatore Giuliano, rinfoltita con alcuni elementi prezzolati. Aveva appena iniziato a parlare il primo oratore, quando si sentirono i primi colpi. Per la folla non ci poteva essere scampo: alla fine si contarono 11 morti e più di 50 feriti. La notizia della strage si diffuse in tutta Italia e la CGIL proclamò per il 3 maggio uno sciopero generale.

Purtroppo le indagini furono compromesse dalla volontà di una parte delle forze di governo ed in particolare del ministro dell'interno dell'epoca, Mario Scelba, di escludere in partenza la pista della strage politica. Tutte le colpe furono addossate al bandito Giuliano, malgrado il rapporto dei Carabinieri indicasse come possibili mandanti, «elementi reazionari in combutta con i mafiosi locali».
Lo stesso Giuliano fu eliminato, 3 anni dopo, dal suo luogotenente Gaspare Pisciotta che a sua volta fu avvelenato in carcere nel 1954 dopo aver preannunciato clamorose rivelazioni sui mandanti della strage di Portella. Una strage che sembra quindi inaugurare la lunga catena di misteri e di eccidi che insanguineranno l'Italia negli anni a venire.”
 
(dal sito della CGILStoria del Primo Maggio)

 
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flicker72
flicker72 il 04/05/06 alle 10:52 via WEB
versi di un canto Cheyenne Ascolta il soffio del vento - segui il suo sibilo Stai sempre dalla parte della verità e della ragione Nessun uomo ha una verità assoluta e tutti hanno la loro verità Prendi le cose buone che trovi in ciascun uomo che incontrerai E costruisci la tua verità Vai avanti sempre e non fermarti mai Guarda la vita con occhi sempre diversi E se un giorno anche tu ti sentirai solo Non avere pura di quello che non conosci
 
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