Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"
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Post n°1972 pubblicato il 25 Aprile 2014 da ossimora
Ho ripercorso i 25 Aprile del mio BLOG , ormai sono diversi e mi è piaciuto copincollare ciò che mi ero annotata negli anni . In tempi di indifferenza e di sciatteria verso la storia mi piace rileggerli e risistemarli e trovarne la freschezza immutata quando c'è . Non c'entra la retorica e non c'entra nemmeno l'attualizzazione di questa data . E' una data della memoria , alla quale credo sia bello e necessario dare dignità , testimonianza e vigoria storica . Senza stancarsi. E' un giorno di festa . BELLO.
2011 W IL 25 APRILE La resistenza in alta Valle del Tevere
I racconti di mia madre rispetto alla "sua " esperienza scolastica durante il fascismo , sono un mio patrimonio personale di aneddotica e di storia , naturalmente arricchiti da emotività e passione che di certo non è mai mancata in casa mia . La maestra in quinta di allora doveva preparare a dovere le alunne che avrebbero dovuto sostenere l'esame di ammissione all' avviamento a liceo e magistrali o altrimenti accedere alle scuole professionali . Mia madre non era stata considerata economicamente all'altezza di sostenere esame e quindi scuole "alte" e di conseguenza non le era richiesto esplicitamente di sapere poesie e pezzi preparati per le elette . Essendo mia madre curiosa ed interessata di suo ,nonché molto molto brava , si studiava però tutto quello che sentiva in classe per suo gusto personale . Una mattina, la maestra fascistissima interrogò le predestinate borghesotte che non sapevano nulla. Mia mamma alzò timidamente la mano e disse che lei era preparata. Al che l' educatrice stizzità disse: "Ecco ,quelle che non devono sapere sanno " (...quante , quante volte questa frase mi è stata ripetuta ..) e con questa perla , la liquidò . La grandissima stronza ( credetemi ho cercato un termine meno pesante ma non sono stata capace ...me ne venivano solo di peggiori) invece di chiamare mio nonno e dirgli ..."..guardate che questa ragazza vale , merita di continuare a studiare , se potete non precludetegli questa possibilità, anche a costo di sacrifici " le ha tagliato le gambe . Mio nonno che era uomo sensibile di certo avrebbe fatto il possibile come poi fece con mia zia ed invece la mamma diventò , peraltro con ovvi ottimi risultati ,computista commerciale , con l'eterno rammarico di non aver fatto studi classici e con il sempiterno ricordo schifoso di questa maestra , ispettrice della Gioventù italiana del Littorio,( un'appartenenza una certezza!) ignorantona , troglodita , incapace . Bella porcheria ! UN ALTRO FLORILEGIO DELLA "MAESTRA" di mia mamma... Veronica frequentava la scuola elementare in una frazioncina ,una scuola rurale,dall'architettura inconfondibile,con grandi finestre slanciate verso l'alto, molto ravvicinate; di quelle che oggi sono tutte state ristrutturate ed adibite perlopiù ad abitazioni..Amava molto studiare ,era curiosissima e ricettiva ,entusiasta .Ogni giorno percorreva a piedi ,scattando agile e veloce, il paio di chilometri che la dividevano dalla scuola ,stringendo e roteando "La busta"di pezza ,artigianale, che sua mamma le aveva cucito per i suoi libri..Ersilia ,la madre, gestiva ,assieme al marito,un piccolo commercio di granaglie ,uova e pollame ;i tempi erano duri,gli spostamenti difficili ed il tempo poco.La stoffa nera acquistata per cucire la "divisa "da piccola italiana ,era rimasta in un angolo,ancora solo imbastita .Non c'era stato tempo di rifinirla. L'avrebbe indossata fra una settimana. La maestra -ispettrice della GIL ,passò in rassegna le bambine illugubrite dalle divise ;Veronica era tesa ,si faceva piccola ,tentando di rendersi invisibile,ma non fu certo così ,la virago la riprese aspramente ,incurante delle sue scuse ,le tirò un orecchio con forza tanto da strapparle l'orecchino,tagliandole il lobo e facendola sanguinare. La piccola tornò a casa umiliata e rabbiosa ma si tenne tutto per sé;nascondendo ai suoi genitori quello che le era successo .Era terrorizzata all'idea di quello che sarebbe potuto capitare se,soprattutto suo padre ,uomo forte e pragmatico,lontano ideologicamente ed emotivamente dalle pagliacciate del regime ,si fosse accorto dell'accaduto ed avesse affrontato l"insegnante"rischiando di incorrere in rappresaglie delle squadracce ed in esiti ancor più imprevedibili. Mia madre si curò ,piangendo in silenzio e tacque con tutti ma posso garantire che non ha mai più indossato un paio di orecchini né si è mai fidata ,di chi indossa o fa indossare "divise". 2010 Ho sempre immaginato e sognato il 25 aprile come una grande,popolare Festa antifascista .La nostra repubblica si fonda sull'antifascismo e senza antifascismo non c'è nulla. Un giorno nel quale si dovrebbe scendere per le strade , ballare , incontrarsi , ricordando gli uomini e le donne della guerra di liberazione ,un grande momento di festa popolare più potente e fondante delle pur importanti corone di alloro ai cippi ed alle cappelle dei cimiteri .E non si dica che celebrare è ormai solo retorica , è proprio l'opposto semmai. Una vera liberazione .
(...Le donne partigiane combattenti furono 35 mila, mentre 70 mila fecero parte dei Gruppi di difesa della donna; 4.653 di loro furono arrestate e torturate. 2.750 furono deportate in Germania, 2.812 fucilate o impiccate; 1.070 caddero in combattimento; 15 vennero decorate con la medaglia d'oro al valor militare.) Una festa che amo moltissimo. Ho letto del povero coglione di Salerno che voleva abolire la celebrazione o dell'altro analfabeta leghista che pensava di impedire "bella ciao"come canzone celebrativa. Che pena infinita.Che gente da poco . La risposta migliore viene dai ragazzi che mai come quest'anno si sono iscritti in massa all' ANPI .
2009
Una festa davvero bellissima da sempre w il 25 Aprile 2008
L'Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il fascismo. PPP
2007
Oggi è il 25 Aprile;un giorno di festa che sento più di molti altri,anzi forse in assoluto quello che sento di più. E' anche il giorno che è nata mia figlia!!! Risuonano i racconti di mia madre ,adolescente ,sfollata in campagna con mia nonna che adesso dall'alto dei suoi 100 anni mi racconta ancora dei ragazzini tedeschi delle retroguardie mandati allo sbaraglio sul finire della guerra.La nonna ebbe pena e con le coperte militari cucì pesanti cappottoni a quegli spauriti "nemici". Della gioia e delle festa ,quella vera ,quella che si aspetta e si assapora con entusiasmo dopo tempi oscuri e plumbei. Cosa resta di questa data dopo più di sessanta anni ? Siamo in un periodo di "cambiamenti",le identità si ibridano e vacillano pure .Le cose vanno fin troppo veloci per lasciar spazio ad una vera riflessione che permetta sopratutto ai ragazzi la comprensione reale delle origini della nostra Repubblica e conseguentemente,la percezione viva del valore storico costitutivo di questa data . Già sono rare ,le possibilità di ritornare a racconti e storie familiari ,credo che la memoria a questo punto diventi più che mai una esigenza collettiva ;sono le scuole ,le associazioni culturali e politiche (i partiti sono a tutt'altro affacendati ...)che devono o dovrebbero tutelare e mantenere, la forza di questa data . IL 25 aprile è una data fortemente simbolica ,un punto fermo di quelli necessari ad una collettività come reale punto di riferimento ,non certo e non solo nei riti della giornata (anche) ma nel ribadire che è grazie alla Resistenza ed a i suoi valori (per i quali migliaia di donne ed uomini hanno sacrificato allora la propria vita )che siamo quello che siamo e in quei valori essenziali :il diritto di partecipazione,l'aspirazione alla giustizia sociale e all'uguaglianza,un'Europa pacifica e pacifista.Noi dobbiamo lavorare per la attualizzazione continua di questo prezioso patrimonio ,nella scuola e dovunque sia possibile . E adesso...vade retro revisionisti , minimizzatori ,...si festeggia !!!(Modena city Rambles)
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il 18/10/2024 alle 00:12
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