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« Messaggio #751incipit »

Gesti mimici e gesti simbolici

Post n°752 pubblicato il 26 Gennaio 2007 da ossimora
 

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 Fini, l'erede.(26- 01-07)

 "Penso che il candidato più prestigioso e autorevole, per succedermi alla guida del futuro partito unico dei moderati potrebbe essere Gianfranco Fini, che giustamente si sta imponendo con una certa autorevolezza".

Il giorno dopo...

Cdl, insieme in ordine sparso Berlusconi non abdica più

                              

 
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MiseEnAbime
MiseEnAbime il 28/01/07 alle 12:29 via WEB
scusami se non ho capito. bersani ci viene a dire che non solo ha liberalizzato (ovvero HA AFFIDATO AL MERCATO IL COMPITO DI GOVERNARE I RAPPORTI TRA LE PERSONE) ma intende fare una bicamerale per liberalizzare ancora di più. chiariamo il concetto: noi abbiamo votato per un parlamento e una maggioranza che si è presentata a noi in maniera INGANNEVOLE facendo credere che avesse l'intenzione di ripensare la grande orgia ideologica (neo)liberale che, negli anni '90, ha portato i governi dell'ulivo a cancellare una gran quantità di diritti acquisiti in anni di lotte dei lavoratori. alle elezioni il futuro partito democratico ha preso una batosta clamorosa mentre rifondazione ha tenuto. il partito più ottusamente liberale mischiato ai nostalgici di craxi ha preso meno voti del solito. i cittadini (e non i consumatori, che non votano) italiani hanno in ogni occasione possibile manifestato una grande AVVERSITÀ all'idea che tutto quello che è pubblico fa schifo e tutto quello che è privato è meraviglioso, hanno manifestato quantomeno delle perplessità all'idea dello scambio: meno tasse, meno stato, più mercato. preferiscono avere la pensione VERA dopo anni di vita regalati ai padroni, piuttosto che essere COSTRETTI a 'investire' i soldi in borsa con garanzie NULLE di riaverli indietro. alle assemble operaie se si presentano questi qui del partito democratico gli fanno passare dei brutti quarti d'ora, a mio avviso, e farebbero anche bene (e infatti non ci vanno, bersani parla solo in nome di un gruppo industriale chiamato in modo ridicolo: cooperative). insomma, per tornare alla bicamerale di bersani, l'idea è questa: siccome i cittadini hanno bocciato in modo EVIDENTE la nostra linea liberale noi ci mettiamo d'accordo con quelli con cui ABBIAMO FATTO FINTA DI SCAMBIARCI INSULTI per fare passare le PRIVATIZZAZIONI di TUTTO il possibile. una idea GENIALE, no?, perché il concetto è questo: comincio a 'liberalizzare' per i gonzi: chi è contrario all'abolizione del giorno di chiusura dei parrucchieri? (magari potrebbe chiedere a quelle poveracce che ci lavorano con i contratti più creativi e si troveranno a lavorare un giorno in più a parità di salario). questo serve per ridare un poco di smalto e consenso alle privatizzazioni e liberalizzazioni che NESSUNO VUOLE. poi si fa la bicamerale e si fa sul serio, saltando il parere dei cittadini elettori, creando un organismo quasi autonomo che concerta diretamente con confindustria e altre agenzie private e semiprivate la privatizzazione di tutto quello che può portare PROFITTI SICURI A COSTO ZERO. ad esempio liberalizzeranno (leggi: si affideranno in gestioni a società private che hanno come scopo quello di generare profitti PER SÉ) tutti i servizi locali, le famose municipalizzate e simili, che 'costano tanti miliardi ai cittadini'. ah si? e chi li pagherà quei miliardi ai privati che se le accollano? i marziani? quello che prima era in capo alla fiscalità, o alle tariffe si sposterà in capo al portafogli del 'consumatore', il quale, se il servizio locale venisse gestito in modo sconsiderato non avrà nemmeno la possibilità di chiedere o ottenere un cambio di gestione. la società privata si cautelerà con penali che, nel caso di rottura del contratto, verrano pagate dalla pubblica amministrazione. alla prossima tornata si affiderà a un tecnico la valutazione della congruità delle offerte sempre senza nessuna possibilità di controllo da parte dei cittadini. mettiamo anche che la pubblica amministrazione costituisca una delle tante inutili AUTORITÀ che imponga delle delle tariffe massime alle società private di gestione di servizi. nessun problema, il privato, a un certo punto dichiarerà che con quelle tariffe non si possono fare gli investimenti e la pubblica ammiinistrazione provvederà a pagare la differenza per 'salvare' il diritto dei cittadini a comprare i servizi, ovvero per PAGARE I PROFITTI CON LE TASSE: ci sarebbe, in sostanza, un passaggio di denaro dai salari ai profitti. mettiamo allora che invece di dare in gestione ai privati i comuni siano costretti a vendere ai privati. il privato farà a gara con altri privati per comprare la società. a questo punto quello che vince potrà tranquillamente scaricare i costi dell'acquisto sulle tariffe. i cittadini, se saranno scontenti della gestione, cosa potranno fare? (il caso è quello di autostrade, tanto per fare un esempio, in cui il compratore non fa la manutenzione) potranno RIPUBBLICIZZARE? no, perché la legge non lo consente. potranno costringere il compratore a vendere a un altro privato? una proprietà può essere costretta dai CLIENTI a vendere una società per azioni? ma quando mai? se pure si ripubblicizzasse di nascosto (come si dice stia facendo blair con le ferrovie inglesi al disastro) la proprietà potrebbe imporre alla pubblica amministrazione un costo alto a piacimento. in pratica lo stato vende a 10 e si ricompra a 50. la differenza passa direttamente dalle tasche dei lavoratori a quelle dell'impresa.
siamo sicuri che ci piace tanto bersani?
 
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