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« incipitMessaggio #756 »

Post N° 754

Post n°754 pubblicato il 31 Gennaio 2007 da ossimora
 

Non avevo più intenzione di scrivere  di pacs. (ufff...)

Le dichiarazioni dei cattolici , e non solo,stanno arrivando a dei livelli  veramente irritanti e mi spingono ad un’ulteriore riflessione.

 Hanno l'arroganza di ricattare il governo, in nome di "principi" di credenza e di

"patti che non sono mai stati sottoscritti".

Ruini è passato nelle retrovie adesso è la volta di  Betori il quale ulula che si danneggia la famiglia,ed è “superflua”,afferma,una nuova legge.

Parli per lui e per la sua immorale Sacra Rota;parli per lui.

(Intanto i rotisti,tanto per gradire, si arrichiscono anche con gli annullamenti dei matrimoni pregressi dei gay...)

Poi c'è tutta la pletora di "salvatori ed incensatori della "famigghia",che ci  debbono spiegare che è lei che si deve difendere ...ma da che cosa?           Da chi?      Chi minaccia cosa?               Possibile che la FAMIGLIA,con la maiuscolona sia così indifesa da sentirsi minacciata dall'estensione dei diritti...quasi viene il sospetto che minacciato sia solo il loro potere e portafoglio.

Non capisco .La famiglia naturale ??? Ci spieghino cosa intendono per famiglia naturale.Loro  ne sanno tanto.

Ma io ci sono mai andata fuori dalle loro  chiese a pubblicizzare i miei stili di vita???

E se ci andassi che fine farei?immagine

Non è bastato la barbarie  dell’astensionismo cleropilotato al referendum sulla ricerca sulle staminali.

Non basta che ogni due per tre si facciano editti di odore medioevale.

Ovviamente, il mondo della sinistra, ovviamente laica(?),ovviamente che non conta una cippa ( e che semmai si allinea buona buona ...), si indigna giustamente e ascolta le conferenze e gli interventi e i dibattiti sui Pacs senza intervenire con una voce forte ed unanime a difesa di noi che i pacs li aspettiamo .

Io li aspetto perché  mi servono e mi sono davvero stufata ogni volta che lo affermo  di sentirmi rispondere :

”Sposati no?Convivi da 25 anni,lo puoi fare!” .

Sono stufa di sentirmi dire ,ma che sarà mai ,vai in comune ,esponi le pubblicazioni (perché è obbligatorio),ti trovi i testimoni  ed è fatta. Questa cosa mi manda su tutte le furie .

Non voglio dare spiegazioni ,cerco dei diritti di cui  se fossi in tutto il resto d’Europa non Talebana  ,già godrei tranquillamente. E basta.

Sento in giro lezioncine sui diritti ed i doveri ;io i miei li conosco fin troppo e non ne voglio di lezioni .Tanto meno dai clericali ,democristi,celoduristi vari .

Li aspetto anche e sopratutto per i miei amici uomo/uomo-donna/donna,che si trovano spesso a vivere situazioni assurde nei momenti topici della vita ,come l’acquisto di bene comune o la malattia .

Anche loro nel resto d’Europa sarebbero più tranquilli e non soggetti alla pecoreccia propaganda clericodestrorsa.

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ossimora
ossimora il 03/02/07 alle 13:16 via WEB
ROMA - Dopo Mastella, anche Rutelli non apprezza "i Pacs all'italiana", benché la legge messa a punto dalle ministre Barbara Pollastrini e Rosy Bindi sia molto attenta a non urtare la sensibilità cattolica e il Vaticano. Non erano in Consiglio dei ministri (causa influenza) ieri, né il Guardasigilli e leader dell'Udeur, Clemente Mastella, né il vicepremier e presidente della Margherita, Francesco Rutelli. Ma il loro dissenso trapela attraverso dichiarazioni e portavoce. Duro Mastella che boccia integralmente il testo Pollastrini-Bindi: "Di certificazioni anagrafiche come prevede il disegno di legge non voglio sentir parlare, e nemmeno si possono equiparare coppie etero e omosessuali". Più cauto Rutelli, che frena e fa trapelare: "Questa legge scontenta tutti". A margine della riunione di governo, Pollastrini e Bindi discutono del testo ormai in dirittura d'arrivo (hanno previsto di portarlo al prossimo Consiglio, il 9 febbraio) con i ministri dell'Interno, Giuliano Amato e dell'Istruzione, Beppe Fioroni. Il cattolico Fioroni esprime le perplessità dei Popolari della Margherita: "Attenti con la "certificazione anagrafica congiunta" a non far rientrare i Pacs dalla finestra dopo averli fatti uscire dalla porta. Lavoriamoci ancora per un progetto condiviso". Amato si dice "molto preoccupato" del clima generale. Lo scontro nell'Unione si riaccende. Il traguardo delle unioni civili che appariva ormai vicino, dopo incontri e mediazioni, si allontana. Il ministro delle Pari opportunità Barbara Pollastrini ha confidato ai suoi collaboratori che se così vanno le cose, allora il problema è politico, perché contestare "l'articolo uno" della legge è metterne in discussione l'intero impianto. Spetterà quindi al premier Prodi sciogliere il nodo. In agenda Pollastrini e Bindi hanno una serie di incontri tecnico-politici a tappe forzate. Inoltre, le polemiche crescono sul ruolo che sta svolgendo il Vaticano. È giallo sulla visita di Rutelli al Papa (annunciata per giovedì scorso, ma smentita dal suo staff) e che comunque potrebbe svolgersi nei prossimi giorni. Il tam tam sulle pressioni del cardinale Ruini sui leader cattolici, e su Rutelli in particolare, si allarga. Roberto Villetti della "Rosa nel pugno" chiede "una smentita" sui rapporti Rutelli-Ruini. Dal canto loro, i teodem della Margherita - Paola Binetti, Emanuela Baio, Enzo Carra, Dante Mosella, Luigi Lusi, Luigi Bobba - fanno sapere che se il testo Pollastrini-Bindi non cambia, in Parlamento non lo voteranno. "La certificazione anagrafica non ci dovrà essere", precisa Baio. "La chiave è quella di partire dai diritti individuali, altrimenti si incorre in un riconoscimento delle coppie di fatto", chiosa Binetti. Un incontro tra i teodem e Alberto Gambino, consigliere politico di Rutelli, l'altra sera ha messo sul tavolo i dubbi degli ultrà cattolici e stabilito alcune linee guida, a cominciare dal criterio che "non devono esserci oneri per lo Stato" nel riconoscimento dei diritti dei conviventi. I toni si accendono. Il ministro della Famiglia Rosy Bindi smentisce di avere mai consegnato al segretario della Cei Betori il disegno di legge in anteprima: "La mia storia di credente parla da sola" e se "ascolto con rispetto e faccio tesoro delle parole della Chiesa", so "assumermi le mie responsabilità per il bene del paese" da laica. Il teodem Enzo Carra afferma che "non c'è stata nessuna condanna della Cei alla bozza". La Margherita con una nota liquida le ipotesi di pressioni del Vaticano su Rutelli come "fantascienza". Nel centrodestra si affilano le armi anti Pacs. Il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini rivendica: "Mi onoro di rappresenta chi è contro".
 
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