antonia nella notte

Vedi, Presidentessa, a me è toccato un cognato sbirro (e indovina, data la professione, per chi vota..). Un cognato che però a stretto rigor di legge e di religione non m'è neppure cognato: lui con mia sorella ci convive da dieci anni, e ammesso che volessero sposarsi ci sarebbe giusto il problema del suo precedente matrimonio (preistoria, ma per la chiesa mica fa tanta differenza..). Il bello è che lui i DICO li vuole, alla faccia del partito per cui vota, e definisce famiglia la sua famiglia (e fa bene). Vuole i DICO perchè s'accorge che dieci anni con la stessa compagna (e otto anni fa è arrivata l'erede, Mia Signorina e Padrona..) in termini di diritti non equivalgono a nulla, attualmente. Chissà che questo non lo porti a rettificare certe sue posizioni politiche. Lo scialo è stato incontrarlo in abiti civili, in città (quand'è in divisa rispettiamo le parti: lui mi perquisisce, io gli sputo sulle scarpe): nemmeno il tempo di salutarlo ed un ragazzo senegalese, riconoscendomi, mi stringe la mano e mi chiama fratello, con stizzito silenzio di mio cognato. Il quale, nel giro di un quarto d'ora, aveva altri tre cognati: due nigeriani ed un mozambicano. Insomma, una famiglia allargata e pure colorata, un po' troppo per i suoi gusti. Finchè è arrivato Pape, senegalese pure lui, che invece di chiamarmi fratello m'ha chiamato Compagno. Al che mio cognato è crollato..