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lettura mon amour

Post n°1957 pubblicato il 15 Gennaio 2014 da ossimora
 

"Ha ricominciato a prendere la vita sul serio .

A stare attenta a quello che non vuole ."

DIego de Silva "Mancarsi "

Einaudi 

 

 

In questi  primi giorni del nuovo anno fra le numerosissime altre statistiche , rendiconti ,è uscita quella  dell'ISTAT sulla produzione e la lettura di libri in Italia, che  certifica che nel 2013 i lettori sono diminuiti rispetto al 2012, passando dal 46 per cento al 43 per cento della popolazione.

Chi legge non più di tre libri l'anno è circa la metà dei 24 milioni di lettori. Di questi, coloro  che leggono almeno un libro al mese, cioè i cosiddetti lettori forti, sono solo il 13,9 per cento. ( io che viaggio sui cento libri all'anno allibisco...lettori forti uno al mese?) Dunque, il 57 per cento degli italiani non legge libri . Non ho da esprimere nessun giudizio di valore  e non voglio farlo , mi dispiace soltanto per loro , non sanno e mai sapranno quante storie , quanti pensieri, quante invenzioni ( ed anche quante parole inutili certo ) si perdono . Ci si diverte tanto, certo questa è la cosa più importante . (Voglio ribadire questa cosa anche perché  c'è anche chi si vanta di non leggere e di non avere mai letto libri In vita sua ...IL LETTORE ZERO ).  Si centuplicano gli occhi sulla vita e sulle cose , ci si incuriosisce e  cresce nei rimandi storici , si entra in immaginazioni e visioni altrui e ci si sente felici (sebbene un po' frustrati se si ha velleità di scrittura ) quando si incontrano frasi o pagine che vorremmo tanto ma tanto ...avere scritto noi!

Questo dato  comunque non mi stupisce affatto , si sente , si vede , si respira  questa cosa , ovunque .nell'estetica , nelle priorità esistenziali , nelle scelte architettoniche , nel cinema. A scuola si cerca in ogni modo di interessare e di  "innamorare" i bambini della lettura , a volte si ottengono buoni , anche ottimi risultati , spesso vanificati  nel prosieguo degli studi o dal  marasma adolescenziale . Hikikomori alla peggio  o comunque ingorgo  di  giochi elettronici , tablet, pc dove la lettura non è certo  del tutto dimenticata ma che si connota prevalentemente come "decodifica" , strumento di accesso ad altro "Lettura breve" , mordi e fuggi,  decodifica spesso semplificata in un "mi piace" o in una ilare faccina ,persino la letto/scrittura da blog appare troppo; anche le riviste si adeguano e le pagine dei magazine assomigliano sempre di più a siti internet , colonnine stringate , di veloce lettura ,  iperriassunte e scheletrite  ; la sintesi a priori ; non c'è la necessità di analizzare estesamente , vagliare  quindi sintetizzare , è tutto pronto, altri lo hanno fatto (!).

Continuo a confidare  però che ci sarà  sempre chi si innamorerà della parola avvolgente , della descrizione affascinante , dei personaggi delineati con sapienza e possa quindi  provare la impagabile sensazione di chiudere un libro e restarne avvolto per giorni.

 

 
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Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 17/01/14 alle 12:31 via WEB
Diffilissimo commentare questo post! Mi metti in seria difficoltà!. Mi ci vorrebbe un giorno intero! E non ho la capacità di scrivere bene, dovremmo parlarne a voce! Mi piace l'introduzione, mi piace l'immagine. Ma io penso e sento, che la lettura è una cosa soggettiva, difficile a volte, impraticabile. La lettura è un lusso, e non soltanto per mancanza di tempo. Arrivare a leggere seriamente, profondamente, è una introspezione, che a volte si tende ad evitare. Un libro, rimanda sempre a noi stessi, e alla nostra soggettività, a come siamo noi fatti. Al momento, al periodo, alle nostre circostanze di vita, ad un ordine, che non sempre coincide con la nostra vita. Ed anche ad un rigore, profondo, e dipende anche dalle letture, da cosa noi veramente vogliamo trovare, che non sempre, è distrazione. Concordo sul fatto che un libro, sa essere il nostro migliore amico che mai ci tradisce. Che attraverso la lettura capiamo le cose del mondo e noi stessi. Ma è anche vero, che non tutti amano leggere nella maniera "canonica". Il "non lettore", ad esempio è atipico! poiché è una persona che ha letto la musica! la persone i paesaggi, i quadri. Io sono stata anche questo. Non volevo leggere a priori. O meglio, ho fatto una scelta, (impopolare per me stessa), di non leggere e di preferire di leggere le persone. Ho scelto all'epoca che avrei capito le cose attraverso altri canali. Ma molto ha influito anche la scuola, che mi ha infarinata per bene, e mi dicevo, che coglievo, quello che dicevano i professori, e ciò chenon mi piaceva, non lo leggevo a prescindere.. un disordine totale sono stata! e penso a quanti, come me... poi si arriva ad un punto, in cui - ma anche questo è soggettivo, si sceglie invece, di leggere. Ma per quanto noi vogliamo e possiamo leggere, il fine ultimo siamo sempre noi.. Ho conosciuto persone che non hanno mai letto libri, (o pochi in verità), molto migliori di chi si fregia di leggere moltissimo, ma non ha capito nulla... Insomma bisognerebbe trovare un ordine delle cose (e la scuola in questo dovrebbe essere maestra, ma anche il destino personale gioca il suo ruolo), in cui la lettura, le materie, i libri dovrebbero camminare con noi.. ma tutto questo fa presumere un ordine globale, che non c'è. I libri possono aiutare, ma da soli, non possono. Tu sei una lettrice Illustre, nel senso, che sei centrata, ordinata, rigorosa, completa, perfetta. Una Persona di qualità a tutto raggio! una che ha fatto camminare, la sua anima con i tempi, con le circostanze, con la propria storia personale e il proprio lavoro! quanti di noi, possiamo dire di essere cosi?, e poi, tu, sei talmente avanti (e non è piaggeria eh!!), che mantieni il tuo rigore personale, nonostante le letture. Molti, invece, parlano come i libri che leggono, senza altresì metterci il loro cuore e la loro esperienza, ma fanno solo sfoggio - narcisistico, su cosa e chi debba essere per loro priorità. La lettura, nel corso del tempo e dei secoli non ci ha insegnato a non fare guerre, e ad essere migliori, - poiché la maggior parte della gente, non legge prima dentro sé.. mi devo fermare, sennò non finisco più. Leggere è importante, ma prima di tutto, bisogna fare pace con noi stessi, e poi affrontare serenamente la lettura, per non farci prendere da una sorta di pozzo senza fine.. la lettura deve elevare e non fare sprofondare, se vogliamo ancora cambiare il mondo, e fare in modo di essere un po' migliori. Insomma nel mare della lettura e della letteratura, non dobbiamo farci imprigionare, ma mantenere comunque il punto. Cosa che tu fai, ed ecco da dove arriva la mia ammirazione per la tua persona. Io ho sempre preferito scrivere, che leggere, sebbene, la lettura, sia arrivata personalmente, per lenire a volte, i miei dolori,e per farmi tornare a me stessa, un po' come dice, l'intro del tuo post. Ma ogni libro, scritto, credo e sento, che è già dentro di noi.
 
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