Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"
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Messaggi di Gennaio 2011
Post n°1770 pubblicato il 27 Gennaio 2011 da ossimora
Mario Luzi Mario Luzi
Post n°1769 pubblicato il 25 Gennaio 2011 da ossimora
Ero alla ricerca di qualcuno che disintegrasse il liso ,trito e ritrito mantra "la mia libertà finisce dove inizia quella di un altro ". Proprio ieri me lo sono sentito ripetere con aria ispirata da una persona che ne stava facendo un obiettivo per un lavoro didattico.Vago senso di nausea .incomprensione .Giramento di palle .Un contributo .Questo articolo che memorizzo. "Libertà: una parola che non significa niente e che per questo piace a tutti"[1] Quando sentiamo parlare di libertà non possiamo fare a meno di pensare a tutti gli usi (spesso a sproposito) che facciamo di questa parola. Perché la libertà Provando a fare una piccola digressione sul perché potremmo chiederci il significato di questa parola (che spesso crediamo più per fede o abitudine di conoscere), possiamo evidenziare tra gli usi a sproposito della libertà il bisogno, di ognuno, di insegnare agli altri cosa significa, salvo evitare accuratamente di definirla. Il classico è sempre "la libertà finisce dove inizia quella degli altri"(2)[2]. In questa affermazione, che sarà nostro compito qui demolire in modo anche analitico, si evita accuratamente di dire cosa è la libertà, ma si dice, con sicurezza, dove inizia e dove finisce. Si sottintende, forse, la libertà di fare quello che si vuole, perché se ognuno fa quello che vuole in qualche modo (da capire quale) si toglie la libertà altrui (forse togliendo al limite direttamente la vita e quindi ogni facoltà di volere qualsiasi cosa). In pratica la libertà viene usata in questo contesto nel seguente modo: "la libertà esiste se esistono delle regole che la limitano e le regole hanno ragione di esistere nella misura che rendono possibile la libertà stessa dei soggetti che la praticano". Una affermazione così vaga non stupisce che piaccia a tutti, proprio perché non significa niente e che, da destra e da sinistra, si possano riempire le scatole vuote dei termini usati con i contenuti che più piacciono (o fanno piacere i propri elettori). Cos'è la libertà?
Post n°1768 pubblicato il 19 Gennaio 2011 da ossimora
Spesso leggo il vocabolario con molto gusto. Mi piacciono le parole Quelle desuete arcaiche ,un pò polverose ed i neologismi ,quelli che m'invento e quelli che trovo in giro. Naturalmente sviluppo periodicamente delle idiosincrasie furibonde . Al momento trovo detestabile l'andazzo di salutare( ...lo fanno in primis le commesse dei supermercati ...)dopo le cinque del pomeriggio con "Buona serata ";non mi piace ,lo trovo fuori luogo , è assai televisivo,evoca aperitivi feste e intrattenimento coatto e comunque niente ha a che vedere con la calma vespertina e la dolcezza intima della notte . "Imperversano "assolutamente si""assolutamente no" questo rinforzare le risposte con gli avverbi mi fa stridere le orecchie (infattamente preferisco l'avverbialità di Cetto Laqualunque semmai !)quasi quanto il diminutivo ..."un attimino ". Discorso a parte merita "piuttosto che " che è un vero e proprio delirio e pur abusatissimo nell'argomentare seriale ... esprime impropiamente il contrario esatto di quello che si vuole affermare . Ormai da tanto "Adoro" "Lo adoro" ,hanno fagocitato progressivamente la ricca gamma di aggettivi che possono esprimere il proprio gradimento verso qualcosa .un libro difficilmente sarà eletrizzante,emozionante ,divertente ...ma adorabile (GRRRR) Poi ci sono gli innominabili ..."e quant'altro (???)","di tutto e di più " ...ai quali tramite intercettazioi oggi si è aggiunto "ne succedono...ne vedrai d'ogni"...bleath.
post in progress
Post n°1767 pubblicato il 14 Gennaio 2011 da ossimora
Pur avendo firmato e partecipato alle raccolte firme ed agli impegni pro costituzione sono consapevole e convintissima che nulla cambierà nella sicumera ripetitiva autoassolvente del premier ,(detto ormai per la sua fissità ed il suo look pesantemente posticcio …ZED) dopo la bocciatura della corte costituzionale o meglio della sua metà comunista e barricadera…anzi assisteremo al suo profluvio di improperi verso la magistratura rea di perseguitarlo,poverino. Difficilmente lo vedremo in aula a rispondere di trenta anni di abusi ,concussioni ,società fasulle ,truffe di ogni tipo. Ormai è vicino alla prescrizione degli ultimi reati e se la caverà come sempre . Impuniti si diventa e coi quattrini che ha messo in campo può comprarsi quasi tutti i giornalisti , Bagnasco e compari ...figurarsi qualche togato. Mi fa parecchio ridere l’aperta contraddizione con la quale sostiene che non gliene frega niente della sentenza ,che anzi gli è totalmente indifferente per poi subito dopo affermare che andrà in tutte le televisioni (sue) a spiegare alla gente (sua) l’insignificanza dei processi (suoi) ...farebbe prima ad andare in aula a dimostrare la (sua) specchiata innocenza ... Ma davvero c’è ancora qualcuno , non pagato nè miracolato...(...vedi Brunetta ,Bondi ,Cota ,Gelmini e tanti,troppi altri...) ,che non si accorge di chi è questo losco figuro?
Post n°1766 pubblicato il 12 Gennaio 2011 da ossimora
Alejandra Pizarnik
Post n°1765 pubblicato il 11 Gennaio 2011 da ossimora
Come mai ...come mai sempre ...
Le giornate per la Costituzione
Giustizia e lavoro. La decisione della Consulta sul legittimo impedimento. La Fiat e l’accordo di Mirafiori. Sono i temi all’origine delle Quattro giornate di Milano per la Costituzione. Quattro incontri “per sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che siamo di fronte ad passaggio estremamente delicato e drammatico per la nostra democrazia”. E per “incoraggiare i giudici della Corte a firmare la palese incostituzionalità del legittimo impedimento e gli operai della Fiat ad abrogare l’accordo separato di Mirafiori”. Appuntamenti fino a giovedì, in attesa della decisione della Corte e dell’esito del referendum a Torino. In piazza. L’iniziativa – ogni pomeriggio in piazza San Babila – è stata pensata e realizzata da gruppi e associazioni, tra cui Il Popolo Viola, Agende Rosse, Articolo 21, Libertà e Giustizia, Giovani Democratici, Adesso Basta. Tanti gli interventi previsti. Da Salvatore Borsellino a Moni Ovadia. E oltre al caso Fiat e al legittimo impedimento spazio anche ad altri temi. “All’interno delle 4 giornate di presidio oltre ai temi della giustizia e del lavoro, si parlerà anche di immigrazione, diritto allo studio, libertà d’informazione, condizione femminile e non ultimo il tema della corruzione e della mafia”. In rete. E sul legittimo impedimento tante iniziative anche sul web. Come la petizione “Corte Costituzionale: difendi la nostra democrazia”, lanciata da Avaaz.org. Un appello ai giudici della Corte che ha raggiunto 40mila adesioni. “Siamo allarmati dalla crescente pressione politica nei confronti delle vostre responsabilità e vi chiediamo di preservare l’autonomia e l’indipendenza dell’organo costituzionale di cui siete membri, difendendo così anche la nostra democrazia”.
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