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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

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Il vecchio mulino: parte ottava

Post n°1135 pubblicato il 23 Febbraio 2016 da lascrivana

Era mezzanotte passata e l'uomo, da dietro una siepe, non aveva notato alcun movimento. Probabilmente stavano già dormendo per cui, con passi felpati, si avvicinò all'ingresso. Completamente vestito di nero, ombra tra le ombre, lo raggiunse in pochi istanti quindi, dopo essersi dato un'occhiata attorno, lasciò scivolare una busta sotto la porta. Poi, silenzioso com'era giunto, tornò sui suoi passi e si dileguò nella notte.

Danio

Era già sera inoltrata, quando Louis si risvegliò dal suo torpore. Ancora intontito, per la quantità d’alcool trangugiato, spostò malamente la sedia, facendola cadere.  Barcollando, si diresse verso la stanza della madre, dove aveva lasciato Giada solo qualche ora prima.

Bussò alla porta, ma non ottenne nessuna risposta. Provò persino a chiamarla, prima di entrare, senza permesso nella camera.

-Dove diavolo ti sei cacciata Giada?-

Dopo aver setacciato tutta la casa, si diresse in giardino.

Nulla, di Giada non c’era traccia nemmeno lì.

Colto da un sinistro presentimento, si portò la mano alla testa picchiettandosi forte la fronte.

-Che idiota che sono stato! Non dovevo bere!.. Giada aveva bisogno della mia protezione; e io ero troppo preso dai miei soliti piagnistei per rendermi conto che non dovevo abbassare la guardia. Se le succede, qualcosa è solo colpa mia!-

Adirato con se stesso, rientrò in casa alla ricerca di un’arma da portarsi dietro: non voleva trovarsi impreparato, dopo l’esito degli ultimi eventi. Giada aveva sconvolto la sua vita, in tutti i sensi. Sconcertato dalle sensazioni che aveva provato quando l’aveva baciata, stentava a credere di essersi innamorato così fulmineamente.

Dal cassetto dello stipite della cucina, tirò fuori un taglierino, il coltellino tascabile che usava per potare le viti, e se lo mise nella tasca dei pantaloni; mentre, nel taschino interno del giubbotto di lana, nascose un paio di forbici dalla lama appuntita. Si calcò bene il berretto in testa, e con passo deciso, si avviò alla ricerca di Giada.

 

A quell’ora del giorno, il vialetto di campagna che conduceva a casa sua, si presentava scuro e minaccioso. Alla sola idea che Giada fosse finita nuovamente nelle mani di quel maniaco, fu percorso da un brivido di terrore in tutto il corpo. Sconvolto dall’intensità dei suoi sentimenti, giurò a se stesso che, se fosse riuscito a portarla a casa sana e salva, non avrebbe mai più bevuto un goccio d’alcool in vita sua.

Laura

 
 
 
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Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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