ricomincio da quipoesie prose e testi di L@ur@ |
UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.
UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.
Viaggio a Firenze:L'incontro con Giorgio Post.22 Post.23 Post.24 Post... 25 Post ...26 Post...27 Post ... 28 Post ...29 Posto...30 Post...31 Post ... 32 Post ... 33 Post ... 34 M Post ...35
AREA PERSONALE
TAG
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- trampolinotonante
- "PSICOLOGO NATO"
- Le mie emozioni
- I colori dellanima
- una via per tornare.
- Lady_Juliette
- loro:il mio mondo
- poesiaeparole
- Imperatore Ghiaccio
- antropoetico
- Fantasy
- Fili di seta sonora
- P o e t i c a
- Mariposa Narrador
- Fading of the day
- Mr.K torna...forse..
- Lollapalooza
- sottilMente
- confronti indiretti
- pensiero
- Nymphea.Seductive
- La vita
- miodiario
- OSTERIA..
- NON E UN BLOG
- SONO UN IN-COSCIENTE
- S_CAROGNE
- dino secondo barili
- Fuori dal cuore
- il paradiso perduto
- La riva dei pensieri
- GENT DE NUM
- Navigando lentamente
- conoscenza
- stradanelbosco
- ALTRE VITE
- Schema Libero
- Black Snake
- delirio
- immagini
- Il Gioco del Mondo
- The Pretender
- A MENTE FREDDA
- SCARTOFFIE
- Esistenza
- un giorno per caso
- emozioni in una foto
- parlodime
- putpurrì
- Diario di bordo
- MUSICAEPOESIA
- COGLI LATTIMO...
- il cobra
- The Seventeenth Day
- AlfaZulu
- Miele.speziato
- SiAmo ?
- Mondo Parallelo
- ezio brugali blog
- moralibertà
- GRYLLO 73
- sogni nel cassetto
- SOSOLOESSEREBUONA
- acido.acida
- rosheen
- pensieri e capricci
- Development
- Isobel Gowdie
- nella terra di Elron
- AL k5III
- storie passate
- di tutto un pò
- Nuvole di scrittura
- chiacchierando
- Liberi e giusti
- Paolo Proietti
- sous le ciel de ...
- Sciarconazzi
- Empire Of slack
- Voci dal Cuore
- Dillo a Parole
- Ancora una volta
- antonia nella notte
- BLOGGO NOTES
ULTIMI COMMENTI
CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG
« L'amore in un libro: pa... | L'amore in un libro: pa... » |
Ciò che mormora il passato.
Post n°1149 pubblicato il 21 Marzo 2016 da lascrivana
Scardinare lo scrigno della sua mente non era stato affatto facile! Mi dovetti scomporre in tante micro particelle di me: fanciulla birichina, che sostava sull'uscio di ogni toppa delle sue infinite porte. Passavo dal brivido dell'orrore allo sguardo stupito e indignato; dal grido della meraviglia a quello della costernazione: - Mai prevedibile; mai scontato-. Piccina, piccina, nel buco della serratura delle sue porte chiuse sui mille mondi differenti: osservavo il fluire lento delle ore. Il tempo adagiato su foglie di alloro, si lasciava trascinare dolcemente dal dolce sospiro del vento. Rapidamente con un balzo quasi felino, mi ritrovai al suo fianco; con i capelli scompigliati dalla leggera brezza: lasciando il viso e il collo esposto alle delicate carezze del vento. Il tempo, suadente, si muoveva al mio fianco, biascicando parole incomprensibili. Giocherellava con le mie idee confuse; trafficando con finta mal destrezza: tra i bottoni della mia vergine ignoranza. Poi lo vidi insinuarsi tra le pieghe chiuse del mio sapere: esplorando e assaporando ogni sillaba di ingenua costernazione. Il sibilare lento delle sue parole, lasciava dietro di se una bava schiumosa e densa, come soffici nuvole. Man mano che questa si scioglieva: il liquido appiccicoso imbrattava tutti i cunicoli della mia mente. La conoscenza faceva capolino: sollevando intorno a se mulinelli di fine sabbia dorata. Quel tempo era: così instabile; machiavellico, intrigante, fantasioso, brillante, sensuale e accattivante. Non fu solo la parte migliore che esso mi mostrò. Fece un fischio al vento; e questi, obbedendo al suo comando: cambiò direzione. Arrivati davanti l'uscio della toppa di quella stanza; io e il tempo, scendemmo dalla foglia di alloro, ed esso prese la sostanza delle nuvole, modellandosi in un corpo dalle stesse mie microscopiche dimensioni. Afferrandomi per mano mi condusse attraverso le altre toppe delle mille stanze chiuse. Mi fece scalare le alte vette della crudele ignoranza; scivolare tra le spire della viscida lingua del genio malefico. Affondammo tra i solchi delle ferite putride e infette; aspirando l'odore marcio del pus e della cancrena. Mi fece rotolare tra gli escrementi dello sciocco e dell'infame; conservandone a lungo il cattivo olezzo tra le narici dilatate. Disgustata dallo scempio: stringevo forte la sua mano incitandolo con impazienza, a lasciare al più presto quelle putride stanze. Solo una breve sosta, ripassando da un'altra toppa: per farci impietrire il viso, dalla gelida brezza dell'indifferenza. Per poi velocemente scivolare dentro il sacro fuoco della passione, che in un batter d'occhio avrebbe sciolto i cristalli di ghiaccio che intrappolavano le nostre emozioni. Danzammo musiche tribali; e ci unimmo alle preghiere delle diverse religioni. Di tanto in tanto ci soffermavamo nelle mie stanze disadorne: riponendo i souvenir dei nostri percorsi. Ora, che anche le mie stanze erano superbamente arredate: richiamai all'ordine tutte le micro particelle scomposte di me, per indirizzarle verso una nuova missione. Laura |
Inviato da: tanmik
il 09/07/2024 alle 07:06
Inviato da: tanmik
il 09/07/2024 alle 07:06
Inviato da: tanmik
il 09/07/2024 alle 07:04
Inviato da: tanmik
il 09/07/2024 alle 07:04
Inviato da: tanmik
il 05/07/2024 alle 07:32