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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

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Il mediatore.

Post n°1314 pubblicato il 19 Dicembre 2016 da lascrivana

Da qualche giorno ho cambiato il “mi descrivo” del mio profilo, per sostituirlo con una mia filosofia di vita: “Non mostrare il tallone di Achille per insegnare alle persone come colpire; bensì la forza dei capelli di Sansone, per  fargli sapere  come difendersi.” Ha un senso questo mio dire, e ha che fare con il compito svolto del mediatore. 

Il mediatore è una figura retorica che ha l’ardire di interporsi tra due individui o gruppi, contrastanti tra loro.

Le diverse idee, ragioni sociali, politiche o lavorative, spesso danno adito a delle azioni equivoche che portano a una discussione. Il compito del mediatore, è quello di far giungere i due litiganti a un compromesso che smorzi i toni battaglieri. Di solito si sceglie una persona che è in grado di sedare gli spiriti bollenti con argomenti convincenti per entrambi. Esso per raggiungere brillantemente l’obiettivo, deve ragionare senza schierarsi da nessuna parte.

E’ importante che focalizzi le forze di entrambi per poterli portare sullo stesso piano, e rilevarne l’importanza della collaborazione pacifica.

Se il mediatore, invece di rilevare i punti di forza (che sarebbero le azioni positive di entrambi) rivela i punti deboli (in questo caso, gli aspetti negativi) ottiene il risultato contrario. Entrambi si concentreranno solo sulle proprie ragioni, che a modo loro sono valide, e dimenticheranno presto i benefici ottenuti dalla loro unione.

Rilevare i punti di forza, a mio modesto parere, rende le persone vincenti. Entrambi, nonostante le divergenze che li hanno portati alla discussione, saranno costretti alla riflessione.

E’ un espediente che adotto per me stessa in qualsiasi ambito.

Quando le azioni compiute da un altro nei miei confronti le ritengo offensive, prima di troncare una qualsiasi relazione, rifletto su quello che di buono insieme abbiamo costruito; se la bilancia pende più sul bene, trovo il modo di raggiungere un accordo pacifico.

Se il mediatore gioca bene le sue carte, allora non potrà che uscirne un’unione vincente e proficua; altrimenti la sorte si lascia al caso.

La nostra politica manca di buoni mediatori; se ne avesse avuti, l’Italia sarebbe stata una nazione Vincente.

Laura 

 
 
 
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Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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