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Tra finzione e realtà

Stanotte ho fatto un sogno bizzarro. Ho sognato che mi venivano spiattellate in faccia alcune delle mie passate, e scomode realtà. Colpe che tra l'altro avevano solo danneggiato la mia reputazione, ma nulla d'imputabile ai danni altrui.

A volte osare significa anche andare contro la propria educazione e mettersi a confronto con personaggi sgradevoli, e magari anche importunatori e vigliacchi.

Lo abbiamo fatto un po' tutti; è sempre valida la sfida "chi di noi è senza peccato scagli la prima pietra".

Il sogno mi ha fatto riflettere sugli avvenimenti di questo anno e di quello precedente. Prima del covid19 avevo avuto modo di mettere a fuoco alcuni atteggiamenti che mi hanno rivelato cose che già sapevo, ma che alcuni pensavano ignorassi.

Ho sempre dato ad ognuno ciò che si aspettava che dessi. Avrei potuto difendermi ed essere ugualmente crudele; ma, poiché ritenevo che alcune offese non mi appartenevano, mi sono limitata a guardare senza rispondere -anche perché in ogni caso erano fatti miei.

Ho sempre ribadito a grandi linee che il nostro linguaggio esprime molto di ciò che realmente siamo; e la verità spesso viene fuori da quelle frasi pungenti che rivelano la nostra ipocrisia.

In questi ultimi mesi la cosa più importante era sconfiggere il mostruoso virus che ha sconvolto e ripianificato le nostre vite;  e tutto quello che eravamo è stato inghiottito dalla paura di ciò che non avremmo potuto più essere.

Oggi ci siamo ... e iniziamo a contare i soldi che ci sono rimasti per sopravvivere. Non abbiamo più bisogno della calcolatrice, e ad alcuni non servono nemmeno più nemmeno le dita di una mano per contare.

Finora il bollettino della protezione civile trasmesso quotidianamente alle 18:00 contava le vittime del coronavirus; tra un po' conterà le imprese chiuse. Ne riapriremo altre, così come altre vite sostiuiranno quelle perse; e  altre bugie si accavalleranno su quelle già dette. Anche se  il bene compiuto passerà inosservato, voi,  medici e infermieri rimarrete sempre in prima linea. In fondo lo siete sempre stati! Non dimenticate che abbiamo sempre invaso pronto soccorso e ambulatori per proteggere la nostra salute. Una verità che è sempre stata davanti ai nostri occhi; ma a quanto pare ce ne siamo accorti solo ora di quanto fosse importante il vostro ruolo ...  molto più dello spettacolo, della politica e dello sport.  Vi abbiamo seguito giorno dopo giorno sia in tv che sui social. Vi abbiamo visto buttare il sangue sul campo di battaglia; e continuiamo a guardavi speranzosi del miracolo che potrete compiere nel restituirci la nostra libertà, i nostri abbracci, i nostri viaggi. 

Devo dire che in questi 2 mesi siamo stati i vostri fan più sfegatati. Una bella soddisfazione ... siatene fieri.

Dal giuramento d'ippocrate al giuramento d'ipocrita

Stiamo navigando nel bel mezzo della fase2. Intimoriti ci avviamo verso la spiaggia del futuro con la speranza che sia migliore di ciò che ci siamo lasciati alle spalle ... migliore anche delle premesse poco allettanti che ci arrivano da ogni fonte d'informazione.

In questo periodo abbiamo visto in prima linea medici e militari che hanno cercato di rallentarne la diffusione a costo della propria vita; ma abbiamo anche visto i soliti pagliacci della politica litigare tra loro come se niente fosse successo. Purtroppo è difficile porre speranzosi la nostra vita nelle loro mani come lo abbiamo fatto con il presidio sanitario che si è preso cura di noi, e che sono ancora in prima linea nella ricerca della cura e del vaccino per scongiurare che questa pandemia abbia il seguito;   mentre vedo poca convinzione nella politica che ci governa a curare l'Italia dalle gravi conseguenze ecomiche riportate dal fermo obbligatorio della produzione .

L'ordine dei medici si è dimostrato all'altezza in questa situazione di emergenza, vorremmo vedere lo stesso entusiasmo anche per i nostri parlamentari e politici; anche per loro ci vorrebbe un giuramento come quello d'Ippocrate, soprattutto nelle citazioni "Giuro di attenermi ai principi morali di umanità e solidarietà nonché a quelli civili di rispetto dell'autonomia della persona; di ispirare la soluzione di ogni divergenza di opinioni al reciproco rispetto; di prestare soccorso nei casi d'urgenza e di mettermi a disposizione dell'Autorità competente, in caso di pubblica calamità".

Il giuramento di Ippocrate da un manoscritto bizantino dell'XI secolo, con il segno della croce a rappresentarlo.

E sulla politica che facciamo? Ci mettiamo una croce su?

Anche se dimenticavo il loro giuramento "d'ipocrita" in fondo che sarà mai? Solo qualche consonante in meno e il cambio di qualche vocale. 

1 maggio 2020

1 maggio del 2020. Una festa che verrà ricordata come il primo raggio di sole dopo la tempesta. Rimaniamo positivi nello spirito, anche se nulla all'esterno corrisponde alle nostre aspettative, e niente e nessuno ci restituirà le vite perse in questa pandemia. Ma noi, i sopravvissuti, oggi dobbiamo proclamare il dono della vita.  C'incamminiamo verso un futuro incerto tra le grigi nubi che si diradano per far spazio a un bagliore di luce. I nostri figli si aspettano da noi un incoraggiamento senza condizioni.  Infondiamo loro la forza dello spirito combattente e regaliamogli il dono della fede e della speranza; poiché senza entrambe ci sentiremmo devastati. 

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Nubi che si diradano lentamente

speranza che s'insinua dolcemente

Sole che entra nelle case della gente

coraggio che si diffonde nel corpo e nella mente

Rendiamo questo inizio speciale

sotterrando oggi il principio del male

Non facilitiamo il suo devastante compiuto

con lo spirito affranto e il corpo abbattuto

Risolleviamoci da questo apatico pessimismo

e disintegriamo i poteri dell'allarmismo

Sforziamoci di sfatare ogni triste evenienza

rispettando le regole della convivenza

Responsabilità, intelligenza e creatività

faranno di noi una nuova calamità

che tende a tramutare la devastante realtà

in una delle nostre tante opportunità

di mettere in pratica i nostri ideali

e di sconfiggere anche il peggiore dei mali

che è quello che ci porta sempre a pensare

che nessuno di noi ha la capicità di fare

Riteniamoci tutti individui possidenti

di requisiti necessari a tramutare gli eventi