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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.
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Messaggi di Marzo 2020
Post n°1715 pubblicato il 16 Marzo 2020 da lascrivana
Domenica 15 marzo 2020 mi sveglio con il magone, la tristezza è davvero tanta. Sento la necessità di pregare, e per farlo tiro fuori dalla scatola argentata la mia vecchia bibbia. La fodera che riveste la copertina è usurata, e le pagine ingiallite dal tempo hanno conservato lo stesso profumo. La prendo tra le mani e l'accarezzo dolcemente, poi me la stringo al petto e con il viso chino ne aspiro l'odore; chiudo gli occhi, e per un attimo torno indietro nel tempo. Mi rivedo con mio padre al fianco, la bibbia aperta sul leggìo, mentre con dolcezza mi dice di leggere i salmi. Spritualmente cerco di riconettermi in quel tempo, quando mi bastava sapere che c'era lui a pregare per sentirmi al sicuro. Oggi, 16 marzo 2020, mi sveglio con uno spirito migliore. Apro la bibbia su una pagina a caso, e quello che leggo è un messaggio che mi rassicura e rasserena.
Ho voluto condividerlo con voi ... con l'augurio che possa portare beneficio spirituale a tutti.
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Post n°1714 pubblicato il 14 Marzo 2020 da lascrivana
Sabato 14 marzo 2020; un fine settimana insolito, uno di quelli in cui il sabato del villaggio di Leopardo non ci azzecca nulla, anche se sono stata in campagna. Oggi è tutto calmo e tranquillo; ogni tanto qualche macchina ci ricorda che c'è pure una strada oltre il limite del cancello. Il tempo sembra essersi fermato lunedì scorso - l'ultima volta che ho dato un occhiata all'orario con apprensione. Commovente l'Italia che si cerca affacciata ad un balcone. Ognuno s'inventa qualcosa per non sentirsi solo. Io mi sento più vicina ora ai miei affetti che quando li potevo abbracciare. Finalmente oggi non c'è vento, e il sole ci abbraccia con il suo calore. Un'ondata di affetto che mi riconduce al divino creatore. Mi ha riempito il cuore di speranza. Fiduciosa attendo l'arresto di questa inaspettata epidemia: e mi auguro che questo avvenga al più presto. |
Post n°1713 pubblicato il 13 Marzo 2020 da lascrivana
E' l'alba del tredici marzo duemilaeventi. La natura scevra da qualsiasi ansia o paranoia abbia colpito noi umani, continua imperterrita a fare il suo corso. Il cielo illuminato da un flebile raggio di sole dietro al colle si veste con tenui colori. Il vento soffia forte, e io mi auguro che spazzi via al più presto tutte le nubi che hanno oscurato il nostro cammino. Durante la notte le ombre diventano più minacciose e mi avvolgono nella loro spirale angosciosa; la fantasia imprigionata dietro le barriere della paura fa fatica a trovare un indizio che distragga la mente dalle sue preoccupazioni. Fingere che tutto sia normale non serve a scacciare la sgradevole sensazione d'impotenza verso tutti coloro che amo; solo la fede in questo momento riesce ad essermi di conforto. Vinceremo questa battaglia! Sono certa che le precauzioni prese, alla fine risulteranno vittoriose. Di questo dobbiamo ringraziare tutti coloro che non hanno avuto il timore di mettere da parte la crescita economica per tutelare le nostre vite. E' vero, avremmo dovuto cogliere in tempo i segnali che la Cina c'inviava ... ma non è mai troppo tardi. In fondo l'uomo è fatto così, se non vive certe cose sulla propria pelle non ci crede. Io non ho mai preso alla leggera quello che stava accadendo in cina; tant'è vero che ne scrissi anche un post dove simulavo le sensazioni di una famiglia del whuan chiusa in casa. La mia tolleranza nasce proprio dal fatto che riesco a immedesimarmi in ogni situazione coinvolga gli altri -sia nel bene che nel male. A volte posso risultare fastidiosa per la mia schiettezza, ma girarci intorno non è di nessuna garanzia. La consapevolezza dei danni che le nostre azioni potrebbero portare, mi spinge a essere più severa nell'applicare le regole per la sopravvivenza. La certezza di aver agito nel bene comune, mi dispensa dall'inutile senso di colpa per aver spiattellato la cruda realtà delle conseguenze. Non ritengo nessuno colpevole di quello che accade, solo vittima delle circostanze. L'invito alla riflessione è dettato solo per salvaguardare il bene comune.
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Post n°1712 pubblicato il 11 Marzo 2020 da lascrivana
Le misure di sicurezza non seminano panico, bensì controllo. In questo momento è importante osservare alla lettera il consiglio dei medici evitando i sovraffollamenti. In Calabria non avevamo casi di coronavirus, li abbiamo importati dal nord; bastano le statistiche a darci una lezione di sopravvivenza. Non è razzismo difendersi in questo momento; e non è nemmeno legato alla distruzione dell'economia. Il messaggio sbagliato è proprio quello d'intimorire le persone con il calo finanziario. Non è il momento di riempire la testa della gente con ipotetiche crisi che metteranno il ginocchio il paese. Oggi è tempo di dire -guarda che se osserviamo le regole sanitarie presto potremo ritornare a contare i soldi, non le vite soppresse dal virus. E invece mi trovo a guardare un semipolitico che parla dal divano di casa e dice che moriremo di fame se fermiamo l'economia, e un dottore di un ospedale che ti dice state in casa perché non è bello questo virus che ci costringe a intubare le persone. Continuano a ripeterti che l'unico modo per non divulgarlo e isolarsi. Le statistiche sono a favore dei medici, almeno di quelli che hanno dimostrato di avere buonsenso. Le decisioni da prendere sono davvero dure in questo momento, e ogni nostra scelta può scatenarne una a favore e una contraria. Solidale con il mondo del lavoro, ma anche con lo sfnimento fisico e mentale di quello medico, dico prendiamoci in mano le redini del nostro destino e cerchiamo di proteggerci l'un l'altro ... ognuno a modo suo, ognuno come può.
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Post n°1711 pubblicato il 10 Marzo 2020 da lascrivana
In estate si fermano le scuole per 3 mesi, alcune attività addirittura un mese. Altre 15 giorni. L'economia non fallisce, riparte sempre. Ora tutte le attività hanno paura di fermarsi per scongiurare una catastrofe! Prima ci fermiamo, prima e in massa ripartiamo! Mia figlia non ha avuto paura di sospendere la sua attività mi ha detto proprio così "mamma ad Agosto mi fermo sempre un mese per ferie, ora mi fermo 14 giorni per garantire salute a tutti". Restiamo tutti a casa 15 giorni. |
Post n°1710 pubblicato il 10 Marzo 2020 da lascrivana
Ti dico che andrà tutto bene ... ma non ti dico che non ti devi preoccupare Che questa volta ce la faremo insieme se ognuno rimane in casa propria Dimentica gli abbracci e i baci ma coltiva e innaffia l'amore sacrificandoti per i tuoi cari Presto anche questa battaglia sarà vinta allora tutte le distanze si accorceranno e potremo stringere al cuore i nostri affetti.
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Post n°1709 pubblicato il 08 Marzo 2020 da lascrivana
Auguri donna! Oggi voglio raccontarti una di quelle storie che piacciono tanto a te ... sai una di quelle che iniziano con “C’era una volta” e finiscono con il “vissero felice e contenti”. Tu sai già che quando inizia quel “c’era” ti appare già nella veste del fato funesto che dovrai combattere durante il percorso, e speri davvero tanto in quel baldo cavaliere coraggioso e senza macchia che ti viene in aiuto; a volte lo trovi, altre ti devi rimboccare le maniche e darti da fare da sola. In ogni caso qualcuno che ogni tanto ti risolleva il morale lo trovi sempre, e così ricominci a sperare ancora nel lieto fine. Come sei bella donna quando scopri di essere incinta e inizi ad accarezzarti il ventre dolcemente, consapevole che un pezzo del tuo cuore sta prendendo forma dentro te. E inizi di nuovo a raccontarti una favola, e quel c’era già comincia a lampeggiare. Non ti spaventano le nausee mattutine, il disgusto per determinati profumi o fragranze; e nemmeno il doverti riempire di smagliature e cellulite. Sei felice donna mentre aspetti il momento cruciale della tua gravidanza, quando pensi che il doloroso travaglio è solo l’ultimo ostacolo che scavalcherai prima di tenere tra le braccia il tuo pezzo di cuore. Oggi voglio farti un regalo da donna a donna … sappi che t’invidio quando ti vedo camminare con nonchalance nei tuoi 12 centimetri di tacco, e indossare comodamente tubini attillati. Invidio persino la tua pazienza nel dipingere perfettamente il tuo viso come Michelangelo fece con la cappella sistina. Non sono mai stata brava a farmi bella, ma questo non mi ha impedito di ammirare l’abilità di quelle più capaci, poiché il mio sguardo orgoglioso ti ha visto fiera anche seppellita in 2 centimetri di stucco. Sei il mio idolo anche quando faticosamente mantieni il tuo fisico snello e asciutto, e non ti lasci tentare dalle pietanze golose: lo so che è dura resistere innanzi a una tavola imbandita. Però sappi che ti trovo ancora più seducente e bella con il grembiule addosso e i capelli raccolti in una crocchia mentre sei concentrata preparare pietanze prelibate; e ti adoro quando affannata ti cimenti nelle pulizie più assurde –tipo pulire i vetri mentre fuori piove-. Ti confido un segreto donna, quando spettegoli non sei più così adorabile, specie quando invece di mostrarti solidale ti riveli un’arpia, e pur contenendo tutte quelle belle cose di cui ho scritto poc’anzi riferendomi a te; sappi che quello è un difetto che puoi correggere benissimo -se non puoi aiutarla una persona, non ferirla-.
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Post n°1708 pubblicato il 06 Marzo 2020 da lascrivana
Mi appare freddo questo monitor ora che realmente non posso stringerti tra le mie braccia. Prima, quando ipotizzavo che la distanza era solo un optional per chi si amava veramente, scherzavo. Sappi che ora che è diventato davvero impossibile raggiungerci, mi sento devastata da questo abisso che ci separa. Non è vero che il virus non sia stato così nocivo come lo si dipinge; io trovo che sia terribile questa maledetta distanza che c'impedisce di sentirci a casa in un abbraccio, d'infilare le dita nella massa soffice dei tuoi capelli. Lo odio per tutto il male che sta seminando intorno a noi ... lo odio per ogni singola persona che si è portata via. So bene che la risposta è in quel sole che spunterà dopo la tempesta ad asciugare le nostre lacrime; ma oggi il cielo è grigio e le nuvole sono così pesanti da sentirne il peso sul capo proprio come se fosse infilzato in una corona di spine. A proposito di corona di spine, mi sono ricordata che tra qualche mese sarà pasqua, e allora mi è venuto in mente che forse ci libereremo del covid-19 il giorno della resurezzione di Cristo. Sai, perché in questo momento ognuno di noi può sentire il dolore di ogni singola spina che punge e insaguina la nostra fronte; ognuno di noi riesce a vivere il doloroso calvario spiando tra le corsie invase dai contagiati ... tra le strade vuote, nello sguardo assente di chi incontriamo per strada. No, non sono pessimista a scrivere di questo, solo oltremodo realista. Ogni persona ha un valore immenso per se stessa e per chi la ama; e ogni persona che è stata distrutta dall'epidemia merita il nostro rispettoso dolore. Non dobbiamo sottovalutare nulla ... ora è tempo di rivalutare i nostri affetti, di stringerci al cuore chi amiamo, di sotterrare i nostri rancori, e di cercare di essere il più tolleranti possibili. Consapevoli della triste realtà che ci circonda dobbiamo assumerci le nostre responsabilità verso i più deboli, e collaborare tra di noi tollerando le nostre diversità caratteriali. Ricordiamo che nulla accade per caso, e approfittiamo di questo tempo che ci obbliga a usare la tecnologia per comunicare, quanto sarebbe bello poter abbattere il muro virtuale innalzato forzatamente tra noi, per stringerci in un caloroso abbraccio. Pazientiamo ancora un po ... aspettiamo che quest'onda anomala s'infranga su uno scoglio battuto dal sole. |
Post n°1707 pubblicato il 04 Marzo 2020 da lascrivana
Tag: amore, ansia, cattiveria, libertà, paranoie, paura, prigioniero, rancori, sensazioni odio, timori
Conoscere l’origine delle proprie paure e delle proprie ansie non aiuta di certo a sconfiggerle. Ero presente da bambina quando queste mi venivano inculcate; ed ero persino consapevole che le paranoie me li sarei trascinata a vita. A lungo andare i miei timori spesso e volentieri si sono trasformate in un salva vita -chiaramente non si riferisce alla vita in sé stessa- bensì nel riuscire a mantenere salde certe conquiste. Potrà sembrare strano ma anche le mie paure, spesso immotivate, hanno fortemente contribuito a sviluppare una sensibilità, logica e un’intuizione fuori dal normale che mi ha aiutato a comprendere e a prevenire l’evolversi di alcuni eventi pericolosi per la mia vita. So bene che con l’età le mie paure non si dissolveranno, ma sicuramente si modificheranno essendo indirizzate dalle difficoltà della vecchiaia. Chi mi sta vicino da parecchio tempo ha imparato a conviverci con le mie paure e sa bene che le ho innalzate più come corazza di difesa che come problema psicologico. Qualcuno ha persino caparbiamente cercato di abbattere questo muro che mi protegge dal lasciarmi andare senza usare raziocinio e logica; e non nego che a volte sono stata sul punto di farlo; ma ho desistito per la paura di dover convivere con un grave peso sulla coscienza. Ho sempre saputo con certezza quali fossero i sentimenti da proteggere per stare bene: in primo luogo l’amore -e non quello che gli altri provano per me- bensì quello che io provo per loro; la conoscenza della profondità dell’affetto mi aiuta a riconoscere nel perdono la libertà del sentimento. Con il tempo ho compreso che i vincoli mentali non sono le ansie e le paure; bensì l’orgoglio, l’invidia, la cattiveria, l’odio e il rancore; e anche se a volte è faticoso liberare il pensiero da questi sentimenti negativi, alla fine il sacrificio viene ricompensato dalla libertà assoluta.
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Inviato da: tanmik
il 09/05/2024 alle 07:06
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il 29/02/2024 alle 05:50
Inviato da: tanmik
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Inviato da: tanmik
il 15/02/2024 alle 04:08