Le varianti Omicron sono associate a infezioni respiratorie del tratto superiore, no polmoniti
Chi sono i ricoverati in Terapia intensiva della nuova ondata di COVID ? Hanno in media più di 75 anni, nove volte su dieci sono vaccinati con almeno due dosi e otto su dieci sono ricoverati in intensiva per altre patologie. I pazienti con polmonite sono molto rari e la grande maggioranza arriva per altre patologie che compromettono le funzioni vitali, come ictus, ipertensione polmonare, insufficienza cardiaca o traumi e interventi
La grande maggioranza dei pazienti, che risulta positivo al COVID, arriva in Terapia intensiva ( UTI ) per altre patologie che compromettono le funzioni vitali, ad esempio ictus, ipertensione polmonare, insufficienza cardiaca oppure traumi e interventi.
Risultano occasionalmente positivi al tampone e in certi casi il virus della pandemia agisce come i virus dell’influenza. Favorisce gli scompensi cardiaci di persone già molto fragili. I pazienti che sono ospedalizzati in UTI per polmonite da COVID sono molto rari.
Le sottovarianti di Omicron attualmente circolanti attaccano raramente i polmoni e si fermano alle prime vie respiratorie.
Fonte: Corriere della Sera, 2022
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