BREAKING NEWS: Il laboratorio di Wuhan in Cina voleva migliorare geneticamente i virus dei pipistrelli per studiare i rischi sugli esseri umani

Newsweek

Il laboratorio di Wuhan in Cina voleva migliorare geneticamente i virus dei pipistrelli per studiare i rischi sugli esseri umani

Meno di due anni prima dell’inizio della pandemia di COVID-19, gli scienziati dell’Istituto di virologia di Wuhan ( Cina ) avevano pianificato di alterare geneticamente i virus per renderli più infettivi per l’uomo e rilasciarli nelle caverne abitate da pipistrelli.

L’obiettivo della ricerca fa parte di una serie di documenti pubblicati questa settimana da un gruppo di scienziati che stanno cercando di determinare le origini della pandemia, che ha ucciso 4.7 milioni di persone in tutto il mondo, secondo la Johns Hopkins University.

L’Istituto di Virologia di Wuhan faceva parte di un gruppo di società, con al vertice l’organizzazione no-profit per la salute ambientale EcoHealth Alliance, che aveva presentato alla Defense Advanced Research Projects Agency ( DARPA ) del Governo degli Stati Uniti il progetto di ricerca con l’obiettivo di ottenere fondi.

La DARPA aveva respinto la proposta, e non è chiaro cosa sia successo al progetto di ricerca.

DARPA è un’agenzia di ricerca all’interno del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti che mira a proteggere dalle minacce delle malattie infettive attraverso il programma PREEMPT.

Nella sua richiesta di finanziamento, EcoHealth Alliance aveva proposto di iniettare mortali coronavirus chimerici di pipistrello raccolti dall’Istituto di Virologia di Wuhan in topi umanizzati e batificati, ha affermato DRASTIC Research, che ha condotto l’indagine.

Tra i documenti condivisi da DRASTIC Research la richiesta di finanziamento da parte di un gruppo di ricercatori di Istituti diversi che volevano studiare i rischi dello “spillover ( salto di specie )” del coronavirus all’uomo, meno di due anni prima dell’inizio della pandemia di coronavirus.

Una copia della richiesta finanziaria di EcoHealth Alliance, condivisa da DRASTIC Research, afferma che il progetto proposto mirava a “disinnescare il potenziale di ricaduta di nuovi coronavirus correlati alla SARS ad alto rischio zoonotico originato da pipistrelli in Asia”.

EcoHealth Alliance ha scritto nel documento condiviso da DRASTIC Research che prevedeva di lavorare con i ricercatori della Duke-NUS Medical School di Singapore, University of Nord Carolina, Palo Alto Research Center in California, National Wildlife Health Center dell’US Geological Survey e del Wuhan Institute of Virology a Wuhan, Cina.

Acveva richiesto 14 milioni di dollari alla DARPA per condurre la ricerca, che è stata stimata avere una durata di tre anni e mezzo.

La proposta è stata datata marzo 2018, meno di due anni prima che SARS-CoV-2, il coronavirus che causa il COVID-19, iniziasse a diffondersi nel mondo. Si ritiene che il virus abbia iniziato a diffondersi tra gli esseri umani a Wuhan, dove è stata segnalata la prima ondata di infezioni.

Grazie a DRASTIC, il mondo ora sa che l’Istituto di Virologia di Wuhan aveva una vasta collezione di coronavirus raccolti nel corso di molti anni nelle grotte abitate da pipistrelli e che molti di loro, incluso il parente più vicino al virus pandemico, SARS-CoV-2, proveniva da una miniera dove tre uomini erano morti per una sospetta malattia simile alla SARS nel 2012.

L’Istituto di Wuhan stava lavorando attivamente con questi virus, utilizzando protocolli di sicurezza inadeguati, con modalità che avrebbero potuto innescare la pandemia, e che il laboratorio e le Autorità cinesi hanno fatto di tutto per nascondere queste attività. È anche chiaro che i primi casi sono comparsi settimane prima dello scoppio nel mercato umido di Huanan che un tempo si pensava fosse il punto zero.

Niente di tutto ciò è una prova conclusiva che una perdita di laboratorio abbia causato la pandemia, ma aumenta i sospetti. ( Fonte: NewsWeek )

https://www.newsweek.com/wuhan-lab-wanted-genetically-enhance-bat-viruses-study-human-risks-documents-show-1631784

Infettivologia.net

 

Infettivologia News

https://www.infettivologia.net
Malattie infettive – Novità in InfettivologiaInfettivologia.net fornisce informazioni e aggiornamenti sulle Malattie infettive.

More Links

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Infezioni da batteri

Prevalenza e fattori di rischio delle infezioni da batteri …

Streptococcus pneumoniae

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

SARS-CoV2

SARS-CoV2, il nuovo coronavirus che causa COVID-19. Il nuovo …

Tigeciclina

Tygacil: alta incidenza di mortalità nei pazienti con polmonite …

Primachina

Primachina a breve durata per la cura radicale della malaria da …

Prevymis

Letermovir per la prevenzione delle infezioni da …

Infezione genitale

Frequenza e fattori di rischio per infezione genitale cancerogena …

Ridinilazolo

Efficacia e sicurezza di Ridinilazolo rispetto a …

Infezione da SARS-CoV-2

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Terapia precoce dell’infezione da SARS-CoV-2: efficacia della Budesonide per via inalatoria

Infettivologia.net

Efficacia del corticosteroide Budesonide nella terapia precoce del COVID-19

Nei pazienti affetti da COVID-19 a rischio elevato di complicanze ma non ricoverati in ospedale, il trattamento con Budesonide per via inalatoria ( Pulmaxan ) riduce i tempi di recupero. Il trattamento potrebbe inoltre diminuire i ricoveri in ospedale e i decessi.

Da uno studio è emerso che la Budesonide, un corticosteroide, somministrata per via inalatoria rappresenta una strategia efficace, economica e di pronta disponibilità per ridurre il carico della pandemia sia per il paziente sia per i sistemi sanitari.

Nello studio PRINCIPLE i pazienti di età uguale o superiore a 65 anni oppure di età uguale o superiore a 50 anni con comorbidità, sono stati suddivisi in tre gruppi: cure standard ( n=1069 ), cure standard più Budesonide ( 800 microg due volte al giorno per 14 giorni; n=787 ) o cure standard più altri interventi ( n=974 ).

CONTINUA: https://xagena.it/news/e-infettivologia_it_farmaci/90ee95b54c20d0991531360036611c37.html

FONTE: THE LANCET, 2021

XAGENA IN INFETTIVOLOGIA

AidsOnline.it Infettivologia.it Infettivologia.net Micosi.net Virologia.net Vaccini.net |

Infettivologia News

https://www.infettivologia.net
Malattie infettive – Novità in InfettivologiaInfettivologia.net fornisce informazioni e aggiornamenti sulle Malattie infettive.

More Links

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Infezione genitale

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Streptococcus pneumoniae

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Prevymis

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Tigeciclina

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Infezione da SARS-CoV-2

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Ridinilazolo

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Primachina

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

SARS-CoV2

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

SARS

I FANS non peggiorano il COVID-19 nei pazienti ospedalizzati.

 

 

Long COVID: disturbi gastrointestinali

 

Gastroenterologia.net

Long COVID: disturbi gastrointestinali per il 30-40% dei pazienti a distanza di 5 mesi dall’infezione

 

Lo studio ha analizzato 164 pazienti affetti da COVID-19 a distanza di 5 mesi dall’infezione: il 30-40% dei pazienti presentava disturbi gastrointestinali che si riducono nel lungo termine. Astenia e diarrea le principali conseguenze. “I disturbi gastrointestinali permangono a lungo nei soggetti che li avevano sofferti nella fase acuta dell’infezione, ma con severità lieve”, chiarisce Guido Basilisco dell’ Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia del Policlinico di Milano

 

Numerosi sono i casi di long-COVID, con soggetti che continuano a presentare diversi sintomi una volta terminata l’infezione e risoltasi la fase acuta.
Da diverso tempo è nota la natura multisistemica del COVID-19; il virus SARS-CoV-2 non attacca solo i polmoni, bensì diversi organi, tra cui il sistema nervoso, il fegato, il cuore, il pancreas, le articolazioni e la pelle.

Ricercatori del Policlinico di Milano, in un recente studio hanno rilevato le conseguenze del COVID-19 a livello intestinale ed extraintestinale nel lungo periodo.
Dallo studio, pubblicato su Neurogastroenterology and Motility, è emerso che gli effetti gastrointestinali a lungo termine sono di lieve gravità, ma le manifestazioni sia intestinali che extraintestinali possono persistere anche a mesi di distanza. CONTINUA: https://xagenasalute.it/articolo/long-covid-disturbi-gastrointestinali-per-il-30-40-dei-pazienti-a-distanza-di-5-mesi-dallinfezione

 

Infettivologia.net

Infettivologia News

https://www.infettivologia.net
Malattie infettive – Novità in InfettivologiaInfettivologia.net fornisce informazioni e aggiornamenti sulle Malattie infettive.

More Links

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

SARS

I FANS non peggiorano il COVID-19 nei pazienti ospedalizzati.

Infettivologia News

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Infezione da SARS-CoV-2

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Ridinilazolo

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Infezione genitale

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Prevymis

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Tigeciclina

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Legionella

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Virus West Nile

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Newsweek: I vaccini da soli non sono in grado di fermare la pandemia da SARS-CoV-2

Newsweek

I dati israeliani sul COVID indicano che i vaccini da soli non sono in grado di fermare la pandemia

I dati sui casi di COVID provenienti da Israele suggeriscono che la vaccinazione da sola non è sufficiente per fermare completamente la pandemia, hanno detto gli Esperti a Newsweek.

Scienziati di tutto il mondo hanno osservato da vicino Israele per vedere come le vaccinazioni potrebbero influenzare la pandemia, da quando il Paese ha lanciato una RAPIDA E AMPIA CAMPAGNA VACCINALE nel dicembre 2020. Più della metà della popolazione israeliana era stata vaccinata completamente già a marzo del 2021.

Eppure Israele ha attualmente uno dei peggiori tassi di casi di COVID per milione di persone a livello mondiale, mentre il Paese combatte la variante Delta, secondo i dati raccolti da OurWorldInData al 24 agosto.

Anche i CASI DI BREAKTHROUGH sono motivo di preoccupazione. La rivista Science ha riferito che 514 israeliani erano stati ricoverati in ospedale con COVID al 15 agosto, e che il 59% di questi era stato completamente vaccinato e che la stragrande maggioranza di queste persone completamente vaccinate aveva 60 anni o più.

Uri Shalit, un bioinformatico presso l’Israel Institute of Technology, ha detto a Science che “la maggior parte dei pazienti ospedalizzati erano in realtà vaccinati”.

Il direttore dei servizi sanitari pubblici israeliani, la dott.ssa Sharon Alroy-Preis, ha affermato che all’inizio di questo mese c’erano evidenze di una diminuzione dell’immunità contro il virus SARS-CoV-2 nelle persone che erano state vaccinate in Israele nella fase iniziale della campagna vaccinale.

Ai vaccini COVID non è mai stato imposto di essere efficaci al 100%, tuttavia i dati provenienti da Israele sollevano preoccupazioni per l’aumento della minaccia della variante Delta rispetto alle varianti precedenti, nonché per la diminuzione dell’immunità.

Commentando la situazione in Israele, Rowland Kao, professore di epidemiologia veterinaria presso l’Università di Edimburgo, nel Regno Unito, ha dichiarato a Newsweek: “La scoperta chiave è che ci sono prove di una diminuzione dell’immunità nella popolazione vaccinata”.

“Israele con la sua campagna di vaccinazione molto precoce è stato considerato un indicatore di ciò che sarebbe accaduto successivamente in altri Paesi, e le evidenze che la protezione immunitaria di fronte alla variante Delta diminuisce con il tempo è un indicatore importante di ciò che può accadere in altri Paesi.”

La domanda fondamentale è … LA MALATTIA COVID, INSIEME AD ALTRE INFEZIONI RESPIRATORIE COME L’INFLUENZA, SI TRADURRÀ IN TASSI DI OSPEDALIZZAZIONE CHE SUPERERANNO LA CAPACITÀ OSPEDALIERA QUESTO INVERNO ?

Su questo c’è incertezza ….

I VACCINI NON SONO UNA PALLOTTOLA D’ARGENTO

Alla luce dei dati provenienti da Israele, diversi Esperti hanno sottolineato che la vaccinazione non è un proiettile d’argento per porre fine alla pandemia.

“Penso che la gente si aspettasse che i vaccini funzionassero da un giorno all’altro e ponessero fine alla pandemia”, ha affermato William P. Hanage, professore associato di epidemiologia presso l’Harvard T.H. Chan School of Public Health, ha detto a Newsweek.

“In definitiva, sebbene i vaccini siano la chiave per controllare la pandemia e passare a uno stato post-pandemia più stabile “normale”, non lo faranno immediatamente sia a causa della popolazione residua non-vaccinata, sia per le varianti”.

Alexander Edwards, professore associato di tecnologia biomedica presso l’Università di Reading, nel Regno Unito, ha concordato ….. I vaccini non sono efficaci al 100% e “non sono una pallottola d’argento” e “non ci si può aspettare che eliminino i problemi di salute pubblica causati dalle infezioni”. “Rimangono uno strumento vitale, ma altri strumenti sono ancora essenziali”.

È qui che entrano in gioco gli interventi non-farmacologici ( NPI ), metodi per controllare il virus senza utilizzare medicinali come vaccini o trattamenti con anticorpi monoclonali, secondo il dott. Edward Hutchinson, docente senior presso il Centro per la Ricerca sui Virus presso l’Università di Glasgow, Regno Unito.

Le persone di tutto il mondo ormai conoscono bene gli interventi non-farmacologici. Il lavaggio regolare delle mani, l’allontanamento sociale e l’uso della mascherina sono tutti modi per controllare il virus.

Sebbene i dati provenienti da Israele possano sembrare allarmanti, ci sono fattori da prendere in considerazione. I medici israeliani hanno scoperto che i casi gravi di insorgenza di COVID erano per lo più in pazienti molto anziani e più malati.

Israele ha anche avviato la campagna vaccinale di richiamo contro il COVID in modo da migliore i livelli di protezione.

FONTE: NEWSWEEK: https://www.newsweek.com/israel-covid-case-breakthrough-data-shows-vaccines-not-pandemic-silver-bullet-1622465

 

Infettivologia.net

 

Infettivologia News

https://www.infettivologia.net
Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net fornisce informazioni e aggiornamenti sulle Malattie infettive.

More Links

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Legionella

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Infettivologia News

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

SARS

I FANS non peggiorano il COVID-19 nei pazienti ospedalizzati.

Ridinilazolo

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Infezione genitale

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Prevymis

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Tigeciclina

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Infezione da SARS-CoV-2

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Virus West Nile

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

L’uso dei FANS non è associato a un aumento del rischio di mortalità a 30 giorni o di esiti avversi nei pazienti con infezione da SARS-CoV-2

Sono state sollevate preoccupazioni sulla sicurezza dell’uso dei farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ) durante l’infezione da SARS-CoV-2 ( sindrome respiratoria acuta grave da coronavirus 2 ).

Ricercatori hanno studiato se l’impiego dei FANS fosse associato a esiti avversi e mortalità durante l’infezione da SARS-CoV-2.
È stato condotto uno studio di coorte basato sulla popolazione utilizzando registri amministrativi e sanitari danesi.
Sono stati inclusi gli individui risultati positivi per SARS-CoV-2 durante il periodo dal 27 febbraio 2020 al 29 aprile 2020.

Gli utilizzatori di FANS ( definiti come individui che avevano avuto una prescrizione di FANS fino a 30 giorni prima del test per l’individuzione di SARS-CoV-2 ) sono stati abbinati a un massimo di 4 non-utilizzatori.

L’endpoint principale era rappresentato dalla mortalità a 30 giorni confrontando gli utilizzatori di FANS con i non-utilizzatori.
Gli endpoint secondari includevano: ospedalizzazione, ricovero in Unità di terapia intensiva ( UTI ), ventilazione meccanica e trattamento sostitutivo dell’insufficienza renale acuta.

CONTINUA: https://www.infettivologia.net/articolo/luso-dei-fans-non-associato-a-un-aumento-del-rischio-di-mortalit-a-30-giorni-o-di-esiti-avversi-nei-pazienti-con-infezione-da-sars-cov-2

 

Infettivologia.net

 

Infettivologia News

https://www.infettivologia.net
Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net fornisce informazioni e aggiornamenti sulle Malattie infettive.

More Links

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

SARS

I FANS non peggiorano il COVID-19 nei pazienti ospedalizzati. I …

Infettivologia News

Rischio di eventi avversi neuropsichiatrici associati all …

Infezioni da batteri

Prevalenza e fattori di rischio delle infezioni da batteri …

Ridinilazolo

Efficacia e sicurezza di Ridinilazolo rispetto a …

SARS-CoV2

SARS-CoV2, il nuovo coronavirus che causa COVID-19. Il nuovo …

Prevymis

Letermovir per la prevenzione delle infezioni da …

Tigeciclina

Tygacil: alta incidenza di mortalità nei pazienti con polmonite …

Legionella

Tygacil: alta incidenza di mortalità nei pazienti con polmonite …

Infezione genitale

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

 

I FANS non peggiorano il COVID-19 nei pazienti ospedalizzati

Infettivologia.net

I farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ) non aumentano il rischio di forma grave di malattia o di decesso nei pazienti ospedalizzati per COVID-19.
Queste le conclusioni di uno studio prospettico di ampie dimensioni che ha riguardato pazienti ricoverati in ospedale con malattia COVID-19, fornendo ulteriore evidenza sulla sicurezza dei FANS e sugli esiti ospedalieri.

Per più di un anno si è discusso se i FANS potessero avere un effetto deleterio nelle persone a rischio di COVID-19.

Nel marzo 2020, funzionari sanitari francesi avevano annunciato che l’uso di antidolorifici come i FANS poteva aumentare la gravità della malattia indotta da SARS-CoV-2, e avevano raccomandato ai pazienti di assumere il Paracetamolo.
Il National Health Service ( NHS ) nel Regno Unito aveva formulato una raccomandazione simile.
Ma altre Agenzie non avevano ritenuto ci fossero prove sufficienti per sostenere di escludere i FANS nella terapia del COVID-19, e recenti studi pubblicati su Annals of the Rheumatic Diseases e PLoS Medicine hanno indicato che non c’è correlazione tra impiego degli antinfiammatori non-steroidei e peggioramento della malattia da coronavirus. CONTINUA: https://www.infettivologia.net/articolo/i-fans-non-peggiorano-il-covid-19-nei-pazienti-ospedalizzati

 

Infettivologia News

www.infettivologia.net
Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net fornisce informazioni e aggiornamenti sulle Malattie infettive.

More Links

Gsk Infettivologia. Xagena Mappa. Xagena … More Links. 2019 …

Scabbia

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Efavirenz

Risultati ricerca per “Efavirenz”. Il farmaco antiretrovirale …

Legionella

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Micosi.net

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Cotrimoxazolo

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Infezioni

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Lopinavir

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Tigeciclina

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Leptospirosi

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

 

Xagena Newsletter

COVID: i dubbi sulla vigile attesa e Paracetamolo – La terapia antinfiammatoria precoce riduce in modo significativo l’ospedalizzazione

Istituto_Mario_Negri

COVID: la terapia precoce a domicilio può ridurre l’ospedalizzazione – Queste le conclusioni dello studio del Mario Negri, confermate da un altro studio su The Lancet

E’ stato pubblicato su EClinicalMedicine ( The Lancet ) un semplice algoritmo per il trattamento domiciliare dei pazienti COVID-19 in grado di prevenire il ricovero in ospedale.

Lo studio è stato disegnato dall’Istituto Mario Negri.

Nei primi 2-3 giorni il virus SARS-CoV-2 è in fase di incubazione e la persona non presenta ancora sintomi. Nei 4-7 giorni successivi, la carica virale aumenta facendo comparire i primi sintomi. Intervenire in questa fase, iniziando a curarsi a casa e trattando il COVID-19 come per qualsiasi altra infezione respiratoria, ancora prima che sia disponibile l’esito del tampone, potrebbe aiutare ad accelerare il recupero e a ridurre il ricorso al ricovero ospedaliero.

Gli antinfiammatori non-steroidei ( FANS ) sono i farmaci più indicati nelle prime fasi della malattia.

Lo studio del Mario Negri ha coinvolto 90 pazienti con forma lieve di COVID-19, che sono stati trattati a casa dai propri medici di famiglia secondo il protocollo proposto.

Questo intervento si è tradotto in una diminuzione da 13 a 2 pazienti della necessità di ospedalizzazione e una riduzione di oltre il 90% del numero complessivo di giorni di ricovero e dei relativi costi di trattamento, rispetto a un gruppo di pazienti con le stesse caratteristiche, ma che avevano ricevuto altri regimi terapeutici.

Il limite dello studio è nel disegno retrospettivo; tuttavia, le conclusioni dello studio del Mario Negri sono state confermate da un articolo apparso su The Lancet di ricercatori inglesi e australiani, che ha adottato un approccio precoce basato su un preparato anti-asma, la Budesonide, contenente una piccola quantità di Cortisone, da somministrare per via inalatoria nelle primissime fasi della malattia. ( Fonte: Istituto Mario Negri )

LINK: https://medicina.xagena.it/news/6ca372d29d2e321e25d0a7a6458d7995.html

Infettivologia News

www.infettivologia.net
Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net fornisce informazioni e aggiornamenti sulle Malattie infettive.

More Links

Gsk Infettivologia. Xagena Mappa. Xagena … More Links. 2019 …

Scabbia

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Efavirenz

Risultati ricerca per “Efavirenz”. Il farmaco antiretrovirale …

Legionella

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Micosi.net

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Cotrimoxazolo

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Infezioni

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Lopinavir

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Tigeciclina

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

Leptospirosi

Malattie infettive – Novità in Infettivologia. Infettivologia.net …

 

Tofacitinib riduce i rischi di morte, insufficienza respiratoria nella polmonite da COVID-19

Mantenimento di una robusta immunità dei linfociti T specifici per SARS-CoV-2 a 6 mesi dopo l’infezione primaria

Infettivologia.net

COVID – Informazioni in Infettivologia by Xagena

XagenaSearch.it

Xagena Newsletter

Newsletter Xagena: XagenaWeb.it

 



Manifestazioni dell’infezione da SARS-CoV-2

I sintomi più comuni di un’infezione delle alte vie respiratorie da parte dei coronavirus nell’uomo comprendono: febbre, tosse, cefalea, faringodinia, difficoltà respiratorie, malessere generale per u … leggi













1 3 4 5 6 7 9