Vita salutare & Salute cardiovascolare

Vita Salutare

La Salute cardiovascolare associata a Vita salutare

L’American Heart Association ( AHA ) ha raccomandato di seguire sette misure per mantenere la miglior salute cardiovascolare: non fumare, essere fisicamente attivi; avere valori nella norma di pressione sanguigna, glicemia, colesterolo totale e peso, e seguire una dieta salutare.

Un’indagine pubblicata nel 2012 del programma National Health and Nutrition Examination Survey su un campione rappresentativo degli adulti negli Stati Uniti ha verificato l’associazione di queste sette misure con la mortalità totale a una distanza di quasi 15 anni. I risultati sono di grande interesse: i soggetti che in partenza non fumavano o avevano smesso hanno avuto una mortalità inferiore del 51% rispetto ai fumatori; chi raggiungeva la soglia raccomandata di attività fisica, una mortalità inferiore del 15%; chi non era obeso, mortalità inferiore del 12% rispetto a chi lo era e via dicendo.

L’unica clamorosa eccezione è risultato proprio il colesterolo: avere un livello sotto i 240 mg/dl non ha affatto comportato una riduzione di mortalità.

Qual è il valore target di colesterolo ?

Il livello di colesterolo che è consigliabile non superare è legato in modo sostanziale al proprio livello di rischio cardiovascolare globale, che è connesso a molti altri fattori.

Incidono sul rischio cardiovascolare infatti sia fattori non-modificabili, quali l’età avanzata, il genere maschile, la storia familiare, sia quelli modificabili come il fumo, l’essere obesi, la dieta non-salutare, la mancanza di attività fisica, la pressione alta e il diabete mellito di tipo 2.

In base alla presenza o meno e del peso degli altri fattori di rischio l’importanza di abbassare il livello di colesterolo varia. E quindi anche l’eventuale decisione di assumere o meno una statina dipende dal proprio livello globale di rischio cardiovascolare.

Prima di assumere un farmaco ipocolesterolemizzante è opportuno verificare l’effetto benefico di una VITA PIU’ SALUTARE

A) Smettere di fumare – Il fumo è un fattore di rischio centrale per malattie cardiovascolari e tumorali;

B) Fare regolarmente attività fisica quotidiana ( anche camminare di buon passo mezz’ora al giorno già va bene. Dimentica l’ascensore, fai le scale, vai a piedi a fare le piccole commissioni, scendi una fermata prima. Introduci nella tua dieta alimenti utili.

C) Assumere una dieta salutare: Tra i cibi che hanno un’azione benefica dimostrata sul colesterolo: cereali integrali, in particolare avena e orzo; legumi ( fagioli, lenticchie, ceci, da consumare più volte alla settimana ); molta frutta e verdura in generale ( soprattutto melanzane, carciofi ); noci, mandorle, nocciole, arachidi e pistacchi ( senza sale ); soia; tè verde; riducendo i cibi di origine animale, in particolare le carni rosse, i salumi, i formaggi.

Mancano dati sull’utilità della terapia con statine dopo gli 80 anni

Nelle persone di età superiore agli 80 anni mancano dati sull’utilità della terapia con farmaci ipocolesterolemizzanti, quali le statine, per la prevenzione primaria, in quanto gli studi clinici non-hanno incluso pazienti in questa fascia di età. I dati di efficacia e di sicurezza delle statine vengono estrapolati da studi condotti su soggetti di età inferiore a 75 anni.

Inoltre … i pazienti più anziani si caratterizzano abitualmente per l’assunzione di più medicinali, con problematiche di interazioni tra farmaci e la presenza di multiple malattie. Questi elementi possono portare a un aumento nel paziente delle reazioni avverse ( tossicità a livello muscolare, aumento degli enzimi epatici, aumento dell’incidenza di diabete, peggioramento del declino cognitivo ) possibili con le statine.

Fonte: Altroconsumo ( LINK: https://www.altroconsumo.it/salute/dal-medico/news/statine-e-colesterolo )

STATINE

Atorvastatina, Fluvastatina, Lovastatina, Pitavastatina, Pravastatina, Rosuvastatina, Simvastatina

Reazioni avverse da statine:

  1. Tossicità a livello muscolare

  2. Danno epatico ( innalzamento degli enzimi epatici )

  3. Insorgenza di diabete mellito

  4. Peggioramento del declino cognitivo

Aggiornamento sul Metabolismo: Terapia con statine by Xagena

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Aggiornamento in Medicina

Valutazione dell’associazione tra riduzione del colesterolo LDL ed effetti relativi e assoluti del trattamento con statine

L’associazione tra la riduzione indotta dalle statine dei livelli di colesterolo LDL e la riduzione assoluta del rischio di esiti singoli, piuttosto che compositi, come mortalità per tutte le cause, infarto del miocardio o ictus, non è ben definita.
È stata valutata l’associazione tra riduzioni assolute dei livelli di colesterolo LDL mediante trattamento con statine e mortalità per tutte le cause, infarto del miocardio e ictus per facilitare il processo decisionale condiviso tra medici e pazienti e informare le linee guida e le politiche cliniche.
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L’importanza di tenere basso il rapporto tra colesterolo LDL e colesterolo HDL e come farlo attraverso l’attività sportiva

Anziana Attività fisicajpg

Per molte persone il controllo del colesterolo LDL non necessita di farmaci, è sufficiente fare attività fisica

Secondo Giulio Stefanini dell’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano ( Milano ) quando si parla di colesterolo in eccesso, non bisogna guardare soltanto il dato isolato del colesterolo LDL, ma è necessario considerare il rapporto tra LDL e quello HDL.

Lo sport influisce positivamente soprattutto sul colesterolo HDL, che tende ad aumentare nei soggetti che praticano regolare attività sportiva, abbassando quindi il rapporto tra LDL e HDL e portando degli effetti protettivi a livello cardiovascolare.

Inoltre, se si ha il colesterolo LDL alto a causa di uno stile di vita poco sano, iniziare a fare sport permette di regolare anche un eventuale eccesso ponderale a livello addominale ( un eccessivo accumulo di grasso corporeo ) e di conseguenza diminuisce il rischio cardiovascolare causato dal colesterolo LDL alto.

Giulio Stefanini: “ Si consiglia un’attività sportiva moderata di tipo aerobico, 5 giorni alla settimana per 30 minuti, ad esempio una camminata a passo svelto. Si può anche svolgere un’attività più intensa, come una corsa leggera, una sessione di nuoto o il pilates, da svolgere 3 giorni alla settimana per 45 minuti. Questa attività ovviamente deve andare di pari passo con una dieta bilanciata ”.

L’attività sportiva incide anche sulla regolazione della pressione arteriosa.

( Fonte: Sintesi del testo pubblicato da Gazzetta dello Sport – LINK: https://www.gazzetta.it/salute/per-lo-sport/01-03-2023/abbassare-il-colesterolo-con-lo-sport-l-esperto-spiega-come-fare.shtml?refresh_ce )

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Safety and efficacy of statin therapy

 

The 2013 ACC/AHA guidelines on blood cholesterol management were a major shift in the delineation of the main patient groups that could benefit from statin therapy and emphasized the use of higher-intensity statin therapies.

In 2016, an Expert Consensus Panel from the ACC recommended the use of nonstatin therapies ( Ezetimibe and PCSK9 inhibitors ) in addition to maximally tolerated statin therapy in individuals whose LDL-cholesterol and non-HDL-cholesterol levels remained above certain thresholds after statin treatment.

Given the substantial benefits of statin therapies in both primary and secondary prevention of cardiovascular disease, their long-term safety has become a concern.

The potential harmful effects of statin therapy on muscle and liver have been known for some time, but new concerns have emerged regarding the risk of new-onset diabetes mellitus, cognitive impairment and haemorrhagic stroke associated with the use of statins and the risks of achieving very low levels of LDL cholesterol.

The increased media attention on the adverse events associated with statins has unfortunately led to statin therapy discontinuation, nonadherence to therapy or concerns about initiating statin therapy.

A Review has explored the safety of statin therapy in light of the latest evidence and has provided clinicians with reassurance about the safety of statins.

Overwhelming evidence suggests that the benefits of statin therapy far outweigh any real or perceived risks.

Key points

Moderate-intensity and high-intensity statin therapy has demonstrated benefits in reducing the risk of atherosclerotic cardiovascular disease in both primary and secondary prevention.

The most commonly reported adverse effects of statins are statin-associated muscle symptoms ( SAMS ), but whether these symptoms are caused by statin pharmacological effects or by nocebo effects is controversial.

The clinical tool SAMS-Clinical Index ( SAMS-CI ) might help clinicians to assess SAMS.

Although hepatotoxicity has been a previous concern when using statin therapy, data suggest that statins are safe and that levels of liver enzymes do not need to be checked routinely.

Other known adverse effects of statins include a small increase in the risk of diabetes mellitus and a possible increase in haemorrhagic stroke in patients who have had a previous stroke.

Although concerns have been raised about reaching very low levels of LDL cholesterol, data from trials on PCSK9 inhibitors suggest that low LDL-cholesterol levels are safe.

Bhavin B. Adhyaru & Terry A. Jacobson, Nature Reviews Cardiology 2018; 15: 757–769

 

Corretto impiego dei Farmaci: Statine per il trattamento degli alti livelli di colesterolo LDL

StatineLe statine sono un gruppo di farmaci utilizzati per abbassare i livelli di colesterolo nel sangue

Per quanto riguarda il colesterolo, circa l’80% del colesterolo nel sangue è prodotto dall’organismo, mentre solo il 20% dipende dall’alimentazione. Le statine bloccano un enzima (idrossi-metilglutaril-coenzima A reduttasi) indispensabile per il processo di produzione del colesterolo da parte dell’organismo, riducendo così i livelli del colesterolo LDL ( dall’inglese Low Density Lipoprotein, lipoproteine a bassa densità ). L’assunzione di statine può ridurre del 30-40% il valore di colesterolo totale, rappresentato dalla somma di LDL e HDL (dall’inglese High Density Lipoproteins, lipoproteine ad alta densità ) agendo sulla quantità del colesterolo LDL con una diminuzione anche del 50-60%, mentre i livelli del colesterolo HDL rimangono invariati o possono,

Avvertenza dell’Istituto Superiore di Sanità

Occasionalmente, le statine possono causare infiammazione e danno ai muscoli. Se compare dolore, sensibilità e debolezza muscolare non spiegabili con l’aver eseguito un intenso sforzo fisico, è necessario parlarne subito al proprio medico. In questo caso potrà essere necessario misurare il livello nel sangue della creatinchinasi ( CK ), una sostanza rilasciata nel sangue dai muscoli infiammati o danneggiati. Se i livelli di CK dovessero risultare più alti di cinque volte rispetto ai valori normali, il medico potrebbe indicare la sospensione momentanea delle statine e prescrivere un dosaggio più basso, una volta che i valori di CK saranno tornati normali.

Al presentarsi di dolori muscolari di forte intensità, è necessario rivolgersi immediatamente al proprio medico

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Lo strano caso Lipobay …. troppo clamore

E’ strano il clamore seguito al ritiro della Cerivastatina, un farmaco che riduce i livelli di colesterolo, e ci si chiede il perché. E’ sospetto l’accanimento dei giornali e della televisione co … leggi


Le statine sono pericolose ?

Il ritiro dal commercio della Cerivastatina ( Lipobay / Baycol ) dopo diverse morti per rabdomiolisi, ha riproposto il tema sicurezza nell’impiego elle statine. Alla luce di questi fatti riveste gra … leggi




Farmaci ipocolesterolemizzanti & Mortalità da COVID

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Aggiornamento in Medicina

Il trattamento con statine correlato a una modesta associazione negativa con la mortalità da COVID-19

È stata discussa la relazione tra il trattamento con statine ( inibitori della HMG-CoA reduttasi ) e la mortalità della malattia da Coronavirus 2019 ( COVID-19 ) a causa degli effetti pleiotropici delle statine sulla coagulazione e sui meccanismi immunitari.
Tuttavia, gli studi osservazionali disponibili sono ostacolati da difetti di progettazione dello studio, con conseguente sostanziale eterogeneità e ambiguità.

Lo scopo di uno studio è stato quello di determinare la relazione tra il trattamento con statine e la mortalità da COVID-19.

Lo studio di coorte ha incluso tutti i residenti di Stoccolma di età pari o superiore a 45 anni ( N = 963.876 ), seguiti dal 1 marzo 2020 fino all’11 novembre 2020. …….

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Fibrati e deterioramento della funzione renale

I fibrati sono farmaci ampiamente utilizzati nel trattamento dei pazienti con iperlipidemia. Il deterioramento della funzione renale non è un effetto indesiderato molto noto dei derivati dell’Acido Fi … leggi







Neurologia – Le statine lipofile sarebbero associate a rischio di demenza

La PET ( tomografia a emissione di positroni ) ha mostrato che l’uso di statine lipofile da parte dei pazienti con lieve declino cognitivo ha un impatto significativo sulla corteccia cingolata posteriore, l’area del cervello che è coinvolta nella fase iniziale della malattia di Alzheimer

I ricercatori dell’Università della California a Los Angeles ( UCLA ) hanno osservato che il metabolismo in quest’area del cervello è significativamente ridotto nei pazienti che assumono statine lipofile, che presentano un rischio più che doppio di sviluppare demenza rispetto ai pazienti simili che non assumono questi farmaci.

Le statine sono farmaci ampiamente utilizzati per abbassare il colesterolo e ridurre il rischio di infarto miocardico e ictus.

Molti studi hanno indicato un rischio più elevato associato alle statine lipofile per il fatto che sono in grado di attraversare con più facilità la barriera emato-encefalica.
Ad oggi, tuttavia, i ricercatori non sono stati in grado di identificare un legame diretto tra il farmaco e il declino cognitivo.

Sono state confrontate le scansioni 18F-FDG PET che hanno mostrato la penetrazione della barriera emato-encefalica nei pazienti che facevano uso di statine con moderata lipofilia ( Atorvastatina ) o con alta lipofilia ( Simvastatina ) ……..

 

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